… riflessione…

Prendiamo atto dei risultati elettorali e ci auguriamo che finalmente il Parlamento italiano, finite le elezioni europee, prenda atto che i tagli pensionistici imposti dalla legge di stabilità (Legge 145/2018 del 28.12.18 Art. 1 da comma 260 a comma 269) sono profondamente ingiusti ingiustificati e incostituzionali.

Nel frattempo noi pensionati APS Leonida e tutti i pensionati del Forum Pensionati d’Italia continueremo a raccogliere la documentazione necessaria per impugnare la legge di stabilità del 2019 e in particolare i Commi dal 260 al 269 dell’articolo 1 della legge citata.

Le adesioni ai nostri ricorsi sono già centinaia, noi della APS Leonida termineremo la raccolta dei documenti il 15 di luglio in modo tale che i ricorsi vengano depositati alle Corte dei Conti del Triveneto entro l’inizio di settembre.

Ci sarà pure un giudice a Berlino!

…ULTERIORE INCAZZATURA…

Buona parte dei pensionati italiani, soprattutto quelli INPS, ormai sa che la legge di bilancio 2019 penalizza i 5,3 milioni di pensionati INPS (sia pubblici che privati), tagliando dal 1° gennaio 2019 la rivalutazione annuale, con tagli che però partiranno (guarda caso !) dal 1° giugno 2019, ossia dopo il voto europeo del 26 maggio.

Se la mancata/parziale rivalutazione colpirà tutti i 5,3 milioni di pensionati citati, invece un’altra tagliola massacrerà i pensionati INPS titolari di pensioni superiori a 100.000 euro/lordi/anno, con tagli dal 15 al 40% del totale.

Pochissimi però sanno che il numero di questi ultimi è ridicolo: si tratta di 24.287 soggetti, cui Di Maio-Salvini rapineranno circa 300 milioni per 5 anni.

24.287 SOGGETTI in un paese in cui le auto di lusso circolanti sono superiori al mezzo milione. E GLI ALTRI 475.713 CHI SONO ???? Sicuramente degli IGNOTI al fisco, sia come lavoratori attivi che come pensionati “non pubblici”.

Tornando ai 24.287 soggetti rapinati, ironicamente ci domandiamo: “chi sono costoro? Dei Cirenei, dei masochisti o degli sfigati? Certamente sono coloro che per tutta la vita lavorativa hanno pagato fior di contributi (33% del lordo) e che da pensionati continuano a pagare tasse superiori alla media europea.

Lo Stato infatti toglie loro il 43% del lordo, cui dal 2019 e fino a tutto il 2023, si aggiungerà un ulteriore taglio del 15% sul lordo.

Meditate gente, meditate.

Per l’ennesima volta sono colpite le pensioni superiori a 5.000 euro/netti/mese ma, data la fame di denaro e dato l’atteggiamento sanculottistico di questo governo, al prossimo giro sono prevedibili rapine importanti anche per i titolari di pensione sul 2-3-4000 euro lordi/mese.

PENSIONATI e PENSIONANDI, PENSATE BENE A QUESTO, PRIMA DI SCEGLIERE CHI VOTARE !

 

PENSIONATI, SVEGLIA ! NON VOTATE I GIALLO-VERDI e il PD – VOTATE CHI VOLETE, ma non costoro !!!!!

Articolo redatto da APS-Leonida

Oggi, 22/05/19, ci siamo turati il naso, come faceva Montanelli, e abbiamo comperato 11 giornali 11, per vedere quanti avrebbero scritto e commentato i TAGLI ALLE PENSIONI, a tutte le pensioni superiori ai 1530 euro lordi/mese.

Ebbene, solo 5 giornali su 11 hanno colonne o colonnine dedicate ai tagli.

