CHI VOTERANNO I PENSIONATI TRA 15 gg ?

Articolo di Stefano Biasioli

CHI VOTERANNO I PENSIONATI , TRA 15 GIORNI ?
Dopo un anno di governo giallo verde, i cui soci propongono contemporaneamente tutto e il contrario di tutto, sono in arrivo le elezioni europee.
Lo sappiamo, non si tratta delle elezioni politiche italiane, ma di rinnovare il parlamento europeo, ossia una assemblea largamente succube di una Commissione Europea, da nessuno eletta ma che tutto decide, guidata dall’accoppiata franco-tedesca.
Elezioni europee, ma test molto importante per l’attuale maggioranza e per le attuali opposizioni italiane.
Da un lato, Di Maio & C. vorrebbero contrastare l’ascesa della Lega di Salvini, che finora ha raddoppiato il consenso rispetto a un anno fa, ma che ora (comunali in Sicilia) appare in stallo, se non in lieve caduta.
Tante pantomime, tanti  fatti e fattacci.
Un sottosegretario leghista cacciato dai 5S, una politica sui migranti distonica tra Conte, Di Maio e Salvini. Porti chiusi, porti aperti, marina militare usata come “ONG militare” in acque internazionali; conflitto di interesse; lavori pubblici; autonomie……Qualcuno li ha contati:  sono 32 i motivi e i temi di contrasto tra 5S e Lega.
Ma la Lega ( e Salvini in primo luogo) ha, oggi, un grosso problema, al NORD.
Pensa di stare al governo (con questa alleanza scalcagnata) per altri 4 anni, ma non ha fatto i conti con il LOMBARDOVENETO, con quei suoi milioni di elettori del Nord-Est che si sentono da Lui traditi.
Traditi per molti motivi: l’aver Lui (Salvini) accettato il diktat (“NO !”) di Di Maio sulle opere urgenti (TAV, pedemontana, autostrade…) e sull’autonomia delle regioni del nord. La Brescia-Padova è nel limbo.  La “tassa piatta” è solo fonte di imprecazioni “nordiste”…
L’ Autonomia, pur liberamente votata da milioni di veneti (2,2 milioni) e di lombardi (1,5 milioni) è  lasciata marcire da DI MAIO & C. nei cassetti polverosi di Palazzo Chigi. Con Salvini che la ricorda malvolentieri, quando Giorgetti gli tira uno dei tanti giubbotti.
Un Ministro dovrebbe avere un suo decoro, anche nel vestire. Un suo decoro anche nel parlare. Una sua coerenza tra parole e fatti. Nè Gigino né  Matteo sono in linea con questi parametri.
 Tante parole, pochi fatti: poche regole sono state cambiate; non c’è stata una semplificazione amministrativa; l’economia non è stata sorretta con provvedimenti facili (riduzione del costo del lavoro, in primis) ma con regalie populistiche (e provvedimenti da sanculotti).
IL BENALTRISMO REGNA SOVRANO.
Ma su una cosa 5S e Lega sono stati d’accordo: I TAGLI PENSIONISTICI. In Agosto, il DDL gialloverde sui tagli, DDL poi bloccato a Settembre, per manifesta distonia tra le sue premesse e il testo legislativo.
TAGLI PENSIONISTICI poi riproposti addirittura con la Legge di Stabilità per il 2019 (Legge 145/2018), in modo da garantirsi l’approvazione dei FURTI ai PENSIONATI, furti attuati sia attraverso la parziale/parzialissima rivalutazione rispetto al dato inflattivo che attraverso il contributo di solidarietà per le pensioni over 100.000 euro lordi/mese.
Da alcuni mesi il governo (Salvini, Durigon, Di Maio in primis) cercano di far passare la falsa notizia che la parziale rivalutazione produrrebbe ai pensionati un danno di pochi spiccioli. FAKE NEW….FAKE NEW.   Falsità, falsità, per dirla in italiano. Balle colossali.  “Boiata pazzesca”, per dirla alla Grillo.
Perché ?
Perché  si tratta di un furto fatto solo ai pensionati e non a tutti i contribuenti, pensionati o attivi che siano.
