TAGLI ALLA RIVALUTAZIONE

La legge di bilancio 2023 (197/2022 ) prevede, per le fasce superiori a 10 volte il minimo INPS (525,38 euro/mese) il taglio netto alla rivalutazione dell’INFLAZIONE UFFICIALE 2023 (7,3%), riducendola al 32% del 7,3% (=2,34%)  sull’INTERO IMPORTO PENSIONISTICO.

Quindi UNA SERIE DI DANNI:

1) A PARITÀ di FASCIA PENSIONISTICA, la legge Draghi 234/21 prevedeva una RIVALUTAZIONE media pari al 60-80% del dato inflattivo (applicava le fasce: 100% fino a 4 volte il MIN-INPS;  90%, da 4 a 5 volte il MIN-INPS; e 75% per la restante quota).

2) La legge 197/2022 applica la parziale rivalutazione (32% del 7,3%= 2,34%) sull’INTERO IMPORTO PENSIONISTICO , con ulteriore peggioramento (dal 60-80% al 32%).

Presupposti/conseguenze della Legge MELONI:

a) La PENSIONE È UN REDDITO da TASSARE e non un DIRITTO MATURATO da RIVALUTARE, sulla base del dato inflattivo (art. 38 della Costituzione);

b) La PENSIONE delle FASCE MEDIO-ALTE PUÒ ESSERE PENALIZZATA IMPUNEMENTE, peggiorando addirittura i tagli rivalutativi di Draghi e della legge 388/2000, con rivalutazione ridotta dal 60-80% al 32%.

Fino  a 10 volte il MIN-INPS: rivalutazione reale 2023= +122,72 euro/mese, invece del teorico 331,74. Quindi= perdita di 209,24 euro/mese ovvero 2.720,12 euro/anno !

c) Il danno è ALMENO BIENNALE (2023-2024), con un risparmio per lo Stato di 3,2 miliardi /anno (6,4 nel biennio) e addirittura con un previsionale decennale di un risparmio di 62,3 mld (dati SPI-CGIL).

d) ASPETTI SOCIALI: tagli alle nostre pensioni ⇒ impatto negativo sul PIL !

e) Per cosa saranno utilizzati i soldi negati a Noi ?

f) Fino al 31/12/21 le leggi di Bilancio degli ultimi governi avevano rapinato ai pensionati  10 volte superiori al  MIN-INPS circa 12.400 euro/anno, pari a circa 954 euro/mese.

ABBIAMO GIÀ DATO !!!!

LeggediBilancio2023-consideraz_amare_ parte 2_20.1.23

AVVISO A TUTTI I PENSIONATI PUBBLICI E PRIVATI (con pensione superiore a 4 volte il minimo Inps, ovvero a 2.102 euro/lordi/mese)

Caro Collega pensionato,

nel 2022 secondo l’ISTAT il tasso di inflazione ha eroso il potere d’acquisto dell’11,86% e gli economisti prevedono che la situazione inflazionistica sia destinata a durare anche per i prossimi anni, essendo riconducibile ad una serie di concause che paiono, ad oggi, lungi dal risolversi.

La Legge Finanziaria per il 2023 promulgata a fine anno dal Governo Meloni, prevede, per ridurre l’impatto inflattivo, una rivalutazione pari al 7,3% per le pensioni lorde fino a 4 volte il minimo Inps (pari a 525,38 € x 13 mensilità) mentre – per le fasce superiori – stabilisce una rivalutazione via via decrescente arrivando fino al 32% (del 7,3% = 2,34%) per quelle oltre 10 volte il minimo Inps.

La assai ridotta rivalutazione comporta per i pensionati interessati una reale perdita del potere d’acquisto per quest’anno e per il prossimo, che corrisponde, di fatto, a una decurtazione definitiva e non più recuperabile degli assegni spettanti.

Tale ingiusto trattamento potrebbe essere, inoltre, seguito da altre azioni ulteriormente lesive nei confronti dei pensionati, vista la presenza – nel programma elettorale del partito di maggioranza relativa – di un progetto di ricalcolo pensionistico.

Abbiamo contattato due valenti avvocati per ricorrere contro l’ennesimo e reiterato provvedimento penalizzante nei confronti dei soli pensionati. Provvedimento che fa seguito a analoghi precedenti (basti pensare a quanto avvenuto in precedenza negli ultimi 13 su 17 anni) e costituisce un vero e proprio accanimento nei confronti di chi ha versato cospicui contributi nel corso della sua vita professionale e verso chi, fra l’altro, versa in percentuale determinante l’IRPEF che sostiene il nostro traballante sistema di welfare.

