Vi RACCONTIAMO QUALCOSA sul CNEL

di Stefano Biasioli – mercoledì 29 luglio 2020

In questo periodo di COVID 1 e “quasi” COVID 2, il governo ha convocato decine di esperti, ha financo fatto 2 settimane di “studio in villa” per cercare raccattare idee sulla situazione generale dell’Italia, quasi alla fine della pandemia.

I “saggi” hanno prodotto centinaia di pagine di proposte (si pensi a quelle della Commissione Colao), tutte gettate nel cestino.

Conte, la settimana scorsa, si è presentato in Europa con il cappello in mano, chiedendo soldi ma senza un foglio di carta scritta.

Un foglio riassuntivo per spiegare ai “soci europei”, soprattutto a quelli “cattivi” del Nord UE, a cosa sarebbero serviti quei denari: ipotesi di progetti concreti e non mance e mancette assistenzialistiche.

Adesso l’UE ha dato a Conte i “compiti da fare a casa”: dovrà presentarsi, entro settembre, con progetti CONCRETI e DETTAGLIATI. Non solo titoli generici, ma dettagli analitici su progetti, sotto-progetti, tempi di realizzazione, nomi dei responsabili dei progetti stessi.

Se non lo farà, non arriveranno i soldi europei, sia quelli “regalati” che quelli “in prestito”, da restituire poco per volta. In quanti anni ? 10-20-30 ? Fino al 2058?

Non solo, ma – concessi  pochi milioni di euro di anticipo (10 entro dicembre ?)- gli altri milioni di euro verranno scuciti un po’ alla volta, previ i controlli europei, apparentemente affidati ai ” soggetti ostili del Nord”, presenti in commissione tecnica e in Consiglio UE, con voti “pesanti” all’interno delle strutture europee (anche se marginali nel parlamento europeo).

Adesso, Conte vuole varare l’ennesima commissione, per elaborare le proposte italiane, commissione fatta forse di un mix di politici e tecnici, o forse di un mix tra maggioranza ed opposizione. Chissà.

Passano i giorni e, come di consueto, si perde tempo.

Per fortuna… Per fortuna che, in questa Italia pigra e lassa di oggi, Qualcuno ha già fatto una parte del lavoro.

Si tratta del CNEL, del vituperato CNEL, l’organismo in cui sono presenti tutte le parti sociali importanti di questo Paese. Confindustria, sindacati maggiori (triplice) e minori, dirigenti e dipendenti della P.A., professionisti di varia estrazione.

CNEL, organismo in cui sono presenti sia le parti sociali che specifiche competenze tecniche.

Ebbene, in questi “strani mesi” del 2020, il CNEL ha lavorato, elaborando una serie di documenti tecnici, parte dei quali il Presidente TREU ha presentato lunedì, in audizione alle Camere.

Si tratta, in sintesi, di PROPOSTE CONCRETE in tema di SEMPLIFICAZIONI, SVILUPPO e WELFARE.

Il documento sulle SEMPLIFICAZIONI (scritto in parte prima del decreto governativo) è stato di recente aggiornato, proprio alla luce del decreto stesso. Si tratta di un centinaio di facciate, vero e proprio piano per l’Italia nella UE, con idee e progetti specifici e con una analitica comparazione tra il PNR italiano e quello dei principali paesi europei.

Un secondo documento del CNEL riguarda la FINANZA LOCALE, messa in crisi dalla pandemia. 4 i filoni analizzati: gli stabilizzatori automatici, il crollo analitico delle entrate, il ruolo del decisore politico, le differenze tra realtà urbane e turistiche. Il dissesto comunale (circa 3 miliardi) toccherà almeno 400 realtà comunali, con netta riduzione dei servizi ai cittadini. All’interno del documento, tre gli scenari possibili: il peggiore, il migliore, il medio (realistico).

Un terzo documento riguarda le OSSERVAZIONI e PROPOSTE su ENERGIA e CLIMA. Un tema di grande interesse, per l’UE. Una commissione CNEL ha, nei mesi scorsi, contattato e sentito tutti i maggiori “PLAYERS” (protagonisti) del settore, con audizioni specifiche.