Perché  le pensioni sono frutto di contributi versati, per decenni, e non un regalo dello Stato o dell’INPS, passibile di tagli  “casuali” ad opera del potente di turno.
Perché , si tratti di tanti o di pochi euro, i TAGLI COSTITUISCONO UN DANNO IRREVERSIBILE e IRRECUPERABILE, che inciderà sul valore della pensione per tutto il resto della vita del titolare e del/della superstite.
Perché  si tratta di TAGLI A CAPOCCHIA (fatti con l’accetta) che non tengono realmente conto delle 2 componenti pensionistiche: la fase retributiva e quella contributiva.
Perché  NON SI TRATTA DI QUATTRO DENARI, ma di molto di più.
C’è un certo sottosegretario leghista che, non sapendo far di conto, dice e ridice che “si tratta di pochi centesimi”. Ebbene costui dovrebbe imparare a memoria le TABELLE fatte dall’APS-LEONIDA e quelle diffuse, ad esempio, dalla UIL.  In sintesi, per la PARZIALE RIVALUTAZIONE, un pensionato con pensione lorda di 2.500 euro perde 131,32 euro nel triennio 2019-2021. Uno con pensione lorda di 3.000 euro perde 470,37 euro….Uno con pensione lorda di 3.500 euro perde 538,59 euro. E via crescendo.
Vi pare poco? A NOI pare molto, considerando cio’ che abbiamo scritto sopra e il fatto che IL FURTO COMPLESSIVO ai PENSIONATI (3,2 milioni di euro) avrà destinazioni discutibili: servirà a pagare il 32% del reddito di cittadinanza e a coprire alcuni buchi legati alla assistenza e non alla previdenza.
Hanno colpito i pensionati, pensando che questi non reagissero.
HANNO SBAGLIATO I CALCOLI.
Per primo si è mosso il FORUM PENSIONATI d’ITALIA, che raccoglie 18 Associazioni PENSIONISTICHE AUTONOME, per un totale di 800.000 aderenti. Si tratta di sanitari, di dirigenti, di militari (di ogni arma), di bancari, di amministrativi, di professionisti della pubblica amministrazione. Da mesi, il FORUM ha lanciato l’allarme contro i tagli pensionistici. Da mesi, il Presidente del Forum (Prof. Michele Poerio) batte il suolo italico per diffondere il verbo pensionistico, contro i tagli gialloverdi.
In tutta Italia, migliaia di pensionati stanno raccogliendo ( entro il 15/07/19) la documentazione necessaria per le azioni legali di tutela, da presentare alle Corti dei Conti Regionali (se pensionati INPS pubblici) o ai Tribunali Civili (se pensionati INPS privati).
Sabato scorso (11/05/19) anche  l’Assemblea dell’APS LEONIDA ha deciso di partire con le AZIONI LEGALI di TUTELA : ad oggi, 350 pensionati APS-LEONIDA del TRIVENETO faranno causa, ricorrendo alle C. Conti di Venezia, Trieste, Trento, Bolzano. 
DATI CERTI, CERTEZZE. Non fake-news !
Certezze, come quella che ha visto depositare alla C.Conti di Trieste una denuncia contro i tagli della legge 145/2018. Da parte di chi ? Da parte di MAGISTRATI IN PENSIONE…..
Molte le motivazioni dei ricorsi. Oltre a quelle sopra citate (che dimostrano la incostituzionalità delle norme sui tagli) anche  la  ” ciliegina sulla torta”: l’evidente distonia tra le norme (Art. 1, c. 261-263 della legge citata) e la circolare applicativa dell’INPS (n° 62 del 7/05/19).
Ma, su questi ultimi aspetti, ci riserviamo di scrivere tra alcuni giorni.
PER IL MOMENTO, INVITIAMO I PENSIONATI A NON VOTARE PER IL GOVERNO GIALLO-VERDE  che li penalizza e li penalizzerà fino al 2021-2023.
INVITIAMO I PENSIONATI a dare una botta elettorale a Salvini e a Di Maio. Non solo, ma ricordiamo loro che – questi tagli – si aggiungono a quelli proposti dai precedenti governi PD….
PENSIONATI, VOTATE PENSANDO AI DANNI CHE COSTORO VI HANNO FATTO e VI STANNO FACENDO……!
Per una volta, lasciate da parte i princìpi e difendete le vostre tasche e il vostro welfare, ottenuto con il vostro impegno e il vostro sudore !

