Pensioni, ecco perché il governo sta sbroccando

su StartMag.it

L’intervento di Stefano Biasioli

Il blog dei 5S ha etichettato come “imbarazzante” il gilet giallo indossato dal Prof. Poerio alla trasmissione “Piazza pulita” di Formigli (giovedi 10/01/19).

In realtà di “imbarazzante” c’è stato il comportamento di Gianluigi Paragone, parlamentare dei 5S.

Paragone ha attaccato pesantemente il Prof. Poerio, all’inizio del suo intervento. Lo ha attaccato “perché portava il gilet giallo”.

In un paese libero, ciascuno indossa ciò che crede, purché non dia scandalo. E il “gilet giallo in questione” era indossato sopra un vestito di ottima fatta. Perciò, dove stava lo scandalo?

Non pretendiamo che l’ex direttore de “La Padania”, Paragone, conosca la storia pensionistica italiana. Ma, poiché si è comportato in modo strafottente, noi di Leonida gli ricordiamo alcune cose.

I primi che hanno indossato il GILET GIALLI non sono stati i francesi anti-Macron. Ma I PENSIONATI FEDERSPEV che, nel lontano 4 dicembre 2013, sono scesi in piazza – davanti a Palazzo Chigi- indossando i gilet gialli e imbracciando un bastone, in segno di protesta contro i tagli alle loro pensioni, varati dal governo di allora. ….continua a leggere QUI

Articolo di F. Facci su “Libero” del 09.01.2018 a pag. 5

Complimenti a Filippo Facci per lo splendido articolo di ieri (mercoledì 9 gennaio) dedicato a «TUTTE le FANFARONATE di Luigi DI MAIO».

Il buono Facci, ora, ne dovrebbe scrivere uno analogo su Matteo SALVINI.

NOI PENSIONATI dell’APS-Leonida abbiamo messo oggi su Facebook e WhatsApp questo breve messaggio:

«SALVINI FREGATO !

Salvini si è fatto fregare dai 5S su: PENSIONI – MIGRANTI – TAV – ASSISTENZIALISMO al Sud e SINTI.

I suoi elettori del Nord lo ringraziano di cuore per averli traditi!

E, soprattutto, lo ringraziamo NOI PENSIONATI (dell’APS-Leonida), PENSIONATI TRIVENETI DOPPIAMENTE TRADITI.

Grazie di cuore… »

Stefano Biasioli

PER I DISATTENTI

Il Supplemento Ordinario alla G.U. 304/2018 (31/12/18) contiene la LEGGE 145/2018, ossia il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e il bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”.

Come al solito si tratta di un solo articolo, con centinaia di COMMI.

I COMMI che riguardano i TAGLI PENSIONISTICI vanno dal n° 260 al n° 269.

In sintesi:

c. 260:  TAGLIO della RIVALUTAZIONE AUTOMATICA delle pensioni;

c. 261:  IL CONTRIBUTO di SOLIDARIETA’ per le pensioni over 100.000 euro lordi/anno;

c. 261:  La rivalutazione automatica del c. 261, ai sensi dello Art. 34,c.1, della legge 448/1998

c. 263:  Le pensioni totalmente contributive sono escluse dai tagli (!)

c. 264:  Gli organi costituzionali si adeguano

c. 265:  Presso l’INPS viene istituito un ” FONDO RISPARMIO sui trattamenti pensionistici di importo elevato” (!)

c.266:  Viene fatto un periodico accertamento delle risorse “scippate”.

c. 267:  Clausola di salvaguardia (l’importo pensionistico complessivo dopo l’applicazione dei c. 261-262-263 non può essere inferiore a 100.000 euro lordi/anno.

c. 286:  Nessun taglio alle pensioni di invalidità, ai superstiti e alle vittime del dovere e del terrorismo.

c. 269:  Il contributo datoriale per la previdenza complementare della PA va versato ai singoli Ministeri (!?).

