Pubblichiamo “il Cameo” di Riccardo Ruggeri di oggi

13 luglio 2023

Camus ha sintetizzato nell’avvocato Clemence i nostri attuali padroni

Da produttore di scenari (artigianali) quale sono, mi pare di percepire da parte di noi cittadini comuni una certa stanchezza. Sia chiaro, nulla più di alcuni segnali deboli, con però un segnale forte. I fallimenti politico economici in successione delle élite occidentali stanno ricreando le condizioni per un ritorno del mondo diviso in due: i ricchi e i poveri, Padroni (e cortigiani) versus Plebe.

Una cosa è certa, dopo il Covid non siamo più gli stessi. Dismesse le mascherine FFP2, così i gel igienizzanti, scaduti i green pass rafforzati, sostituito il gas russo con quello qatarino per riscaldarci e condizionarci, fallita la globalizzazione, rifiutate le ridicole auto elettriche ursuline, silente Greta Thunberg, ormai passata dalla CO2 ad Hamas, abbiamo concentrato la nostra stanchezza colpevolizzando i politici, poco importa se sinistri, destri, centrini. Nessuno si è salvato.

In Italia, i freni inibitori erano caduti già nel 2010. Progressivamente, c’è stato un mutamento genetico delle leadership: da “politiche” a “influencer”. Stessa cosa è avvenuta nel mondo del business e del management: da CEO manager a CEO influencer. Così in medicina, da virologi da corsia ospedaliera a virologi da talk show. Così nel giornalismo, poco importa se cartaceo o televisivo, dove l’indipendenza si piega agli interessi multi business dei vari editori, sempre più concentrati nel ridurre la libertà di stampa ai loro giornalisti e lettori.

Di qua, la mia ricerca di una figura che, almeno in termini politico giornalistici, rappresentasse una sintesi per questa miserabile “razza padrona” di inizio XXI secolo.

Finalmente l’ho trovato, non nella realtà, ma in letteratura. E’ l’antieroe di Albert Camus. E’ il personaggio chiave di “Caduta”, il suo romanzo più enigmatico: l’avvocato parigino Jean-Baptiste Clemence.

Clemence è buono, è onesto, è caritatevole, è stimato da tutti. Oggi si direbbe un perfetto esempio di cultura woke/cancel, di politically correct a tutto tondo nel mix, di moda, potere-filantropia. E’ serio, sa di non essere come vuol apparire, infatti candidamente confessa (è la frase chiave del libro): “Ho capito che la mia modestia mi avrebbe aiutato a brillare, la mia umiltà a vincere, la mia virtù a opprimere gli altri”.

In fondo, l’avvocato parigino è, come tutti i loschi finto buoni, un vanitoso mascherato: “Ero a mio agio in tutto, è vero, ma anche perennemente insoddisfatto… E così correvo, correvo, sempre appagato, mai soddisfatto, senza sapere dove fermarmi”.

Eccolo il personaggio colto, tipico del regime elitario in essere. Un “padrone” dal prisma impeccabile, rotto a tutte le sfaccettature della vita: fascista e antifascista, comunista e anticomunista, liberal e liberale nature, ebreo e palestinese, putiniano e antiputiniano, americano e antiamericano, cattolico e islamico. Senza però mai rinunciare ad essere alfa-dominante, sempre più ricco, sempre più potente, sempre più ignobile, convinto di avere sempre e comunque ragione.

E così, “Destra vs. Sinistra” sta diventando una categoria obsoleta, meglio tornare al vecchio prerivoluzionario “Ricco vs. Povero”, con tutto quello che ne consegue.

I nostri ultimi sei Premier del Dieci-Venti si sono perfettamente identificati con l’avvocato Clemence. Cinque, compresi i due finti tecnici, sono caduti rovinosamente, la sesta cercherà di durare ancora un po’. Si saranno resi conto, nel momento topico in cui stavano per cadere che ciò avveniva per la loro inettitudine, accoppiata a un’infinita vanità e supponenza? Quelli poi all’intorno dell’età prescritta dal Salmo 90 sono ancora lì a vessarci con un turbinio di parole inutili.