  • La Gazzetta dello Sport, pag. 53, con 27 righe confinate nell’angolo di Dx.
  • La Repubblica, pag. 3, con 5 righe all’interno di una paginata contro Tridico, il discusso presidente dell’INPS.
  • Il Sole 24 ore, con un articolo “discreto” ma non “conclusivo”.
  • Italia Oggi, pag.1 e 36, (D. Cirioli) con una tabellina sui tagli % alle pensioni over 100.000, ma con assenza di una colonna dedicata ai tagli assoluti. Nell’articolo, manca ogni dettaglio sui tagli alla rivalutazione, tagli che colpiscono almeno 5,3 milioni di pensionati !
  • Il Giornale: in prima pagina, con un succoso editoriale di Sallusti e – a pag. 6 un articolo di De Francesco.

Riportiamo i testi citati a parte (li troverete nella sez. “Documenti” del sito www.APS-Leonida).

Nessun articolino, articoletto e nessuna riga sui tagli da parte di : Corsera, Avvenire, L’Arena, Il Giornale di Vicenza, Il Fatto quotidiano, La Verità.

NOI PENSIONATI di LEONIDA, REGISTRIAMO QUESTI SILENZI e LI PORTEREMO CON NOI IN CABINA ELETTORALE, domenica prossima.

NOI PENSIONATI, ci ricorderemo – in cabina elettorale – dei tagli pensionistici imposti dai governi di Monti, Letta, Renzi, Gentiloni e dal GOVERNO GIALLO-VERDE.

In cabina elettorale, per una volta, penseremo alle nostre tasche e NON VOTEREMO PER CHI CI HA DANNEGGIATO, in MODO INGIUSTO, INCOSTITUZIONALE, GROSSOLANO, facendoci un DANNO IRREVERSIBILE.

Che ci abbiano tagliato pochi o tanti euro, non importa.

HANNO ROTTO IL PATTO CHE AVEVANO FATTO CON NOI AL MOMENTO del PENSIONAMENTO.

I GIALLO -VERDI SONO perciò TRADITORI e MENTITORI.

Mentitori perché non siamo “parassiti” (come ha detto DI Maio); traditori perché hanno tagliato con l’accetta anche la parte totalmente contributiva delle nostre pensioni ,smentendo quanto detto e scritto dai giallo-verdi da Agosto 2018 in poi.

Ci fermiamo qui.

ORA IL VOTO.

POI, dal 3 GIUGNO 2019 i RICORSI – a migliaia – alle Corti dei Conti regionali ed ai Tribunali Civili.

A MIGLIAIA, perché il FORUM PENSIONATI d’ITALIA raccoglie 800.000 pensionati INPS, di ben 18 Associazioni pensionistiche AUTONOME, con diversa origine.

Ci saranno, prima o poi, dei GIUDICI EQUI, a livello regionale e a Roma ?

Noi ci proviamo e non ci fermeremo, fino ad ottenere giustizia !

E che non ci si venga a dire che “siamo egoisti” ! Abbiamo già dato, dal 2008 in poi….. migliaia di euro, scippati alle nostre pensioni e finiti in ASSISTENZA, assistenza “elettoralistica ” (!).

Adesso basta !!!!

