I PENSIONATI INPS e la NADEF

Articolo di Pietro Gonella e Stefano Biasioli (su Startmag.it del 2.10.19)
Siamo abituati a ragionare solo coi i documenti governativi scritti e non sulla base delle dichiarazioni estemporanee dei Presidenti del Consiglio e dei vari Ministri in carica.
Ciò è tanto più doversoso da quando in Italia abbiamo avuto Presidenti del Consiglio identici a Giano-bifronte. Pensateci : Renzi, Gentiloni, Conte 1, Conte 2…..
Per non parlare dei ministri economici di turno. Tutta gente capace di sparare “fake news” quotidiane sia  sulle alleanze politiche che sulle misure economiche.
Per ora, sulla NADEF la pensiamo come l’economista Giuseppe Pennisi, nostro buon amico. Le proposte governative sono fantasiose e basate su presupposti falsamente populistici e certamente punitivi per la maggioranza  degli italiani e per 5.300.000 pensionati INPS.
Infatti:
a) ipotizzare un aumento del PIL 2020 pari allo 0,6%  è pura fantasia, perche’ la vera % di aumento del PIL sarà tra +0,2 a +0,4%;  Lo dimostrano i conti della Agenzia di rating Fitch (global economic outlook);
b) ipotizzare un recupero di 7 miliardi di euro dall’evasione fiscale è un pio desiderio (dati le somme recuperate a tale titolo nell’ultimo triennio);
c) sostenere che l’IVA non aumenterà su nessun prodotto di consumo è una storiella sentita da mesi (quella che ha giustificato il voto di Renzi a questo governo giallo-rosso);
d) ci sarà un aumento dei tickets sanitari . Roberto Speranza dixit e scrixit : (” pag.101 del NADEF). Riportiamo integralmente il testo:” La sostenibilità è la sfida che il SSN dovrà affrontare nei prossimi anni, ossia la capacità di assicurare il mantenimento del principio di universalità del sistema, nel rispetto dei LEA (livelli essenziali di assistenza) coniugando al tempo stesso equità, appropriatezza, qualità, ed efficienza delle cure, governo dell’innovazione , salvaguardando gli equilibri economico-finanziari”.
Paroloni, sentiti da decenni….Paroloni che significano una cosa sola: LA TUTELA della SALUTE, in Italia, DIPENDE INNANZITUTTO DAI LIVELLI (sottofinanziati) di SPESA., ossia dal PARAMETRO della RAGION di STATO ECONOMICA. 
Esattamente come è avvenuto per le recenti sentenze  della Consulta sulle Pensioni.
e) Ci sarà un taglio sulle agevolazioni di vario tipo (di certo,  sulle spese sanitarie ) ;
Una cosa è certa, aumenterà il debito pubblico italiano e la riduzione del rapporto DEBITO/PIL resterà una chimera !.
INFINE DUE PENSIERI
1) NOI PENSIONATI INPS ABBIAMO CAPITO A COSA SONO SERVITI, SERVONO e SERVIRANNO i TAGLI PENSIONISTICI dei governi Letta,Renzi, Gentiloni, Conte 1, Conte 2:
A PAGARE REDDITO di INCLUSIONE e REDDITO di CITTADINANZA a BRIGATISTI ROSSI (Saraceni, Etro etc), a gente condannata penalmente,  financo a mafiosi ( Binnu Provenzano, da La Verità, 2/10719, pag.2-3).
2) Le dichiarazioni trionfanti di Speranza “Ticket in relazione al reddito (pagano di più chi percepisce redditi alti”  se troveranno conferma in Legge ci costringeranno  a protestare e, se ritenuto possibile, a ricorrere contro una norma ultra-incostituzionale per il fatto che:
a) l’articolo 53, secondo comma, della Cost. afferma che ” Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.I Padri Costituenti (di cui si è persa ogni approfondita conoscenza: penso a La Pira, ex Sindaco di Firenze e prossimo alla Santità) hanno giustamente affermato che chi dispone di più risorse concorre alle spese pubbliche scontando aliquote di prelievo più elevate;
b) orbene i c.d. pensionati d’oro, dopo che lo hanno fatto per l’intera stagione di esercizio dell’attività professionale, continuano a pagare il 43% sui loro trattamenti quale aliquota marginale massima, unica realtà in ambito europeo in quanto tali soggetti godono di prelievi fiscali inferiori, in Portogallo addirittura scontano il 7%!!!;
c) quindi assolto l’obbligo costituzionale di partecipazione consistente alle spese pubbliche, è davvero inconsulto ed inverecondo che, dopo i tre periodi triennali di prelievo forzosi e le ripetute mancate o parziali rivalutazioni, si aggravi ulteriormente la tassazione complessiva con un altro balzello oneroso. È questa la situazione di “POTENZIAMENTO” incostituzionale del criterio della progressività;
d) condividiamo con Cazzola ed altri che fosse preferibile rimodulare l’IVA anzichè sterilizzarla, in modo da reperire 8/10 miliardi da utilizzare per la riduzione significativa del cuneo fiscale in favore dei lavoratori e delle imprese così da rilanciare concretamente i consumi.
È purtroppo, anche questa, un’occasione persa.
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Comunicato Associazione Nazionale Magistrati – Sez Autonoma Magistrati in Pensione

