MANOVRA 2020

di:
Prof. Dott. Michele Poerio – Presidente Nazionale FEDER.S.P.eV.
e Dott. Carlo Sizia – Comitato Nazionale Direttivo FEDER.S.P.eV.

All’alba del 24/12/2019, con voto di fiducia ed a “scatola chiusa”, la Camera ha approvato definitivamente la legge di bilancio 2020 (legge 160/2019), che pesa circa 32 mld., per quasi la metà in deficit grazie alle “concessioni” dell’Ue in tema di “flessibilità” per aver l’Italia “de-salvinizzato” il Governo.  Ma non si tratta di regali veri perché il deficit aggiuntivo andrà ripagato e così le clausole di salvaguardia da disinnescare, già dal biennio 2021-2022, peseranno per 47 mld. circa (44,2 mld. sul fronte aumento IVA e 2,9 mld sul fronte aumento accise sui carburanti), zavorra che l’improntitudine dei nostri governanti ha caricato, ed in modo crescente, sulle spalle delle future generazioni dal 2012 in poi.

La legge 160/2019, mostro di un solo articolo con 884 commi, non avrà percorso facile infatti: dovrà sottostare a verifiche (ad aprile e giugno prossimi con il Def e con il Ddl di assestamento di bilancio); il Governo dovrà poi decidere se utilizzare la clausola “taglia-spese” da un mld. inserita in manovra a garanzia del raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica negoziati con Bruxelles; la Ue ricontrollerà in primavera l’andamento dei nostri conti (approvati solo provvisoriamente a dicembre); alla piena operatività della legge in esame infine mancano 134 misure attuative tra Dpcm, decreti ministeriali, provvedimenti delle Agenzie fiscali, delibere degli Enti locali, Circolari INPS, ecc…. continua a leggere → Manovra 2020_11_01_20

SANITÀ di IERI – OGGI e DOMANI

Articolo di Stefano Biasioli – Venerdì, 10 Gennaio 2020

Nei giorni scorsi i giornali hanno pubblicato i risultati relativi alla valutazione che la Commissione Nazionale Lea ha dato alle diverse regioni, sulla base di 33 diversi indicatori di assistenza sanitaria.

UN PASSO INDIETRO: COMMISSIONE LEA?

La Commissione LEA (livelli essenziali di assistenza) nasce da lontano, ossia è il frutto di una serie di disposizioni normative che riassumiamo:

– D.Lgs. 56/2000 (art. 9); Legge 208/2015 (c. 556); DM 16/06/2016; DPCM 12/01/17…e s.m.i.

Da chi è composta la Commissione: dal Ministro della Salute e dai rappresentanti di MEF, Consiglio superiore di sanità, Istituto superiore di sanità, AIFA, Agenas, Regioni.

Non è dato di sapere (il sito del Ministero non riporta queste informazioni) i nominativi degli attuali commissari…Perché ?

Compiti della Commissione: molteplici e, tra i molti, anche quello di “valutare che l’applicazione dei LEA avvenga in tutte le Regioni con lo stesso standard di qualità e includa tutte le prestazioni”.

RISULTATI 2018

Il Veneto risulta al primo posto nella classifica 2018 delle Regioni che assicurano le migliori cure ai cittadini.

In dettaglio il Veneto ha ottenuto 222 punti su 225; seguono Emilia Romagna (221), Toscana (220), Piemonte (218), Lombardia e Liguria 211, Lazio 190, Puglia 186, Molise 180, Sicilia 171, Campania 170, Calabria 162.

Come sopra prospettato, spetta al Comitato Lea la verifica permanente dei livelli essenziali di assistenzaossia il compito di verificare come siano erogati i servizi sanitari in termini di appropriatezza e di efficienza nell’utilizzo delle risorse.

DUBBI e PERPLESSITÀ

In teoria, l’attività della Commissione dovrebbe essere fondamentale, per verificare lo stato di salute della sanità italiana, disarticolata perché affidata ad una organizzazione regionale molto variegata.

Ma le cose, forse, non sono così semplici e scontate.

….. l’Articolo continua… Articolo di Stefano Biasioli_10_01_2020

Prime notizie del 2020

È iniziato il 2020 («anno bisesto – anno funesto») ma nulla sembra cambiato.

Il governo giallorosso o rossogiallo è sempre più allo sbando e continua a ricevere discredito dalla comunità internazionale, europea ed extraeuropea.