I FURTI DEL GOVERNO GIALLO VERDE

20 maggio 2019 – testo redatto da APS-Leonida
Come era prevedibile ed abbiamo più volte detto noi di APS Leonida il Governo in carica non è migliore dei precedenti, tutt’altro!
È un Governo addirittura più calcolatore e ingannatore, elettoralmente parlando, come sta a dimostrare una recente intervista smargiassa del Sottosegretario al Lavoro Durigon secondo il quale a tutti i pensionati viene assicurato nel 2019 un importo superiore a quello dell’anno precedente!!!???.
Alla luce di questa deplorevole ed ennesima fake news tutti i pensionati devono valutare con la dovuta attenzione i fatti di questi ultimi mesi.
A fine dicembre 2018 l’INPS emana la circolare 122 con la quale impartisce disposizioni per la rivalutazione delle pensioni secondo la legge 388/2000 finalmente: ripristino della perequazione “ordinaria” (100% per le pensioni fino a 3 volte il TM, 90% per le pensioni tra 3 e 5 volte il TM, 75% per le pensioni superiori a 5 volte il TM); ripristino assicurato dal Ministro del Lavoro del tempo, Poletti, per la data dell’1 gennaio 2019, dopo ben cinque anni di non applicazione della stessa.
Così non è stato, in quanto dall’1 gennaio 2019 è entrata in vigore la Legge Finanziaria 145/2018 che fissa diverse percentuali a scendere e più penalizzanti di rivalutazione: non più tre, ma ben sette fasce (dal 100% fino al 40%).
Nonostante ciò i cedolini delle pensioni di gennaio-febbraio-marzo hanno erogato/pagato i trattamenti rivalutati secondo la predetta L. 388/2000, ignorando totalmente le disposizioni della Legge Finanziaria 145/2018.
Soltanto dal mese di aprile 2019 l’INPS ha applicato quest’ultima legge con la circolare n. 44/2019, così continuando nel mese di maggio.
Oggi però, 20 maggio 2019, abbiamo finalmente la prova provata del comportamento subdolo e truffaldino del Governo giallo-verde.
Infatti il cedolino di pensione del mese di giugno, rinvenibile/estraibile dal sito on line dell’INPS, è una mazzata vera e propria:
  1. RECUPERO/CONGUAGLIO dei primi tre mesi del 2019 relativamente agli importi di perequazione erogati/pagati in più del dovuto in applicazione della circolare n. 122/2018;
  2. RIDUZIONE della PENSIONE superiore a 100.000 euro lordi su base annua, con determinazione/trattenuta dell’importo/taglio mensile fino al mese di dicembre 2019 compresa la tredicesima mensilità;
  3. RECUPERO/CONGUAGLIO/TRATTENUTA dell’importo/taglio dei primi cinque mesi del 2019, con articolazione/suddivisione del relativo importo complessivo in tre rate nei mesi di giugno, luglio e agosto.
PENSIONATI svegliatevi tutti!
Non rimanete inerti, subendo un’ingiustizia per il triennio 2019-2021 che Vi sottrarrà/ruberà oltre 2,2 miliardi di euro. Chi non è in grado di accedere al sito on line dell’INPS chieda al proprio Sindacato di categoria l’importo del recupero/conguaglio dei primi tre mesi del 2019.
Il Governo ha furbescamente aspettato di applicare queste rivalutazioni ridotte e di tagliare le pensioni c.d. d’oro, con l’intendimento voluto in piena coscienza di farlo soltanto dopo il 26 maggio 2019 giorno di elezioni europee, e ciò al fine di non compromettere le proprie aspettative elettorali.
L’INPS ha oggi, 20 maggio 2019, smascherato questo inconfessabile e nascosto disegno. Il Governo pertanto è nudo.
Mancano 5 giorni al voto: meditate e ricordate che la riduzione della perequazione significa un DANNO IRREVERSIBILE, una perdita per sempre dei relativi importi: è una ferita che non si rimarginerà più.
Chi si vede ridotte/tagliate le pensioni mensili superiori a 100.000 euro lordi su base annua, sappia che si tratta di un prelievo forzoso che durerà cinque anni e che si protrae dopo i primi tre prelievi forzosi del 2000-2002/2011-2013/2014-2016. Dopo nove anni, altri cinque 2019-2023: fanno ben quattordici annialla faccia della temporaneità ed eccezionalità più volte affermata dalla Corte Costituzionale.

MESSAGGIO INPS nr 1926 del 20 MAGGIO 2019…. !!!

