Tabelle redatte e aggiornate in data 01.12.2022 dal Dott. Pietro Gonella (Responsabile del Centro Studi FEDER.S.P.eV. e Socio di APS-Leonida).
Ipotesi perequazione 2023 e 2024 su pensioni medio-alte: una patrimoniale di fatto (Osservazioni critiche e documentali sul DDL Bilancio 2023)
di Carlo Sizia, Stefano Biasioli, Michele Poerio (a nome e per conto di Confedir e di FEDER.S.P.eV.)
28/11/2022
Il disegno di legge finanziaria in elaborazione prevede un forte “taglio” sulla rivalutazione delle pensioni oltre i 2.102 €/mese lordi (4 volte il minimo INPS), in particolare sulle pensioni oltre 5.253 €/mese (10 volte il minimo INPS di 525,38 €).
E così solo per le pensioni fino a 4 volte il minimo anzidetto (2.102 € lordi/mese) la rivalutazione 2023 sarebbe del 100% (che, secondo le valutazioni provvisorie dell’ISTAT e recepite previsionalmente dal Mef, equivarrebbe al +7,3%), mentre per le pensioni di importo tra 2.102 e 2.627 € (da 4 a 5 volte il minimo) la rivalutazione scende all’80% sull’intera misura della pensione, cioè + 5,84%; per quelle tra 2.627 e 3.152 € (da 5 a 6 volte il minimo) la rivalutazione scende al 55%, cioè + 4,01%; per quelle tra 3.152 e 4.203 (da 6 a 8 volte il minimo) la rivalutazione si ferma al 50%, cioè a + 3,65% ; per quelle tra 4.203 a 5.253 € (da 8 a 10 volte il minimo) la rivalutazione scende al 40%, cioè al + 2,92%; infine per la sesta fascia di pensione (quella oltre 5.253 € lorde, cioè oltre 10 volte il minimo INPS) la rivalutazione si ferma al 35%, cioè a + 2,55%.
Questo sistema di perequazione è nettamente peggiorativo rispetto al meccanismo consolidato di cui alla legge 388/2000 (ripristinato dal Governo Draghi per il 2022) e riprende, invece, il criterio della legge 147/2013 (Governo Letta), infatti l’incremento avviene (ed in misura percentualmente decrescente) sulla base dell’intero importo della pensione goduta, anziché in misura distinta (a scaglioni, cioè) per i diversi importi di una singola pensione, garantendo almeno la rivalutazione piena di una quota-parte della stessa…
…CONTINUA ⇒ IpotesiPEREQUAZIONE-DDL-2023_28.11.22
Ipotesi perequazione pensioni 2023-2024 di Sizia Poerio Biasioli
TABELLE RIVALUTAZIONI PENSIONI 2023 (secondo il DDL Bilancio 2023 del Governo Meloni)
Tabelle redatte e aggiornate in data 28.11.2022 dal Dott. Pietro Gonella (Responsabile del Centro Studi FEDER.S.P.eV. e Socio di APS-Leonida).
I Pensionati e la Manovra
Giuseppe Pennisi, 28 novembre 2022 – Formiche.net
I pensionati sono oltre 18 milioni. Infatti le pensioni Inps vigenti al 1° gennaio 2022 e liquidate dall’Istituto erano 17.749.278 di cui: 13.766.604, ovvero pari al 77,6%, classificate dall’Inps come di natura previdenziale (vecchiaia, invalidità e superstiti), anche se –come spesso sottolineato dal Centro Studi e Ricerche – Itinerari Previdenziali e riferito su questa testata – frammischiate con elementi assistenziali, e 3.982.674, ovvero il 22,4%, che lo stesso Inps riconosce di essere puramente di natura assistenziale (invalidità civili, indennità di accompagnamento, pensioni e assegni sociali). Nel 2022 – affermano le analisi del voto – sono stati determinanti nel risultato elettorale, soprattutto perché stanchi quelli che, a torto o a ragione, considerano “tagli” alle loro pensioni quali “contributi di solidarietà” e “raffreddamenti” dell’aggancio all’andamento del costo della vita. Misure su cui la stessa Corte Costituzionale ha espresso, in più di un’occasione, perplessità. Data l’evoluzione demografica dell’Italia, il loro peso elettorale aumenterà in futuro…
… continua a leggere ⇒ formiche indicizzazione pensioni
Le amare verità del DDL Bilancio 2023
Michele Poerio, Stefano Biasioli, Pietro Gonella (Direttivo FEDER.S.P.eV.) – 28/11/2022
Abbiamo capito tutto. Abbiamo capito che il 95% della legge di bilancio 2023 è stata scritta dal governo Draghi. Abbiamo capito che si tratta di un decreto emergenziale che –su 35 miliardi complessivi di manovra- ne destina 21 a imprese e famiglie e 14 per una serie di interventi a pioggia, che dovrebbero favorire la crescita del PIL.
Abbiamo capito che i costi energetici saranno coperti solo fino alla fine di marzo 2023 e che i 14 mld di cui sopra sono “ a rischio di copertura” e sono comunque indirizzati a favore del lavoro autonomo (flat tax) e dei dipendenti (vantaggi per i redditi fino a 20.000 euro/anno), con poco spazio per i pensionati (rivalutazione al 100% per redditi fino a 3,99 volte il minimo INPS). Per tutti gli altri pensionati, ci sarà una rivalutazione parziale o ridicola. Con un danno permanente sulla pensione futura, come già avvenuto (dal 2011 al Dicembre 2021) quando le pensioni sono state tagliate per 9 anni su 12.
DANNO PERMANENTE
Ma c’è di più.
