da “Graffio di Leonida” del 31 agosto 2022
Saremo anche nati in tempo di guerra (la seconda guerra mondiale, non quella attuale…) ma i nostri genitori ci hanno insegnato che la vita è fatta di sfide da superare, di idee da difendere, da regole da rispettare, di soluzioni pratiche da trovare.
Senza sperare nella fortuna….
Pandemia, guerra russo-ucraina, inflazione, crisi energetica hanno reso evidenti la superficialità della nostra classe politica (e di quella dell’eurozona) nell’affrontare e nel risolvere problemi strutturali già esistenti prima del 2020, ma tenuti volutamente sottotraccia dai politici italiani e europei, in nome di una “green economy”, sparsa ai quattro-venti, con scelte che ora si rivelano chiaramente catastrofiche.
Draghi o non Draghi, Conte 1 o 2, pandemia in fase acuta o in fase decrescente, l’atteggiamento dei soloni della politica non è mai cambiato. Diktat su diktat, sanitari e non sanitari, sulla base non di scelte tecniche ma di scelte politiche spacciate per tecniche.
Le misure economiche contro la Russia ci si sono rivoltate contro. Ora Putin gioca a ridurre, all’improvviso, i flussi di gas per l’Europa, con esplosione dei costi legati all’energia (si tratti di gas o di elettricità), che hanno colpito soprattutto l’Italia, priva di centrali nucleari e esposta al minimo refolo energetico per quelle deteriori scelte “verdiane” che hanno portato alla chiusura di centrali a carbone, alla chiusura del 90% degli impianti di estrazione del gas in Adriatico, alla demonizzazione dell’energia da fonti idroelettriche, alla demonizzazione dell’idrogeno.
Come se l’idrogeno non fosse, in assoluto, la fonte energetica più pulita…
E allora, direte, cosa fare? …
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