Cari Tutti,
Vi trascriviamo la mail che ci ha inviato stamane U. B. un nostro iscritto. Dal cedolino della mia pensione non contributiva di € 110.602,83 rilevo che  mi viene tagliato l’importo annuo di € 4.344,47 pari a € 334,19 mensili.
Quindi non mi viene tagliato il 15% di € 110.602,83  (cioè € 1.659,04/anno), ma ben € 4.344,47/anno pari al 39,28%, oltre il 23% in più!!!
Tutto è dovuto al fatto che viene ricompreso nel tetto complessivo la pensione contributiva che ricordo è calcolata al centesimo sui contributi effettivamente versati, vale  adire che si tratta di un importo che è il risultato matematico/attuariale  del montante contributivo.
Per questo va impugnato il comma 261 della L. 145/2018 che, ricomprendendo nel coacervo pensionistico la/e pensione/i contributiva/e, deforma in aumento le  percentuali di prelievo stabilite dallo stesso comma come ho visualizzato nelle 7 tabelle da Noi elaborate nei giorni scorsi.
Eppure Di Maio e Salvini avevano detto che non sarebbero state toccate le pensioni coperte dai contributi versati, guarda caso quelle dei parasubordinati liquidate  ex L. 335/1995.
È vero che non vengono toccate/ridotte, ma concorrono però – con le pensioni retributive o misto-retributive – a formare il tetto/il complesso dei trattamenti  pensionistici in godimento: È UN VERO E PROPRIO ESPROPRIO.
Un caro saluto, 
Leonida
Testo ricevuto:
Cari Amici,
ho visto le pensioni di giugno 2019:
1.  il tetto è stato fissato più alto di quanto percepito nel 2018 come  da Modello CUD dell’INPS in tal modo hanno aumentato l’iniqua sottrazione!
2. alle pensiomi più basse il calcolo di “n” volte la minima per fregare  l’aggiornamento non hanno tenuto conto dell’aumento delle pensioni minime e della XIV mensilità di giugno.

Ho già diffidato il Direttore Generale dell’INPS, la Sede periferica dell’INPS precisando che questa diffida non può costituire acquiescenza in caso di passaggio  alle “vie di fatto”. Ho chiesto il nominativo del Responsabile dei conti “aritmetici”.

Sono veramente incazzato di fronte a tanta superba ignoranza.

Ho sostenuto che quella di parasubordinato deve essere espunta dal calcolo.

Intanto ho scritto su FACEBOOK.

Buona Notte

U. B.

CHI VOTERANNO I PENSIONATI TRA 15 gg ?

