Pensiero del giorno…

Questa sera – lunedì 5 Novembre, su Sky 821, alle ore 20:15…. INTERVISTA a STEFANO BIASIOLI… sulle PENSIONI.

(L’INTERVISTA È STATA FATTA A VERONA al CONVEGNO di APS-LEONIDA del 20 OTTOBRE SCORSO).

Lettera inviata al Foglio di Giuliano Cazzola

Al direttore –

Oltre all’incarico di ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, a Luigi Di Maio stanno per conferire la delega alle Smargiassate e alle Parole in libertà: un ruolo che, in via di fatto, sta esercitando fin dalla formazione del governo Giuseppe Carneade Conte.

Senza perdere tempo a ricordare i casi delle tabelle apocrife, dei delitti perfetti commessi all’Ilva, dei commi virali in materia fiscale, basterebbe ricordare le sue ultime performance.

A suo avviso, grazie alle quote in tema di pensioni, per ogni lavoratore che esce anticipatamente entreranno due o tre giovani. Come se le aziende decidessero di gonfiare gli organici. Poi, di fronte all’aumento della disoccupazione (avrebbe potuto  legittimamente chiamare in causa la frenata dell’economia) ha attribuito la responsabilità al Jobs Act. Come fanno i ragazzini quando danno la colpa agli altri per il vetro dell’oratorio  che hanno rotto con un calcio al pallone.

Giuliano Cazzola

FINIANZIARIA E PENSIONI… NOTIZIE IN DATA 1.11.2018

(a cura di S. Biasioli)

Ieri, Di Maio DIXIT….. « …Riforma delle pensioni e reddito di cittadinanza sono finanziate nella legge di bilancio (7 + 7 miliardi) ma le norme relative saranno varate a parte, con un decreto sùbito dopo la legge di bilancio o prima della fine dell’anno…».

Al di fuori del «dimaiolese», il significato è chiaro.

Lo ha esplicitato su “LA VERITÀ” (01/11/18, pag. 2) Claudio ANTONELLI . Ne riportiamo integralmente lo scritto.

« Il reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni saranno esaminati DOPO la LEGGE di BILANCIO, con iter diversi e tempi più lunghi. Probabilmente saranno inseriti in un COLLEGATO, che non avrà un iter ordinario ma userà la DELEGA (Art.76 della Costituzione, potere legislativo al governo). Si tratta di una DELEGA PREVENTIVA che consente al governo di muoversi senza sorprese o agguati… Di solito lo si fa per le leggi fiscali. Lo schema ha però un lato negativo: i TEMPI.  L’iter del collegato durerà almeno 4 MESI… non solo ma il DECRETO COLLEGATO richiederà  numerosi DECRETI DELEGATI… per cui il reddito di cittadinanza potrebbe essere erogato a partire da Luglio 2019…

…A slittare (il 31/10/18) è stato anche IL TAGLIO alle PENSIONI D’ORO, che (secondo fonti governative) rientrerà tramite un EMENDAMENTO o uno dei DECRETI COLLEGATI alla finanziaria….

Forse per recuperare un parere di costituzionalità, forse per una scelta politica… In ogni caso, sembrerebbe accantonato il “calcolo Boeri” (NdR= taglio retroattivo basato sul delta tra età al pensionamento e nuova età pensionabile) ma RESTA LA MINACCIA del TAGLIO PENSIONISTICO che… partirebbe dai 2.800 euro netti/mese, creando un pericoloso precedente:              lo schema applica infatti una logica progressiva. Va inoltre ricordato che, dall’1/1/19, scatterà  l’adeguamento ISTAT delle pensioni… con un costo di 2 miliardi…

Per recuperare questi costi, il Governo potrebbe usare uno SCHEMA PROGRESSIVO, per TAGLIARE la RIVALUTAZIONE delle PENSIONI proprio partendo dalla SOGLIA di 2.800 euro. Sebbene, fino ai 3.000 euro netti/mese, si tratterebbe di pochi euro/mese, lo scherzetto  consentirebbe di risparmiare una cifra attorno al  MILIARDO e MEZZO…. ».

FIN QUI Claudio ANTONELLI (La Verità).