Il suo destino appare legato non tanto alle pesanti vicende internazionali quanto al risultato delle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria.

Il fenomeno delle sardine sembra già in esaurimento mentre vanno segnalati due fatti importanti:

  • l’aumento degli immigrati attraverso le bucate frontiere ad est dell’Italia;
  • la “innocente” dichiarazione del Presidente INPS Tridico che…. “…il reddito di cittadinanza è una misura esclusivamente assistenziale che non ha prodotto lavoro perché…. il mondo del lavoro non crea nuovi posti lavorativi…“…. !!! Si tratta ovviamente di un ossimoro che testimonia ancora una volta la necessità di separare il bilancio INPS previdenziale da quello INPS assistenziale.

Noi dei Leonida lo diciamo fin dalla nascita dell’Associazione, ahimè…. invano.

 

MANOVRA – Gli effetti dannosi di una “legge senza qualità”

A Tutti gli Amici e gli aderenti all’APS-Leonida.

Abbiamo detto e ridetto che un commento alla Legge Finanziaria per il 2020 e ai Decreti collegati sarebbe stato da Noi fatto solo dopo la pubblicazione di tutto il materiale in Gazzetta Ufficiale.

Nel frattempo, per evitare inutili sollecitazioni, pubblichiamo sul sito 3 analisi sulla Legge, scritte da tre illustri economisti: Giuseppe Pennisi, Natale Forlani e Mario Baldassarri.

Cliccando sul testo evidenziato in azzurro nell’articolo di Pennisi, avrete l’accesso immediato agli altri testi.

Per ora ci limitiamo a dire che anche questa manovra aumenta il debito pubblico e carica il cittadino di tasse e “tassette”  frutto di scelte ultracriticabili, perché prive di una finalizzazione chiara.

MANOVRA-Gli effetti dannosi di una legge senza qualità

Aggiornamento deposito ricorsi per il Triveneto

Siamo in dirittura d’arrivo!

Anche per ridurre il numero delle telefonate “curiose” alla nostra Segreteria, Vi riassumiamo la situazione relativa ai nostri ricorsi Triveneti.

Lo Studio del Professore Angiolini completerà il deposito dei ricorsi presso le Corti dei Conti di Venezia, Trieste, Trento, Bolzano e Brescia-Milano entro la settimana che precede il Natale.

La grande massa dei ricorrenti era già stata inclusa nei depositi precedenti; con questi atti si concluderà invece il percorso relativo agli ultimi mandati, ossia ai mandati di quei soggetti che hanno provveduto solo in ritardo ad inviare la documentazione completa, compresa la copia della “Diffida” all’INPS.

In definitiva, siamo alla fine della prima parte del percorso Costituzionale. Quanto durerà la seconda fase? Probabilmente non meno di 2 anni. Nel frattempo cambieranno almeno tre Presidenti della Consulta e verranno sostituiti almeno sei o otto Giudici Costituzionali.

L’augurio è che i tempi possano essere più brevi del previsto, garantendo – finalmente – al 99,8% dei Nostri Ricorrenti  la “gioia” legata ad una conclusione positiva della Nostra azione legale.

Con l’occasione, Tutto il Direttivo e la Segreteria Leonida formulano i migliori AUGURI per un Buon Natale e per un Felice Anno Nuovo.

….. peggio del 2019 non poteva esserci…. ma…. l’anno prossimo è bisesto….

 

UN PROGRAMMA PLURIENNALE PER L’ITALIA

Pubblicato anche su StartMagazine al 14.12.19

Negli anni sessanta c’erano i cantanti urlatori.

Da 3 decenni  siamo invece assordati da politici e da pseudo-personaggi che vanno in TV ad urlare, a fare sceneggiate, a insultare. Chi? I comprimari dello show e i politici. Non tutti i politici, ma quelli di centro-destra.

Infatti, nel recente passato (1980-2010)  l’insulto è passato da Craxi  a Berlusconi e alla sua “corte”….

Ora, invece,  le corde vocali dei sinistrorsi sono rivolte contro Salvini e contro la Meloni, 2 soggetti colpevoli di un reato pazzesco: quello di crescere nei sondaggi, nonostante le accuse di fascismo, di razzismo, di sovranismo.

Di crescere nei sondaggi, a spese dei 5S, del PD e della sinistra.

Di quella estrema sinistra che fa riferimento ai centri sociali, ai No-TAV, No-TAP, No-ILVA. Di quella “media sinistra”che ha applaudito, prima, la nascita dei 5 S e che applaude, ora, il “movimento delle sardine”, come se fossero – le sardine – espressione di interessi nuovi, di neofiti, di “coscritti” attenti al bene comune.