Articolo di Stefano Biasioli

CHI VOTERANNO I PENSIONATI , TRA 15 GIORNI ?
Dopo un anno di governo giallo verde, i cui soci propongono contemporaneamente tutto e il contrario di tutto, sono in arrivo le elezioni europee.
Lo sappiamo, non si tratta delle elezioni politiche italiane, ma di rinnovare il parlamento europeo, ossia una assemblea largamente succube di una Commissione Europea, da nessuno eletta ma che tutto decide, guidata dall’accoppiata franco-tedesca.
Elezioni europee, ma test molto importante per l’attuale maggioranza e per le attuali opposizioni italiane.
Da un lato, Di Maio & C. vorrebbero contrastare l’ascesa della Lega di Salvini, che finora ha raddoppiato il consenso rispetto a un anno fa, ma che ora (comunali in Sicilia) appare in stallo, se non in lieve caduta.
Tante pantomime, tanti  fatti e fattacci.
Un sottosegretario leghista cacciato dai 5S, una politica sui migranti distonica tra Conte, Di Maio e Salvini. Porti chiusi, porti aperti, marina militare usata come “ONG militare” in acque internazionali; conflitto di interesse; lavori pubblici; autonomie……Qualcuno li ha contati:  sono 32 i motivi e i temi di contrasto tra 5S e Lega.
Ma la Lega ( e Salvini in primo luogo) ha, oggi, un grosso problema, al NORD.
Pensa di stare al governo (con questa alleanza scalcagnata) per altri 4 anni, ma non ha fatto i conti con il LOMBARDOVENETO, con quei suoi milioni di elettori del Nord-Est che si sentono da Lui traditi.
Traditi per molti motivi: l’aver Lui (Salvini) accettato il diktat (“NO !”) di Di Maio sulle opere urgenti (TAV, pedemontana, autostrade…) e sull’autonomia delle regioni del nord. La Brescia-Padova è nel limbo.  La “tassa piatta” è solo fonte di imprecazioni “nordiste”…
L’ Autonomia, pur liberamente votata da milioni di veneti (2,2 milioni) e di lombardi (1,5 milioni) è  lasciata marcire da DI MAIO & C. nei cassetti polverosi di Palazzo Chigi. Con Salvini che la ricorda malvolentieri, quando Giorgetti gli tira uno dei tanti giubbotti.
Un Ministro dovrebbe avere un suo decoro, anche nel vestire. Un suo decoro anche nel parlare. Una sua coerenza tra parole e fatti. Nè Gigino né  Matteo sono in linea con questi parametri.
 Tante parole, pochi fatti: poche regole sono state cambiate; non c’è stata una semplificazione amministrativa; l’economia non è stata sorretta con provvedimenti facili (riduzione del costo del lavoro, in primis) ma con regalie populistiche (e provvedimenti da sanculotti).
IL BENALTRISMO REGNA SOVRANO.
Ma su una cosa 5S e Lega sono stati d’accordo: I TAGLI PENSIONISTICI. In Agosto, il DDL gialloverde sui tagli, DDL poi bloccato a Settembre, per manifesta distonia tra le sue premesse e il testo legislativo.
TAGLI PENSIONISTICI poi riproposti addirittura con la Legge di Stabilità per il 2019 (Legge 145/2018), in modo da garantirsi l’approvazione dei FURTI ai PENSIONATI, furti attuati sia attraverso la parziale/parzialissima rivalutazione rispetto al dato inflattivo che attraverso il contributo di solidarietà per le pensioni over 100.000 euro lordi/mese.
Da alcuni mesi il governo (Salvini, Durigon, Di Maio in primis) cercano di far passare la falsa notizia che la parziale rivalutazione produrrebbe ai pensionati un danno di pochi spiccioli. FAKE NEW….FAKE NEW.   Falsità, falsità, per dirla in italiano. Balle colossali.  “Boiata pazzesca”, per dirla alla Grillo.
Perché ?
Perché  si tratta di un furto fatto solo ai pensionati e non a tutti i contribuenti, pensionati o attivi che siano.
Perché  le pensioni sono frutto di contributi versati, per decenni, e non un regalo dello Stato o dell’INPS, passibile di tagli  “casuali” ad opera del potente di turno.