NOTA BENE:   trovate il testo integrale della Legge 145/2018 e le Tabelle dei tagli pensionistici nella Sezione “DOCUMENTI”  di questo sito.

1° gennaio 2019

Sul finire del 2018 è stata faticosamente approvata la LEGGE di STABILITÀ per il 2019.

Centinaia di commi mai discussi nelle commissioni parlamentari e approvati a colpi di fiducia, in meno di 24 ore. Nihil sub sole novi !

Ma mai, come questa volta, il Parlamento è stato esautorato dall’esecutivo che ha ripetutamente cambiato il testo,negli ultimi 4 mesi,  sotto le pressioni della UE e per effetto delle lotte interne al governo giallo verde.

Nessun vero dibattito parlamentare e varo entro la fine di Dicembre, a colpi di VOTI di FIDUCIA. Naturalmente, senza leggere le centinaia di commi (nella versione finale) il “buon ” Mattarella ha subito firmato la legge.

Una legge che taglieggia, ancora una volta, i PENSIONATI. Tanto per cambiare.

In questo sito, nelle varie sezioni (soprattutto in quella dei “DOCUMENTI“) trovate il dettaglio della manovra, i commenti alla stessa e le tabelle esplicative.

Vi invitiamo a leggerle con attenzione !

SABATO 5 GENNAIO 2019

Invio a tutte le e-mail presenti nell’archivio dell’APS-LEONIDA della LETTERA di CONVOCAZIONE dell’ASSEMBLEA LEONIDA del 19.01.19. La riportiamo qui di seguito.

Comunicato 1° APS-LEONIDA 03.01.19

NB) Oggi, viene pubblicato, su STARTMAGAZINE.IT, l’ultimo articolo di Stefano Biasioli sul tema pensionistico.

Che cosa sta combinando il governo sulle pensioni – L’intervento di Stefano Biasioli

Alla fine la verità: il governo ci rapina !

Finalmente oggi 20.12.2018 il governo gialloverde ha tolto la maschera. Dopo aver per mesi dichiarato che non avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani e soprattutto dei pensionati, la finanziaria 2019 dimostra invece che – per far cassa – ritorna il contributo di solidarietà (per 3 anni, e per gli over 100mila euro/lordi/anno) e continua per altri 4 anni la parziale indicizzazione delle pensioni.

CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

Il taglio è quantificato in 76milioni per il 2019, in 80milioni per il 2020 e in 183milioni per il 2021.

IN TOTALE UN SALASSO DI 339milioni sulle chiappe di almeno 25.000 pensionati. La cifra rubata è pari a circa 13.560 euro nel triennio, ossia 4.520 euro /anno, ossia  347,70 euro/mese. GRAZIE SALVINI !

PARZIALE RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI

Durerà 4 anni e sarà articolata per fasce pensionistiche dai 1.531 euro/lordi/mese in su. Coinvolgerà almeno 2.608.000 pensionati di cui 760.000 circa con pensione lorda superiore a 3.000 euro/lordi/mese.

IL FURTO TOTALE PER QUESTI 2,6 MILIONI DI PENSIONATI È PARI A 253milioni di euro per IL SOLO 2019 ossia (tanto al chilo!) circa 97 euro di mancata rivalutazione annua, che avrà effetto negativo per l’intera vita pensionistica del titolare e anche della sua superstite.

PER DETTAGLI IMMEDIATI VEDERE LE TABELLE:

 

LADRI, BUGIARDI, FALSIFICATORI: 3 aggettivi per questo governo

FALSIFICATORI

No, non aspettiamo il varo di questa legge finanziaria 2019, raccontata a parole ogni giorno per almeno 90 giorni, scritta e riscritta per almeno 10 volte, sulla base degli input della UE, approvata in pochi giorni (senza vera discussione, anzi senza una discussione reale, dato il voto di fiducia), in modo assolutamente scandaloso, come mai era avvenuto dal 1946 ad oggi , in 70 anni!.