Una cosa è certa: nel 2030 sarà ancora elevata la percentuale di combustibili “classici” in uso. Il MEF, a quanto detto ieri al CNEL(assemblea CNEL, via Zoom) ha chiesto al CNEL stesso la ulteriore elaborazione di proposte dettagliate sulle energie alternative. Non solo batterie, ma anche idrogeno e fonti idriche.

Un quarto documento riguarda le SEMPLIFICAZIONIEsso parte dal decreto legge 76/2020, integrando un precedente documento CNEL, già approvato dall’assemblea CNEL e specificando le parti del decreto su cui il CNEL concorda o non concorda. Il problema base resta il solito: l’amministrazione pubblica deve interloquire a tutti i livelli, perché le norme scritte diventino effettive nella prassi.

Si tratti di sportelli unici, di registri della P.A. e di registri sanitari, si tratti di revisione delle procedure…. perché le riforme non restino sulla carta (quante volte è successo?), occorre condivisione, formazione, convincimento. Le informazioni vanno diffuse, così come i progressi realizzati, passo dopo passo.

Il CNEL ritiene che il problema vada affrontato in 4 sezioni/temi: esigenze della P.A. e risorse attuali (uomini e mezzi); interventi da fare a breve (attivazione delle infrastrutture); digitalizzazione (punto critico); revisione dei “processi attuali”, ossia delle procedure in atto nella P.A.

Ma… c’è un ma, grosso come una casa. Il decreto 76/2020 è il quarto decreto sulle semplificazioni, in venti anni! Ovvero, è facile scrivere le cose, ma è difficile passare dallo scritto ai fatti!

Infine, il CNEL ha in elaborazione un documento sulle PROSPETTIVE del TURISMO, in Italia e nel mondo, con tabelle analitiche e con progetti che utilizzino parte delle risorse del recovery fund, per l’Italia.

Insomma il CNEL lavora, con testi e proposte concrete, elaborati congiuntamente dalle parti sociali e dai tecnici dei vari settori.

CONTE & C. vorranno utilizzare questi testi ? Vorranno capire che il CNEL è un braccio importante dello Stato, sempre che lo si voglia utilizzare concretamente, evitando inutili “ingorghi di task force dalla composizione casuale e non strutturata ” ?

Ah, saperlo !
ALEA JACTA EST !

Stefano Biasioli
Primario medico in pensione
Sindacalista medico in pensione
Consigliere Cnel

Vi racconto qualcosa sul Cnel

COMPLIMENTI ! COMPLIMENTI A CHI ?

di Stefano Biasioli – giovedì 23 luglio 2020

COMPLIMENTI ai Paesi del Nord-Europa (frugali con gli altri ma furbastri per se-stessi) che, in cambio di una piccola concessione sui prestiti europei ai paesi del Sud, sono riusciti ad ottenere uno sconto sui contributi da versare all’Europa nei prossimi anni…

COMPLIMENTI alla MERCKELche è riuscita a mettere in ginocchio Conte, concedendogli qualche miliardino di sovvenzioni (da ripagare con interessi), dopo avergli fatto una “cazziata” per essersi presentato in Europa senza un piano (scritto e strutturato) sulle riforme che l’Italia dovrà fare. Quel piano che financo la Spagna aveva predisposto. Conte no…non ce l’aveva, nonostante le varie task force coinvolte, nonostante le sceneggiate nelle ville romane, con decine di supposti esperti.

COMPLIMENTI a CONTE

Che molti hanno decritto come uno statista che “ha piegato l’Europa” e che molti parlamentari di area sinistrorsa hanno applaudito in parlamento, mercoledì 22. Sono quelli stessi parlamentari che pensano di “abbeverarsi” alla nuova mangiatoia pubblica, ma che fanno finta di non sapere che:
a) il progetto italiano sarà scritto su dettatura europea (o giù di li) e
b) sarà comunque verificato passo dopo passo dai tecnici europei, che potranno causare stop improvvisi, in caso di inadempienze, formali e/o sostanziali.

COMPLIMENTI al PARLAMENTO

Complimenti alla maggioranza giallo rossa e a Berlusconi e C. che fanno finta di non sapere che i prestiti europei (127,4 mld) andranno restituiti, e che l’Europa ci costerà di più (47 o 55 mld, in 7 anni), come differenza tra contributi attivi e passivi per aderire all’Europa stessa.

