Legge di Bilancio 2024 (bollinato) – Art. 29 pag. 39 Rideterminazione indicizzazione pensioni per l’anno 2024

ART. 29. (Rideterminazione indicizzazione pensioni per l’anno 2024)

1. Al comma 309 della legge 29 dicembre 2022, n. 197, le parole «per il periodo 2023-2024» sono sostituite con le seguenti: «Nell’anno 2023».

2. Nell’anno 2024 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall’articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, è riconosciuta:

a) per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100 per cento;

b) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte il trattamento minimo INPS e con riferimento all’importo complessivo dei trattamenti medesimi:

1) nella misura dell’85 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS. Per le pensioni di importo superiore a quattro volte il predetto trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dalla lettera a), l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato. Per le pensioni di importo superiore a cinque volte il predetto trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato;

2) nella misura del 53 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a sei volte il trattamento minimo INPS. Per le pensioni di importo superiore a sei volte il predetto trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato;

3) nella misura del 47 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a sei volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a otto volte il trattamento minimo INPS. Per le pensioni di importo superiore a otto volte il predetto trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato;

4) nella misura del 37 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a otto volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a dieci volte il trattamento minimo INPS. Per le pensioni di importo superiore a dieci volte il predetto trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato;

5) nella misura del 22 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a dieci volte il trattamento minimo INPS.

Abbiamo inserito nella sezione  “DOCUMENTI” di questo sito il testo integrale aggiornato alla data del 30/10/23 bollinato.

Legge di Bilancio 2024 (testo del 28/10/23)

Siamo abituati a ragionare sui testi governativi finali, ossia sui testi stampati in Gazzetta Ufficiale. Ma non possiamo far finta di niente.

Anche questo GOVERNO, come tutti i governi dal 2011 in poi, intende far BANKOMAT SULLE PENSIONI. Bankomat… non Bancomat. K come il verbo greco “Klazo”.

1) PENSIONI FUTURE

a) certo, resta quota 103 (es. 62 anni di età + 41 anni di contributi) e non l’ipotesi 104….

Si guadagna un anno ma non a buon mercato. Perché? PERCHÉ SI RIDUCONO le FINESTRE di USCITA, con differenze tra dipendenti PRIVATI (che dovranno aspettare 7 mesi, anziché i 3 attuali) e dipendenti PUBBLICI (che dovranno aspettare 9 mesi, contro i 6 di prima).

b) Quindi: QUOTA 103 + 7 mesi (privati) e 103 + 9 mesi (pubblici).

FREGATURA o NO ?

c) l’assegno anticipato sarà tutto calcolato con le regole del SISTEMA CONTRIBUTIVO, anche per chi ha iniziato a lavorare prima del 1996;

FREGATURA o NO ?

d) in ogni caso questo assegno anticipato non potrà superare (come valore lordo mensile massimo) QUATTRO VOLTE IL VALORE MINIMO INPS, fino al compimento dei 67 anni (“età pensionistica ordinaria”)…

… continua a leggere ⇒ LEGGE di BILANCIO_Biasioli.30.10.23

Anche l’ANAAO si è accorta del BANCOMAT PENSIONI!!!

lavoro e professione Manovra, Anaao Assomed boccia le misure sulle pensioni e avverte: via le mani dalle tasche dei medici e dei dirigenti sanitari

(articolo su IlSole24Ore del 26/10/2023) 

Alla luce della bozza della manovra economica apparsa sugli organi di stampa, Anaao Assomed esprime forte preoccupazione e sdegno per la norma di adeguamento al ribasso delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali dei medici e dirigenti sanitari.

Infatti, con questa ipotesi di legge, la quota retributiva della pensione, ovvero quella riguardante i contributi versati prima del 1996, subisce un importante e gravissimo ridimensionamento, di fatto sottraendo migliaia di euro annui al futuro assegno previdenziale dei camici bianchi. La perdita che questa disposizione causerebbe alle pensioni, è stimabile tra il 5% fino al 25% di tutto l’assegno pensionistico, a seconda degli anni di contribuzione pre-96. Fino a un quarto di pensione!… continua a leggere tutto l’articolo ⇒ Sole24Ore_26.10.23_Anaao Assomed boccia le misure alle pensioni

Nota del 27/10/2023 di APS-LEONIDA

Finalmente l’ANAAO SI È ACCORTA dei TAGLI ALLE NOSTRE PENSIONI !