Associazione Nazionale Magistrati – Sezione Autonoma Magistrati in Pensione – Giunta esecutiva

Roma 21 settembre 2019

Care Colleghe e cari Colleghi,

il mese di giugno è stato per tutti noi il mese della verità perché abbiamo potuto renderci conto del contributo  [in]volontario che stiamo dando  alle magnifiche sorti e progressive della previdenza italiana e perché si avvicina il tempo della conoscenza della sorte delle nostre pensioni.

A tal riguardo vi informo che il giorno 18 settembre u.s. ha avuto luogo,  in Trieste, davanti alla Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Regione Autonoma Friuli- Venezia Giulia l’udienza per la discussione del primo ricorso giurisdizionale sulla legittimità costituzionale della legge di bilancio nella parte di interesse.

Tale ricorso, come già precisatovi, non riguardava uno dei nostri colleghi, ma un magistrato iscritto alla Associazione Nazionali dei Magistrati amministrativi, circostanza ininfluente dal punto di vista degli effetti di un eventuale rinvio delle questioni di costituzionalità alla Corte e di eventuale decisione positiva, essendo del tutto uguali le modalità di liquidazione del trattamento di pensione, uguali le disposizioni che prevedono il prelievo, non uguale (forse) la base imponibile per il calcolo della pensione per la diversità (non certamente a nostro favore) del trattamento economico complessivo.

Il prof. Massimo Luciani  ha partecipato in prima persona all’udienza, come ci aveva anticipato, e la discussione è stata molto ampia, con replica avversaria e controreplica del nostro difensore.

Al termine il  giudice unico si è riservato, fissando nuova udienza per lettura del dispositivo al 16 ottobre p.v. .

Ovviamente non è dato conoscere quale sarà il contenuto dell’emananda ordinanza e, quindi, non resta che attendere fiduciosi che uno dei tanti motivi esposti nel ricorso “tipo” possa essere accolto.

A tal fine la Sezione ha ottenuto dal prof. Luciani l’autorizzazione a diffondere in rete il contenuto del ricorso. Ovviamente alcune questioni di fatto, ed i conseguenti motivi, possono riguardare soltanto alcuni ricorrenti, in considerazione delle diverse classi di età e  dell’ammontare dell’importo del trattamento, ma come direbbe la Corte EDU, mutatis mutandis, i motivi di ricorso e l’impostazione dello stesso è comune per tutti.

In successione sono già state fissate altre udienze. In particolare, con l’intesa che la Sezione fornirà altre notizie non appena ne verrà a conoscenza, risultano fissate in data odierna le seguenti:

5 novembre 2019  Corte dei Conti Marche

19 novembre 2019 Corte dei Conti Toscana

3 dicembre 2019 Corte dei Conti Puglia

10 dicembre 2019 Corte dei Conti Veneto

21 gennaio 2020 Corte dei Conti Basilicata

22 gennaio 2020 Corte dei Conti Molise.

Come potete constatare il calendario è già abbastanza nutrito, anche se in definitiva le udienze più importanti sono queste perché possono servire da punto di riferimento sia per i giudici che per il nostro Difensore, che potrà eventualmente modificare o integrare  i motivi dei ricorsi ancora da presentare  in base alle motivazioni delle ordinanze.

Infine, vi informo che lo Studio ci ha comunicato di avere provveduto a spedire  tutte le diffide man mano che venivano inviati tutti i documenti necessari sulla base del criterio territoriale e della omogeneità dei ricorrenti (quest’ultima riferita anche alla data del pensionamento ed all’età del ricorrente).