No, non aspettiamo il varo di questo prodotto puzzolente, per esprimere il nostro sdegno, anzi la nostra sacrosanta incazzatura.

Questo sarebbe il “governo della novità”, il “governo del popolo”, il governo “trasparente” ? Questo? …   CONTINUA A LEGGERE LADRI BUGIARDI FALSIFICATORI_3 aggettivi per questo governo -19.12.18

LA RISCOSSA DEI PENSIONATI

Iniziata a Verona (20/10/18) riparte da Milano la riscossa dei pensionati dorati o d’oro. Ossia dei pensionati che, dopo essere stati taglieggiati dal 2008 al 2016,  lo saranno ancora per tanti altri anni, per colpa del governo giallo- verde.

1200 pensionati erano presenti oggi al Teatro San Babila a Milano.

Tutti insieme: Cida, Confedir, Forum Pensionati, Assidiplar, Leonida etc . 1200 delegati in rappresentanza di 850.000 DIRIGENTI pubblici e privati, MEDICI, notai militari prefetti…

Tutti  incazzati contro il governo tagliapensioni, taglia diritti acquisiti. Un governo che taglia la certezza dei diritti acquisiti ossia il patto contratto con i cittadini in tema di pensioni. “TU MI PAGHI UN TRIBUTO E IO TI GARANTISCO LA PENSIONE…”.

Una promessa infranta, dal 2008 in poi….dai governi Berlusconi, Monti, Letta, Gentiloni- prima- e, ora, dal governo giallo-verde.

In governo che ruba a chi ha duramente lavorato, ha fatto carriera, ha pagato i tributi fino all’ultima lira e all’ ultimo euro. PER ESSERE POI COLPITO A TRADIMENTO.  PENSIONATI INSULTATI E DERUBATI… PER REGALARE  DENARI A CHI NON HA MAI LAVORATO, per sfortuna o per colpa.
Ma, questi soggetti sfortunati andrebbero aiutati con le tasse di tutti e non con o soldi rubati ai pensionati, che hanno fatto le formichine, per decenni.

E’ ORA DI FINIRLA !

NOI PENSIONATI CHIEDIAMO A MATTARELLA DI DARCI UNA MANO, non firmando la legge che taglierà  le nostre pensioni!

Il Presidente ci aiuterà?

Se non lo farà…. ci  faremo sentire… impugnando la legge in Italia e in Europa e votando, a Maggio, per cambiare questo andazzo  iniquo…!
Lenin

Un Governo di BUGIARDI, PAUPERISTI, SENZA DIGNITA’

… articolo di Stefano Biasioli

Di Maio-Salvini & C. pensano di essere onnipotenti e onniscienti. Pensano che il “contratto” (contratto ? un vademecum contenente tutto e il contrario di tutto) abbia un peso identico alle Tavole della Legge, date da Dio a Mosè.

Pensano – come RENZI QUALCHE ANNO FA – che il consenso elettorale duri in eterno o almeno altri 4 anni e mezzo. Pensano di soddisfare “le voglie della plebe che li ha votati” con una serie di regalie, di mance e mancette date a man bassa ad una serie di soggetti che o non hanno mai lavorato (come di Maio) o hanno lavorato poco (come Salvini),  recuperando le risorse necessarie nel modo più bieco.

Ossia AUMENTANDO il DEBITO PUBBLICO, TAGLIEGGIANDO “alla membro di segugio” le GIUSTE PENSIONI DORATE dei DIPENDENTI PUBBLICI, TASSANDO le AUTO VECCHIE o POTENTI,  in nome di una falsa ecologia.

No TAV, NO TAP, NO PEDEMONTANA, NO AUTONOMIA al LOMBARDO-VENETO…..ovvero NO AI LAVORI PUBBLICI, che potrebbero funzionare anche negli anni 2000 come hanno funzionato nel secolo scorso con il Piano Marshall e con il Piano Fanfani.