COMPLIMENTI a QUESTA MAGGIORANZA

A questa maggioranza che già pensa di scaricare, sulle spalle di quel 49% degli italiani che paga le tasse, ulteriori balzelli: sulla plastica (0,8 euro/Kg), in tempi di COVID!; una patrimoniale; la  revisione del catasto; vari  tagli pensionistici.
Tasse, altre tasse. Mai una lotta seria contro le evasioni, sia dei singoli che delle società. A partire da quelle che guadagnano in Italia ma hanno la sede fiscale in Olanda, Irlanda e giù di li.  Noi, continuiamo a ritenere che vada istituita una SEZIONE della GUARDIA di FINANZA che LAVORI sulla STRADA, fermando le macchine per controlli e chiedendo al guidatore copia della denuncia dei redditi , copia da tenere OBBLIGATORIAMENTE nel cruscotto. Solo così si potrebbe fare un serio controllo incrociato tra tenore di vita e denuncia dei redditi. Redditi sia individuali che aziendali (se la vettura fosse intestata ad una azienda).

COMPLIMENTI a COLAO & C.

Complimenti a chi ha messo in piedi una serie di call-center per cercare di indurre gli italiani a passare dal 4G al 5G.
Non solo ci rompono le scatole, ma vorrebbero imporci il 5G, senza garanzie sanitarie…

COMPLIMENTI al GOVERNO GIALLO-ROSSO

Complimenti a chi, dopo aver consentito l’ingresso massiccio degli extracomunitari in questo anno bisesto, puntando sul “permanente pericolo del COVID”, vuole imporci le mascherine fino al 31 Ottobre (prima) per arrivare al 31 Dicembre (diciamo Noi…), come aveva programmato Conte, già 2 mesi fa.
Complimenti a Conte e a tutti coloro che ci hanno riempito di extracomunitari infetti, poco controllabili igienicamente e perpetuamente in fuga.
Agli italiani, le mascherine obbligatorie. Ai non italiani, nessun controllo sanitario, COVID o NON-COVID.
Crisanti sarà molto lieto di tutto ciò. Esattamente come Speranza (di che?) e come il fantomatico comitato tecnico-scientifico nazionale.

COMPLIMENTI a BERLUSCONI

Che, ormai, dovrebbe pensare solo al Monza e alla buonuscita per la  Pascale. E, invece, farà inciuci con “gli avversari” nella speranza di tornare in parlamento. “Illusione….dolce chimera sei Tu…”

COMPLIMENTI alla AZZOLINA

E alle sue SEDIE SCOLASTICHE ROTANTI.

COMPLIMENTI agli ITALIANI

Si tratta, anche in questo caso, di complimenti ironici.
A Noi Italiani che, da almeno 2 anni, subiamo senza reagire scelte politiche improvvisate e avventurose, che ci hanno riempiti di debiti, da pagare comunque. E che pagheremo Noi vecchiotti, che pagheranno i nostri figli e i nostri nipoti. Sempre ammesso – ma non concesso – che il PIL italiano riparta, nonostante questi politicanti.

COMPLIMENTI A CHI HA PROGETTATO IL PONTE MORANDI

Sarà bello, sarà stato costruito in 2 anni, ma ha conservato una curvatura, una strettoia micidiale, che costringerà veicoli e camion a rallentare vistosamente, creando ingorghi. Bravi !

Stefano Biasioli
Primario Nefrologo in pensione

COMPLIMENTI a CHI__Art_Stefano Biasioli_22.7.20

BOTTI o BOTTE ?

di Stefano Biasioli – mercoledì 22 luglio 2020

Critici come sempre siamo stati nei confronti di chi si inginocchia davanti ai “potenti di turno”, non possiamo non essere arrabbiati per l’ossequio generalizzato dei giornali, radio, TV nei confronti dei “SUCCESSI EUROPEI” di Conte.
Per questo abbiamo elaborato una serie di capitoletti per separare i sogni dalla realtà, le “ciacole” dai fatti acquisiti.
Ci siamo basati su parecchi articoli presenti nei  quotidiani odierni (Giornale, La Verità, Libero, Giornale di Vicenza, Corsera), liberamente riassunti.
Distinguiamo il “sogno” dal “fatto“.

SOGNO  “Il recovery fund (RF) dovrebbe essere di 1.500 miliardi di euro ” (Conte, a Radiocor, 23/04/20)
FATTO  Il RF ammonta a 750 miliardi(21/07/20).

