La pandemia che sta ancora colpendo il mondo ed in particolare l’Europa ha arrecato danni per sanare i quali occorrerà molto tempo e fatica. Questo senza contare la scia di lutti e di conseguenze a medio e lungo termine sulla salute di quanti ne sono stati vittime. Ma ha anche impartito alcune lezioni delle quali tenere conto e che impongono un cambiamento sostanziale della visione del mondo così come si era andata formando negli ultimi decenni.
Sul piano internazionale ha svelato profili oscuri della globalizzazione, mettendo in evidenza come, senza una omogeneità dei sistemi politici e senza una diffusa e fortemente condivisa cultura di pace e collaborazione, questa può diventare un ulteriore motivo di squilibrio ed essere sfruttata per motivi egemonici dalle grandi potenze. Sul piano europeo ha messo in luce le debolezze e le criticità dell’integrazione, acuite dalla sfrenata delocalizzazione di molte produzioni, rivelatesi poi strategiche, verso mercati considerati economicamente più convenienti.
Sul piano nazionale, infine, ha evidenziato la debolezza di una classe politica incapace di immaginare un modello di società e le direttrici lungo le quali realizzarlo. In particolare la crisi sanitaria ha finito per presentare il conto per una serie di riforme sbagliate e demagogiche.
Lo tsunami pandemico non rimarrà senza conseguenze né sul piano globale né sul piano continentale né sul piano nazionale, e gli equilibri che ne risulteranno saranno fortemente influenzati dalla capacità di ciascuno di uscire prima possibile dalla crisi e ripartire in sicurezza e con efficacia… continua ⇒ Le lezioni del Covid_6.4.21_da commentopolitico