Con la storia dell’ennesima valutazione sui costi-benefici, Toninelli e i suoi amici puntano alla “decrescita felice”.  Ma nessuna decrescita può essere felice. Infatti  la distribuzione di denari “ai miseri”  significa o aumento del debito pubblico (che pagheranno i nostri figli !) o esproprio a danno di tanti altri italiani, partendo dai pensionati, facilmente colpibili.

Il governo-giallo verde (Di Maio, Fico, Tondelli & C, in testa) pensa che la tagliola imposta ai pensionati sia senza conseguenze. Pensa che si possano derubare i pensionati, senza che questi reagiscano.  Pensa che la Consulta consenta anche a loro quello che ha consentito a Monti, Letta, Renzi e Gentiloni.

Si dimenticano – i 5S – che tagliando le pensioni over 90.000 euro lordi/anno- metteranno le mani in tasca anche ai Magistrati……

Non ci meravigliamo dei “pensieri” e delle scelte dei 5 S. Si tratta di un coacervo di soggetti che non sa cosa voglia dire: lavoro onesto, impegno, professionalità, dovere. Che non sa cosa voglia dire “mantenere la parola data”.

La pensione di ogni professionista – pubblico e privato – e di ogni lavoratore “in regola” è legata alla storia lavorativa di ciascuno, ai contributi versati (sia con le regole retributive che con quelle retributive) per almeno 4 decenni,  alla carriera fatta , alle responsabilità assunte, alla scelta della tipologia del lavoro (pubblico o autonomo).

Dal dopoguerra in poi, le regole pensionistiche sono state varate per legge, con scelte parlamentari giuste o sbagliate. Comunque sia, OGNI PENSIONATO ATTUALE HA VERSATO I CONTRIBUTI PER LA SUA PENSIONE SULLA BASE di REGOLE CERTE, sulla base di un “patto generazionale”.

Questo patto è stato cambiato almeno 20 volte, finora.

Ma, con i 5 stelle, IL PATTO NON VIENE SOLO STRAVOLTO, MA VIENE DISTRUTTO, INCIDENDO PESANTEMENTE IN MODO RETROATTIVO SU PENSIONI CONSOLIDATE e SULLE MODALITÀ di VITA dei PENSIONATI.

Ipotizzare tagli del 40% per le pensioni over 90.000 euro lordi/anno significa RUBARE AI PENSIONATI circa  1.333 euro lordi/mese (come minimo), intaccando il loro ruolo di tutela del welfare familiare (figli e nipoti).

Significa IGNORARE che NEL DECENNIO PRECEDENTE PESANTI TAGLI SONO GIÀ STATI FATTI, con il consenso (faticoso e arzigogolato) della Consulta.

Significa VIOLARE I DIRITTI ACQUISITI e TOGLIERE LA CERTEZZA della GIUSTA PENSIONE NON SOLO ai “PENSIONATI D’ORO” MA ANCHE A TUTTI I PENSIONATI.

Infatti, l’arbitrio è arbitrio. Violati i patti una volta, potranno essere violati di nuovo, anche per pensionati con pensioni lievemente superiori al limite dei 1520-1560 euro (3 volte il minimo INPS).

Infatti è più facile massacrare i pensionati che combattere seriamente l’evasione fiscale, che usare l’arma delle tasse sui redditi identici (da pensione o da lavoro) per coprire le necessità assistenziali della popolazione più fragile di questo paese.

Ma stiamo parlando delle vere emergenze assistenziali, non di quelle legate ai falsi invalidi, al lavoro in nero, alla disoccupazione voluta, agli immigrati per motivi economici !

NON CI MERAVIGLIAMO dei 5S.

Da Grillo in giù, sono cresciuti con il populismo nella zucca, con la presunzione nel cuore e con la voglia di mettere le mani in tasca agli ALTRI. 