Dai la Tua pre-adesione al ricorso promosso da APS Leonida e partecipa all’incontro tematico che si terrà a:

PADOVA SABATO 4 FEBBRAIO 2023

c/o HOTEL FOUR POINTS (uscita Pd Est)

dalle ore 10:00 alle 12:30

PRE-ADESIONE contro la LEGGE DI BILANCIO 2023

ATTENZIONE! A TUTTI i PENSIONATI PUBBLICI e PRIVATI

Venerdì 13/01/23 si è riunito (nella sede legale) il Direttivo dell’APS-Leonida, per una analisi dei tagli prodotti dalla legge di bilancio 2023 (legge n. 197 del 29 dicembre 2022) alle rivalutazioni delle PENSIONI SUPERIORI a 2500 euro/lordi/mese.

È stato contattato un IMPORTANTE STUDIO LEGALE di PADOVA, che ha manifestato la propria disponibilità ad avviare una azione legale a tutela delle nostre fasce pensionistiche danneggiate dalla legge di bilancio. Ma, ovviamente, l’azione legale avrà un certo costo, che dovrà essere coperto da un numero adeguato di ricorrenti (da 200 ricorrenti in su).

Di conseguenza, il Direttivo APS LEONIDA ha organizzato una ASSEMBLEA APERTA a TUTTI i PENSIONATI PUBBLICI e PRIVATI  “A TUTELA DELLE PENSIONI INPS over 2500 euro/lordi/mese”, che si terrà a:

PADOVA, SABATO 4 febbraio 2023

c/o HOTEL FOUR POINTS (uscita Pd-Est),

dalle ore 10:00 alle ore 12,30

Nel corso dell’Assemblea verranno chiariti i danni economici 2023-2024 (ma con effetti permanenti) provocati dalla legge di bilancio 2023. Saranno decise inoltre le azioni legali possibili, per contrastare i tagli pensionistici.

Il Direttivo APS si è impegnato a diffondere queste notizie in ambito Triveneto (e non solo).

Un saluto cordiale e Vi aspettiamo numerosi!

Ecco i nuovi tagli alla perequazione delle pensioni

di Michele Poerio e Stefano Biasioli

Ecco i nuovi tagli alla perequazione delle pensioni

Con decreto legge 115/2022 del Mef è stato deciso di anticipare a novembre 2022 il conguaglio positivo (+ 0,2%) sulle pensioni percepite nel 2022, tredicesima compresa.

Ciò è dipeso: dal fatto che si è registrato un differenziale tra tasso di svalutazione previsionale stimato nel 2021 (+ 1,7%) e quello reale e definitivo (+1,9%), valori su cui vengono parametrate le rivalutazioni delle pensioni 2022 e dal fatto che gli indici di svalutazione hanno raggiunto recentemente anche nel nostro Paese valori molto elevati, così da consigliare di anticipare il conguaglio di 2-3 mesi (solitamente avveniva nei primi mesi dell’anno successivo).

Stessa logica vale per l’anticipo del 2% della rivalutazione delle pensioni (riferita, questa volta, alla svalutazione 2022), a valere sull’ultimo trimestre 2022 e tredicesima, deciso dal decreto Aiuti-bis ma limitato solo alle pensioni di minore importo, cioè fino a 2.962 € /mese…

… continua a leggere ⇒ Ecco i nuovi tagli alla perequazione delle pensioni

FINANZIARIA BIS 2023: MANEGGIARE con CURA le PENSIONI

Giuseppe Pennisi, 2 gennaio 2023 – da ilsussidiario.net

In termini calcistici – si potrebbe dire- la legge di bilancio per il 2023 appena iniziato si è chiusa in “zona Cesarini”, è già si sta cominciando a pensare ad una “finanziaria bis” da varare in marzo-aprile. Il parametro di base sono l’andamento dell’inflazione e quello dell’economia reale. Il nodo politico è quello delle pensioni in essere.