SOGNO  “500 miliardi di sussidi a fondo perduto” (Conte, 20/05/20).
“È la linea del Piave, non si arretra…” (Conte, Messaggero, 03/06/20).
FATTO → Il sussidio europeo è di 360 miliardi.

SOGNO → “Soldi subito….contro lo shock da COVID…” (Conte, in varie sceneggiate televisive…).
FATTO →
Denari europei disponibili dal 2021 e spalmati su vari anni…

SOGNO → ” No a condizioni vincolanti sul RF” (Conte, 13/07/20).
FATTO → Controlli preventivi, sul PIANO ITALIANO di UTILIZZO. Poi, controlli da parte del Comitato Europeo dei tecnici dei ministeri dell’economia europei e(in caso di dubbio),passaggio al Consiglio Europeo (21/07/20).
NB:   Alcuni passaggi non sono ancora stati chiaramente esplicitati.

SOGNO per l’ITALIA ↔ “Tanti sussidi europei e pochi prestiti ” (speranza dichiarata dal governo giallorosso, da Maggio a Luglio 2020).
FATTI per l’ITALIA ↔ 81,4 mld di sussidi ovvero – 3,8 mld in meno rispetto alla proposta della Commissione UE del 27/05 e del Consiglio UE del 10/07.

SOGNO per l’ITALIA ↔ Prestiti per 83,7 mld (Commissione UE del 27/05 e Consiglio UE del 10/07).
FATTI per l’ITALIA ↔ Prestiti per 127,4 mld (+43,7 rispetto alle proposte del 27/05 e 10/07… (La Verità del 22/07/20, pag. 2).
NB: Prestiti da restituire…

QUATTRO CONTI IN PADELLA

Il quadro finanziario pluriennale europeo (QFP) 2021-2027 è pari a 1.074 mld. 
L’Italia (dato 2018)versa all’UE 17 miliardi, ricevendone 10, con un saldo negativo di -7 mld/anno.
L’uscita della UK dalla UE farà aumentare i contributi chiesti dalla UE all’Italia, con valori che passeranno dall’11% al 13% del reddito nazionale lordo UE. Ciò significa che l’Italia verserà alla UE, nel periodo citato, un surplus di circa 47 mld in 7 anni.
Questa cifra potrebbe essere anche più alta: Calenda ha previsto 55 mld.
Non solo, ma il bilancio UE prevede di finanziarsi fino al 2% del GNI (global income), per recuperare i 750 mld del RF.

COME ?

Ad esempio tassando, dal Gennaio 2021, la plastica non riciclabile. Di quanto?  0,8 euro/Kg.

NB: In tempi di Covid e di disposable, tassare la plastica è proprio l’ideale !

FATTO ↔ L’Italia dovrà restituire 127 mld di prestiti….A che interesse e in quanti anni ?
FATTO ↔ L’Italia, entro 2 mesi, deve presentare un piano per l’utilizzo delle risorse UE. Piano che sarà “esaminato e valutato”, prima che vengano erogate…

DOMANDE

  • Chi scrive questo piano ?
  • Chi lo decide ?
  • Conte ” il factotum” ?
  • I giallorossi ?
  • Il parlamento?
  • oppure è la UE, che detta il testo del piano ?

I SOLDI VANNO POI RESTITUITI…

Un Paese che ha un buco superiore ai 2.000 miliardi (oggi) e che, a fine 2021, sarà ulteriormente in rosso per almeno altri 100 mld, come potrà restituire i denari prestati dall’UE?

  • Aumentando le tasse di successione ? (0,10% PIL, circa 2 miliardi);
  • Mettendo una patrimoniale ?
  • Tagliando le pensioni, in essere e future ?
  • Stangando il ceto medio, ossia quel 49% di italiani che paga le tasse, perché non può sfuggire al fisco?

….. AH, SAPERLO !
Nonostante tutto: ” SURSUM CORDA !”.

STATO DEI RICORSI contro la Legge 145/2018 Art. 1, c. da 260 a 268

Poiché siamo sollecitati a fornire notizie sullo stato dei ricorsi alle Corti dei Conti regionali contro i tagli previsti dalla legge citata, Vi alleghiamo una tabella riassuntiva della situazione attuale, compilata dalla CONFEDIR e integrata da noi.