Ma, aggiungiamo NOI LEONIDA,

DEVE ESSERE BEN CHIARO AI PENSIONATI (attuali e futuri) che il GOVERNO GIALLO-VERDE HA INTENZIONE di COLPIRE 2 VOLTE i PENSIONATI:

  1. Con la MANCATA RIVALUTAZIONE delle PENSIONI, che continuerà anche dopo l’1/1/019, e che avrà un CARATTERE PROGRESSIVO (per tamponare la Corte Costituzionale), a partire dalle pensioni superiori a 5 volte il minimo INPS (circa 2.580-2.800 euro/mese);
  2. Con il NUOVO CONTRIBUTO di SOLIDARIETÀ QUINQUENNALE, che COLPIRÀ le PENSIONI over 90.000 euro lordi/anno, con tagli che (ipotesi A) saranno a partire dal REDDITO ZERO o (ipotesi B) saranno a partire da 90.000 EURO IN SU (per fasce).

In ogni caso, scatteranno nuovi furti pensionistici, più  lunghi e più pesanti dei precedenti.

Pietro Gonella li ha quantificati (si vedano al proposito, in questo sito, le TABELLE GONELLA…- Sez. Notizie – data 29.10.18).

DI FRONTE alle CIFRE CHE CI SARANNO TOLTE, OGNI PENSIONATO DOVRA’ DECIDERE: restare “passivo” o ” ricorrere a massicce azioni legali” ?

NOI dell’APS-LEONIDA, di certo, RICORREREMO…..

VOI PENSIONATI, UNITEVI a NOI !!!!!!

Manovra economica per il 2019

Come   Nostre   precedenti  previsioni il DDL Bilancio 2019 passa  da 73 articoli a 115 articoli , come indicato nel Testo che verrà inoltrato  alle Camere entro domani 31 ottobre. Nell’articolo  si evidenziano alcuni  capitoli  della manovra, mentre  per pensioni e reddito di cittadinanza si conferma la predisposizione di due DDL Collegati.

A cura di Giorgio Landi e Stefano Biasioli… 

Manovra Economica per il 2019_30.10.18

A proposito dei tagli ai pensionati

Solo i pensionati perennemente  «distratti» ed i pensionati dal perenne  «nessuno me l’ha detto….» possono pensare che il governo giallo-verde non  attenti alle loro sudate pensioni.

DE MAIO VULT !  Mentre  Salvini non organizza alcuno sbarramento a tutela  delle “cosiddette pensioni d’oro”.

Noi della Federspev, dei Leonida, della Confedir, dei Pensionati uniti d’Italia siamo invece sul limitare del bosco, a controllare il nuovo attacco e a organizzare il contrattacco.

PER CHI NON HA MEMORIA

Noi pensionati  della fascia superiore a 5 volte il minimo INPS (circa 2.560 euro) ABBIAMO GIÀ DATO. Si, abbiamo già dato, perché – forzosamente- le nostre pensioni sono state abbattute, dal 1993 al 2018,  per 11 anni su 26. Siamo stati costretti dallo Stato a versare «contributi forzosi» per il 46,15%  dei citati 26 anni.

Vi ricordiamo le leggi che hanno danneggiato i pensionati: 41/1986; 448/1988; 438/1992; 449/1997; 388/2000; 127/2007; 214/2011; 147/2013;  109/2015.  Nove leggi e…forse…ce ne siamo perse anche alcune altre.  CONTINUA A LEGGERE

Tabelle di P. Gonella:

TABELLE dei PRELIEVI FORZOSI

CONTRIBUTO_SOLIDARIETA Tab_1_IPOTESI_1°

CONTRIBUTO_SOLIDARIETA_Tab_2_IPOTESI_2°

CONTRIBUTO_SOLIDARIETA_Tab_3_IPOTESI_1°_12%

CONTRIBUTO_SOLIDARIETA_Tab_4_IPOTESI_2°_10%+14%

CONTRIBUTO_SOLIDARIETA Tab_5_IPOTESI _1°_14%

CONTRIBUTO_SOLIDARIETA_Tab_6_IPOTESI_2°_10%+14%+16%

Le decisioni del Direttivo FEDERSPeV

Il Direttivo FEDERSPeV, riunito ieri nella sede di Via Ezio, 24 – Roma, ha approvato all’unanimità la relazione del Presidente Prof. Michele Poerio (Presidente anche del Forum Pensionati d’Italia) che ha in sintesi ricordato:

  1. le iniziative del Forum, della FEDERSPeV e dei Leonida degli ultimi mesi, nei confronti del PdL 1071;
  2. i documenti sul tema pensionistico scritti da molteplici pensionati (tra cui Poerio, Sizia, Biasioli, Gonella…) e da esperti in tema di pensioni (in primis G. Cazzola). Detti documenti sono presenti sul sito FEDERSPeV e APS-Leonida;
  3. il successo della Tavola Rotonda svoltasi a Verona sulle pensioni (N.B. trovate ampi riferimenti sul sito APS-Leonida);
  4. l’azione di proselitismo tra i pensionati, in previsione di nuove iniziative legali contro la prossima legge di stabilità.

Tavola Rotonda sulle Pensioni. Verona 20.10.18

È stato un successo la TAVOLA ROTONDA SULLE PENSIONI, organizzata dall’APS-LEONIDA, sabato 20/10/2018, a Verona.

La Sala Convegni dell’Unicredit (Via Garibaldi, 2 – Verona) si è infatti riempita, un po’ alla volta, fino a raggiungere la ragguardevole cifra di 189 presenti. A tutti, è stata distribuita una cartellina con prezioso materiale informativo relativo al tema, tra cui i testi significativi del Dr Giuliano Cazzola (Un regime pensionistico speciale e punitivo), del Dr. Pietro Gonella (Dati conoscitivi macroeconomici dell’INPS), della Dottoressa Antonella Mundo (Memoria sul PDL Camera 1071 e sui PdL collegati) e del Dr. Stefano Biasioli (I nuovi ebrei).

Coordinata dal giornalista economico Antonio Quaglio, la tavola rotonda è iniziata puntualmente alle 10,30.

Dopo il “benvenuto ai presenti” – dato dal Presidente dell’APS Leonida, Dr. Roberto Mencarelliche ha ricordato– “APS-LEONIDA fa parte integrante del Forum Pensionati d’Italia, di cui vedete il logo sul manifesto della Tavola Rotonda. Il Forum è rappresentato qui dal Prof. Michele Poerio, Presidente del Forum stesso, che svolgerà la sua relazione alla fine della giornata…. Del Forum si parla altresì nelle slides di questa Tavola Rotonda, slides che verranno inviate – a richiesta – ai partecipanti alla giornata odierna”, la parola è passata al Prof. Alessandro MAZZUCCO (già Rettore dell’Università di Verona ed attuale Presidente della Fondazione Cariverona) che ha ribadito alcuni concetti, familiari per chi lo conosce…. CONTINUA A LEGGERE

A proposito di “Pensioni d’oro” e “Pensioni affini”

Articolo di Stefano Biasioli

Nell’Italia del governo gialloverde non ci sono certezze.

Sui vaccini, sulla TAV, sulla TAP, sul tunnel del Brennero, sul destino del ponte di Genova, sul numero chiuso-aperto in Medicina, sugli effetti (attivi e passivi) della manovra inviata in Europa. Il Comunicato stampa di Palazzo Chigi chiarisce poco o nulla, soprattutto in tema di “pensioni d’oro”.

Di questo vogliamo scrivere. Abbiamo letto e riletto, tra ieri e oggi, decine di articoli dedicati al taglio delle pensioni d’oro.

Una cosa è certa. Che Mattarella ha messo uno stop all’inserimento del PDL 1071 all’interno dell’attuale manovra economica. E , allora, cosa succede dei tagli alle pensioni già in essere? …continua a leggere

I nuovi ebrei…

Non voglio offendere nessuno e tantomeno la comunità ebraica in Italia. Ma lasciatemi fare alcune considerazioni.

Sono nato nel lontano Dicembre del 1942 e perciò non ho vissuto direttamente la dolorosa vicenda degli ebrei europei ed italiani, durante il nazifascismo. Le letture storiche, la narrazione di conoscenti ebrei e la visita al mausoleo di Gerusalemme (Yed Vashem) mi hanno fatto capire il “martirio” del “popolo eletto” durante il ventesimo secolo.

Un martirio nato dallo schifoso “concetto” che gli ebrei fossero una razza impura, che non doveva contaminare la  purezza della razza ariana. Una razza impura da  trattare così: in un primo momento, da additare  al disprezzo della razza pura ( contrassegnando gli ebrei con la stella di Davide) e , poi, da eliminare sistematicamente.

