Questa settimana, o in una presentazione al Parlamento il 22 dicembre o in occasione della conferenza stampa di fine anno, il 23 dicembre, ci si augura di avere un quadro organico sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Allo stato, vi è una gran messe di informazioni, ma non un quadro sistematico. Intanto bisogna specificare cosa si debba intendere con grado di attuazione. Il Pnrr è essenzialmente un programma che poggia su due gambe: le riforme e gli investimenti. I secondi hanno l’obiettivo di agevolare le prime. Le riforme richiedono essenzialmente atti legislativi e conseguenti realizzazioni. Gli investimenti comportano definizione di progetti compiuti e ben valutati sotto il profilo tecnico, finanziario ed economico ed, ovviamente, spese effettive per la loro realizzazione.