Tagli delle pensioni: bocciati dalla Corte dei Conti

Finalmente una buona notizia!

La Corte dei Conti di Trieste con l’ordinanza 17 ottobre 2019, condividendo i nostri rilievi, ha trasmesso alla Consulta, sollevando la questione di illegittimità, gli atti relativi ai commi 260-269 dell’art. 1 della legge di bilancio 145/2018 in quanto non rispettano fondamentali principi costituzionali in tema di  previdenza e precisamente: ragionevolezza, adeguatezza,  affidamento.

In particolare relativamente al taglio delle pensioni over 100.000 € lordi anno (art. 1 commi 261-268 legge 145/2018) in quanto in contrasto con gli art. 3 e 53 della Costituzione perché tale prelievo “grava su alcune categorie di pensionati e non su tutti i cittadini” risultando “ingiustamente discriminatorio e non rispettoso di canoni fondamentali di uguaglianza a parità di reddito e di universalità dell’imposizione”.

Inoltre il prelievo non è giustificato da “alcuna condizione di eccezionalità e/o di specifica crisi del settore previdenziale cui si debba far fronte con il tributo de quo”.

Per quanto riguarda il blocco più o meno parziale della rivalutazione delle pensioni (art. 1 c. 260 legge 145/2018) per il giudice contabile ci troviamo di fronte ad “una sequenza ininterrotta di provvedimenti …. che hanno sistematicamente compresso (e talora del tutto escluso) la perequazione” e, prosegue il magistrato, presenta “due significativi profili di criticità: non risulta sorretto da specifiche esigenze di contenimento della spesa pubblica… ed insiste su un arco temporale difficilmente riconducibile sull’alveo della  nozione di transitorietà”. Quindi conclude “si dubita della legittimità costituzionale della norma all’esame,per violazione degli art. 3, 36 e 38 della Costituzione”.

La Federspev, la Confedir ed il Forum dei pensionati hanno da tempo presentato migliaia di ricorsi in tutta Italia contro tali tagli: uno contro il taglio delle pensioni più elevate (over 100.000 € lordi anno) ed un altro contro il blocco della perequazione.

Dopo la decisione della Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, restiamo in attesa delle decisioni delle altre sezioni regionali e dei tribunali ordinari per i dipendenti privati.

Sentenze omogenee di vari tribunali amministrativi ed ordinari testimonieranno sicuramente di fronte alla Consulta la fondatezza delle tesi da noi sostenute.

Michele Poerio
Presidente Forum dei Pensionati
Segretario Generale Confedir
Presidente Nazionale Federspev

Ci hanno pensato tutta la notte ! …. Poverini….

In attesa di conoscere il testo definitivo del NADEF, quello con i “numerini” di entrata e di uscita, articolato per singole voci, ci limitiamo a esprimere il Nostro parere sintetico sulla manovra economica di questo governo comunista al cubo.

Si tratta di una manovra di 32 MLD circa, largamente in deficit, perché sovrastima le entrate (presuppone circa 7 MLD di recupero dall’evasione fiscale e un paio di miliardi per vendita di patrimonio pubblico) e sottostima le uscite, come se non dovessero essere rinnovati i contratti pubblici  e non dovesse essere data una scossa all’economia.

Ancora una volta si tratterà di un “furto programmato” a danno dei soliti “noti”:

  1. i pensionati, che – se nella fascia dai 1500 ai 2000 euro/lordi/mese, otterranno un “regalo” di 6 euro lordi/anno ossia 4 euro netti. Nel frattempo costoro saranno colpiti (come i lavoratori attivi) da una riduzione delle esenzioni parziali  e totali e da un aumento delle accise.
  2. I commercianti ed i professionisti con partita IVA che si vedranno caricati di nuove incombenze che aumenteranno i loro costi e li faranno diventare “attori tributari” con beneficio delle banche (carte di credito) e del fisco.
  3. Tutti gli Italiani onesti, ai quali non si vuole applicare un meccanismo di contrasto di interessi e di riduzione dell’aliquota fiscale principale:
  4. in definitiva si tratta di una manovra definibile come “esproprio proletario” a danno dei soliti noti, pensionati in primis. Nonostante ciò siamo convinti che gli Italiani si limiteranno a borbottare o fianco a fare gorgorigmi.