Visti al calare della sera sembrano tutti inutili fantasmi. Lo confesso, potrei fare a meno di tutti loro, come “padrone” a me basta Jean-Baptiste Clemence. Quando sono stufo di lui chiudo il libro, e lui scompare, in una nuvola di zolfo.

link della pubblicazione:  Zafferano News del 13.7.2024

Per Zaia (e non solo) l’IA abbatterà le liste di attesa nella sanità. Siamo sicuri? – Startmag

Stefano Biasioli, 6 luglio 2024 – 07:27

Caro direttore,

TV locali e giornali (es. Il Giornale di Vicenza, pag. 1 e 6 del 3/07/24) riportano la notizia che, secondo Zaia-Annicchiarico-Lanzarin, in Veneto le liste di attesa saranno abbattute anche grazie e soprattutto all’intelligenza artificiale! Miracolo dei miracoli…
Progetto sperimentale allo Iov e all’Ulss 8: nuovo gestionale, elenco degli esami richiesti e poi la IA incastrerà date degli esami e visita di controllo.

Bellissimo, in teoria.
Ma in un altro mondo sanitario, visto quello che succede – ogni giorno – al paziente e all’operatore sanitario, medico e non medico.

Al medico specialista convenzionato non è consentito fissare la data dei controlli periodici (abbandonati quindi alla bizzarrie dei Cup che non colloquiano tra di loro, soprattutto tra provincia e provincia), a costui è impedito evitare che i diabetici debbano fare percorsi infiniti e costosi per il rinnovo della patente, è impedito formulare i piani terapeutici per le nuove classi di antidiabetici, sovraccaricando così gli specialisti dipendenti.

Su 10 pazienti visitati, 2 si lamentano dei tempi di attesa e della distanza tra il domicilio e l’ambulatorio. Spesso si tratta di vecchietti con mobilità limitata e poche risorse economiche…
Certo, mancano 3.500 medici, in veneto. Ma la soluzione non è l’IA per gli oncologici e i cardiopatici. Le liste di attesa non riguardano solo ortopedia, cardiologia, oculistica, dermatologia, oncologia… E i diabetici? E gli obesi? E i vecchiotti? E i nefropatici? E i tireopatici? E i prostatici?

Gli italiani sono invecchiati e vorrebbero essere curati, dal medico di famiglia e dagli specialisti. Come una volta, senza tirare fuori centinaia di euro, ogni volta, dalla tasca, per pagare la sanità privata (che, per fortuna, c’è e funziona…).

E allora cosa fare?
Cambiare le regole, a partire da Spid e dintorni informatici, semplici per i giovani ma terrificanti per molti anziani. Su questo occorre investire oggi: su regole semplici e chiare, sull’aiuto alle prenotazioni, sulla chiarezza nelle risposte. E sulla gentilezza degli addetti… Ritornando infine al “vecchio medico di famiglia”, che tanti problemi conosceva e risolveva…

Stefano Biasioli

N.B. 25 anni fa la Regione Veneto ha finanziato una mia ricerca che consentiva di informatizzare, semplificandola, la diagnostica sanitaria e la valutazione del rischio clinico. Sapete che fine ha fatto quella ricerca? È rimasta in qualche oscuro cassetto a Venezia…

PENSIONI, l’Inps aumenta gli importi per l’inflazione. Ecco quando e di quanto.

Di Simone Micocci, 30 giugno 2024 – 11:46 – da Money.it

Pensioni, nuove anticipazioni sull’aumento delle pensioni che a inizio gennaio 2025 verrà effettuato dall’Inps in favore di pensionati, invalidi civili e percettori dell’Assegno sociale.

Ogni anno l’Inps, su indicazione del ministero dell’Economia e delle finanze (che a sua volta tiene conto dei dati raccolti dall’Istat) aumenta l’importo delle pensioni. A prevederlo è la legge n. 448 del 1998, con la quale è stato introdotto il meccanismo chiamato perequazione con cui il trattamento percepito, sia se di tipo previdenziale che assistenziale, viene adeguato al costo della vita….