In ultimo, per quanto riguarda la spesa complessiva individuale, la Giunta sta esaminando la possibilità di aumentare congruamente l’intervento della Sezione  con i fondi di cui la Sezione stessa, in modo che la quota già versata per la partecipazione al procedimento coincida con la spesa complessiva individuale.

Nella speranza di essere stata chiara ed esauriente, restando a disposizione per ulteriori informazioni, la Giunta invia a tutti cordiali saluti.

Per la Giunta esecutiva, il presidente

Da COORDINAMENTO FORUM/UNPIT – RICORSI: AGGIORNAMENTO al 18.09.2019 (da Perelli Ercolini)

a cura di Alessandro Seracini

1.  PENSIONI MILITARI:  è in via di ultimazione la richiesta della documentazione a coloro che hanno preaderito ai ricorsi.
2. PENSIONI PUBBLICHE: la richiesta della documentazione è completata per le prime sei Regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia/Romagna, Toscana, Lazio e Sicilia).
3. PENSIONI PRIVATE: la richiesta della documentazione è completata su Milano e Roma. A breve si aggiungeranno Bergamo e Brescia.
4. PENSIONI PRIVATE E PUBBLICHE: a breve la richiesta della documentazione partirà per i Soci residenti in Puglia.
5. Ai primi di Ottobre sarà inviata comunicazione ai titolari di pensioni private dispersi sul territorio per le quali non si ritiene dunque economico fare riscorso.
VARIE:
♦ L’udienza che interessa il primo ricorso presentato da una Associazione aderente al Forum, prevista per oggi 18/9 a Trieste, è stata spostata al giorno 19/09 p.v.
♦ Si informa che martedì 29 Ottobre il Presidente del Forum Poerio sarà a Parma per una Assemblea Federspev alla quale possono presenziare, per avere aggiornamenti e/o risposte ad eventuali quesiti, anche i soci Unpit.

UDIENZA PENSIONISTICA alla C. CONTI di TRIESTE

Si è tenuta ieri (19/09/19)  alla C. Conti di Trieste, la prima udienza sui ricorsi contro i tagli alle pensioni, ricorsi proposti dalla ASSOCIAZIONE MAGISTRATI IN PENSIONE.

L’udienza ha visto come protagonista il Prof. Luciani, noto avvocato costituzionalista romano, il quale, al termine dell’udienza sembrava “molto soddisfatto” (voci di corridoio) .

NB) È cominciata la “danza dei ricorsi…”…..

Attenzione Attenzione !!!!

… si è chiusa la raccolta dei documenti indispensabili per le azioni legale dell’APS-Leonida contro i tagli sulle pensioni previsti dalla Legge 145/2018.

la documentazione raccolta verrà inviata entro il 20 settembre p.v. allo Studio milanese del Prof. Vittorio Angiolini, che sta nel frattempo redigendo il testo del ricorso.

Al momento dell’invio di tutto il materiale al Professore, comunicheremo ad ogni ricorrente l’elenco completo di Tutti i Ricorrenti (382), in ordine alfabetico, per semplicità.

Ci spiace dover comunicare che in questi ultimi 2 mesi sono venuti a mancare 2 Colleghi – anzi – Amici: il Dott. Aldo Fabris  e il Dott. Sergio Zamboni.

Anche per loro e nel loro Nome continueremo sulla strada intrapresa.

Vi informiamo altresì che, entro la fine del mese, organizzeremo una riunione del Consiglio Direttivo dell’APS-Leonida (a Padova) e che, in ogni caso, entro la metà di Novembre effettueremo una nuova Assemblea generale in quel di Padova.

LE RAPINE PENSIONISTICHE del CONTE 1 e del CONTE 2

Dopo aver sentito tutto il discorso MELENSO fatto ieri dal CONTE 2 alla Camera e oggi al Senato, mi sono veramente girati i cablassi”Credo che questa Italia e questi italiani, con tutti i loro difetti, non si meritino un premier (mai votato alle 5 ultime elezioni nazionali !) in grado di ammorbare le aule parlamentari per oltre 60+60 minuti, con frasi generiche, falsamente buoniste, falsamente egualitariste, falsamente “green” (non verdi), compatibili con i discorsi del Papa attuale (da me assolutamente non amato, per i suoi populismi e per  i suoi insegnamenti ecologistici e non dottrinali).