Commento Leonida…

… all’articolo di ieri 13/05/2019 su ilgiornale.it 

“Le sparate di Durigon dimostrano che non capisce un tubo di pensioni, di leggi (145/2018…. la sua legge), di circolari Inps (62/2019), di  nuove penalizzazioni ai pensionati per 3- 5 anni. Durigon fa opera di distrazione di massa e diffonde fake-news.
I tagli imposti dal governo giallo verde sono pesanti (già a partire da 2500 euro lordi/mese di pensione), pluriennali, irrecuperabili e ingiustificati.
Noi pensionati ce ne ricorderemo in cabina ELETTORALE !!!!! „

Leonida

Sul taglio delle pensioni adesso è caos all’Inps. E la Lega va all’attacco – L’Inps va su due binari per il taglio delle pensioni d’oro e per i ricalcoli con le rivalutazioni. Durigon: “Ecco perché l’Inps è nel caos”

La Corte Costituzionale: “organo di Garanzia” o “organo Politico” ?

L’Italia del 2019 è caratterizzata da vistose anomalie sia politiche che relative alla magistratura.

Abbiamo un governo, quello giallo-verde, in cui coesistono maggioranza ed opposizione e in cui i litigi quotidiani ricordano quelli della sit-com  di Mondaini/Vianello. Avrebbero sconfitto la povertà per legge, ma ci manderanno a sbattere perché non saranno in grado di trovare 22 miliardi per azzerare l’aumento dell’IVA nel 2020.

Nel frattempo il reddito di cittadinanza si è rivelato un “bluff” costoso ed inutile perché larga parte dei nuovi “sussidi” si aggirerà sui 50-200 euro, cifre ben lontane dalle promesse di Di Maio.

L’unica certezza è quella relativa alla assunzione di 3-4 mila “facilitatori” che saranno incapaci di trovare lavoro per gli altri, ma hanno comunque sistemato il “loro”.

Tra un “selfie” e l’altro, intanto la politica è in stallo: tra le ferie del parlamento e le elezioni europee di fine maggio.

Significativo il silenzio del Presidente della Repubblica, sui temi istituzionali diversi da quelli della solidarietà da garantire all’universo mondo afro-asiatico. Altrettanto significativa infine la Sentenza della Corte Costituzionale che ha considerato assolutamente legittimo il pesante ritardo definito, per legge, nella erogazione del TFR/TFS, dilazionata fino a 5 anni.

Qualcuno però ci dovrebbe spiegare quale sia la logica, politica e costituzionale, che sottende alla decisione di non dare subito al neo pensionato i Suoi denari, quelli che ha accantonato mese dopo mese per il Suo TFS/TFR, ossia per quel mucchietto di denaro sul quale aveva (ahi Lui ! ) fatto conto per una serie di iniziative familiari.

Ancora una volta il Parlamento (prima) e la Corte Costituzionale (poi) hanno leso il diritto dei cittadini pensionati, da sempre considerati un “bancomat” della finanza pubblica: contributo di solidarietà, pesanti tagli alla rivalutazione delle pensioni ed infine la “beffa” sull’erogazione del TFS/TFR.

La Sentenza della Corte Costituzionale costituisce un brutto segnale per il destino delle azioni legali intraprese dal Forum Pensionati d’Italia (18 Associazioni pensionistiche per oltre 800.000 pensionati), azioni peraltro “doverose” e “giuste” da intraprendere.

La speranza è che questa nostra magistratura, sempre più ossequiosa verso le estemporanee decisioni di una politica “cieca” verso il futuro, possa finalmente riscattarsi e valutare i provvedimenti politici penalizzanti i pensionati per quello che essi sono: una persecuzione perdurante dall’anno 2000, una persecuzione che colpisce coloro che non possono sfuggire ai tagli ingiusti. Si tratta infatti di tasse a danno di pochi e non di tutta la collettività.

Comunque sia, i pensionati derubati non potranno che reagire con due soli comportamenti: le azioni legali (sia in Italia che in Europa) e l’uso ragionato del voto in occasione delle prossime europee.

A Matteo e a Luigi diciamo a gran voce: “state sereni !”

Le FAKE NEWS di Durigon

Egregio Dr. GIORDANO,

scrivo a Lei perché non ho la e-mail del Suo Direttore, Maurizio Belpietro.

Leggo LA VERITÀ  dal primo numero. Ma oggi, la lettura dell’intervista di Luca Telese mi ha lasciato “basito”.

