PENSIONATI non dormite, SVEGLIATEVI !

Ecco il vero grande “furto” fatto dai vari Governi, dal 2006 in poi !

I titolari delle c.d. “pensioni d’oro” ritengono/sono intimamente convinti che sia il contributo di solidarietà (= taglio secco) il più pesante “FURTO” perpetrato dai vari Governi sui loro trattamenti pensionistici. Taglio secco che, ad es. su una pensione di 10.000 euro lordi mensili, si può mediamente quantificare in un prelievo forzoso di 5.000/6.000 euro lordi annui.

NON È COSÌ !!!

Il vero grande “FURTOè quello legato alla mancata o parziale rivalutazione delle pensioni nel corso dei vari anni come si può desumere dalla attenta e consapevole lettura della tabella sotto riportata. Un vero grande furto che riguarda anche le pensioni di 2.000/3.000/4.000/5.000 euro lordi mensili.

In soli 13 anni, dal 2006 al 2019, come si può constatare e vedere, il furto è pari ad una annualità intera di pensione!!!

Una notizia da sballo, invereconda e vergognosa, passata sotto silenzio da tutti i media.

Pietro Gonella e Stefano Biasioli

Alleghiamo TABELLA

TM = Trattamento minimo

 Considerando che per il periodo 2020-2029 permangano i valori del 2019

Dati tratti dall’Inserto “Corriere Economico” dell’8 luglio 2019 (articolo a firma di Alberto Brambilla e Antonietta Mundo, massimi esperti in materia previdenziale assieme a Giuliano Cazzola)

Commentino Triveneto:

Per fortuna una buona parte dei pensionati INPS ex INPDAP del Triveneto si è svegliata…. ad oggi sono 285 i ricorrenti del Triveneto alle nostre azioni legali 2019. Non male !

Tuttavia Noi puntiamo a superare largamente la “barriera” dei «300»

DECENZA e INDECENZA

Questa torrida estate ha fatto perdere la sinderesi ( = capacità di connettere, di distinguere tra bene e male – Il nuovo Zingarelli ) a parecchie persone.

INDECENZA 

È indecente vedere, per le strade cittadine, uomini e donne abbigliati come se fossero in spiaggia. Uomini con  “canotta” (o torace totalmente scoperto) e infradito. Donne con larghe parti scoperte, anche se l’età e la ciccia incombente richiederebbero una totale copertura, ottenuta con vesti leggere.

Ma è ancora più indecente che, con un siffatto abbigliamento, si entri nelle corsie di un ospedale. Abbigliamento indecente e pericoloso, per sé e per le persone ricoverate, che si vanno a visitare.

Indecenti sono coloroche vanno in ospedale e in ambulatorio senza silenziare il proprio telefonino, causando così disagio e arrabbiature ai sanitari ed ai pazienti.

Indecenti sono quei parlamentari che non rispettano, con un vestiario acconcio, il loro ruolo istituzionale e la (Tanta o poca ?) sacralità delle aule parlamentari.

Indecenti sono coloroche ritengono che una qualunque legge varata dal parlamento possa essere violata  per presunti scopi umanitari o “interpretata da magistrato di turno”.

Risultato ? Sullo stesso argomento e sullo stesso testo legislativo, pareri diversi tra magistrati inquirenti e giudicanti, con risultati “discutibili”, “buffi”, “disorientanti”.

ITALIA PATRIA DEL DIRITTO ?

Ai tempi dei romani, forse. Non certamente oggi.

Si pensi al disastro amministrativo-economico-procedurale della triste vicenda delle banche venete. Si pensi alla eterogeneità delle decisioni della magistratura in tema di migranti, irregolari, economici e  “non politici”.

Si pensi alla presenza di “nuovi schiavi” tra i migranti irregolari, raccolti in campi profughi indecenti (chi si ricorda di CONA ?) e prede facili per i caporali di giornata o per traffici di sostanze illecite.