Noi dell’APS-Leonida e del Forum Pensionati d’Italia abbiamo già fatto una prima mossa – attivando migliaia di ricorsi contro la Legge 145/2018 (finanziaria 2019).

COSA CI ASPETTIAMO DALLE NOSTRE AZIONI ?…

…CHE ALCUNE CORTI dei CONTI e ALCUNI TRIBUNALI CIVILI …. CI DIANO RAGIONE E RINVIINO IL PROBLEMA DEGLI ESPROPRI PENSIONISTICI ALLA CORTE COSTITUZIONALE.

CI SARÀ PURE UN GIUDICE EQUO IN PIAZZA DEL QUIRINALE, 41  (RM)

….pissi pissi … bau bau… le solite “voci di corridoio” ci hanno sussurrato che la Corte dei Conti di Trieste abbia accolto il ricorso presentato dal Prof. Luciani, rimettendolo alla Corte Costituzionale…..

E UNO !

Alleghiamo articoli di oggiLaVerità_16.10.19  –   Libero_16.10.19

Tutta la manovra (in pillole) di M5s-Pd-Leu-Iv. I numeri di Conte e Gualtieri

INCONTRO con il Prof. Vittorio ANGIOLINI

Ieri (mercoledì 9 ottobre 2019) i Colleghi Dr. Giorgio Spadaro e Dr. Stefano Biasioli hanno incontrato (su mandato del Consiglio Direttivo dell’APS-LEONIDA), a Mestre, il Prof. Vittorio Angiolini.

Il Professore ha brillantemente spiegato Loro i temi fondamentali del ricorso contro la legge 145/2018, specificandone le peculiarità e la tempistica. In particolare si è soffermato sulla mancata/parziale rivalutazione, sulla “continuità” dei tagli pensionistici e sulla Sua strategia legale.

Si è trattato di un incontro cordiale, che ha confermato la fiducia della nostra Associazione nei confronti del Prof. Angiolini, un luminare del diritto.

N.B.) La documentazione dei 394 ricorrenti è già stata inviata dalla Nostra Segreteria allo studio milanese del Prof. Angiolini, che ha già completato la stesura del ricorso stesso, includendo anche la quantificazione economica dei tagli fatti alle nostre pensioni.

