Tagli delle pensioni: bocciati dalla Corte dei Conti

Finalmente una buona notizia!

La Corte dei Conti di Trieste con l’ordinanza 17 ottobre 2019, condividendo i nostri rilievi, ha trasmesso alla Consulta, sollevando la questione di illegittimità, gli atti relativi ai commi 260-269 dell’art. 1 della legge di bilancio 145/2018 in quanto non rispettano fondamentali principi costituzionali in tema di  previdenza e precisamente: ragionevolezza, adeguatezza,  affidamento.

In particolare relativamente al taglio delle pensioni over 100.000 € lordi anno (art. 1 commi 261-268 legge 145/2018) in quanto in contrasto con gli art. 3 e 53 della Costituzione perché tale prelievo “grava su alcune categorie di pensionati e non su tutti i cittadini” risultando “ingiustamente discriminatorio e non rispettoso di canoni fondamentali di uguaglianza a parità di reddito e di universalità dell’imposizione”.

Inoltre il prelievo non è giustificato da “alcuna condizione di eccezionalità e/o di specifica crisi del settore previdenziale cui si debba far fronte con il tributo de quo”.

Per quanto riguarda il blocco più o meno parziale della rivalutazione delle pensioni (art. 1 c. 260 legge 145/2018) per il giudice contabile ci troviamo di fronte ad “una sequenza ininterrotta di provvedimenti …. che hanno sistematicamente compresso (e talora del tutto escluso) la perequazione” e, prosegue il magistrato, presenta “due significativi profili di criticità: non risulta sorretto da specifiche esigenze di contenimento della spesa pubblica… ed insiste su un arco temporale difficilmente riconducibile sull’alveo della  nozione di transitorietà”. Quindi conclude “si dubita della legittimità costituzionale della norma all’esame,per violazione degli art. 3, 36 e 38 della Costituzione”.

La Federspev, la Confedir ed il Forum dei pensionati hanno da tempo presentato migliaia di ricorsi in tutta Italia contro tali tagli: uno contro il taglio delle pensioni più elevate (over 100.000 € lordi anno) ed un altro contro il blocco della perequazione.

Dopo la decisione della Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, restiamo in attesa delle decisioni delle altre sezioni regionali e dei tribunali ordinari per i dipendenti privati.

Sentenze omogenee di vari tribunali amministrativi ed ordinari testimonieranno sicuramente di fronte alla Consulta la fondatezza delle tesi da noi sostenute.

Michele Poerio
Presidente Forum dei Pensionati
Segretario Generale Confedir
Presidente Nazionale Federspev

Ci hanno pensato tutta la notte ! …. Poverini….

In attesa di conoscere il testo definitivo del NADEF, quello con i “numerini” di entrata e di uscita, articolato per singole voci, ci limitiamo a esprimere il Nostro parere sintetico sulla manovra economica di questo governo comunista al cubo.

Si tratta di una manovra di 32 MLD circa, largamente in deficit, perché sovrastima le entrate (presuppone circa 7 MLD di recupero dall’evasione fiscale e un paio di miliardi per vendita di patrimonio pubblico) e sottostima le uscite, come se non dovessero essere rinnovati i contratti pubblici  e non dovesse essere data una scossa all’economia.

Ancora una volta si tratterà di un “furto programmato” a danno dei soliti “noti”:

  1. i pensionati, che – se nella fascia dai 1500 ai 2000 euro/lordi/mese, otterranno un “regalo” di 6 euro lordi/anno ossia 4 euro netti. Nel frattempo costoro saranno colpiti (come i lavoratori attivi) da una riduzione delle esenzioni parziali  e totali e da un aumento delle accise.
  2. I commercianti ed i professionisti con partita IVA che si vedranno caricati di nuove incombenze che aumenteranno i loro costi e li faranno diventare “attori tributari” con beneficio delle banche (carte di credito) e del fisco.
  3. Tutti gli Italiani onesti, ai quali non si vuole applicare un meccanismo di contrasto di interessi e di riduzione dell’aliquota fiscale principale:
  4. in definitiva si tratta di una manovra definibile come “esproprio proletario” a danno dei soliti noti, pensionati in primis. Nonostante ciò siamo convinti che gli Italiani si limiteranno a borbottare o fianco a fare gorgorigmi.