Si pensi a quanti  immigrati abbiano residenze fasulle, per giustificare l’accesso al nostro sistema sanitario.

Si pensi alle faide “scoperte” all’interno della magistratura.

Si pensi alle migliaia di fascicoli “contro qualcuno o qualcosa”, aperti 1-3-5-10-15 anni fa e lasciati marcire, con continui rinvii,  per la gioia degli avvocati e la incazzatura dei soggetti interessati (siano esse denuncianti o denunciati).

OSPEDALI e TRIBUNALI

Da vecchio medico ospedaliero mi chiedo e Vi chiedo. Perché in Ospedale le cartelle dei malati vanno chiuse alla dimissione e/o dopo il completamento delle indagini e del ciclo di terapia e invece nei Tribunali i fascicoli possono invecchiare, ingiustificati?

Perché, in ospedale, se un Primario non “chiude” una cartella (diagnosi, lettera di dimissione, DRG) la Direzione ospedaliera interviene rapidamente  per “danno clinico ed economico all’Ente” ?

Perché il PRESIDENTE di UN TRIBUNALE o chi per Lui non effettua analoghi controlli operativi sui magistrati del Tribunale stesso?

Nel Servizio Sanitario Nazionale è ormai nota la produttività dei singoli sanitari e delle singole strutture.

Qual è la produttività del sistema giudiziario, in toto e per singolo tribunale?

Lo so, è un tema scottante. Ma non c’è diritto garantito, in assenza di una certezza sui tempi delle azioni legali in essere.

Problema di organico?  Numero basso di magistrati e di amministrativi?

E, allora, che ne è del CRONICO SOTTO-ORGANICO dei MEDICI e dei SANITARI in Italia?

Sempre di più è evidente che, da circa 20 anni, la POLITICA HA FALLITO, IN CAMPO SANITARIO. Ha fallito perché non ha saputo programmare il numero dei professionisti della sanità. Chi scrive ha, durante le trattative all’ARAN per il CCNL 2002-2003  dei medici ospedalieri, ripetutamente previsto la futura carenza dei medici. Inascoltato, purtroppo.

E di tutto si parla, oggi, in Italia (tra i politici e tra i cittadini) tranne della necessità di RIFORMARE il SSN, datato 1978.     1978 !!!

E di tutto si parla, oggi, in Italia, tranne della necessità di modificare pesantemente l’assetto della GIUSTIZIA ITALIANA, per evitare che la giustizia si trasformi in ingiustizia.

L’orizzonte appare molto buio. 

Azioni Legali APS-Leonida anno 2019

Prosegue a spron battuto la raccolta della documentazione relativa alle azioni legali 2019 contro i tagli previsti dalla Legge di stabilità 2019.

Anche i pensionati più riottosi, si sono accorti – analizzando i cedolini pensionistici di giugno e luglio 2019, che i tagli sulle loro pensioni non sono assolutamente di modesta entità, alla faccia di quanto dichiarato spudoratamente reiteratamente da alcuni esponenti di questo fantomatico governo gialloverde.

Noi dell’APS-Leonida siamo lieti di annunciare che, sino ad oggi, il numero degli aderenti ai ricorsi è superiore a 240 nel Triveneto (adesioni raccolte in circa un mese).

Le previsioni sono che verrà superato il record dei ricorrenti 2014-2017 e che il numero degli aderenti 2019 all’APS-Leonida è destinato a lievitare ulteriormente.

Ricordiamo a Tutti che la raccolta della documentazione finirà entro il 15 di luglio e che essa sarà prorogata solo per motivi straordinari.

Dalla metà di luglio in poi, la Segreteria dell’APS- Leonida si dedicherà al controllo della documentazione raccolta e, qualora fossero presenti degli errori o delle mancanze all’interlocuzione diretta con gli interessati.

Lo Studio Avv. Angiolini si attiverà poi nel mese di agosto, per depositare i ricorsi alle varie Corte dei Conti del Triveneto entro e non oltre il 15 Settembre p.v.

