Spiagge, catasto, giustizia. Larga maggioranza avviluppata, ma le soluzioni ci sono – Formiche.net

Giuseppe Pennisi, 24.05.2022

L’Italia ha firmato un “contractual arrangement” con l’Ue con impegni specifici in materia di riforme, ben sapendo che solo se queste verranno attuate e saranno di qualità, i finanziamenti per gli investimenti verranno erogati. Il commento di Giuseppe Pennisi.

La larga maggioranza che sostiene (forse più a parole che con fatti concreti) il governo Draghi è avviluppata su tre riforme: la più chiassosa e colorita è quella relativa alla concessioni balneari, si è quietato il rumore su quella della giustizia (soprattutto dopo la bassa partecipazione allo sciopero indetto dall’Associazione Nazionale Magistrati), e su quella del catasto che ha preso le sembianze di un fiume carsico in quanto raggiunto un accordo, sparisce e poi riappare….

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Cos’è lo Spazio sanitario europeo, la rivoluzione dei dati sulla salute – Formiche.net

Giuseppe Pennisi, 19/05/2022

La Commissione Europea ha redatto un documento che non propone una nuova politica europea in materia di Sanità, bensì ha come obiettivo avviare il coordinamento in materia sanitaria utilizzando meglio ciò che molti Paesi dell’Unione europea hanno già: i dati sulla salute dei cittadini, omologarne la raccolta e l’analisi grazie alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e renderli fruibili.

Il 3 maggio la Commissione europea ha inviato al Parlamento Europeo ed al Consiglio Europeo un documento finale sulla sanità europea.

Il documento è intitolato “A European Health Data Space: harnessing the power of health data for people, patients and innovation, (Uno spazio europeo per i dati della sanità: organizzare il potere dei dati sanitari per la popolazione, i pazienti e per l’innovazione)….

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Di cosa parlerà Draghi alle Camere.

Le priorità secondo Pennisi – Formiche.net – 18.5.2022

Domani il premier è atteso al Senato e alla Camera per l’informativa sulla questione ucraina. Ma quali sono i principali problemi del Paese e dell’Europa su cui riflettere? Siamo in una tempesta perfetta destinata a durare almeno sino a quando durerà la guerra. Il commento di Giuseppe Pennisi…

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Sanità, come arrivare dalle stalle alle stelle. Il commento di Pennisi – Formiche.net

L’Italia risente della mancanza di investimenti nel settore sanitario, soprattutto nell’ambito della tecnologia e della ricerca. La testimonianza e il commento di Giuseppe Pennisi

La stampa quotidiana e la televisione hanno mostrato il vero e proprio caos in ospedali e pronto soccorso per la carenza di medici, infermieri e personale socio sanitario.

Si è messo l’accento sul caso di Vicenza ma la situazione è tale e quale in gran parte d’Italia, come sostengo da quando, oltre due anni fa, il Paese aveva la possibilità di avere accesso al Mes (Meccanismo europeo di stabilità) sanitario.

Per circa un mese, la mia firma non è apparsa né su questa né su altre testate perché sono stato ricoverato in un prestigioso ospedale romano e, per un pasticcio burocratico, non ho potuto essere ospitato tra i solventi, utilizzando le mia assicurazione Casagit, ma ho dovuto transitare tramite il pronto soccorso – un giorno e mezzo – prima di arrivare al reparto. Personale medico valentissimo ma scarso ed ancora più scarso quello infermieristico e socio sanitario, pur essenziale per la cura personale dei pazienti. Dopo un mese e mezzo dal ritorno a casa, non mi sono ancora ripreso dal mese circa in una piccola branda, che ha causato la perdita delle capacità motorie e di 15 chili. Quindi, ritengo verissime le cronache riportate in questi giorni da stampa e televisione…

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TASSA PER PAGARE LA GUERRA DEGLI ALTRI

di M. Belpietro da quotidiano La Verità di oggi

Ci rifilano la patrimoniale «solidale» per finanziare la guerra degli altri.

Biden insiste: «Dovrete rinunciare a petrolio e metano russi». L’Ue cederà, a costo di una recessione mai vista, e l’Italia avrà bisogno di ulteriori 40 miliardi l’anno che non ha.

Ed ecco l’ideona:

un prelievo di scopo (cioè eterno) a chi percepisce più di 100.000 euro lordi….

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«Siamo pensionati ricchi? Non trattateci da furfanti»

articolo di Fausto Romano da Corriere della Sera di oggi 3 maggio 2022

Secondo il governo italiano io sarei uno ricco perché percepisco una pensione superiore a 7 volte la minima e quindi non ho diritto a nessun aumento, a nessuna rivalutazione anche se l’inflazione sfiora il 7% annuo, e anzi da circa 10 anni le pensioni come la mia sono state sottoposte a continui contributi e prelievi di solidarietà per sostenere altri provvedimenti presi dal governo, tipo il reddito di cittadinanza. Ma noi che abbiamo avuto carriere importanti in passato versando all’Inps vere e proprie fortune in contributi, non abbiamo ormai diritto anche noi a una rivalutazione delle nostre pensioni che dopo tutti questi anni senza aver ricevuto nessun aumento o rivalutazione, anzi soltanto tagli su tagli, ormai sono ferme al valore di circa 10 anni fa? Ma perché trattarci come furfanti e cittadini di serie C solo perché abbiamo pensioni di 4-5000 euro mensili? Meritiamo anche noi rispetto e lo stesso trattamento che dovrebbero avere tutti i pensionati che ricevono pensioni sia da 1000 euro al mese sia da 4000, anche perché il sistema pensionistico si basava su regole eque e precise: più contributi versi per 40 anni più alta sarà la tua pensione. Invece gli aiuti che il governo ha concesso, esempio recente per gli aumenti delle bollette, per i pensionati come me non sono previsti perché siamo considerati ricchi inutili che vivono di rendita. Tutto ciò è ingiusto, come lo è usare le pensioni come bancomat senza considerare che tra mancati adeguamenti per inflazione da circa 10 anni e prelievi di solidarietà, le nostre pensioni hanno perso dal 30 al 40% del valore di acquisto.

… vedi articolo ⇒ Corsera_03.05.22_pag_31

… by R.M. (piccolo video in pptx: PENSIONATI LADRONI

CAMICI IN FUGA, PERCHÉ I MEDICI SCAPPANO DAGLI OSPEDALI PUBBLICI?…

di P. Cosentini da policyMaker.it

Dal 2019 al 2021 abbiamo perso 8.000 camici bianchi, tra dimissioni volontarie e scadenza del contratto a tempo determinato e 12.645 per pensionamenti, decessi e invalidità al 100%: è la grande emorragia di medici dagli ospedali pubblici...

Immaginate una cittadina da 21mila abitanti che, di colpo, sparisce nel nulla. È quanto è accaduto, non di colpo ma quasi, cioè negli ultimi 3 anni, al Servizio sanitario nazionale, che ha perso 21mila medici specialisti. Questo in un periodo di massima crisi e in cui ci siamo scoperti proprio carenti di dottori e nuove leve… continua a leggere

FNOMCeO_Conferenza nazionale sulla questione medica_21 aprile 2022