Come potete vedere i 18 ricorsi hanno avuto finora questo esito:

A) 3 giudizi sospesi e in attesa di pronuncia della Corte Costituzionale (Emilia R., Lombardia, Friuli V.G.);

B) 2 ricorsi inammissibili (Veneto) con condanna alle spese;

C) 1 giudizio rigettato (Toscana) con condanna alle spese;

D) Altri 13 ricorsi sono ancora pendenti.

N.B.

La tabella allegata dovrebbe essere completata con ulteriori informazioni legate allo stato degli ulteriori ricorsi seguiti per l’APS-Leonida dallo Studio Legale Angiolini.

Lo faremo quando avremo ulteriori notizie. Per il momento ci limitiamo a ricordarVi: 

LOMBARDIA, 2 ricorsi (F.M.: udienza fissata il 23/09/20; A.: udienza fissata il 21/10/20);

TRENTO, 3 ricorsi: udienze fissate il 23/09/20; il 28/01/21; data ?

BOLZANO, 2 ricorsi: depositata una memoria più udienza al 05/02/21

FRIULI V.G.: udienza non ancora fissata.

Commento:    Sursum corda!

Schema_deposito_ricorsi 22.7.2020 aggiornato

Pensioni: ecco l’unica soluzione per evitare il taglio richiesto dall’UE

Notizia pubblicata su Money.it il 18 luglio 2020 – articolo di Antonio Cosenza

Pensioni: l’Europa chiede all’Italia di ridurre la spesa previdenziale. Ma c’è un’alternativa, ecco quale.

Recovery Fund, trattativa in stallo: l’Italia potrebbe dover cedere sul fronte pensioniper poter accedere alla risorse stanziate dall’Unione Europea per aiutare i Paesi più colpiti dalla pandemia.

Al momento per il Recovery Fund non c’è accordo: il Premier olandese, Mark Rutte, pretende di avere il diritto di veto sulle nostre riforme, mentre il Premier Giuseppe Conte si rifiuta di cedere su questo fronte. Quanto sta succedendo conferma che da parte di alcuni Paesi dell’Unione Europea, Olanda su tutti, non c’è fiducia riguardo all’utilizzo delle risorse che verranno stanziate.

A tal proposito, sembra che Rutte abbia dichiarato che essendo gli Eurobond uno strumento nuovi si potranno mettere delle nuove regole, dei vincoli, così da “essere certi che chi è rimasto indietro faccia le riforme”.

Nel dettaglio, sono diversi i fronti su cui l’Italia dovrà dare garanzie: si parla di una riforma del fisco, ma anche delle pensioni. Sul fronte previdenziale, infatti, l’Italia dovrà intervenire per fare in modo che i conti dell’INPS possano tornare in ordine; d’altronde è proprio questo il “peccato originale” (come definito da Vittorio Feltri) dell’Italia, la quale ha deciso di utilizzare le risorse dell’INPS – le cui casse sono finanziate dai contributi versate dai lavoratori – con altre voci di spesa, rendendone la gestione piuttosto complicata. → CONTINUA A LEGGERE QUI

AGGIORNAMENTO RICORSI

Cari Tutti, abbiamo ricevuto il 6 luglio scorso – nel tardo pomeriggio –  la notizia che annuncia la BOCCIATURA VENETA anche del secondo ricorso (contributo di solidarietà + mancata rivalutazione) relativa al 2° gruppo dei ricorrenti Leonida del VENETO.

Troverete il testo della Sentenza 85/2020 (depositata in segreteria il 25 giugno 2020) … inoltre…

il testo della Sentenza 67/2020 (depositata in segreteria il 20 maggio scorso) relativa al ricorso Veneto contro la mancata rivalutazione nella sezione “Leggi & Decreti” di questo sito. Per giusti motivi di riservatezza e privacy, abbiamo volutamente tolto le pagine con i dati sensibili dei ricorrenti.

AMARE RIFLESSIONI sull’ITALIA di OGGI

di Stefano Biasioli – martedì 1 luglio 2020

La vicenda del COVID ha mostrato anche ai ciechi che l’Italia di oggi è  simile ad un’auto affidata ad un bambino di 10 anni.