Frasetta storica:

«Aiutate ad aiutarvi !! »

AVVISO ai PENSIONATI APS-LEONIDA e a TUTTI i PENSIONATI del TRIVENETO

Ricordiamo a tutti i Pensionati che continua la raccolta per partecipare alle azioni legali dell’APS-Leonida contro i furti pensionistici di questo governo.

La raccolta dei documenti terminerà il 15 LUGLIO prossimo venturo

PERTANTO

i Pensionati Triveneti INPS che si fossero addormentati – si sveglino finalmente e lottino concretamente con Noi contro i tagli osceni alle nostre pensioni.

Come possono contattarci? Inviando una e-mail a: info@aps-leonida.com sarete contattati al più presto.

Firmato,

la Segreteria APS-Leonida

… aggiornamento di oggi 10 giugno 2019…

Oggi lunedì 10 giugno si è riunito a Roma, presso la sede della CONFEDIR – FEDERS.P.eV., il Forum pensionati d’Italia per fare il punto sulla situazione delle trattenute pensionistiche e dei ricorsi dei pensionati aderenti al Forum stesso.

Il Prof. Michele Poerio ha fatto il resoconto dei recenti incontri con la Cida e ha fatto un’analisi della situazione attuale, ormai evidente a tutti i pensionati INPS che hanno toccato con mano i tagli delle loro pensioni.

Dopo l’Associazione Magistrati, che ha depositato un primo ricorso alla Corte dei Conti di Trieste, ci saranno i ricorsi organizzati dall’APS-Leonida con lo studio Angiolini di Milano.

Ricordiamo che la APS-Leonida ha deciso di chiudere la raccolta della documentazione per i ricorsi alla Corte dei Conti il 15 luglio 2019

Un fatto è certo: la platea dei ricorrenti si sta allargando, giorno dopo giorno.

… riflessione…

Prendiamo atto dei risultati elettorali e ci auguriamo che finalmente il Parlamento italiano, finite le elezioni europee, prenda atto che i tagli pensionistici imposti dalla legge di stabilità (Legge 145/2018 del 28.12.18 Art. 1 da comma 260 a comma 269) sono profondamente ingiusti ingiustificati e incostituzionali.

Nel frattempo noi pensionati APS Leonida e tutti i pensionati del Forum Pensionati d’Italia continueremo a raccogliere la documentazione necessaria per impugnare la legge di stabilità del 2019 e in particolare i Commi dal 260 al 269 dell’articolo 1 della legge citata.

Le adesioni ai nostri ricorsi sono già centinaia, noi della APS Leonida termineremo la raccolta dei documenti il 15 di luglio in modo tale che i ricorsi vengano depositati alle Corte dei Conti del Triveneto entro l’inizio di settembre.

Ci sarà pure un giudice a Berlino!

…ULTERIORE INCAZZATURA…

Buona parte dei pensionati italiani, soprattutto quelli INPS, ormai sa che la legge di bilancio 2019 penalizza i 5,3 milioni di pensionati INPS (sia pubblici che privati), tagliando dal 1° gennaio 2019 la rivalutazione annuale, con tagli che però partiranno (guarda caso !) dal 1° giugno 2019, ossia dopo il voto europeo del 26 maggio.

Se la mancata/parziale rivalutazione colpirà tutti i 5,3 milioni di pensionati citati, invece un’altra tagliola massacrerà i pensionati INPS titolari di pensioni superiori a 100.000 euro/lordi/anno, con tagli dal 15 al 40% del totale.

Pochissimi però sanno che il numero di questi ultimi è ridicolo: si tratta di 24.287 soggetti, cui Di Maio-Salvini rapineranno circa 300 milioni per 5 anni.

24.287 SOGGETTI in un paese in cui le auto di lusso circolanti sono superiori al mezzo milione. E GLI ALTRI 475.713 CHI SONO ???? Sicuramente degli IGNOTI al fisco, sia come lavoratori attivi che come pensionati “non pubblici”.