In parlamento, il discorso di Conte è risultato zeppo di: “dobbiamo; faremo; è necessario; è obbligatorio…”, di obiettivi generici e futuribili (oltre 50…), privi di tempistica, analisi dei costi, identificazione delle risorse necessarie e dei relativi capitoli di spesa.

50 capitoli di un nuovo capolavoro letterario mondiale: “Le favole di Conte”.

Se ci pensate, il Conte 2 è ancora peggiore del Conte 1; un GIANO BIFRONTE,  con la bocca piena di bontà al mattino e di odio al pomeriggio.

Al proposito, mi sovviene una citazione tratta dalla Bibbia (Siracide, 12-16): “Il nemico ha il dolce sulle labbra, ma in cuor suo medita di gettarti nella fossa”

il Conte 2, è a capo di un governo messo in piedi da PD e 5S, contro il buon senso e contro i discorsi fatti da costoro negli ultimi 6 anni. UN UNICO OBIETTIVO VERO:  EVITARE le URNE. Evitare che il CENTRO-DESTRA possa avere la maggioranza, in parlamento, come ce l’ha nel paese reale e in tantissime Regioni. PD e 5S sono stati bastonati dal centro-destra in 8 elezioni regionali e alle elezioni europee.

Conte si è prostrato alla Merkel, alla Vestager e ai burocrati europei; il PD ha ottenuto ruoli importanti in Europa (Sassoli, Gentiloni), pur avendo perso, pesantemente perso, le ultime elezioni europee.

         Conte è alla guida di un governo rosso-giallo, che ha davanti mesi difficili, a partire dalla Legge di Stabilità per il 2020. Tante decine di miliardi da trovare (30-50?), impresa titanica. Dove troverà i denari necessari? Li rapinerà ai pensionati, come già da Lui fatto, con la legge 145 del 2018 ?

Una legge che ha tolto centinaia di euro a 5,3 milioni di pensionati INPS e parecchie migliaia di euro a ciascuno dei 25.000 pensionati INPS “considerati ricchi”.

          Il Conte 2 ha detto che “vuol far pagare le tasse a tutti…”, ma  il BIS-CONTE ha già scelto chi può essere colpito: i pensionati INPS,  tartassati per foraggiare il reddito di cittadinanza. Obiettivo fasullo: “l’equità sociale”.

Aveva ragione mia nonna Pierina quando canticchiava (negli anni ’80) questa filastrocca: “Conte, Conte, —- dalle braghe onte – Conte, de paja – Conte canaja !”

Lenin

 

CHE COSA FARÀ IL GOVERNO CONTE 2 ?

Un governo a tutti i costi. L’intervento di Michele Poerio, segretario generale Confedir e presidente nazionale Federspev  –  Il 4/09 è nato il Governo Conte 2, con il Premier incaricato che ha sciolto la riserva ed ha presentato la lista dei Ministri, che hanno quindi giurato il 5/09 nelle mani del Capo dello Stato. Ora l’Esecutivo è atteso il 9/09 alla Camera ed il 10/09 in Senato per il voto di fiducia…. continua a leggere QUI

I PENSIONATI e il GOVERNO CONTE “Due”

Ce ne siamo stati zitti e buoni, mentre i giallo-rossi bruciavano le vesti di Salvini per mettere in piedi il governo Conte “DUE”, in nome della discontinuità e del cambiamento. “Per il bene dell’Italia….per la gioia dell’Europa….per la pace del mondo….per la salvezza dei popoli”.

Questo, il nostro riassunto dei 25 punti (fantasiosi) del programma del governo, che oggi il Quirinale ha varato.

Quale discontinuità? Quale competenza? Quale trasparenza ?

Discontinuità: ancora Conte, ancora Di Maio, ancora Franceschini (più poltrone che elettori), Costa (Ambiente), Bonafede (Giustizia).

Discontinuità?  Non certo Conte. Certamente l’ex prefetto di Milano (Lamorgese, nominata a Milano da Minniti e rimossa da Salvini, undici mesi fa) che prende il posto di Salvini al Viminale. “Porti aperti….”.