…continua a leggere ⇒ Money.it_30.6.24_Pensioni-l’Inps aumenta gli importi per l’inflazione-Ecco quando e di quanto

RINNOVATO IL CONSIGLIO DIRETTIVO dell’APS-LEONIDA

Sabato scorso (22/06/2024), a Padova, l’Assemblea Straordinaria dell’APS-LEONIDA ha eletto, alla unanimità, il nuovo Consiglio Direttivo per il triennio 2024-2026. Eccolo:

 

A giorni, verrà pubblicato sul sito e diffuso ai Soci il VERBALE INTEGRALE dell’ASSEMBLEA, con gli obiettivi dei prossimi mesi.

Per la Segreteria Aps-Leonida
Luciana Ferraretto

Governo, ecco la stangata: pensioni, famiglie e stipendi, servono tagli per 20 miliardi

da Money.it – di Alessandro Cipolla, 21-23/06/2024 ore 07:10

Con la procedura di infrazione la legge di Bilancio sarà “lacrime e sangue”: dalle pensioni fino agli stipendi e alle famiglie, il governo è a caccia di tagli per 20 miliardi.

Riforma delle pensioni? Stipendi più alti? Flat tax? Taglio delle accise? Addio al canone Rai? Sostegno alle famiglie e alle fasce più economicamente in difficoltà? Tutte promesse elettorali del governo che devono fare i conti con una letterina proveniente da Bruxelles recante una poco lusinghiera notizia: l’Italia come altri sei Paesi comunitari – Francia, Belgio, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia – è sotto procedura di infrazione per debito eccessivo.

Basta gettare la palla in tribuna o fare il gioco delle tre carte in attesa di superare le elezioni europee, adesso l’Italia è chiamata a fare i conti con la realtà e il prezzo da pagare sarà salatissimo: almeno 20 miliardi di tagli da fare subito, poi circa 10 miliardi ogni anno fino al 2032….

continua a leggere ⇒ Money.it_21-23.6.24_Governo-ecco la stangata- pensioni-famiglie e stipendi-servono tagli per 20 miliardi

INPS, ESERCIZIO 2023 in ATTIVO per 2 MILIARDI

   di Marco Rogari – da ilSole24Ore del 01.06.2024 

L’Inps ha chiuso l’esercizio 2023 con un attivo di 2,063 miliardi. Grazie a questo risultato economico positivo e alla riduzione del debito nei confronti della tesoreria statale, il patrimonio netto dell’Istituto è passato da 23,221 miliardi di inizio esercizio a 29,784 miliardi al 31 dicembre dello scorso anno.

A indicarlo è il progetto di rendiconto generale elaborato dal Cda dell’ente, presieduto da Gabriele Fava, su proposta del direttore generale, Valeria Vittimberga, in cui si sottolinea che il 2023 si è concluso con un avanzo finanziario di 12,188 miliardi,«derivante dal risultato di parte corrente (7,668 miliardi), e dal risultato in conto capitale (4,520 miliardi)».

Il rendiconto dovrà essere valutato e approvato dal Civ dell’Istituto entro luglio.

Le entrate contributive accertate sono risultate pari a 269,152 miliardi, in crescita di 13,014 miliardi (+5,1%) rispetto al dato del consuntivo precedente (256,138 miliardi).

…continua a leggere ⇒ Sole24Ore_1.6.24_M. Rogari_INPS-esercizio 2023 in attivo di 2 miliardi

 

Convocata l’ASSEMBLEA STRAORDINARIA per SABATO 22 GIUGNO c.a.

SABATO 22 GIUGNO 2024 Dalle ore 10:00 alle ore 12:30 presso Hotel FOUR POINTS  (Uscita PD-Est – C.so Argentina, 5 – PADOVA) si terrà in seconda convocazione l’ASSEMBLEA STRAORDINARIA APS-LEONIDA con il seguente ordine del giorno: 

  1. Scomparsa del Presidente Roberto Mencarelli e implicazioni conseguenti (effetti sul Runts);
  2. Rinnovo del Consiglio Direttivo per il triennio 2024-2026, presentazione delle candidature;
  3. Votazioni per il nuovo Consiglio Direttivo;
  4. Sintesi dei ricorsi legali (legge finanziaria 2023-2024) con il Prof. Paolo Piva;
  5. Discussione relativa;
  6. Varie ed eventuali.