E invece… E invece ( Libero, 9/12/19, pag.9) i capetti delle sardine ( Stephen Ogongo; Samar Zaoui; Bernard Dika; Daniele Licheri; Fabio Cavallo; Jamal Hussein; Simona Regondi; Filippo Rossi; Jasmine Cristallo; Michele Abbaticchio) sono “compagni e pro-migranti “, non vergini e verginelle.

Ormai è chiaro a molti: le  sardine possono essere  classificate per un  50% certamente a sinistra (PD, 5stelle, dintorni)  e per l’altro 50% come cittadini “agnostici”, ovvero non votanti  e non meglio identificati, come collocazione politica e come obiettivi.

Gretini e sardine sono simili tra loro. I primi manifestano a favore dell’ambiente e del clima, insozzando le strade dove passano. I secondi non le puliscono di certo, le strade, né si impegnano in attività organizzate di volontariato, in un Paese-come il nostro che di volontariato avrebbe tanto bisogno.

 Abbiamo ben capito che Mattarella e i governanti attuali faranno di tutto per ritardare il voto nazionale  al 2023,  nonostante l’evidente incapacità di questo governo di affrontare le criticità sostanziali del nostro Paese.

Infatti anche i rosso-gialli sono incapaci di  mettere in movimento la nostra economia, varando  un enorme piano Marshall che consenta di ristrutturare scuole, ospedali,  autostrade e strade statali. Che chiuda le “poste insolute” degli infiniti “post-terremoti” e delle abitazioni precarie dei terremotati.

È  molto facile dire di no ma è ancora più difficile avere una progettualità “neutra” che consenta di affrontare sul serio i problemi nazionali che si trascinano da decenni.

Leggeremo con calma la legge di bilancio 2020 e i tanti collegati alla stessa.

Ci permettiamo di pensare, di scrivere e di dire che NON È SERIO UN PAESE che:

  1. che non ha progetti “veri” sulla SANITÀ  e sulla VECCHIAIA;
  2.  che consente alla Magistratura di supplire alle carenze politiche, legiferando con “sentenze innovative”;
  3. che non concretizza la SEPARAZIONE, in magistratura, tra GIUDICANTI e INQUIRENTI;
  4. che APRE DECINE DI FASCICOLI GIUDIZIARI, che restano poi aperti per decenni, anche per banali liti familiari;
  5. che NON RESPONSABILIZZA I MAGISTRATI, costringendoli a chiudere i fascicoli aperti entro un massimo di 2 anni;
  6. che NON COLPISCE I MAGISTRATI CHE SBAGLIANO, mentre colpisce tutti gli altri professionisti che sbagliano, a partire dai medici;
  7. che NON RISTRUTTURA LA SCUOLA DALLE FONDAMENTA, ossia dalle elementari (scuola primaria), prendendo atto di quanto dimostrano le statistiche internazionali;
  8. che NON RIDÀ UN RUOLO AGLI INSEGNANTI, valorizzando il loro impegno e dando loro nuovi strumenti per gestire classi e familiari, a partire dal divieto all’uso dei telefonini negli istituti scolastici;
  9. che NON POTENZIA IL RUOLO degli ITS e del mix tra teoria e pratica, dopo aver svilito il significato (anche economico) della laurea, con pseudo-lauree brevi e con lauree prive di sbocchi di lavoro/mercato;
  10. che NON RIFORMA il SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE, nato nel 1978, ricreando una graduazione delle strutture ospedaliere (gerarchia di competenze) e varando una rete poliambulatoriale sul territorio, vicina e accessibile (spostamenti e tempi di attesa) anche ai vecchi con mobilità ridotta e con risorse economiche limitate;
  11. che NON CREA e DIFFONDE STANDARDS SANITARI CONCRETI (tempistica delle prestazioni sui cronici; modalità di accesso ai CUP; semplificazione amministrativa; tessera sanitaria con chip…);
  12. che NON CONTROLLA le RSA (qualità/quantità delle prestazioni erogate; spazi individuali; alimentazione; motricità);
  13. che NON DETASSA I PENSIONATI, ma che invece li bastona con fasulli contributi di solidarietà, usati per fini assistenziali e non per fini previdenziali;
  14. che NON FISSA CRITERI “SERI” PER ASSUMERE CARICHE POLITICHE e CARICHE TECNICHE (quelle di nomina politica);
  15. che FAVORISCE LA IMMIGRAZIONE SELVAGGIA e INCONTROLLATA, chiudendo gli occhi e la mente sui “campi di concentramento dei nuovi immigrati, sulla loro qualità di vita e sulla scarsa integrazione” (nessun lavoro, nessuna dignità…);

Potremmo proseguire ed aggiungere altri temi.