Competenza?  I  DEM hanno mandato  avanti le seconde linee.  Zingaretti, Renzi, Del Rio, Orlando, Sala e C. aspettano il prossimo giro, perché non credono che questo governo duri…  Tra le seconde linee, la De Micheli (Infrastrutture e Trasporti), Guerini (Difesa), Gualtieri (Economia, …quello del “Bella ciao”, sul web); Boccia (Affari regionali), Bellanova (da Federbraccianti alle Politiche agricole). Per non parlare ancora di Gualtieri (= il controllo dell’UE sulla nostra economia), di Amendola (Affari europei) e di Provenzano (Mezzogiorno… e acerrimo nemico dell’autonomia del Nord).

Competenza? Di Maio agli Esteri ( e non è un poliglotta o un conoscitore di geografia o di politica estera), noto amico di Maduro…; D’Incà (il bellunese anti-Zaia messo ai rapporti con il Parlamento); Dadone (Pubblica Amministrazione); Catalfo ( Lavoro); Bonetti (Famiglia, una ex-scout, come Renzi). Fioramonti (Istruzione…noto per aver proposto la tassa sulle merendine), Pisano (Innovazione, nota per i droni di San Giovanni in quel di Torino).

Competenza? Speranza alla Salute….

Trasparenza: la piattaforma Rousseau.

CONSIDERAZIONI TRIVENETE

Al di là delle competenze più o meno spiccate dei vari ministri, questo governo si caratterizza per altri aspetti.

Le 21 poltrone (record !) sono occupate da 12 sudisti e 9 nordisti. Nessun lombardo (prima erano 6).

3 ministri vengono dal Triveneto: sono 2 veneti (cinquestelle, di Belluno e Montebelluna= D’Incà e Fraccaro) ed uno è triestino (ma solo di nascita, il cinquestelle Patuanelli). E Patuanelli (Sviluppo economico) era o non era quello che desiderava un calo della produttività ?

Non ci sono trentini-bolzanini (come se questo governo non avesse bisogno di loro).

Dal Nord-Ovest vengono : Pisano (Torino), Dadone (Cuneo), Guerini (Lodi) e Bonetti (Mantova).

Anche questo, Noi dell’APS- Leonida, rimarchiamo.

Perché ? Perché, con questa compagine ministeriale e con questi nominativi, l’autonomia richiesta da milioni di cittadini veneti e lombardi si allontana definitivamente.

Perché la politica di accoglienza indiscriminata e la prosecuzione del reddito di cittadinanza e del foraggiamento alle ONG (e similari) scasserà ulteriormente i conti pubblici.

I nuovi propositi “solidaristici” di Conte e di Di Maio ci preoccupano, come cittadini italiani PENSIONATI.

Pensionati taglieggiati, soprattutto negli ultimi 10 anni. Ricordate? Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte “UNO”.

Qualcuno parla già di “patrimoniale necessaria”. Hanno già demonizzato il contante e un’ampia fetta di pensionati, quella con pensioni superiori a 1530 euro/lorde/mese. La nostra paura è che ritornino a prendersela con i conti correnti e con tutti gli italiani che non possono sfuggire al fisco e all’Agenzia delle Entrate, perché lavoratori dipendenti o pensionati.

La nostra paura è che Gualtieri (PD, Economia) + Catalfo (5S, Politiche sociali) + Bonetti (PD, pari opportunità) possano, insieme, bastonare  NUOVAMENTE I SOLITI NOTI, per l’incapacità del sistema di colpire invece i grandi evasori, che si annidano tra quel 51% degli italiani che non paga le tasse. Sbagliamo ?

La nostra paura è che, questo governo giallo-rosso RIDUCA LE DETRAZIONI SANITARIE alle fasce di reddito superiori a 3 volte il minimo INPS…e che METTA le MANI sulle RICCHE CASSE PROFESSIONALI.

Tra i giallo-rossi, insomma, non ci sono ANGELI PROTETTORI  dei PENSIONATI…!

Siamo pessimisti. Vorremmo tanto sbagliarci, ma il recente passato ci ha insegnato troppe cose.

Comunque sia, SOPRAVVIVEREMO ANCHE QUESTA VOLTA, anche se a fatica. Almeno fino alle prossime elezioni. Quelle che GUALTIERI ha così definito a LA7: “Ci sono cose più importanti delle elezioni; anche Hitler le ha vinte. I cittadini sono ingannati dalla propaganda”.

DO YOU REMEMBER ?