Tornando ai 24.287 soggetti rapinati, ironicamente ci domandiamo: “chi sono costoro? Dei Cirenei, dei masochisti o degli sfigati? Certamente sono coloro che per tutta la vita lavorativa hanno pagato fior di contributi (33% del lordo) e che da pensionati continuano a pagare tasse superiori alla media europea.

Lo Stato infatti toglie loro il 43% del lordo, cui dal 2019 e fino a tutto il 2023, si aggiungerà un ulteriore taglio del 15% sul lordo.

Meditate gente, meditate.

Per l’ennesima volta sono colpite le pensioni superiori a 5.000 euro/netti/mese ma, data la fame di denaro e dato l’atteggiamento sanculottistico di questo governo, al prossimo giro sono prevedibili rapine importanti anche per i titolari di pensione sul 2-3-4000 euro lordi/mese.

PENSIONATI e PENSIONANDI, PENSATE BENE A QUESTO, PRIMA DI SCEGLIERE CHI VOTARE !

 

PENSIONATI, SVEGLIA ! NON VOTATE I GIALLO-VERDI e il PD – VOTATE CHI VOLETE, ma non costoro !!!!!

Articolo redatto da APS-Leonida

Oggi, 22/05/19, ci siamo turati il naso, come faceva Montanelli, e abbiamo comperato 11 giornali 11, per vedere quanti avrebbero scritto e commentato i TAGLI ALLE PENSIONI, a tutte le pensioni superiori ai 1530 euro lordi/mese.

Ebbene, solo 5 giornali su 11 hanno colonne o colonnine dedicate ai tagli.

  • La Gazzetta dello Sport, pag. 53, con 27 righe confinate nell’angolo di Dx.
  • La Repubblica, pag. 3, con 5 righe all’interno di una paginata contro Tridico, il discusso presidente dell’INPS.
  • Il Sole 24 ore, con un articolo “discreto” ma non “conclusivo”.
  • Italia Oggi, pag.1 e 36, (D. Cirioli) con una tabellina sui tagli % alle pensioni over 100.000, ma con assenza di una colonna dedicata ai tagli assoluti. Nell’articolo, manca ogni dettaglio sui tagli alla rivalutazione, tagli che colpiscono almeno 5,3 milioni di pensionati !
  • Il Giornale: in prima pagina, con un succoso editoriale di Sallusti e – a pag. 6 un articolo di De Francesco.

Riportiamo i testi citati a parte (li troverete nella sez. “Documenti” del sito www.APS-Leonida).

Nessun articolino, articoletto e nessuna riga sui tagli da parte di : Corsera, Avvenire, L’Arena, Il Giornale di Vicenza, Il Fatto quotidiano, La Verità.

NOI PENSIONATI di LEONIDA, REGISTRIAMO QUESTI SILENZI e LI PORTEREMO CON NOI IN CABINA ELETTORALE, domenica prossima.

NOI PENSIONATI, ci ricorderemo – in cabina elettorale – dei tagli pensionistici imposti dai governi di Monti, Letta, Renzi, Gentiloni e dal GOVERNO GIALLO-VERDE.

In cabina elettorale, per una volta, penseremo alle nostre tasche e NON VOTEREMO PER CHI CI HA DANNEGGIATO, in MODO INGIUSTO, INCOSTITUZIONALE, GROSSOLANO, facendoci un DANNO IRREVERSIBILE.

Che ci abbiano tagliato pochi o tanti euro, non importa.

HANNO ROTTO IL PATTO CHE AVEVANO FATTO CON NOI AL MOMENTO del PENSIONAMENTO.

I GIALLO -VERDI SONO perciò TRADITORI e MENTITORI.

Mentitori perché non siamo “parassiti” (come ha detto DI Maio); traditori perché hanno tagliato con l’accetta anche la parte totalmente contributiva delle nostre pensioni ,smentendo quanto detto e scritto dai giallo-verdi da Agosto 2018 in poi.