Un’auto senza una guida reale. Un bastimento guidato da un meccanismo automatico, puntato sugli scogli, per la tragedia finale.

Abbiamo a che fare con un governo che NON RISOLVE MAI NULLA.

Un governo basato sull’ANNUNCITE CRONICA, seguita da pochi fatti (DPCM e Decreti Legge), che restano disapplicati nella sostanza per assenza di centinaia di circolari interpretative, che – quando promulgate- sono spesso in contrasto tra loro.

Un governo che fa ammuina, confondendo le carte e spostando continuamente i temi in discussione per confondere le idee ai “poveri cittadini”, con il consenso della “grande” stampa e delle TV di stato e di Cairo.

Il Covid è stato gestito male da Roma, nonostante il Comitato tecnico-scientifico e la spocchia dei “rappresentanti italiani dell’OMS” (nominati da chi?) e delle sceneggiate di molti virologi e igienisti.

Per fortuna, non di tutti. Ad esempio dei consulenti della Regione Veneto, di quelli che si sono battuti per “chiudere” Vo’ Euganeo e per fare i tamponi a tutti i soggetti a rischio, sanitari in primis.

Quelli di Roma ci hanno chiuso in casa per 75 giorni, ma puntavano a bloccare l’Italia fino a Natale.

Non ci hanno fatto votare, uno alla volta. Ma adesso stanno zitti sulla folla al mare. Non ci hanno fatto andare in Chiesa, come se le Chiese fossero più pericolose dei bar o dei ristoranti. 

Adesso ci ossessionano con la RECIDIVA AUTUNNALE del COVID, anzi puntano su questa, per mantenere gli italiani in uno stato di sudditanza: “Io sono io….e voi non siete…”. ” Fate come dico….anche se non so cosa vi dico…”.

Certo, la salute va protetta. Ma, come? Quali sono le linee guida in caso di recidiva autunnale o di mix tra influenza “solita” e ripresa del Covid?

Ancora: domiciliari, mascherina, tamponi a gogo? Quali farmaci: Remdesivir? Plaquenil? Anticoagulanti? Cortisone? Plasma?

Certo, sono arrabbiato.

Da medico specialista nefrologo e endocrinologo sto visitando gente post-Covid e non-post Covid. Ammalati COVID quasi abbandonati a domicilio e ammalati cronici NON-COVID, trascurati per mesi. Infartuati, oncologici, insufficienti renali, ipertiroidismi e ipotiroidismi etc etc etc.

Tutti costoro, oggi, si vedono proiettati i loro controlli abituali a distanza di mesi, sono in balía della buona volontà di alcuni ma anche della rigida imbecillità dei CUP, centri unici di prenotazione. Che hanno cancellato il cancellabile, senza programmare il futuro.

Non so se ci sarà una recidiva COVID, so che nei prossimi mesi e anni avremo a che fare con altre virosi.

Quindi … Quindi occorrerebbe programmare, non aspettare i soldi europei per la sanità. Altre volte ho scritto su cosa farei Io, medico dal 1967 e con tanta esperienza dietro le spalle. Di certo, cambierei i percorsi degli accessi alla medicina territoriale, generica e specialistica; modificherei l’accesso all’ospedale; ridisignerei la gerarchia ospedaliera; rimpinguerei gli organici medici e sanitari; farei i contratti (CCNL) nei tempi corretti e con finanziamenti adeguati.

Ma, lo so, nessuno si prenderà “la rogna” di cambiare. Non certamente questo governo pieno di incompetenti, osannati da giornalisti di comodo- Non tutti. Ma stamattina (Radio RAI 1, ore 8-9,30) ne ho avuta l’ennesima conferma.

EVASIONE FISCALE ?

Se il 50% degli italiani non paga le tasse, cosa fa Conte? Abbassa il tetto del contante e pretende il pagamento con bancomat.

“Come in Cina…” ha detto stamattina tale Loquenzi, alla radio citata. La Cina, come un esempio di equità fiscale. Cosa importa se il contante è “normale” in paesi poco democratici come: USA, UK, Nuova Zelanda, Australia, Germania, Olanda , Austria ?

Scusate… e lo dico da pensionato pubblico che ha sempre pagato le tasse alla fonte, fino all’ultima lira/centesimo.

Se guadagno denaro, quel denaro e mio e pretendo di gestirlo IO, fino in fondo. Perché devo regalare soldi alle banche?