Peccato che i tagli del governo MELONI vengano dopo i tagli 2011-2021 prodotti, alle PENSIONI INPS, da tutti i governi precedenti (escluso quello Draghi), tutti governi di Centro-Sinistra. Da allora ad oggi, l’ANAAO è stata zitta e, ancora  adesso, minaccia sfracelli verbali, mentre NOI APS-LEONIDA + CONFEDIR + FEDERSPeV abbiamo, da anni, attivato azioni legali anti-tagli, sia alle Corti dei Conti che ai Tribunali ordinari.

L’ANAAO tintugna (= tracheggia) mentre NOI abbiamo agito e continueremo ad agire.

I Tagli provocano un danno pensionistico irreversibile ai PENSIONATI, ai PENSIONANDI e ai SUPERSTITI. Danno irreversibile, a fronte di contributi pensionistici e tasse pagate per decenni, senza evadere una lira.

Domanda finale: cosa farà concretamente, adesso, l’Anaao, contro questi ennesimi furti, che tolgono a chi ha pagato, per foraggiare chi non ha mai pagato tasse e contributi pensionistici  o li ha pagate in modo discontinuo?

“Lenin” – 27/10/23, ore 16:00

Attenzione! “Bozza” Legge di Bilancio 2024 aggiornata al 23/10/23 e intero Art. 26 estratto dal testo

ART. 26. (Modifiche alla determinazione del valore della pensione in caso di accesso alla pensione di vecchiaia di cui all’articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201)

1. All’articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 7, ovunque ricorrano, le parole: «a 1,5 volte», sono sostituite dalle seguenti: «all’importo»;

b) al comma 11, ovunque ricorrano, le parole: «a 2,8 volte», sono sostituite dalle seguenti: «a 3,3 volte».

Nella Sezione «Documenti» di questo sito abbiamo pubblicato il testo integrale della “Bozza” (aggiornata al 23/10/23)  del testo della Legge di Bilancio 2024

ATTENZIONE ATTENZIONE!!!

Aggiornamento ricorso iscritto al n. 31934 CORTE dei CONTI di VENEZIA (depositato il 05/08/2023 – contro la mancata/parziale rivalutazione delle pensioni (Legge di Bilancio 2023 L. 197/2022 del 29.12.22, commi 309-310).

L’UDIENZA di DISCUSSIONE È FISSATA per il 08 GENNAIO 2024 alle ore 12:00

Legge di bilancio 2024: nuova patrimoniale sulle pensioni medio-alte

di Michele Poerio, 22/10/2023

Nell’elaborazione in corso della legge di bilancio 2024 si vocifera di una rimodulazione, per il 2024, del meccanismo di perequazione delle pensioni in atto all’inflazione oggi in vigore ( che si muove, secondo i dati ISTAT, in un range tra il 5,5 e 6% provvisorio nel 2023), che assicurerebbe la piena rivalutazione (100%) solo ai trattamenti fino a 4 volte il minimo INPS, con un incremento dall’85% al 90% per gli assegni da 4 a 5 volte il minimo, mentre la perequazione dei trattamenti oltre 10 volte il minimo sarebbe ulteriormente abbattuta (rispetto al 32% della legge 197/2022) sotto il 30% o addirittura azzerata.

Poiché al male non c’è mai limite ragionevole, occorre chiarire subito alcune verità… continua a leggere ⇒ StartMag_22.10.23_Legge di bilancio 2024- nuova patrimoniale sulle pensioni medio-alte

Da Corriere.it – PENSIONI, TAGLIO della RIVALUTAZIONE per quelle oltre 3.760 euro/mese

Articolo pubblicato su Corriere.it il 19/10/23, di Enrico Marro

Il percorso parlamentare del disegno di legge di Bilancio 2024, approvato dal Consiglio dei ministri lunedì, comincerà al Senato, insieme con il decreto legge «anticipi». Ma mentre di quest’ultimo c’è un testo bollinato, per la legge di Bilancio bisognerà attendere diversi giorni per la messa a punto di varie norme. È il caso, per esempio, del pacchetto di misure previdenziali dalle quali dovranno derivare risparmi per 2,7 miliardi di euro nel 2024. Di questi, 1,5 miliardi non sono in realtà un risparmio, ma l’anticipo a quest’anno del conguaglio sulla perequazione delle pensioni al costo della vita, pari a 0,8%, che verrà pagato a novembre 2023 anziché a gennaio 2024. Il resto, 1,2 miliardi, arriverà in parte da un taglio dell’indicizzazione delle pensioni più alte... continua a leggere ⇒ Corriere_19.10.23_Pensioni-taglio della rivalutazione per quelle oltre 3.760 euro al mese