Ci fermiamo qui.

ORA IL VOTO.

POI, dal 3 GIUGNO 2019 i RICORSI – a migliaia – alle Corti dei Conti regionali ed ai Tribunali Civili.

A MIGLIAIA, perché il FORUM PENSIONATI d’ITALIA raccoglie 800.000 pensionati INPS, di ben 18 Associazioni pensionistiche AUTONOME, con diversa origine.

Ci saranno, prima o poi, dei GIUDICI EQUI, a livello regionale e a Roma ?

Noi ci proviamo e non ci fermeremo, fino ad ottenere giustizia !

E che non ci si venga a dire che “siamo egoisti” ! Abbiamo già dato, dal 2008 in poi….. migliaia di euro, scippati alle nostre pensioni e finiti in ASSISTENZA, assistenza “elettoralistica ” (!).

Adesso basta !!!!

I FURTI DEL GOVERNO GIALLO VERDE

20 maggio 2019 – testo redatto da APS-Leonida
Come era prevedibile ed abbiamo più volte detto noi di APS Leonida il Governo in carica non è migliore dei precedenti, tutt’altro!
È un Governo addirittura più calcolatore e ingannatore, elettoralmente parlando, come sta a dimostrare una recente intervista smargiassa del Sottosegretario al Lavoro Durigon secondo il quale a tutti i pensionati viene assicurato nel 2019 un importo superiore a quello dell’anno precedente!!!???.
Alla luce di questa deplorevole ed ennesima fake news tutti i pensionati devono valutare con la dovuta attenzione i fatti di questi ultimi mesi.
A fine dicembre 2018 l’INPS emana la circolare 122 con la quale impartisce disposizioni per la rivalutazione delle pensioni secondo la legge 388/2000 finalmente: ripristino della perequazione “ordinaria” (100% per le pensioni fino a 3 volte il TM, 90% per le pensioni tra 3 e 5 volte il TM, 75% per le pensioni superiori a 5 volte il TM); ripristino assicurato dal Ministro del Lavoro del tempo, Poletti, per la data dell’1 gennaio 2019, dopo ben cinque anni di non applicazione della stessa.
Così non è stato, in quanto dall’1 gennaio 2019 è entrata in vigore la Legge Finanziaria 145/2018 che fissa diverse percentuali a scendere e più penalizzanti di rivalutazione: non più tre, ma ben sette fasce (dal 100% fino al 40%).
Nonostante ciò i cedolini delle pensioni di gennaio-febbraio-marzo hanno erogato/pagato i trattamenti rivalutati secondo la predetta L. 388/2000, ignorando totalmente le disposizioni della Legge Finanziaria 145/2018.
Soltanto dal mese di aprile 2019 l’INPS ha applicato quest’ultima legge con la circolare n. 44/2019, così continuando nel mese di maggio.
Oggi però, 20 maggio 2019, abbiamo finalmente la prova provata del comportamento subdolo e truffaldino del Governo giallo-verde.
Infatti il cedolino di pensione del mese di giugno, rinvenibile/estraibile dal sito on line dell’INPS, è una mazzata vera e propria:
  1. RECUPERO/CONGUAGLIO dei primi tre mesi del 2019 relativamente agli importi di perequazione erogati/pagati in più del dovuto in applicazione della circolare n. 122/2018;
  2. RIDUZIONE della PENSIONE superiore a 100.000 euro lordi su base annua, con determinazione/trattenuta dell’importo/taglio mensile fino al mese di dicembre 2019 compresa la tredicesima mensilità;
  3. RECUPERO/CONGUAGLIO/TRATTENUTA dell’importo/taglio dei primi cinque mesi del 2019, con articolazione/suddivisione del relativo importo complessivo in tre rate nei mesi di giugno, luglio e agosto.
PENSIONATI svegliatevi tutti!
Non rimanete inerti, subendo un’ingiustizia per il triennio 2019-2021 che Vi sottrarrà/ruberà oltre 2,2 miliardi di euro. Chi non è in grado di accedere al sito on line dell’INPS chieda al proprio Sindacato di categoria l’importo del recupero/conguaglio dei primi tre mesi del 2019.
Il Governo ha furbescamente aspettato di applicare queste rivalutazioni ridotte e di tagliare le pensioni c.d. d’oro, con l’intendimento voluto in piena coscienza di farlo soltanto dopo il 26 maggio 2019 giorno di elezioni europee, e ciò al fine di non compromettere le proprie aspettative elettorali.
L’INPS ha oggi, 20 maggio 2019, smascherato questo inconfessabile e nascosto disegno. Il Governo pertanto è nudo.
Mancano 5 giorni al voto: meditate e ricordate che la riduzione della perequazione significa un DANNO IRREVERSIBILE, una perdita per sempre dei relativi importi: è una ferita che non si rimarginerà più.
Chi si vede ridotte/tagliate le pensioni mensili superiori a 100.000 euro lordi su base annua, sappia che si tratta di un prelievo forzoso che durerà cinque anni e che si protrae dopo i primi tre prelievi forzosi del 2000-2002/2011-2013/2014-2016. Dopo nove anni, altri cinque 2019-2023: fanno ben quattordici annialla faccia della temporaneità ed eccezionalità più volte affermata dalla Corte Costituzionale.