Come il lettore può intuire, QUESTO È UN PROGETTO POLITICO PLURIENNALE, un progetto politico che manca agli attuali governanti, alle sardine, ai NO-TUTTO, a quelli che puntano alla “decrescita felice”, a quelli che NON CREDONO che la SOLUZIONE DEI PROBLEMI NAZIONALI VENGA PRIMA DEI DIKTAT UE.

Infine, una domanda retorica.

Che fine farà un PAESE (l’Italia) nel quale i VALORI (rispetto dell’altro, etica, conoscenza, aiuto reciproco) SONO STATI DILEGGIATI e PERSI, a favore del consumismo (prima della crisi) e della fake-new del  “tutto a tutti ” ?

No, pur essendo tutti persone, non siamo tutti uguali. Chi si impegna, studia e lavora non può essere uguale a chi bighellona, spaccia, ruba, aspetta un aiuto pubblico, senza darsi da fare. 

Concetti scontati, per noi vecchietti. Ma non scontati per chi non accetta che ogni persona umana sia diversa dall’altra:  per caratteri genetici, per nascita, per ambiente familiare, per volontà individuale, per impegno, per studio, per fortuna e per scelte (casuali o meditate).

Ognuno di noi ha avuto una  vita piena di bivi: la decisione se andare da una parte o dall’altra è stata frutto di scelte, ponderate o casuali. Ma di scelte…non di attese, standosene in panciolle. La povertà, individuale o collettiva, non si vince a parole (Di Maio) ma con i fatti.

È  quello che hanno fatto gli Italiani negli anni cinquanta e sessanta, è quello che la maggioranza degli italiani non fa oggi…..a partire da chi lavora in nero, non paga le tasse (il 50% !), si finge invalido, spaccia, vive attaccato al telefonino e a un mondo virtuale (il web).

Come ripartire? Con un SERVIZIO CIVILE OBBLIGATORIO, pagato, in cui insegnare alla gente LE REGOLE DEL VIVERE CIVILE, quelle regole che si sono perse. Quanti giovani cedono il posto a un anziano ?

E i soldi, per fare tutto ciò, dove si trovano ? Si trovano, se lo si vuole….!

Stefano Biasioli
25/12/1942
Medico in pensione

I regali di Natale del governo Conte 2

di Michele Poerio

L’intervento Michele Poerio, segretario generale Confedir e presidente nazionale Federspev, sull’azione del governo Conte 2 su pensioni e non solo

“Abbiamo francamente dubbi che il “Governo degli opposti” (Conte 2, ndr) possa generare miracolosamente il bene del Paese, visto come è nato e si presenta, tuttavia non chiediamo di meglio che essere smentiti”, scrivevo nelle conclusioni di un articolo pubblicato qui su Start Magazine l’8 settembre 2019.

Ma non vedo smentite all’orizzonte perché l’inizio dell’attività legislativa non mi pare sia stato molto brillante avendo emanato, il governo giallorosso, come primo provvedimento importante, il taglio dei parlamentari senza, peraltro, il varo dei correttivi costituzionali rinviato a data da destinarsi.

Inoltre il parto della nota di aggiornamento al DEF del 30 settembre scorso, fra furiose liti, certamente non ci aiuta a credere in alcun genere di smentita. Si evince, invece, che questa manovra da oltre 30 mld (23 mld per sterilizzare l’aumento dell’IVA, 2-3 per le spese indifferibili e 5 per ridurre il cuneo fiscale) porterà all’economia solo lo 0,1- 0,2% di PIL in più mentre mancano gli investimenti, lo sblocco delle infrastrutture, la riduzione delle tasse su redditi da lavoro e da pensione e quant’altro. Infatti il Fondo Monetario Internazionale (FMI) recentemente ha previsto una crescita zero per quest’anno e solo dello 0,4-0,5 % per il prossimo anno!

Il problema è costituito dalle risorse limitate e dalla necessità di non aumentare le tasse che, comunque, aumenteranno, come sostenuto dal Centro studi di Confindustria.

Dove recuperare i fondi?