L’inflazione comporta una riduzione del potere d’acquisto di coloro a redditi fisso (di cui i pensionati sono una delle principali categorie). Coloro che fruiscono di pensioni considerate medio-alte, temono che ancora una volta saranno loro a dovere pagare uno scotto significativo. Non solo le principali associazioni pensionistiche stanno preparando ricorsi contro la rimodulazione degli adeguamenti appena varati, ma dopo avere appoggiato per circa dieci anni le parti politiche che non hanno introdotto vari “contributi di solidarietà”, potrebbero fare mancare il loro supporto sin dalle imminenti elezioni regionali in Lazio e Lombardia…

… continua a leggere ⇒ sussidiario finanziaria bis 2023 inflazione e pensioni_Pennisi_2.1.2023

Varata la Legge di Bilancio 2023

Alla fine il governo ce l’ha fatta… è stata varata in tempo utile la legge di bilancio 2023.

Abbiamo così la conferma dei TAGLI PREVIDENZIALI a TUTTE LE PENSIONI  dai 2500 euro lordi (circa) IN SU.

SONO TAGLI PERCHÈ il RECUPERO dell’INFLAZIONE è PARZIALE CON UN DANNO CHE SI PROTRARRÀ PER L’INTERA VITA PENSIONISTICA del/della TITOLARE e del SUPERSTITE.

Infatti 

  1.  l’inflazione (7,2%) è stata sottostimata, rispetto al  valore reale;
  2.  il recupero inflattivo arriverà in ritardo, sarà parziale, con tagli che riguarderanno l’intero importo della pensione lorda, con abolizione della consolidata tutela per le fasce più basse dell’intera pensione di ciascuno;
  3. il danno legato alla parziale rivalutazione vale in teoria per il biennio 2023-2024, ma i suoi effetti si protrarranno nel tempo (per sempre).

Per la quantificazione dei DANNI INDIVIDUALI vi consigliamo di leggere quanto scritto da Poerio e da Biasioli nei gg. scorsi ( lo troverete in questo sito) e di compulsare le tabelle analitiche predisposte dal dr. Gonella, con la consueta accuratezza.

NOI dell’APS LEONIDA NON CE NE STAREMO PASSIVI !

STIAMO GIÀ raccogliendo le PRE-ADESIONI per una PROSSIMA ZIONE LEGALE.

Orsini e Caffi hanno già contattato, per questo, un importante studio legale di Padova.

INVITIAMO TUTTI GLI AMICI di LEONIDA di SOTTOSCRIVERE IL MODULO di PRE-ADESIONE (qui sotto allegato)  da inviare poi alla nostra e mail: leonidapensioni@gmail.com 

È ovvio che, per contenere i costi individuali del ricorso dovremo essere tanti, ovvero più di 200.

Alla FINE di GENNAIO CONVOCHEREMO UNA NUOVA ASSEMBLEA a PADOVA.

Comunque sia, Buon 2023 !

Roberto Mencarelli e Stefano Biasioli

PRE-ADESIONE contro la LEGGE DI BILANCIO 2023

Il Manifesto dei Pensionati-StartMagazine

Pensionati attuali e futuri-StartMagazine

TABELLE di rivalutazione delle pensioni-21-22-23

Ecco i conti veri – Quanto aumentano le pensioni

da Libero, 27 dicembre 2022 – di Sandro Iacometti
Libero_27.12.22_pag_1-2 – Libero_27.12.22_TAB_pag_2

da Libero, 27 dicembre 2022 – di Antonio Castro
Bruciati 50 miliardi – Si usano i risparmi per pagare le bollette
Libero_27.12.22_pag_3

da Libero, 27 dicembre 2022 – di Matteo De Lise e Massimiliano dell’Unto
I veri numeri – La flat tax non discrimina i dipendenti
Libero_27.12.22_pag_4 – Libero_27.12.22_TAB_pag_4

LE RIFORME DEL 2023 – Consigli non richiesti su pensioni e Reddito di cittadinanza

26 dicembre 2022 – Giuseppe Pennisi

Concluso il dibattito sulla Legge di bilancio Governo e Parlamento dovranno concentrarsi sul programma e le riforme da attuare nel 2023.

La politica economica nell’anno che sta per aprirsi ha due aspetti: uno congiunturale (ossia come affrontare un ciclo economico caratterizzato da recessione e da inflazione) e uno strutturale (quali riforme affrontare). Soffermiamoci sul secondo aspetto. Molte riforme sono dettagliate nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, che è – spesso lo si dimentica – un contratto tra l’Italia e gli altri 26 Stati dell’Unione europea. Due di grande rilievo sono state annunciate durante l’elaborazione e la discussione della Legge di bilancio: previdenza e lotta alla povertà (modificando profondamente quel “Reddito di cittadinanza” che ha creato più problemi di quelli che ha risolto)…

… continua ⇒ sussidiario 2023 welfare