Noi dell’APS-Leonida e del Forum Pensionati d’Italia abbiamo già fatto una prima mossa – attivando migliaia di ricorsi contro la Legge 145/2018 (finanziaria 2019).

COSA CI ASPETTIAMO DALLE NOSTRE AZIONI ?…

…CHE ALCUNE CORTI dei CONTI e ALCUNI TRIBUNALI CIVILI …. CI DIANO RAGIONE E RINVIINO IL PROBLEMA DEGLI ESPROPRI PENSIONISTICI ALLA CORTE COSTITUZIONALE.

CI SARÀ PURE UN GIUDICE EQUO IN PIAZZA DEL QUIRINALE, 41  (RM)

….pissi pissi … bau bau… le solite “voci di corridoio” ci hanno sussurrato che la Corte dei Conti di Trieste abbia accolto il ricorso presentato dal Prof. Luciani, rimettendolo alla Corte Costituzionale…..

E UNO !

Alleghiamo articoli di oggiLaVerità_16.10.19  –   Libero_16.10.19

Tutta la manovra (in pillole) di M5s-Pd-Leu-Iv. I numeri di Conte e Gualtieri

INCONTRO con il Prof. Vittorio ANGIOLINI

Ieri (mercoledì 9 ottobre 2019) i Colleghi Dr. Giorgio Spadaro e Dr. Stefano Biasioli hanno incontrato (su mandato del Consiglio Direttivo dell’APS-LEONIDA), a Mestre, il Prof. Vittorio Angiolini.

Il Professore ha brillantemente spiegato Loro i temi fondamentali del ricorso contro la legge 145/2018, specificandone le peculiarità e la tempistica. In particolare si è soffermato sulla mancata/parziale rivalutazione, sulla “continuità” dei tagli pensionistici e sulla Sua strategia legale.

Si è trattato di un incontro cordiale, che ha confermato la fiducia della nostra Associazione nei confronti del Prof. Angiolini, un luminare del diritto.

N.B.) La documentazione dei 394 ricorrenti è già stata inviata dalla Nostra Segreteria allo studio milanese del Prof. Angiolini, che ha già completato la stesura del ricorso stesso, includendo anche la quantificazione economica dei tagli fatti alle nostre pensioni.

Comunicato Associazione Nazionale Magistrati – Sez Autonoma Magistrati in Pensione

Associazione Nazionale Magistrati – Sezione Autonoma Magistrati in Pensione – Giunta esecutiva

Roma 21 settembre 2019

Care Colleghe e cari Colleghi,

il mese di giugno è stato per tutti noi il mese della verità perché abbiamo potuto renderci conto del contributo  [in]volontario che stiamo dando  alle magnifiche sorti e progressive della previdenza italiana e perché si avvicina il tempo della conoscenza della sorte delle nostre pensioni.

A tal riguardo vi informo che il giorno 18 settembre u.s. ha avuto luogo,  in Trieste, davanti alla Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Regione Autonoma Friuli- Venezia Giulia l’udienza per la discussione del primo ricorso giurisdizionale sulla legittimità costituzionale della legge di bilancio nella parte di interesse.

Tale ricorso, come già precisatovi, non riguardava uno dei nostri colleghi, ma un magistrato iscritto alla Associazione Nazionali dei Magistrati amministrativi, circostanza ininfluente dal punto di vista degli effetti di un eventuale rinvio delle questioni di costituzionalità alla Corte e di eventuale decisione positiva, essendo del tutto uguali le modalità di liquidazione del trattamento di pensione, uguali le disposizioni che prevedono il prelievo, non uguale (forse) la base imponibile per il calcolo della pensione per la diversità (non certamente a nostro favore) del trattamento economico complessivo.