APS-Leonida

Aggiornamento sul numero dei ricorrenti del Triveneto contro la Legge 145/2018 Art. 1 da c. 260 a c. 269

A Tutti i Leonida

Siamo lieti di informarVi che ad oggi i ricorrenti Triveneti contro la sopracitata Legge ammonta a 375 soggetti, un numero ben superiore alle nostre previsioni iniziali (puntavamo ad almeno 280 adesioni).

Analizzando la distribuzione regionale/provinciale dei ricorrenti, dobbiamo ricordare – oltre all’alta partecipazione dei Veneti (252) – la buona presenza di pensionati delle province di Bolzano (68) e di Trento (29), mentre – purtroppo – questa volta il Friuli V.G. si è fermato al solito numero (26).

Nel dettaglio siamo lieti di ricordare che ben 281 pensionati hanno fatto ricorso anche per l’osceno contributo di solidarietà…

Tutto il materiale raccolto è stato archiviato in digitale. I documenti originali (inclusi anche quelli che riceveremo fino alla fine di agosto) verranno inviati allo Studio del Prof. Avv. Angiolini di Milano, entro la prima settimana di settembre.

Ricordiamo ai ricorrenti che, se non sono stati specificamente contattati dalla Nostra Segreteria, ciò significa che la documentazione personale specifica era perfettamente in regola con quanto richiesto.

Ulteriori informazioni verranno successivamente diffuse, mano a mano che il ricorso procederà.

N.B.

Ringraziamo Tutti i 375 ricorrenti e soprattutto i Colleghi delle province di Trento e Bolzano per l’impegno posto nella diffusione del messaggio di tutela.

E’ AFFONDATO IL GOVERNO GIALLO-VERDE…

Martedì 20 agosto, in Senato, abbiamo assistito ad una sceneggiata indecente che ha dato l’idea al popolo italiano di come sia ridotta la politica parlamentare e di quanta bassezza siano capaci i nostri parlamentari.

Abbiamo visto un capo di Governo attaccare il suo Ministro degli Interni per oltre 40 minuti, senza mai dare una chiara e onesta lettura di quanto fatto – bene o male (soprattutto male) – nel corso di 14 mesi di triste convivenza tra un partito di sinistra ed un partito di destra.

Conte non ha voluto ammettere che il suo comportamento in occasione del problema TAV, del problema dei migranti e,  del problema sicurezza pubblica sia stato largamente distonico sia nei confronti della Lega che nei confronti dei 5 Stelle.

Ossia, non ha voluto prendere atto di essere il capo di un governicchio senza capo né coda.

A Salvini Noi personalmente rimproveriamo di non aver rotto l’esperienza governativa ben prima dell’8 e del 20 agosto e di non aver capito che almeno 400 parlamentari non vogliono arrivare alle elezioni perché puntano a salvare la propria“caregheta”, in ogni modo.

Altro errore di Salvini è stato quello di non aver previsto che tutto sarebbe finito nelle mani di Mattarella (spinto al Quirinale da Renzi & C) cui spetta la decisione fondamentale di mettere in piedi un governicchio che ci porti alle elezioni oppure varare un governaccio che punti a completare la legislatura, cosa praticamente impossibile in Italia.

Nella giornata del 20 agosto, Salvini ha dimostrato di non essere in grado di reggere le schermaglie parlamentari mentre è bravissimo nella gestione della propria persona al di fuori del Parlamento, nelle piazze e nelle spiagge.

Da pensionati massacrati, anche e soprattutto dal governo giallo-verde, una cosa lamentiamo: che nelle lunghe 8 ore di discussione parlamentare di ieri, nessun partito e nessun senatore abbia parlato una sola volta dei pensionati ed abbia ricordato una sola volta i pesanti tagli che questo governo, anche questo governo, ha fatto e farà nei confronti di 5.300.000 pensionati sia per la mancata rivalutazione che per l’osceno contributo di solidarietà.

Noi Leonida del Triveneto osserveremo con attenzione ciò che succederà nei prossimi giorni e non mancheremo di esprimere, ancora una volta, le nostre idee a tutela dei poveri pensionati super tartassati, nonostante abbiano lavorato una vita e abbiamo ampiamente meritato le loro pensioni attuali, che dovrebbero essere loro integralmente versate senza ulteriori tagli ingiustificati.

Firmato,

APS-Leonida, 21.08.2019