CI MERAVIGLIAMO INVECE di SALVINI !

Ha preso voti dal centrodestra e, ora,  consente una smaccata deriva populistica, pauperistica e masaniellana ai SUOI COMPAGNI di SVENTURA.

CI MERAVIGLIAMO di SALVINI e gli ricordiamo il tragico percorso di Renzi. Non siamo così cattivi da ricordargli quello di chi guidava le camice nere, partendo da un pensiero socialista.

DAI TAGLI AI PENSIONATI, SALVINI AVRÀ UN DANNO ENORME. Perderà qualche milione di voti (almeno 1,5 milioni) nel solo Nord, alle prossime europee.

Si accettano scommesse. I GILET GIALLI NON CI SONO SOLO IN FRANCIA. Chi scrive li aveva già preparati 2 mesi fa, ben prima di quelli francesi.

Qualcuno li vuole vedere, fuori dai futuri seggi elettorali?

Diamo tempo al tempo….

CONTINUANO LE FAKE-NEWS PENSIONISTICHE !

Ce lo aspettavamo. Cosa? Che quelli del governo gialloverde, per giustificare la ripresa delle persecuzioni economiche contro le pensioni medio-alte, utilizzassere ancora una volta (come ai tempi di Monti-Letta-Renzi e Gentiloni) l’arma delle fake news e dell’invidia sociale.

Adesso ci si mette anche Libero (articolo di Attilio Barbieri, giorno 6/12/18, pag. 1-2 ) a sparare addosso ai PENSIONATI STATALI che “prendono il doppio degli altri”, ossia ai pensionati del settore privato. I primi (in totale= tanto al chilo) prenderebbero 2.469,7 euro lordi/mese mentre i secondi (in totale= tanto al chilo) prenderebbero 1.584,8 euro.

Da dove vengono i numeri? Dal Rendiconto Sociale INPS, pubblicato il 4/12/18. Noi non discutiamo (per il momento) la correttezza dei numeri INPS, anche se continuiamo a ribadire che la CERTEZZA dei BILANCI e DATI INPS CI SARÀ SOLO QUANDO IL SUCCESSORE DI BOERI SI DECIDERÀ FINALMENTE A SEPARARE I DATI dell’ASSISTENZA dalla PREVIDENZA.

Ma l’articolista non si degna di ricordare alcune verità elementari che qui ribadiamo:

  1. Le regole pensionistiche non sono state fissate dai pensionati (pubblici o privati) ma dai vari governi, che le hanno modificate almeno 20 volte nei trentennio precedente;
  2. Esisteva una CASSA FLORIDA e AUTOMOMA, la CPS (Cassa pensioni sanitari) che è stata volutamente incorporata dai politici nell’INPDAP, per mascherare i mancati contributi di agricoltori, commercianti e C.. Noi, che sanitari siamo stati, chiediamo: “che fine hanno fatto e a cosa sono serviti i beni della CPS ?. Per regalare pensioni a chi?”
  3. Lo stesso dicasi dell’INPDAP, incorporato poi ancora una volta in un ente più grosso (l’INPS) per mascherare i buchi previdenziali INPDAP non certo legati ai pagamenti dei dipendenti pubblici, ai quali – mese dopo mese- è stato sempre trattenuto il 33% dello stipendio lordo, ai fini pensionistici. Che, nei fatti, si sia trattato di contributi virtuali (e quindi di debito pubblico mascherato) a NOI PENSIONATI PUBBLICI NON INTERESSA, né può esserci imputato. A NOI I SOLDI SONO STATI TOLTI: sul loro destino non abbiamo responsabilità. Nè  allora nè ora. Nei fatti, siamo l’unica platea di pensionati che percepisce prestazioni previdenziali coperte con la percentuale piu’ alta in assoluto dei contributi versati.
  4. SE IN ITALIA il 48% dei cittadini non paga le tasse e se le tasse evase superano (dice un recente Report del Ministero dell’Economia) i 250 miliardi di euro/anno, ciò non dipende dai dipendenti pubblici e/o dai pensionati pubblici. La scadente lotta all’evasione provoca la comparsa di una serie di pensioni di vecchiaia , di invalidità (dirette e ai superstiti) che, in un Paese con un fisco equo, non ci sarebbero. Dette pensioni (di qualunque entità esse siano) non sarebbero cosi’ numerose e, quindi, non ricadrebbero sui costi assistenziali dell’INPS e, quindi, su ogni cittadino fiscalmente “corretto”.
  5. Tra il 2012 e il 2017, gli assegni erogati dall’INPS sono calati (-000; -3,9% in 6 anni), soprattutto per il calo delle pensioni di vecchiaia. Ed allora, perché  il bilancio INPS soffre? Per colpa dei pensionati attuali (con pensioni legate ai contributi versati e non con pensioni assistenziali) o per colpa dei mancati controlli sugli aventi diritto e sui redditi IRPEF degli autonomi?
  6. I pluriennali studi di Brambilla e C. hanno dimostrato che il bilancio previdenziale INPS è in pareggio o in attivo. E’ il bilancio assistenziale INPS (legato alle decisioni assistenziali delle leggi finanziarie annuali) a essere IN PROFONDO ROSSO, con le ovvie conseguenze.
  7. Le TABELLE PUBBLICATE da Brambilla, da Ex responsabile dei dati statistici INPS, dall’APS LEONIDA etc hanno ripetutamente dimostrato che, per fasce pensionistiche da 3.000 euro lorde in su (3.000-6.000-8.000-10.000 etc) , il valore della pensione in essere è giustificato (coperto) al 100% dai contributi versati. Al proposito ricordiamo che, in data 15/03/16, un dirigente generale INPS (in audizione alla Camera dei Deputati) ha affermato quanto da Noi sostenuto da anni. Ossia che, le pensioni lorde superiori ai 100.000 euro annui, in caso di ricalcolo contributivo (del periodo retributivo, cosa peraltro tecnicamente impossibile) sarebbero certamente state incrementate.
  8. Perciò, questi benedetti pensionati pubblici – definiti “ricchi”- oltre ad aver per decenni pagato le tasse fino all’ultima lira/euro (senza poter evadere), nel periodo 2008-2018 hanno pagato, da pensionati, le tasse piu’ alte della media UE (aliquota marginale massima del 43%…) alle quali si sono aggiunte ulteriori tasse (Noi le chiamiamo così, perché così sono, nonostante il parere della Consulta !) costituite dalla mancata rivalutazione delle pensioni per 8 su 11 anni (2008; 2012-2018) e dal contributo triennale di solidarietà (2014-2016). Si tratta di una TASSAZIONE AGGIUNTIVA che ha portato all’INPS tra i 500 e gli 800 milioni di euro complessivi, denari usati dall’INPS per EROGAZIONI ASSISTENZIALI IMPRECISATE (quali sono le voci relative, nel bilancio INPS?).
  9. Anche l’articolista di Libero se la prende con le nostre pensioni dimenticando gli scandali legati a:
  • PENSIONI di DIAMANTE cioè le pensioni che hanno un differenziale tra ricevuto e versato superiore al 50% (pre-pensionamenti per crisi aziendali; ex ferrovieri; ex postelegrafonici; pensioni sociali etc);
  • PENSIONI BABY, tantissime e vigenti da oltre 30 anni: gente pensionata a 30-35 anni di età e che riceveranno il beneficio pensionistico per oltre 50 anni, con costi complessivi sui 9-10 miliardi di euro a fronte di non più di 2 miliardi di euro di contributi versato.;
  • PENSIONI EROGATE a PARTIRE da 38-41 anni di età a ben 700.000 pensionati “imberbi”;
  • MANCATO CONTROLLO INCROCIATO tra DENUNCIA IRPEF e TENORE DI VITA. Basterebbe obbligare gli automobilisti a tenere in macchina copia della denucia dei redditi, da presentare obbligatoriamente alla Polizia, in presenza di controlli per i più vari motivi. Se ne vedrebbero delle belle !