ANCHE LA C. CONTI di BOLZANO HA BOCCIATO IL NOSTRO RICORSO !

Non c’è 4 senza 5 !

Dopo Venezia, Trieste, Trento e Milano, anche la Corte dei Conti di Bolzano ha bocciato il nostro ricorso 2024 contro i tagli alla rivalutazione pensionistica. Ce l’aspettavamo….

Nei fatti, a Bolzano, il giudice unico delle pensioni – Consigliere FRANCESCO TARGIA – dopo l’udienza del 10/5/24, ha DICHIARATO INAMMISSIBILE IL RICORSO ( i ricorrenti erano 13) per 2 fondamentali motivi:

a) assenza dei decreti individuali di pensione (!!!!) , perché – secondo LUI – pur avendo presentato le tabelle del danno economico individuale dei singoli ricorrenti,  “non si poteva sapere se la pensione del singolo ricorrente era a totale carico dello Stato o degli enti previdenziali confluiti nell’INPDAP….  (!!!!)”

b) assenza della diffida preventiva all’INPS….

Nella sostanza, questo giudice non è entrato nel merito del ricorso.  Il nostro giudizio nei suoi confronti è pesante (ma non lo scriviamo, per evitare querele…) perché:

1) è la prima volta in Italia che viene citata l’assenza dei decreti individuali di pensione, per capire l’origine della pensione stessa…. Le nostre, sono tutte PENSIONI INPS, indipendentemente dalla origine iniziale (INPDAP, INPS etc) delle stesse;

2) non è stata fatta diffida preventiva all’INPS. Come se – in precedenza – la diffida preventiva avesse portato a esiti diversi e come se, soprattutto, l’INPS POTESSE DISATTENDERE UNA LEGGE, soprattutto una LEGGE FINANZIARIA;

3) in questa serie di ricorsi, ad esempio il giudice di Trieste aveva ritenuto di non considerare il punto 2.

CARI SOCI LEONIDA,

È ORMAI INDIFFERIBILE UNA PESANTE RIFORMA della GIUSTIZIA IN ITALIA – civile o penale che sia – UNA RIFORMA CHE RENDA I GIUDICI RESPONSABILI delle DECISIONI CHE PRENDONO e della TEMPISTICA dei loro GIUDIZI!

Comunque sia, Noi dell’APS continueremo a combattere per la difesa delle nostre pensioni…..oggi e domani…

” Ci sarà pure un giudice…a Berlino…..” !!!

S.B.

A ricordo del Nostro Presidente Roberto Mencarelli

Era strapiena, lunedì mattina, 13 maggio, la Chiesa di San Francesco, a Verona. Piena di gente, di amici e conoscenti di Roberto Mencarelli, che erano li per incontrarlo per l’ultima volta.

Una marea di gente, che portava e porterà nel cuore il ricordo di un uomo “bello e buono”, di una persona che è vissuta con il sorriso e con la voglia di risolvere positivamente le difficoltà della vita, piccole o grandi che fossero.

Attorno ai famigliari, si sono stretti in tanti: i compagni del Maffei, i colleghi di lavoro, gli Angeli del Bello, i soci del Rotary, Noi dell’APS-Leonida e Noi, della “vecchia Cimo”.

Una presenza silenziosa ma partecipe, in chiesa e sul sagrato. Per quanto ci riguarda abbiamo preso un impegno: “faremo quello che aveva programmato, pur in mezzo a parecchie difficoltà gestionali. Glielo dobbiamo….perché, anche così, lo ricorderemo…”.

“Ciao Roberto, dacci una mano dall’alto…… Sei il nostro nuovo Angelo Custode…”

firmato e sottoscritto da Tutti i Leonida