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PENSIONATI ….. in MOVIMENTO…

Per quanto l’Italia e gli Italiani siano stati distratti dalle controversie politiche sulla costruendo legge di bilancio e dalle recenti “ballotellate”  Noi dell’APS-Leonida ricordiamo a tutti che nel testo attuale della legge di bilancio sono previsti ben 4 euro/anno per la rivalutazione delle pensioni lorde tra i 1.500 e 2.000 euro.

Nei fatti – anche questo governo – come tutti quelli precedenti dal 2008 in poi, continua a tartassare i pensionati INPS mentre continua a regalare denari ai nullafacenti e a buttare miliardi per un’azienda che dovrebbe essere già fallita , come l’Alitalia.

Invece, in questo clima da basso impero romano, Noi dell’APS-Leonida continuiamo nella tutela dei nostri iscritti pensionati e di quanti vorranno unirsi a Noi per difendere le nostre pensioni ingiustamente taglieggiate anche dal governo Conte 1 e Conte 2.

Il nostro legale, Prof. Vittorio Angiolini, sta inviando alle Corti dei Conti regionali (Venezia e Trieste e a quelle di Trento, Bolzano e Milano) la ricca documentazione da Noi raccolta contro i ben noti tagli (mancata/parziale rivalutazione e contributo di solidarietà).

In un prossimo futuro inseriremo nel sito il testo completo del ricorso del Prof. Angiolini, che contiene peculiari elementi innovativi rispetto al testo discusso a Trieste dal Prof. Luciani e da quello redatto, a nome del Forum Pensionati d’Italia, dagli Studi Legali Prosperetti  e Tomassetti.

Di tutto ciò discuteremo in modo approfondito nella prossima Assemblea dei Leonida il 23 novembre prossimo presso l’Hotel Four Points di Padova (uscita PD-est) ore 10:00 – 12:00.

Vi aspettiamo numerosi !!

Tagli delle pensioni: bocciati dalla Corte dei Conti

Finalmente una buona notizia!

La Corte dei Conti di Trieste con l’ordinanza 17 ottobre 2019, condividendo i nostri rilievi, ha trasmesso alla Consulta, sollevando la questione di illegittimità, gli atti relativi ai commi 260-269 dell’art. 1 della legge di bilancio 145/2018 in quanto non rispettano fondamentali principi costituzionali in tema di  previdenza e precisamente: ragionevolezza, adeguatezza,  affidamento.

In particolare relativamente al taglio delle pensioni over 100.000 € lordi anno (art. 1 commi 261-268 legge 145/2018) in quanto in contrasto con gli art. 3 e 53 della Costituzione perché tale prelievo “grava su alcune categorie di pensionati e non su tutti i cittadini” risultando “ingiustamente discriminatorio e non rispettoso di canoni fondamentali di uguaglianza a parità di reddito e di universalità dell’imposizione”.

Inoltre il prelievo non è giustificato da “alcuna condizione di eccezionalità e/o di specifica crisi del settore previdenziale cui si debba far fronte con il tributo de quo”.

Per quanto riguarda il blocco più o meno parziale della rivalutazione delle pensioni (art. 1 c. 260 legge 145/2018) per il giudice contabile ci troviamo di fronte ad “una sequenza ininterrotta di provvedimenti …. che hanno sistematicamente compresso (e talora del tutto escluso) la perequazione” e, prosegue il magistrato, presenta “due significativi profili di criticità: non risulta sorretto da specifiche esigenze di contenimento della spesa pubblica… ed insiste su un arco temporale difficilmente riconducibile sull’alveo della  nozione di transitorietà”. Quindi conclude “si dubita della legittimità costituzionale della norma all’esame,per violazione degli art. 3, 36 e 38 della Costituzione”.

La Federspev, la Confedir ed il Forum dei pensionati hanno da tempo presentato migliaia di ricorsi in tutta Italia contro tali tagli: uno contro il taglio delle pensioni più elevate (over 100.000 € lordi anno) ed un altro contro il blocco della perequazione.

Dopo la decisione della Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, restiamo in attesa delle decisioni delle altre sezioni regionali e dei tribunali ordinari per i dipendenti privati.

Sentenze omogenee di vari tribunali amministrativi ed ordinari testimonieranno sicuramente di fronte alla Consulta la fondatezza delle tesi da noi sostenute.

Michele Poerio
Presidente Forum dei Pensionati
Segretario Generale Confedir
Presidente Nazionale Federspev