Insomma. NOI DICIAMO AL GOVERNO GIALLO-VERDE e a chi diffonde fake-news pensionistiche di DOCUMENTARSI, prima di scrivere o di dire cose sbagliate. Per ora, invitiamo anche costoro a leggersi la sottostante Tabella, elaborata da uno di NOI, basandosi su cifre reali.

Pietro Gonella e Stefano Biasioli

 

VENTO di GUERRA ?

Il Sole 24 ore di ieri ha  pubblicato un intervento bellicoso di Giorgio Ambrogioni, capo storico della Cida, con l’annuncio di una imminente manifestazione milanese di una trentina di associazioni pensionistiche aderenti al Forum pensionati d’Italia e al mondo dei pensionati privati e pubblici.

Ovviamente, mano a mano che vengono resi pubblici i testi parlamentari che taglieranno le pensioni in essere, cresce il malumore e la rabbia di centinaia di migliaia di pensionati.

Quelli over 90.000 euro lordi/anno, che saranno costretti ad un nuovo, pluriennale, pesante contributo di solidarietà, dopo solo 2 anni di tregua dal precedente.

Quelli che credevano alla quota 100 e si ritrovano beffati da quote superiori a 100 e a frazionamenti… ovvero… a regole e regoline vessatorie…

Infine quelli che  vedranno rivalutata poco o niente la loro pensione… dal primo gennaio 2019.

Non ci sono denari per i pensionati anzi ai pensionati si mettono le mani in tasca, per l’ennesima volta, dal 2008 ad oggi. 10 anni di rapine ai pensionati, finora.

Adesso il governo gialloverde riprende i tagli… finalizzandoli per funzioni assistenziali. Che dovrebbero invece essere coperte con tasse a carico di lavoratori attivi e di pensionati, a parità di reddito.  Invece no… Non si combatte l’evasione e si continua a tartassare i vecchietti, nella convinzione che costoro non siano in grado di reagire. Ma NON è così.

I pensionati,  ora, si sono organizzati nel Forum pensionati, che raccoglie 15 associazioni, tra cui i Leonida Triveneti.

640.000 aderenti, almeno 1.900.000 voti, diretti e indiretti.

VOTI IN LIBERTÀ, VOTI CHE ABBANDONERANNO LA LEGA… PERCHÉ  SALVINI, GIOCHETTI & C. NON HANNO FATTO NULLA PER TUTELARE LA LORO BASE ELETTORALE: PROFESSIONISTI DI VARIA ESTRAZIONE, DIRIGENTI, MAGISTRATI, AVVOCATI, MEDICI,  INSEGNANTI, PICCOLI INDUSTRIALI…. Gente che ha sempre pagato le tasse, gente che ha versato il 32% del reddito per una pensione che ora viene ingiustamente massacrata. GENTE CHE HA TEMPESTATO l’INPS di RICHIESTE  PER LA RICOSTRUZIONE DELLA PROPRIA PENSIONE, senza ricevere risposta.

Gente che dona allo stato 43 miliardi di euro/anno di tasse. Gente che ha visto svalutare  la propria pensione del 20%, almeno, in 10 anni. Gente che è stata massacrata con queste 2 tasse aggiuntive: contributo di solidarietà e mancata rivalutazione.

E il borseggio alle loro tasche continuerà ancora. Grazie a Di Maio, a Salvini e a chi fa loro da suggeritore…

Ad malora (sic !)

I giubbotti gialli non hanno insegnato nulla a costoro?… Tremate… tremate… tira una brutta aria…

Stefano Biasioli, medico in pensione – Segretario APS-Leonida