Abbiamo un altro sottosegretario, questa volta della Lega, che fa affermazioni “parziali” (ma potrei adoperare altri termini).

L’ipotesi migliore è che non conosca quello di cui parla. L’ipotesi peggiore è che sia un comunista travestito da leghista.

Finge di dimenticare che, se il governo gialloverde (o Bibì – Bibò) non avesse varato la legge 145/2018 (articolo 1, commi da 260 a 269), a far data dal 1° gennaio 2019 le pensioni sarebbero state nuovamente rivalutate con le % previste dalla legge 388/2000.

Ma, invece, il governo ha deciso di continuare a tagliare nettamente la rivalutazione di  tutte le pensioni superiori a 3 volte il minimo INPS (circa 1532 euro lordi/mese), con tagli che viaggiano dal 3% al 60% (articolati per fasce): si tratta di tagli triennali, applicati nuovamente dopo tutti i tagli fatti da chi ci ha governato dal 2000 al 2018…

Tagli su tagli, punitivi per chi era già stato penalizzato nei decenni precedenti. E non si tratta di centesimi ma di altri “euri” rubati, che si aggiungono a quelli rapinati in precedenza. Danni permanenti, che avranno effetto negativo per l’intera vita pensionistica di ciascuno.

A casa mia, si è ladri sia che si rubi poco sia che si rubi tanto.

Non so chi abbia elaborato la tabella a pag. 8 de LA VERITÀ del 12/04/19. Noi ne abbiamo elaborate, accurate e analitiche, perché suddivise per molteplici fasce pensionistiche: tutte dimostrano l’entità dei danni pregressi e quelli degli anni a venire: 2019-2020-2021.

Durigon la definisce “equità sociale”: definizione da comunista .

Se la mia pensione è frutto di contributi correttamente versati, non si tratta di equità sociale ma di un FURTO.

L’equità sociale va garantita con le tasse e non con i soldi dei pensionati, con pensioni lorde superiori a 1.530 euro/mese.

Stia pur tranquillo, Durigon. “I pensionati italiani sono più intelligenti”…. e si ricorderanno dei danni fatti, anche dalla Lega, alle loro pensioni.

Le elezioni di fine maggio sono tra poche settimane. Vedremo cosa succederà. Per intanto, sappia  Durigon che stanno partendo migliaia di azioni legali, per fare dichiarare incostituzionali i tagli pensionistici da Lui difesi.

Ne vedremo delle belle…. Ci saranno pure dei giudici, a Roma e Berlino, capaci di separare il grano dalle erbe infestanti !

Stefano Biasioli

Segretario dell’APS-LEONIDA e membro del Comitato Direttivo del Forum Pensionati d’Italia (18 Associazioni, 800.000 aderenti).

NB    –  Poiché “carta canta e villan dorme”, potremmo riempire pagine de “LA VERITÀ” con decine di tabelle che dimostrano quanto sopra da me affermato.

Risposta del Dott. Pietro Gonella su quanto afferma Durigon:

“RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI: ENNESIMA FAKE NEWS DEL GOVERNO GIALLO-VERDE

Egregio Signor Durigon, Sottosegretario al Lavoro in quota Lega, anche a Lei – come piace sempre più spesso a Di Maio – piace raccontare balle e fandonie nonché fornire false informazioni sul tema della rivalutazione delle pensioni.

Non è delle opposizioni i “bluff dialettico”, come lo definisce Lei nella  intervista  rilasciata al quotidiano La Verità il 12 aprile scorso, ma è una Sua energumena e becera Fake News data in pasto ai lettori che, su questo siamo d’accordo con Lei, sono intelligenti, però così tanto e in modo tale da saper trarne autonome, consapevoli e obiettive valutazioni.

Il confronto tra le diverse ipotesi di rivalutazione (le Sue colonne tabellari) viene presentato con stile riprovevolmente autoreferenziale, in quanto non è la colonna E ma se mai la colonna D che deve essere presa correttamente a riferimento per verificare il furto che viene perpetrato a danno di tutti i pensionati in modo non certo trasparente, quasi clandestino.

Egregio Signor Durigon, le Sue affermazioni sono polvere e non “sostanza”; è su quest’ultima che va posta l’attenzione di tutti i pensionati, ai quali nel triennio 2019-2021 vengono sottratti/rubati – questa è la cruda e brusca realtà – oltre 2 miliardi, non bruscolini come Lei vuole far apparire con un’edulcorante e fuorviante intervista.