I PENSIONATI INPS e la NADEF

Articolo di Pietro Gonella e Stefano Biasioli (su Startmag.it del 2.10.19)
Siamo abituati a ragionare solo coi i documenti governativi scritti e non sulla base delle dichiarazioni estemporanee dei Presidenti del Consiglio e dei vari Ministri in carica.
Ciò è tanto più doversoso da quando in Italia abbiamo avuto Presidenti del Consiglio identici a Giano-bifronte. Pensateci : Renzi, Gentiloni, Conte 1, Conte 2…..
Per non parlare dei ministri economici di turno. Tutta gente capace di sparare “fake news” quotidiane sia  sulle alleanze politiche che sulle misure economiche.
Per ora, sulla NADEF la pensiamo come l’economista Giuseppe Pennisi, nostro buon amico. Le proposte governative sono fantasiose e basate su presupposti falsamente populistici e certamente punitivi per la maggioranza  degli italiani e per 5.300.000 pensionati INPS.
Infatti:
a) ipotizzare un aumento del PIL 2020 pari allo 0,6%  è pura fantasia, perche’ la vera % di aumento del PIL sarà tra +0,2 a +0,4%;  Lo dimostrano i conti della Agenzia di rating Fitch (global economic outlook);
b) ipotizzare un recupero di 7 miliardi di euro dall’evasione fiscale è un pio desiderio (dati le somme recuperate a tale titolo nell’ultimo triennio);
c) sostenere che l’IVA non aumenterà su nessun prodotto di consumo è una storiella sentita da mesi (quella che ha giustificato il voto di Renzi a questo governo giallo-rosso);
d) ci sarà un aumento dei tickets sanitari . Roberto Speranza dixit e scrixit : (” pag.101 del NADEF). Riportiamo integralmente il testo:” La sostenibilità è la sfida che il SSN dovrà affrontare nei prossimi anni, ossia la capacità di assicurare il mantenimento del principio di universalità del sistema, nel rispetto dei LEA (livelli essenziali di assistenza) coniugando al tempo stesso equità, appropriatezza, qualità, ed efficienza delle cure, governo dell’innovazione , salvaguardando gli equilibri economico-finanziari”.
Paroloni, sentiti da decenni….Paroloni che significano una cosa sola: LA TUTELA della SALUTE, in Italia, DIPENDE INNANZITUTTO DAI LIVELLI (sottofinanziati) di SPESA., ossia dal PARAMETRO della RAGION di STATO ECONOMICA. 
Esattamente come è avvenuto per le recenti sentenze  della Consulta sulle Pensioni.
e) Ci sarà un taglio sulle agevolazioni di vario tipo (di certo,  sulle spese sanitarie ) ;
Una cosa è certa, aumenterà il debito pubblico italiano e la riduzione del rapporto DEBITO/PIL resterà una chimera !.
INFINE DUE PENSIERI
1) NOI PENSIONATI INPS ABBIAMO CAPITO A COSA SONO SERVITI, SERVONO e SERVIRANNO i TAGLI PENSIONISTICI dei governi Letta,Renzi, Gentiloni, Conte 1, Conte 2:
A PAGARE REDDITO di INCLUSIONE e REDDITO di CITTADINANZA a BRIGATISTI ROSSI (Saraceni, Etro etc), a gente condannata penalmente,  financo a mafiosi ( Binnu Provenzano, da La Verità, 2/10719, pag.2-3).
2) Le dichiarazioni trionfanti di Speranza “Ticket in relazione al reddito (pagano di più chi percepisce redditi alti”  se troveranno conferma in Legge ci costringeranno  a protestare e, se ritenuto possibile, a ricorrere contro una norma ultra-incostituzionale per il fatto che:
a) l’articolo 53, secondo comma, della Cost. afferma che ” Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.I Padri Costituenti (di cui si è persa ogni approfondita conoscenza: penso a La Pira, ex Sindaco di Firenze e prossimo alla Santità) hanno giustamente affermato che chi dispone di più risorse concorre alle spese pubbliche scontando aliquote di prelievo più elevate;
b) orbene i c.d. pensionati d’oro, dopo che lo hanno fatto per l’intera stagione di esercizio dell’attività professionale, continuano a pagare il 43% sui loro trattamenti quale aliquota marginale massima, unica realtà in ambito europeo in quanto tali soggetti godono di prelievi fiscali inferiori, in Portogallo addirittura scontano il 7%!!!;
c) quindi assolto l’obbligo costituzionale di partecipazione consistente alle spese pubbliche, è davvero inconsulto ed inverecondo che, dopo i tre periodi triennali di prelievo forzosi e le ripetute mancate o parziali rivalutazioni, si aggravi ulteriormente la tassazione complessiva con un altro balzello oneroso. È questa la situazione di “POTENZIAMENTO” incostituzionale del criterio della progressività;
d) condividiamo con Cazzola ed altri che fosse preferibile rimodulare l’IVA anzichè sterilizzarla, in modo da reperire 8/10 miliardi da utilizzare per la riduzione significativa del cuneo fiscale in favore dei lavoratori e delle imprese così da rilanciare concretamente i consumi.
È purtroppo, anche questa, un’occasione persa.
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Attenzione Attenzione !!!!

… si è chiusa la raccolta dei documenti indispensabili per le azioni legale dell’APS-Leonida contro i tagli sulle pensioni previsti dalla Legge 145/2018.

la documentazione raccolta verrà inviata entro il 20 settembre p.v. allo Studio milanese del Prof. Vittorio Angiolini, che sta nel frattempo redigendo il testo del ricorso.

Al momento dell’invio di tutto il materiale al Professore, comunicheremo ad ogni ricorrente l’elenco completo di Tutti i Ricorrenti (382), in ordine alfabetico, per semplicità.