…e articolo da ilmessaggero.it di Giacomo Andreoli

Le pensioni degli italiani stanno per aumentare, grazie alla rivalutazione all’inflazione. Ma non tutte aumenteranno allo stesso modo. Come lo scorso anno, infatti, il governo ha deciso di ridurre gli aumenti per gli assegni medi e alti, in modo da recuperare risorse pubbliche da utilizzare per coprire il bilancio statale. A dicembre, poi, arriverà il conguaglio della perequazione dei trattamenti pensionistici, che era atteso per gennaio 2024. Vediamo nel dettaglio di quanto saliranno gli assegni nei prossimi mesi…. ⇒ Messaggero_19.10.23_Pensioni-gli aumeti fascia per fascia nel 2024

QUALE RIVALUTAZIONE per le NOSTRE PENSIONI?

I giornali di oggi (17/07/23) sono pieni di notizie e di tabelline sui diversi aspetti della legge di bilancio 2023, presentata ieri dal governo.

A Noi, già pensionati, interessa soprattutto di conoscere l’entità della rivalutazione 2024 delle nostre pensioni in essere. Ebbene, su questa questioncella, gli articoli degli 8 giornali da Noi letti riportano notizie difformi tra loro.

Si va da una TABELLA ANALITICA di QN (Quotidiano Nazionale) a NOTIZIE GENERICHE e CONFUSE.

Per questo ci rifacciamo qui all’articolo di Marco Rogari (Il Sole, 17/11/23, pag.5) che scrive testualmente: “…viene RIMODULATO il meccanismo di indicizzazione delle pensioni all’inflazione attualmente in vigore, che :

  • assicurerà RIVALUTAZIONE PIENA (100%) ai trattamenti fino a 4 volte il minimo INPS (2.101,52 euro);
  • farà salire dall’85 al 90% quelle tra 4 e 5 volte il minimo INPS ( 2.102 – 2.626,69);
  • vedrà scendere ulteriormente (sotto il 30%) la perequazione dei trattamenti superiori a 10 volte il minimo INPS (5.253,8)”

Sulla base dell’attuale schema invece scatterà, con il decreto fiscale approvato ieri, l’anticipo (dal 1° gennaio 2024 al 1° Novembre 2023) del conguaglio dell’indicizzazione 2022: lo 0,8% necessario per recuperare l’inflazione effettiva 2022 (8,1% e non 7,3%).

PRIME CONSIDERAZIONI APS-LEONIDA

Siamo troppo scafati per pensare che le norme attuali della legge di bilancio resteranno invariate durante i passaggi parlamentari, nonostante la maggioranza schiacciante del governo Meloni.

Qualche mal di pancia c’è, anche nel governo… anche se il messaggio di ieri è stato “. ..non saranno presentati emendamenti governativi…(!).

  1. Oggi possiamo ribadire che le NOSTRE AZIONI LEGALI 2023 contro i TAGLI RIVALUTATIVI SONO STATE GIUSTE e DOVEROSE….
  2. Solo il TESTO del DDL in Gazzetta Ufficiale ci dirà esattamente quanto sarà l’ulteriore taglio: dal 32% del 2023 al …28-20% del 2024?
  3. Ci saranno ipotesi di tagli anche per il 2025?

Comunque sia, ANCORA UNA VOLTA I PENSIONATI della DIRIGENZA PUBBLICA e PRIVATA continuano ad essere il BANCOMAT di QUESTO PAESE.

Su di loro TASSE OBBLIGATE e TAGLI PERMANENTI ALLE PENSIONI IN ESSERE (effetto inflattivo…).

La Meloni non ha speso, ieri, una parola per Noi pensionati, ancora una volta taglieggiati. Larga parte del Parlamento pensa che:

“SIAMO NOI i RESPONSABILI dei BUCHI PENSIONISTICI …..”

Dicono, pensano, agendo di conseguenza.

Invece NOI SIAMO QUELLI che GARANTISCONO IL WELFARE di FIGLI e NIPOTI e gli UNICI ad  ESSERSI PAGATI (in decenni di lavoro) gli ASSEGNI PENSIONISTICI, oggi via via taglieggiati e quindi calanti.

A cura di Stefano Biasioli, 17/10/2023 ore 10:34