…ULTERIORE INCAZZATURA…

Buona parte dei pensionati italiani, soprattutto quelli INPS, ormai sa che la legge di bilancio 2019 penalizza i 5,3 milioni di pensionati INPS (sia pubblici che privati), tagliando dal 1° gennaio 2019 la rivalutazione annuale, con tagli che però partiranno (guarda caso !) dal 1° giugno 2019, ossia dopo il voto europeo del 26 maggio.

Se la mancata/parziale rivalutazione colpirà tutti i 5,3 milioni di pensionati citati, invece un’altra tagliola massacrerà i pensionati INPS titolari di pensioni superiori a 100.000 euro/lordi/anno, con tagli dal 15 al 40% del totale.

Pochissimi però sanno che il numero di questi ultimi è ridicolo: si tratta di 24.287 soggetti, cui Di Maio-Salvini rapineranno circa 300 milioni per 5 anni.

24.287 SOGGETTI in un paese in cui le auto di lusso circolanti sono superiori al mezzo milione. E GLI ALTRI 475.713 CHI SONO ???? Sicuramente degli IGNOTI al fisco, sia come lavoratori attivi che come pensionati “non pubblici”.

Tornando ai 24.287 soggetti rapinati, ironicamente ci domandiamo: “chi sono costoro? Dei Cirenei, dei masochisti o degli sfigati? Certamente sono coloro che per tutta la vita lavorativa hanno pagato fior di contributi (33% del lordo) e che da pensionati continuano a pagare tasse superiori alla media europea.

Lo Stato infatti toglie loro il 43% del lordo, cui dal 2019 e fino a tutto il 2023, si aggiungerà un ulteriore taglio del 15% sul lordo.

Meditate gente, meditate.

Per l’ennesima volta sono colpite le pensioni superiori a 5.000 euro/netti/mese ma, data la fame di denaro e dato l’atteggiamento sanculottistico di questo governo, al prossimo giro sono prevedibili rapine importanti anche per i titolari di pensione sul 2-3-4000 euro lordi/mese.

PENSIONATI e PENSIONANDI, PENSATE BENE A QUESTO, PRIMA DI SCEGLIERE CHI VOTARE !