Ci spiace dover comunicare che in questi ultimi 2 mesi sono venuti a mancare 2 Colleghi – anzi – Amici: il Dott. Aldo Fabris  e il Dott. Sergio Zamboni.

Anche per loro e nel loro Nome continueremo sulla strada intrapresa.

Vi informiamo altresì che, entro la fine del mese, organizzeremo una riunione del Consiglio Direttivo dell’APS-Leonida (a Padova) e che, in ogni caso, entro la metà di Novembre effettueremo una nuova Assemblea generale in quel di Padova.

LE RAPINE PENSIONISTICHE del CONTE 1 e del CONTE 2

Dopo aver sentito tutto il discorso MELENSO fatto ieri dal CONTE 2 alla Camera e oggi al Senato, mi sono veramente girati i cablassi”Credo che questa Italia e questi italiani, con tutti i loro difetti, non si meritino un premier (mai votato alle 5 ultime elezioni nazionali !) in grado di ammorbare le aule parlamentari per oltre 60+60 minuti, con frasi generiche, falsamente buoniste, falsamente egualitariste, falsamente “green” (non verdi), compatibili con i discorsi del Papa attuale (da me assolutamente non amato, per i suoi populismi e per  i suoi insegnamenti ecologistici e non dottrinali).

In parlamento, il discorso di Conte è risultato zeppo di: “dobbiamo; faremo; è necessario; è obbligatorio…”, di obiettivi generici e futuribili (oltre 50…), privi di tempistica, analisi dei costi, identificazione delle risorse necessarie e dei relativi capitoli di spesa.

50 capitoli di un nuovo capolavoro letterario mondiale: “Le favole di Conte”.

Se ci pensate, il Conte 2 è ancora peggiore del Conte 1; un GIANO BIFRONTE,  con la bocca piena di bontà al mattino e di odio al pomeriggio.

Al proposito, mi sovviene una citazione tratta dalla Bibbia (Siracide, 12-16): “Il nemico ha il dolce sulle labbra, ma in cuor suo medita di gettarti nella fossa”

il Conte 2, è a capo di un governo messo in piedi da PD e 5S, contro il buon senso e contro i discorsi fatti da costoro negli ultimi 6 anni. UN UNICO OBIETTIVO VERO:  EVITARE le URNE. Evitare che il CENTRO-DESTRA possa avere la maggioranza, in parlamento, come ce l’ha nel paese reale e in tantissime Regioni. PD e 5S sono stati bastonati dal centro-destra in 8 elezioni regionali e alle elezioni europee.

Conte si è prostrato alla Merkel, alla Vestager e ai burocrati europei; il PD ha ottenuto ruoli importanti in Europa (Sassoli, Gentiloni), pur avendo perso, pesantemente perso, le ultime elezioni europee.

         Conte è alla guida di un governo rosso-giallo, che ha davanti mesi difficili, a partire dalla Legge di Stabilità per il 2020. Tante decine di miliardi da trovare (30-50?), impresa titanica. Dove troverà i denari necessari? Li rapinerà ai pensionati, come già da Lui fatto, con la legge 145 del 2018 ?

Una legge che ha tolto centinaia di euro a 5,3 milioni di pensionati INPS e parecchie migliaia di euro a ciascuno dei 25.000 pensionati INPS “considerati ricchi”.

          Il Conte 2 ha detto che “vuol far pagare le tasse a tutti…”, ma  il BIS-CONTE ha già scelto chi può essere colpito: i pensionati INPS,  tartassati per foraggiare il reddito di cittadinanza. Obiettivo fasullo: “l’equità sociale”.

Aveva ragione mia nonna Pierina quando canticchiava (negli anni ’80) questa filastrocca: “Conte, Conte, —- dalle braghe onte – Conte, de paja – Conte canaja !”

Lenin

 

I PENSIONATI e il GOVERNO CONTE “Due”

Ce ne siamo stati zitti e buoni, mentre i giallo-rossi bruciavano le vesti di Salvini per mettere in piedi il governo Conte “DUE”, in nome della discontinuità e del cambiamento. “Per il bene dell’Italia….per la gioia dell’Europa….per la pace del mondo….per la salvezza dei popoli”.