DISTONIA GOVERNATIVA
QUESTO GOVERNO È EVIDENTEMENTE “DISTONICO”. Usiamo questo termine e non un altro, per evitare querele. DISTONICO, PERCHÈ?
Pochi si sono accorti di una grossa “presa in giro”. Il Governo prima (19/11/2023) pubblica in G.U. (n° 271/2022) un decreto del MEF che – ex legge 448/1998 (art.34,c.1) – ripristina dall’1/1/2023 la normale rivalutazione automatica delle pensioni da applicarsi in 3 fasce(100%,90%,75%) sul dato inflattivo del 7,3%… salvo conguaglio.
A distanza di pochi gg (25/11/2022) il Governo poi invia in Europa e diffonde in Italia il testo (peraltro finora incompleto, per Noi mortali) del DDL BILANCIO 2023, che INVECE – CONTIENE TAGLI PESANTI sulla RIVALUTAZIONE delle PENSIONI, alla faccia della legge 448/1998 e della GU 271/2022.
Infatti, articolo 56 dello stesso (“ Revisione del meccanismo di indicizzazione”, pag. 36-37) sono previsti NUOVI TAGLI SULLE PENSIONI OVER 2100 euro lordi/mese, PER IL BIENNIO 2023-2024.
I tagli sono così quantificabili:
- Circa 36 euro/mese, sulle pensioni over 2100 euro/lordi
- circa 89 euro/mese, sulle pensioni di 3.100 euro lordi
- circa 110 euro/mese, sulle pensioni di 3.600 euro lordi
- circa 207 euro/mese, sulle pensioni di 5.600 euro lordi
…. continua a leggere ⇒ LeAmareVerita-DDL-2023_28.11.22
Commenti al DDL di Bilancio da ⇒ Libero_28.11.22_pag_16
A Tutti gli ADERENTI a APS-LEONIDA
A tutti i pensionati (di qualunque tipo…e natura…)
Il Governo Meloni ha deciso di falcidiare la rivalutazione alle nostre pensioni, trasformandola in mancetta (comunque da tassare). È l‘articolo 56 del DDL bilancio 2023, che è stato inviato alla UE.
Ma non finisce qui.
Lo stesso DDL contiene anche un articolo (il 27) che – per ora – ha solo un TITOLO “Contributo di solidarietà”. Il titolo è seguito da tanti puntini………. Il contenuto, ovviamente, sarà riempito dal Parlamento, e così il Governo potrà dire che non è stata scelta sua…
ESTOTE PARATI !
Qualunque cosa deciderà il Parlamento, non potrà che essere a nostro danno.
Dovremo difenderci, ancora una volta. “Ci sarà pure un giudice, in questo Paese !”.
Roberto Mencarelli
Stefano Biasioli
Arturo Orsini e Tutto il Direttivo Aps-Leonida
NB)
Notizie dettagliate sulle fasce, sui numeri e sui tagli sono reperibili in questo sito sia nelle “News” quotidiane che nei “Documenti”
Pensioni, tabelle esplicative delle nuove rivalutazioni con aumenti tagliati dai 2.100 euro in su: ecco le fasce
25/11/2022
Di seguito, la simulazione della rivalutazione per fasce mensili:
… continua
… continua
PENSIONI 2023_versione 16.11.22 (Tabella redatta in data 16/11/22 dal Dott. Pietro Gonella, Responsabile del Centro Studi FEDER.S.P.eV. e Socio APS-LEONIDA)
La Manovra – Pensioni, rivalutazione tagliata per due anni.
Nel testo della Legge di Bilancio l’assegno minimo arriva a 572 euro…
continua a leggere ⇒ Messaggero_24.11.22_pag_1-2
Bozza del testo sulla Manovra di Bilancio 2023 + newsletter
Buongiorno a Tutti, pubblichiamo la newsletter di PMI sulla rivalutazione delle pensioni ed il testo della bozza della manovra di bilancio al momento disponibile:
A proposito dei tagli alla rivalutazione delle Ns. pensioni…
La lettura dei giornali di questi ultimi giorni (in assenza del testo finale del DDL legge di Bilancio 2023) fa ipotizzare che i tagli alla rivalutazione delle Ns. pensioni possano essere più sostanziosi rispetto a quanto da Noi scritto in precedenza.
Si ipotizza che, per quelle superiori a 5 volte il minimo Inps, il taglio sulla rivalutazione possa essere pari al 50%.
Si ipotizza altresì che, alle pensioni superiori a 10 volte il minimo Inps (ovvero quelle da 5.253 euro lordi/mese) la percentuale di rivalutazione possa essere il 30-25%.
Come vedete si tratta di tagli importanti, la cui misura finale sarà comunque condizionata dal fatto che questi tagli avvengano sull’intera cifra pensionistica o vengano applicate per fasce, come dettagliatamente spiegato dalle splendide tabelle del Ns. Dott. Pietro Gonella (si veda nella Sezione “Home” di questo sito il documento con il titolo: “Pensioni 2023_versione 16.11.22”).
Vi avvisiamo che, una volta noto e diffuso il testo del DDL in questione, il Dott. Pietro Gonella rifarà i conteggi per la singola fascia pensionistica, conteggi che provvederemo immediatamente a diffondere in modo che ciascuno di Voi abbia contezza della rapina che subirà e si prepari all’ennesima azione legale.
NB:
Da fonti romane abbiamo appreso oggi che l’UE ha consentito all’Italia e altri 2 Paesi europei di inviare il testo finale del DDL sulla Legge di Bilancio 2023 non entro venerdì p.v. ma entro circa 10 giorni.
Per evitare confusioni, Noi aspetteremo di veder pubblicato nella GU il testo suddetto e poi lo commenteremo.
ESTOTE PARATI!