Così è accaduto agli ebrei nordici, dapprima, e poi anche agli ebrei italiani.

Erano i reietti: da additare all’odio, da evitare, da cacciare, da eliminare.

Settanta anni dopo la politica italiana ha identificato una nuova “razza” da indicare al disprezzo e all’odio di una parte della popolazione italica. Dal 2008 in poi i NOSTRI POLITICI ( i nostri governanti di turno) se la sono presa con i “PENSIONATI RICCHI”, additati come responsabili del presunto sfascio pensionistico INPS e quindi responsabili della precaria situazione dei bilanci pubblici.

Da allora, si è fatto montare un generale “malessere” contro i titolari di pensioni superiori a 6 volte il minimo INPS, additandoli al ludibrio incessante nelle più popolari trasmissioni televisive e colpendoli con prolungati contributi di solidarietà (per i titolari di pensioni over 90.000 euro lordi/anno) e mancate/modeste rivalutazioni pensionistiche (per  i pensionati con pensioni superiori a 5-6 volte il minimo INPS).

Un dileggio continuo, avallato da una serie di sentenze della Corte Costituzionale e diventato tema della campagna elettorale dei 5S.

Dal 4 marzo 2018 il “DARE ADDOSSO AI PENSIONATI D’ORO” è diventato un tormentone infinito e quotidiano. Con un Vice-Premier (nullafacente nella vita personale) che li ha definiti “PARASSITI” e con la presentazione del DDL (prima) e PDL (ora) 1071 che vuole massacrare le pensioni over 90.000/80.000 (le cifre ballano) euro lordi/anno con TAGLI RETROATTIVI elaborati “alla membro di segugio”, sulla base di parametri

 

fasulli inventati da “menti insane” e con motivazioni ripetutamente smentite dai tecnici pensionistici di varia estrazione e financo dal settore statistico dell’INPS.

Tant’è. Le vicende finanziarie dell’Italia 2018 sarebbero dovute alle pensioni “d’oro”, considerate regalie non legate ai contributi versati.

         Si è così identificata una prima categoria di EBREI PENSIONISTICI, da marchiare con la stella gialla del disprezzo collettivo: no, non si tratta dei milioni di evasori fiscali ma dei pensionati con pensioni nette dai 4500 euro/mese in su. Sono loro da additare alla gogna, sono loro da massacrare. Quanti sono ? Da 75.000 a 100.000 , secondo vari conteggi (Brambilla, Cazzola, Boeri ). Con i soldi sottratti a costoro si vorrebbe (Di Maio e C.) finanziare il reddito di cittadinanza …ma. Ma 150 o 300 milioni di euro non coprono una spesa di 4-8-10 miliardi, spesa variabile sulla base del numero dei “poveri” da aiutare, con i soldi altrui.

PENSIONATI “EBREI “da colpire ad ogni costo. “LO VUOLE IL POPOLO”……” E’ LA MANOVRA DEL POPOLO !”.

Già sentita…..” LO VUOLE DIO….!”.

Ma c’è bisogno di rapinare “ai pensionati ricchi” piu’ denaro. Ed ecco che ieri (14/10/18) lo Sceriffo di Napoli (Di Maio) passa all’idea di mettere mano anche alle pensioni dai 3500 euro in su ( superiori a 6 volte il minimo INPS).  Colpendo così non più solo 100.000 pensionati ma alcune centinaia di migliaia di pensionati (da 350.000 a 500.000).

Sono, costoro, i “PENSIONATI EBREI di seconda generazione”. Anche da costoro, “oro alla Patria”… per fare regalie a centinaia di migliaia di italiani, poveri “veri” o “falsi” che siano.

Sia chiara una cosa.

         A DI MAIO ed a SALVINI diciamo chiaramente che questi “pensionati ebrei” li aspettano al varco.Della Corte Costituzionale, prima, e delle PROSSIME ELEZIONI, poi. Perché, questi “pensionati ebrei” non se ne staranno con le mani in mano, senza reagire nei confronti di chi (MASANIELLO di TURNO) pensa che, a chi ha vinto le elezioni, tutto sia concesso. A partire dalla violazione delle regole costituzionali e del vivere civile !

 

Stefano Biasioli