Perché , si tratti di tanti o di pochi euro, i TAGLI COSTITUISCONO UN DANNO IRREVERSIBILE e IRRECUPERABILE, che inciderà sul valore della pensione per tutto il resto della vita del titolare e del/della superstite.
Perché  si tratta di TAGLI A CAPOCCHIA (fatti con l’accetta) che non tengono realmente conto delle 2 componenti pensionistiche: la fase retributiva e quella contributiva.
Perché  NON SI TRATTA DI QUATTRO DENARI, ma di molto di più.
C’è un certo sottosegretario leghista che, non sapendo far di conto, dice e ridice che “si tratta di pochi centesimi”. Ebbene costui dovrebbe imparare a memoria le TABELLE fatte dall’APS-LEONIDA e quelle diffuse, ad esempio, dalla UIL.  In sintesi, per la PARZIALE RIVALUTAZIONE, un pensionato con pensione lorda di 2.500 euro perde 131,32 euro nel triennio 2019-2021. Uno con pensione lorda di 3.000 euro perde 470,37 euro….Uno con pensione lorda di 3.500 euro perde 538,59 euro. E via crescendo.
Vi pare poco? A NOI pare molto, considerando cio’ che abbiamo scritto sopra e il fatto che IL FURTO COMPLESSIVO ai PENSIONATI (3,2 milioni di euro) avrà destinazioni discutibili: servirà a pagare il 32% del reddito di cittadinanza e a coprire alcuni buchi legati alla assistenza e non alla previdenza.
Hanno colpito i pensionati, pensando che questi non reagissero.
HANNO SBAGLIATO I CALCOLI.
Per primo si è mosso il FORUM PENSIONATI d’ITALIA, che raccoglie 18 Associazioni PENSIONISTICHE AUTONOME, per un totale di 800.000 aderenti. Si tratta di sanitari, di dirigenti, di militari (di ogni arma), di bancari, di amministrativi, di professionisti della pubblica amministrazione. Da mesi, il FORUM ha lanciato l’allarme contro i tagli pensionistici. Da mesi, il Presidente del Forum (Prof. Michele Poerio) batte il suolo italico per diffondere il verbo pensionistico, contro i tagli gialloverdi.
In tutta Italia, migliaia di pensionati stanno raccogliendo ( entro il 15/07/19) la documentazione necessaria per le azioni legali di tutela, da presentare alle Corti dei Conti Regionali (se pensionati INPS pubblici) o ai Tribunali Civili (se pensionati INPS privati).
Sabato scorso (11/05/19) anche  l’Assemblea dell’APS LEONIDA ha deciso di partire con le AZIONI LEGALI di TUTELA : ad oggi, 350 pensionati APS-LEONIDA del TRIVENETO faranno causa, ricorrendo alle C. Conti di Venezia, Trieste, Trento, Bolzano. 
DATI CERTI, CERTEZZE. Non fake-news !
Certezze, come quella che ha visto depositare alla C.Conti di Trieste una denuncia contro i tagli della legge 145/2018. Da parte di chi ? Da parte di MAGISTRATI IN PENSIONE…..
Molte le motivazioni dei ricorsi. Oltre a quelle sopra citate (che dimostrano la incostituzionalità delle norme sui tagli) anche  la  ” ciliegina sulla torta”: l’evidente distonia tra le norme (Art. 1, c. 261-263 della legge citata) e la circolare applicativa dell’INPS (n° 62 del 7/05/19).
Ma, su questi ultimi aspetti, ci riserviamo di scrivere tra alcuni giorni.
PER IL MOMENTO, INVITIAMO I PENSIONATI A NON VOTARE PER IL GOVERNO GIALLO-VERDE  che li penalizza e li penalizzerà fino al 2021-2023.
INVITIAMO I PENSIONATI a dare una botta elettorale a Salvini e a Di Maio. Non solo, ma ricordiamo loro che – questi tagli – si aggiungono a quelli proposti dai precedenti governi PD….
PENSIONATI, VOTATE PENSANDO AI DANNI CHE COSTORO VI HANNO FATTO e VI STANNO FACENDO……!
Per una volta, lasciate da parte i princìpi e difendete le vostre tasche e il vostro welfare, ottenuto con il vostro impegno e il vostro sudore !