MESSAGGIO INPS nr 1926 del 20 MAGGIO 2019…. !!!

Cari Tutti,
Vi trascriviamo la mail che ci ha inviato stamane U. B. un nostro iscritto. Dal cedolino della mia pensione non contributiva di € 110.602,83 rilevo che  mi viene tagliato l’importo annuo di € 4.344,47 pari a € 334,19 mensili.
Quindi non mi viene tagliato il 15% di € 110.602,83  (cioè € 1.659,04/anno), ma ben € 4.344,47/anno pari al 39,28%, oltre il 23% in più!!!
Tutto è dovuto al fatto che viene ricompreso nel tetto complessivo la pensione contributiva che ricordo è calcolata al centesimo sui contributi effettivamente versati, vale  adire che si tratta di un importo che è il risultato matematico/attuariale  del montante contributivo.
Per questo va impugnato il comma 261 della L. 145/2018 che, ricomprendendo nel coacervo pensionistico la/e pensione/i contributiva/e, deforma in aumento le  percentuali di prelievo stabilite dallo stesso comma come ho visualizzato nelle 7 tabelle da Noi elaborate nei giorni scorsi.
Eppure Di Maio e Salvini avevano detto che non sarebbero state toccate le pensioni coperte dai contributi versati, guarda caso quelle dei parasubordinati liquidate  ex L. 335/1995.
È vero che non vengono toccate/ridotte, ma concorrono però – con le pensioni retributive o misto-retributive – a formare il tetto/il complesso dei trattamenti  pensionistici in godimento: È UN VERO E PROPRIO ESPROPRIO.
Un caro saluto, 
Leonida
Testo ricevuto:
Cari Amici,
ho visto le pensioni di giugno 2019:
1.  il tetto è stato fissato più alto di quanto percepito nel 2018 come  da Modello CUD dell’INPS in tal modo hanno aumentato l’iniqua sottrazione!
2. alle pensiomi più basse il calcolo di “n” volte la minima per fregare  l’aggiornamento non hanno tenuto conto dell’aumento delle pensioni minime e della XIV mensilità di giugno.

Ho già diffidato il Direttore Generale dell’INPS, la Sede periferica dell’INPS precisando che questa diffida non può costituire acquiescenza in caso di passaggio  alle “vie di fatto”. Ho chiesto il nominativo del Responsabile dei conti “aritmetici”.

Sono veramente incazzato di fronte a tanta superba ignoranza.

Ho sostenuto che quella di parasubordinato deve essere espunta dal calcolo.

Intanto ho scritto su FACEBOOK.

Buona Notte

U. B.