Non solo, ma volete mettere il bavaglio “sul contante” a me, che da decenni pago l’IVA su tutto, senza mai poter scaricare nulla?

A me -e a quelli come me- che sono additati al pubblico ludibrio perché hanno un certo reddito pensionistico e, quindi, sono taglieggiati dalla legge 145/2018, per ben 5 anni. Oltre ai tagli pluriennali precedenti.

No, caro governo giallorosso. La guerra agli evasori si fa in altro modo, semplicissimo. Costringendo ogni guidatore ad avere nel cruscotto una copia della denuncia dei redditi, da far vedere ai vari poliziotti ad ogni controllo stradale.

Una cosa semplice, per questo non si fa. Come non si perseguitano tutte le manifestazioni “di ricchezza sfrontata”, senza controllarne la fonte. Chi può onestamente credere che il 50% degli italiani viva male?  8 milioni di italiani sono poveri…sia pure. Ma gli altri 22 milioni residui, come vivono ? Non certo di particole….

FIGURE INADEGUATE

A proposito di particole. Non ci voleva un papa come questo, per il mondo di oggi. Non ci voleva un populista, ambientalista, terzomondista.

Lo Spirito Santo era addormentato, quel giorno.

Mi aspetto ancora che, dopo anni, Francesco parli e creda in : “DIO UNO e TRINO; nella santa chiesa cattolica , apostolica, romana; nel morte-giudizio-inferno e paradiso.

Questo è un papa che non vuole ricristianizzare l’occidente, ma pensa solo a convivere con la Cina, nonostante quei martiri.

Per fortuna, anche questo papa passerà, ma la Chiesa è più forte di un Bergoglio qualunque. Uno cieco: sull’omosessualità nel clero, sul maluso del denaro cattolico. Cieco e ambizioso.

Francesco inadeguato. Ma molti sono inadatti al ruolo. Anche il Presidente della Repubblica, frutto di un patto “strano” tra sinistre varie e Berlusconi.

Già, il Berlusconi nemico pubblico n° 1, ieri e oggi. Come Salvini, oggi.

Nemico pubblico perche “la magistratura è intoccabile”, nonostante le falle di ieri e di oggi.

Perché la “sinistra” è maestra di verità e gli altri sono tutti incolti e incapaci.

Questa è l’Italia di oggi. E non sono convinto che il domani sarà migliore !

Stefano Biasioli
Primario medico in pensione
Capricorno assoluto

 

Sintesi di notizie recuperate da vari quotidiani del 26 giugno 2020

Perché è stato annullato il taglio dei vitalizi

È ancora Paniz a spiegare cosa è avvenuto:

“La delibera è stata annullata perché ritenuta ingiustificata a fronte della giurisprudenza consolidata della Corte Costituzionale e del diritto dell’Unione europea, in base alla quale di fronte a una situazione consolidata gli interventi di riduzione degli importi devono rispondere a cinque requisiti, nessuno dei quali era stato rispettato dalla delibera.

In primo luogo non deve essere retroattivo, mentre questo taglio lo era; 

in secondo luogo non deve avere effetti perenni, come invece li aveva la delibera;

in terzo luogo non deve riguardare una sola categoria ma deve essere ‘erga omnes’, mentre qui si colpivano solo gli ex parlamentari;

in quarto luogo deve essere ragionevole, mentre questo taglio raggiungeva l’8% degli importi;

infine deve indicare dove vanno a finire i risparmi che non possono finire nel grande calderone del risparmio, e anche su questo punto la delibera era carente”.

La decisione della commissione contenziosa del Senato

Pani parla di una soddisfazione professionale, “ma anche sul piano dei rapporti personali che ho intrattenuto con centinaia di ex senatori che ho assistito. È un risultato che mi ripaga dell’impegno e degli insulti e minacce ricevuti. Io non ho difeso un privilegio ma un diritto, e in uno Stato di diritto questa è una vittoria di tutti”. Giacomo Caliendo, senatore di Forza Italia che presiede la commissione, conferma: “La commissione contenziosa del Senato ha accolto in parte i ricorsi e ha annullato la delibera sui vitalizi in alcune parti. Ora aspettiamo di leggere le motivazioni e vediamo se ci saranno eventuali impugnazioni”.