Se avete deciso di usare i pensionati – anche su indicazione della Commissione UE – come un “bancomat” per pareggiare i conti della vostra legge di bilancio 2019, il Suo Governo avrà, come è giusto che sia, la risposta che merita in occasione delle prossime tornate elettorali.”

SAVE THE DATE – Attenzione Attenzione… a Tutti i Pensionati del Triveneto

Vi informiamo che la prossima Assemblea dell’APS-Leonida si terrà Sabato 11 maggio 2019 dalle ore 10:00 alle ore 12:30 a PADOVA – (Hotel FOUR POINTS ex Sheraton) uscita PD-EST.

Ordine del giorno:

  1. sintesi sulla situazione pensionistica e sui tagli ai pensionati italiani;
  2. presentazione e consegna della modulistica relativa alle azioni legali 2019;
  3. istruzioni per l’uso;
  4. breve sintesi della situazione contabile dell’Associazione;
  5. modulistica per assegnare il 5×1000 alla nostra Associazione;
  6. varie ed eventuali

VI ATTENDIAMO NUMEROSI e PARTECIPI !

I CONTI “NERI” del GOVERNO GIALLO-VERDE

Articolo di Stefano Biasioli – Pubblicato su startmag.it del 10.4.19

Ancora una volta i “numeri ” spappolano le sceneggiate politiche davanti ai mass media. I numeri del governo giallo-verde sono “neri”, nemmeno grigi. Neri, come l’economia in recessione, alla faccia delle affermazione populistiche di DiMaio (“abbiamo vinto la poverta’”), la sicumera di Conte (” 2019, un anno bellissimo) e le esternazioni di Salvini ( “i gufi di Confindustria”).

Da un governo cosi’ raffazzonato, da una coppia come quella di Caino-Abele (decidete Voi chi sia Caino e chi Abele), da ministri che si fanno selfie , che finiscono su CHI per sbaciucchiamenti alle morose piu’ o meno scosciate, da gente che promette e poi non mantiene, che cosa Vi aspettavate? Un aumento del PIL dell’1-2% nel 2019 ? Un rapporto deficit/PIL del 2% ? La sterilizzazione dell’aumento dell’IVA nel 2020 ? La benedizione della UE e dei mercati ? Le vincite al lotto ? 

Peggio del previsto, il DEF 2019. La bozza circolata ieri conferma il disastro: PIL che scende, il debito/PIL che cresce (dal 132,2% del 2018 al 132,7 % nel 2019…), la disoccupazione in salita (dal 10,6% del 2018 all’11,2% del 2019)…..

Non  ci sono state conferenze stampa governative, ieri. I ministri sono fuggiti alla chetichella.

Una fuga….verso nuovi selfie, domattina ? Dubitiamo che questi ministri facciano un bagno di umiltà e dicano chiaramente agli italiani come stanno le cose. Lo dicano ora, ben prima delle europee. Lo dicano ora, senza sparare ancora su Tria che ( nonostante le topiche relative alle nomine parentali) non ha truccato i numeri.

Quota 100 e “mancia ai poveri/disoccupati” hanno prosciugato le casse statali, senza effetti sul PIL, né  a breve, né  a lungo termine. Da anni sentiamo parlare di dismissioni di immobili pubblici, per fare cassa: adesso si parla di vendere caserme, caselli ferroviari, scuole dismesse etc etc etc per circa 3 miliardi di euro. Un “sogno”, per chi – come me- ricorda uno studio del CNEL sugli immobili pubblici, validato dall’esperienza di UCKMAR. Altri anni, altro CNEL….! Chi scrive, non ha mai preso visione ( ma qualcuno lo ha fatto o no ?) della situazione degli immobili pubblici, della loro condizione immobiliare, della loro redditività e dei costi di manutenzione. In un paese normale, ma l’Italia non lo è, prima di “sparare” cifre su vendite immobiliari statali tutte da verificare (chi sarebbero i compratori e quali sarebbero le nuove destinazioni d’uso di siffatti immobili dismessi…?), occorrerebbe disporre di una banca dati adeguata ed aggiornata. A chi compete farlo ? A Toninelli, a Casaleggio, a Di Maio ?

La finiamo qui.