Commento Leonida…

… all’articolo di ieri 13/05/2019 su ilgiornale.it 

“Le sparate di Durigon dimostrano che non capisce un tubo di pensioni, di leggi (145/2018…. la sua legge), di circolari Inps (62/2019), di  nuove penalizzazioni ai pensionati per 3- 5 anni. Durigon fa opera di distrazione di massa e diffonde fake-news.
I tagli imposti dal governo giallo verde sono pesanti (già a partire da 2500 euro lordi/mese di pensione), pluriennali, irrecuperabili e ingiustificati.
Noi pensionati ce ne ricorderemo in cabina ELETTORALE !!!!! „

Leonida

Sul taglio delle pensioni adesso è caos all’Inps. E la Lega va all’attacco – L’Inps va su due binari per il taglio delle pensioni d’oro e per i ricalcoli con le rivalutazioni. Durigon: “Ecco perché l’Inps è nel caos”

La Corte Costituzionale: “organo di Garanzia” o “organo Politico” ?

L’Italia del 2019 è caratterizzata da vistose anomalie sia politiche che relative alla magistratura.

Abbiamo un governo, quello giallo-verde, in cui coesistono maggioranza ed opposizione e in cui i litigi quotidiani ricordano quelli della sit-com  di Mondaini/Vianello. Avrebbero sconfitto la povertà per legge, ma ci manderanno a sbattere perché non saranno in grado di trovare 22 miliardi per azzerare l’aumento dell’IVA nel 2020.

Nel frattempo il reddito di cittadinanza si è rivelato un “bluff” costoso ed inutile perché larga parte dei nuovi “sussidi” si aggirerà sui 50-200 euro, cifre ben lontane dalle promesse di Di Maio.

L’unica certezza è quella relativa alla assunzione di 3-4 mila “facilitatori” che saranno incapaci di trovare lavoro per gli altri, ma hanno comunque sistemato il “loro”.

Tra un “selfie” e l’altro, intanto la politica è in stallo: tra le ferie del parlamento e le elezioni europee di fine maggio.

Significativo il silenzio del Presidente della Repubblica, sui temi istituzionali diversi da quelli della solidarietà da garantire all’universo mondo afro-asiatico. Altrettanto significativa infine la Sentenza della Corte Costituzionale che ha considerato assolutamente legittimo il pesante ritardo definito, per legge, nella erogazione del TFR/TFS, dilazionata fino a 5 anni.

Qualcuno però ci dovrebbe spiegare quale sia la logica, politica e costituzionale, che sottende alla decisione di non dare subito al neo pensionato i Suoi denari, quelli che ha accantonato mese dopo mese per il Suo TFS/TFR, ossia per quel mucchietto di denaro sul quale aveva (ahi Lui ! ) fatto conto per una serie di iniziative familiari.

Ancora una volta il Parlamento (prima) e la Corte Costituzionale (poi) hanno leso il diritto dei cittadini pensionati, da sempre considerati un “bancomat” della finanza pubblica: contributo di solidarietà, pesanti tagli alla rivalutazione delle pensioni ed infine la “beffa” sull’erogazione del TFS/TFR.

La Sentenza della Corte Costituzionale costituisce un brutto segnale per il destino delle azioni legali intraprese dal Forum Pensionati d’Italia (18 Associazioni pensionistiche per oltre 800.000 pensionati), azioni peraltro “doverose” e “giuste” da intraprendere.

La speranza è che questa nostra magistratura, sempre più ossequiosa verso le estemporanee decisioni di una politica “cieca” verso il futuro, possa finalmente riscattarsi e valutare i provvedimenti politici penalizzanti i pensionati per quello che essi sono: una persecuzione perdurante dall’anno 2000, una persecuzione che colpisce coloro che non possono sfuggire ai tagli ingiusti. Si tratta infatti di tasse a danno di pochi e non di tutta la collettività.

Comunque sia, i pensionati derubati non potranno che reagire con due soli comportamenti: le azioni legali (sia in Italia che in Europa) e l’uso ragionato del voto in occasione delle prossime europee.

A Matteo e a Luigi diciamo a gran voce: “state sereni !”

Le FAKE NEWS di Durigon

Egregio Dr. GIORDANO,

scrivo a Lei perché non ho la e-mail del Suo Direttore, Maurizio Belpietro.

Leggo LA VERITÀ  dal primo numero. Ma oggi, la lettura dell’intervista di Luca Telese mi ha lasciato “basito”.

Abbiamo un altro sottosegretario, questa volta della Lega, che fa affermazioni “parziali” (ma potrei adoperare altri termini).

L’ipotesi migliore è che non conosca quello di cui parla. L’ipotesi peggiore è che sia un comunista travestito da leghista.

Finge di dimenticare che, se il governo gialloverde (o Bibì – Bibò) non avesse varato la legge 145/2018 (articolo 1, commi da 260 a 269), a far data dal 1° gennaio 2019 le pensioni sarebbero state nuovamente rivalutate con le % previste dalla legge 388/2000.