Il prof. Massimo Luciani  ha partecipato in prima persona all’udienza, come ci aveva anticipato, e la discussione è stata molto ampia, con replica avversaria e controreplica del nostro difensore.

Al termine il  giudice unico si è riservato, fissando nuova udienza per lettura del dispositivo al 16 ottobre p.v. .

Ovviamente non è dato conoscere quale sarà il contenuto dell’emananda ordinanza e, quindi, non resta che attendere fiduciosi che uno dei tanti motivi esposti nel ricorso “tipo” possa essere accolto.

A tal fine la Sezione ha ottenuto dal prof. Luciani l’autorizzazione a diffondere in rete il contenuto del ricorso. Ovviamente alcune questioni di fatto, ed i conseguenti motivi, possono riguardare soltanto alcuni ricorrenti, in considerazione delle diverse classi di età e  dell’ammontare dell’importo del trattamento, ma come direbbe la Corte EDU, mutatis mutandis, i motivi di ricorso e l’impostazione dello stesso è comune per tutti.

In successione sono già state fissate altre udienze. In particolare, con l’intesa che la Sezione fornirà altre notizie non appena ne verrà a conoscenza, risultano fissate in data odierna le seguenti:

5 novembre 2019  Corte dei Conti Marche

19 novembre 2019 Corte dei Conti Toscana

3 dicembre 2019 Corte dei Conti Puglia

10 dicembre 2019 Corte dei Conti Veneto

21 gennaio 2020 Corte dei Conti Basilicata

22 gennaio 2020 Corte dei Conti Molise.

Come potete constatare il calendario è già abbastanza nutrito, anche se in definitiva le udienze più importanti sono queste perché possono servire da punto di riferimento sia per i giudici che per il nostro Difensore, che potrà eventualmente modificare o integrare  i motivi dei ricorsi ancora da presentare  in base alle motivazioni delle ordinanze.

Infine, vi informo che lo Studio ci ha comunicato di avere provveduto a spedire  tutte le diffide man mano che venivano inviati tutti i documenti necessari sulla base del criterio territoriale e della omogeneità dei ricorrenti (quest’ultima riferita anche alla data del pensionamento ed all’età del ricorrente).

In ultimo, per quanto riguarda la spesa complessiva individuale, la Giunta sta esaminando la possibilità di aumentare congruamente l’intervento della Sezione  con i fondi di cui la Sezione stessa, in modo che la quota già versata per la partecipazione al procedimento coincida con la spesa complessiva individuale.

Nella speranza di essere stata chiara ed esauriente, restando a disposizione per ulteriori informazioni, la Giunta invia a tutti cordiali saluti.

Per la Giunta esecutiva, il presidente

Da COORDINAMENTO FORUM/UNPIT – RICORSI: AGGIORNAMENTO al 18.09.2019 (da Perelli Ercolini)

a cura di Alessandro Seracini

1.  PENSIONI MILITARI:  è in via di ultimazione la richiesta della documentazione a coloro che hanno preaderito ai ricorsi.
2. PENSIONI PUBBLICHE: la richiesta della documentazione è completata per le prime sei Regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia/Romagna, Toscana, Lazio e Sicilia).
3. PENSIONI PRIVATE: la richiesta della documentazione è completata su Milano e Roma. A breve si aggiungeranno Bergamo e Brescia.
4. PENSIONI PRIVATE E PUBBLICHE: a breve la richiesta della documentazione partirà per i Soci residenti in Puglia.
5. Ai primi di Ottobre sarà inviata comunicazione ai titolari di pensioni private dispersi sul territorio per le quali non si ritiene dunque economico fare riscorso.
VARIE:
♦ L’udienza che interessa il primo ricorso presentato da una Associazione aderente al Forum, prevista per oggi 18/9 a Trieste, è stata spostata al giorno 19/09 p.v.
♦ Si informa che martedì 29 Ottobre il Presidente del Forum Poerio sarà a Parma per una Assemblea Federspev alla quale possono presenziare, per avere aggiornamenti e/o risposte ad eventuali quesiti, anche i soci Unpit.