MA NON SENZA RICORDARE CHE QUESTO GOVERNO HA MESSO A PUNTO UN FURTO A DANNO dei PENSIONATI che, strategicamente, sarà CONCRETIZZATO DOPO LE ELEZIONI EUROPEE.

UN FURTO di 3,2 MILIARDI di EURO, a danno di TUTTI I PENSIONATI, con pensioni superiori a 3 volte il minimo INPS (1530 euro/lordi/mese). A moltissimi saranno tolti decine o centinaia di euro, a molti sarà tolto ben di più. Comunque sia, il 32% del costo del reddito di cittadinanza sarà pagato dai pensionati.

Una politica “da comunisti”, un “esproprio ” a danno dei pensionati. In un paese in cui almeno 12 milioni di persone non pagano le tasse: eppure vivono. 5 milioni di essi forse vivono malaccio, ma gli altri 7 milioni come campano ? Con espedienti legati al lavoro nero o con continue vincite al gratta e vinci ? 

La benemerita Finanza non è mai stata messa in grado di stanare il 70% degli evasori totali e di recuperare una quota significativa dei 100-120 miliardi di evasione. Per questo, i governi degli ultimi venti anni (incluso quello SALVINI-DIMAIO) hanno preferito non potenziare significativamente i controlli incrociati (tenore di vita/ denuncia dei redditi) e mettere la mani in tasca ai pensionati, per ridistribuire denaro a chi non ha, o non vuole avere, un lavoro.

NO, COSÌ NON VA. GLI ELETTORI del NORD non hanno votato LEGA per questo ! Hanno votato LEGA (in larghissima parte) per il SI-TAV, per il SI-PEDEMONTANA, per l’AUTONOMIA REGIONALE (in un’Italia federalista), per la FLAT-TAX, per la STERILIZZAZIONE dell’IVA….per la DETASSAZIONE del LAVORO, per la CHIUSURA dei CONTRATTI PUBBLICI in SANITA’, quelli bloccati dal lontano 2009…

CONCLUDENDO

Adesso, le chiacchiere stanno a zero. Alle EUROPEE i PENSIONATI LEONIDA, i PENSIONATI del FORUM PENSIONATI d’ITALIA voteranno tenendo ben presente chi li ha traditi, con promesse non mantenute, in questi 12 mesi. Tenendo ben presente le sceneggiate dei ministri e sottosegretari, i selfie, le dichiarazioni, le “parate” televisive.

Cosa succederà ?  Il futuro è sulle ginocchia di Giove, ma ciò che è successo dal 2011 al 2018 è memoria troppo recente. Certo, siamo in Italia. E, chi ha solo un lavoro legato alla politica e alle poltrone della politica, farà di tutto per resistere altri 4 anni.

Noi, pensionati, non ce lo meritiamo !

Vi racconto la bizzarra storia di noi medici pensionati (chiamati nuovamente alla leva)

L’intervento di Stefano Biasioli startmag.it – 30.03.2019

L’Italia è proprio uno strano paese. Un posto in cui la memoria storica o è scomparsa o non serve a nulla. Un posto dove le “notizie false ” (ad esempio la modella morta per contaminazione nucleare) prevalgono su quelle vere, messe sempre in angolo, reiette.

Adesso, finalmente, la politica ha preso atto che la sanità è in crisi: crisi di finanziamenti (quasi bloccati dal 2008 in poi, e con una percentuale di finanziamento rispetto al pil inferiore alla media europea); crisi strutturale (pochi posti letto per acuti, insufficienza di posti letto per cronici, vetustà media degli edifici ospedalieri); crisi di affidabilità (come dimostrata dalle numerose cause sanitarie); crisi di organici (personale medico, infermieri, tecnici).

La politica se ne è accorta tardi, ma – come al solito – pensa di affrontare questa grave criticità con i “pannolini caldi” e non con soluzioni rapide, drastiche, ragionate.

Sono partite le giunte leghiste del nord (Veneto e Lombardia) a proporre il “richiamo alle armi” dei pensionati.

Si sono aggiunti i ministri dell’università e della salute a proporre lo sblocco del numero chiuso a medicina e 2000 borse di studio specialistiche in più.

Pannicelli caldi. Da parte di regioni teoricamente virtuose sul piano sanitario. Da parte di ministeri che, per decenni hanno ignorato il problema……. continua a leggere QUI