Ma, invece, il governo ha deciso di continuare a tagliare nettamente la rivalutazione di  tutte le pensioni superiori a 3 volte il minimo INPS (circa 1532 euro lordi/mese), con tagli che viaggiano dal 3% al 60% (articolati per fasce): si tratta di tagli triennali, applicati nuovamente dopo tutti i tagli fatti da chi ci ha governato dal 2000 al 2018…

Tagli su tagli, punitivi per chi era già stato penalizzato nei decenni precedenti. E non si tratta di centesimi ma di altri “euri” rubati, che si aggiungono a quelli rapinati in precedenza. Danni permanenti, che avranno effetto negativo per l’intera vita pensionistica di ciascuno.

A casa mia, si è ladri sia che si rubi poco sia che si rubi tanto.

Non so chi abbia elaborato la tabella a pag. 8 de LA VERITÀ del 12/04/19. Noi ne abbiamo elaborate, accurate e analitiche, perché suddivise per molteplici fasce pensionistiche: tutte dimostrano l’entità dei danni pregressi e quelli degli anni a venire: 2019-2020-2021.

Durigon la definisce “equità sociale”: definizione da comunista .

Se la mia pensione è frutto di contributi correttamente versati, non si tratta di equità sociale ma di un FURTO.

L’equità sociale va garantita con le tasse e non con i soldi dei pensionati, con pensioni lorde superiori a 1.530 euro/mese.

Stia pur tranquillo, Durigon. “I pensionati italiani sono più intelligenti”…. e si ricorderanno dei danni fatti, anche dalla Lega, alle loro pensioni.

Le elezioni di fine maggio sono tra poche settimane. Vedremo cosa succederà. Per intanto, sappia  Durigon che stanno partendo migliaia di azioni legali, per fare dichiarare incostituzionali i tagli pensionistici da Lui difesi.

Ne vedremo delle belle…. Ci saranno pure dei giudici, a Roma e Berlino, capaci di separare il grano dalle erbe infestanti !

Stefano Biasioli

Segretario dell’APS-LEONIDA e membro del Comitato Direttivo del Forum Pensionati d’Italia (18 Associazioni, 800.000 aderenti).

NB    –  Poiché “carta canta e villan dorme”, potremmo riempire pagine de “LA VERITÀ” con decine di tabelle che dimostrano quanto sopra da me affermato.

Risposta del Dott. Pietro Gonella su quanto afferma Durigon:

“RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI: ENNESIMA FAKE NEWS DEL GOVERNO GIALLO-VERDE

Egregio Signor Durigon, Sottosegretario al Lavoro in quota Lega, anche a Lei – come piace sempre più spesso a Di Maio – piace raccontare balle e fandonie nonché fornire false informazioni sul tema della rivalutazione delle pensioni.

Non è delle opposizioni i “bluff dialettico”, come lo definisce Lei nella  intervista  rilasciata al quotidiano La Verità il 12 aprile scorso, ma è una Sua energumena e becera Fake News data in pasto ai lettori che, su questo siamo d’accordo con Lei, sono intelligenti, però così tanto e in modo tale da saper trarne autonome, consapevoli e obiettive valutazioni.

Il confronto tra le diverse ipotesi di rivalutazione (le Sue colonne tabellari) viene presentato con stile riprovevolmente autoreferenziale, in quanto non è la colonna E ma se mai la colonna D che deve essere presa correttamente a riferimento per verificare il furto che viene perpetrato a danno di tutti i pensionati in modo non certo trasparente, quasi clandestino.

Egregio Signor Durigon, le Sue affermazioni sono polvere e non “sostanza”; è su quest’ultima che va posta l’attenzione di tutti i pensionati, ai quali nel triennio 2019-2021 vengono sottratti/rubati – questa è la cruda e brusca realtà – oltre 2 miliardi, non bruscolini come Lei vuole far apparire con un’edulcorante e fuorviante intervista.

Se avete deciso di usare i pensionati – anche su indicazione della Commissione UE – come un “bancomat” per pareggiare i conti della vostra legge di bilancio 2019, il Suo Governo avrà, come è giusto che sia, la risposta che merita in occasione delle prossime tornate elettorali.”