di Michele Arnese – StartMag.it
Che cosa è stato deciso ieri sera a Palazzo Chigi sul Def? Ecco numeri, fatti, approfondimenti e indiscrezioni.
Alzare l’asticella del deficit fino al 2,4% del Pil per tre anni nella Nota di aggiornamento al Def libererà circa 27 miliardi di euro per la manovra (partendo dal dato tendenziale dello 0,8% inserito nel Def di aprile) e consentirà di portare a casa gran parte delle misure annunciate nel contratto di governo, a partire dalla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sull’Iva che pesano per 12,5 miliardi sul bilancio del prossimo anno.
Il reddito di cittadinanza vale invece 10 miliardi, poco più di quanto dovrebbe richiedere la revisione della legge Fornero con l’introduzione di quota 100 per andare in pensione, quotata al momento dalla Lega tra i 6 e gli 8 miliardi.
La flat tax sugli autonomi dovrebbe invece valere 1,5 miliardi (proiettati però in gran parte nel 2020), così come lo stanziamento a favore dei risparmiatori colpiti dai crac bancari.
Secondo Luigi Di Maio, alle coperture in deficit dovrebbero anche affiancarsi tagli di spesa, con una “riorganizzazione della spesa pubblica improduttiva”.
Ecco schematicamente il valore a spanne delle misure annunciate oggi da Lega e Movimento 5 Stelle come punti cardine della prossima legge di bilancio.
CLAUSOLE IVA 12,5 miliardi
PENSIONI A QUOTA 100 6-8 miliardi
REDDITO DI CITTADINANZA 10 miliardi
FLAT TAX PER AUTONOMI 1,5 miliardi
RISPARMIATORI BANCHE 1,5 miliardi
TOTALE 33,5 miliardi
IN DEFICIT 27,2 miliardi