Taglio rivalutazione pensioni: le simulazioni per il 2025 – PMI.it

Articolo di Teresa Barone, 27/09/2024 – 08:58

Pensioni, grava la scure dei tagli anche nel 2025, con il rischio di un calo di reddito legato alla contribuzione versata: allarme e stime Cgil.

Il Governo potrebbe intervenire con pesanti tagli alle pensioni anche nel 2025, con l’obiettivo di recuperare risorse economiche: l’ambito d’azione è quello della consueta rivalutazione degli assegni pensionistici, da due anni oggetto di rimodulazione statale rispetto alle regole stabilite per legge sull’indicizzazione all’aumentato costo della vita.
Al momento non ci sono indicazioni certe di Governo rispetto ad un nuovo taglio delle pensioni, ma ci sono dichiarazioni della Premier Meloni che vanno in questo senso…. continua ⇒ PMI_27.9.24_Taglio rivalutazione pensioni-le simulazioni per il 2025

NOSTRO COMMENTO:

Sono giorni che la CGIL dirama notizie sui tagli alla rivalutazione delle pensioni, nella prossima legge di bilancio. Ha fatto previsioni sui tagli per pensioni nette di 1,732 euro e di 2.029 euro/mese. Ha diffuso notizie che nell’incontro tra Giorgetti e i Sindacati di mercoledì scorso (durato 6 ore) Giorgetti avrebbe dato per scontati questi tagli, con il ritorno a 3 fasce rivalutative:

  1. 100% fino a 4 volte il minimo INPS
  2. 90% da 4 a 6 volte il minimo INPS
  3. 75% pensioni oltre 6 volte il minimo INPS

NIENTE di PIÙ FALSO. Chi ha partecipato a quell’incontro non ha sentito una parola di Giorgetti su questi aspetti, nonostante i solleciti della Triplice. Eppure, eppure la CGIL diffonde queste voci e queste cifre.

INTENDIAMOCI !

Noi ci aspettiamo che anche questo governo prosegua con i tagli alla rivalutazione delle nostre pensioni. Nel 2024 l’inflazione è calata, ma la prossima manovra sarà in deficit.

Meloni & C. taglieggeranno ancora i pensionati? Noi pensiamo di si… ma ne avremo la certezza quando vedremo la prima bozza della legge di bilancio 2025 e, soprattutto, il testo del PSB (piano strutturale di bilancio, valido per 7 anni), che ci è chiesto dall’UE.

Siamo ai piani settennali, brutta copia di quelli quinquennali di Stalin e dei suoi epigoni… Quindi, nuovi tagli… in vista…. questa è l’unica certezza. Il resto sono ipotesi… CGIL.

DOMANDA: cosa ha fatto la CGIL contro i tagli 2024, 2023, 2022 etc. etc…? Perché si agita solo ora?

NOI. NOI SI, abbiamo agito e siamo in attesa del parere della Corte Costituzionale su questi tagli ingiusti e anticostituzionali.

Ci sarà un giudice “giusto” a Roma? A Palazzo della Consulta (edificato  nel 1737)?

APS-LEONIDA 

27/09/24