Questo, il nostro riassunto dei 25 punti (fantasiosi) del programma del governo, che oggi il Quirinale ha varato.

Quale discontinuità? Quale competenza? Quale trasparenza ?

Discontinuità: ancora Conte, ancora Di Maio, ancora Franceschini (più poltrone che elettori), Costa (Ambiente), Bonafede (Giustizia).

Discontinuità?  Non certo Conte. Certamente l’ex prefetto di Milano (Lamorgese, nominata a Milano da Minniti e rimossa da Salvini, undici mesi fa) che prende il posto di Salvini al Viminale. “Porti aperti….”.

Competenza?  I  DEM hanno mandato  avanti le seconde linee.  Zingaretti, Renzi, Del Rio, Orlando, Sala e C. aspettano il prossimo giro, perché non credono che questo governo duri…  Tra le seconde linee, la De Micheli (Infrastrutture e Trasporti), Guerini (Difesa), Gualtieri (Economia, …quello del “Bella ciao”, sul web); Boccia (Affari regionali), Bellanova (da Federbraccianti alle Politiche agricole). Per non parlare ancora di Gualtieri (= il controllo dell’UE sulla nostra economia), di Amendola (Affari europei) e di Provenzano (Mezzogiorno… e acerrimo nemico dell’autonomia del Nord).

Competenza? Di Maio agli Esteri ( e non è un poliglotta o un conoscitore di geografia o di politica estera), noto amico di Maduro…; D’Incà (il bellunese anti-Zaia messo ai rapporti con il Parlamento); Dadone (Pubblica Amministrazione); Catalfo ( Lavoro); Bonetti (Famiglia, una ex-scout, come Renzi). Fioramonti (Istruzione…noto per aver proposto la tassa sulle merendine), Pisano (Innovazione, nota per i droni di San Giovanni in quel di Torino).

Competenza? Speranza alla Salute….

Trasparenza: la piattaforma Rousseau.

CONSIDERAZIONI TRIVENETE

Al di là delle competenze più o meno spiccate dei vari ministri, questo governo si caratterizza per altri aspetti.

Le 21 poltrone (record !) sono occupate da 12 sudisti e 9 nordisti. Nessun lombardo (prima erano 6).

3 ministri vengono dal Triveneto: sono 2 veneti (cinquestelle, di Belluno e Montebelluna= D’Incà e Fraccaro) ed uno è triestino (ma solo di nascita, il cinquestelle Patuanelli). E Patuanelli (Sviluppo economico) era o non era quello che desiderava un calo della produttività ?

Non ci sono trentini-bolzanini (come se questo governo non avesse bisogno di loro).

Dal Nord-Ovest vengono : Pisano (Torino), Dadone (Cuneo), Guerini (Lodi) e Bonetti (Mantova).

Anche questo, Noi dell’APS- Leonida, rimarchiamo.

Perché ? Perché, con questa compagine ministeriale e con questi nominativi, l’autonomia richiesta da milioni di cittadini veneti e lombardi si allontana definitivamente.

Perché la politica di accoglienza indiscriminata e la prosecuzione del reddito di cittadinanza e del foraggiamento alle ONG (e similari) scasserà ulteriormente i conti pubblici.

I nuovi propositi “solidaristici” di Conte e di Di Maio ci preoccupano, come cittadini italiani PENSIONATI.

Pensionati taglieggiati, soprattutto negli ultimi 10 anni. Ricordate? Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte “UNO”.

Qualcuno parla già di “patrimoniale necessaria”. Hanno già demonizzato il contante e un’ampia fetta di pensionati, quella con pensioni superiori a 1530 euro/lorde/mese. La nostra paura è che ritornino a prendersela con i conti correnti e con tutti gli italiani che non possono sfuggire al fisco e all’Agenzia delle Entrate, perché lavoratori dipendenti o pensionati.

La nostra paura è che Gualtieri (PD, Economia) + Catalfo (5S, Politiche sociali) + Bonetti (PD, pari opportunità) possano, insieme, bastonare  NUOVAMENTE I SOLITI NOTI, per l’incapacità del sistema di colpire invece i grandi evasori, che si annidano tra quel 51% degli italiani che non paga le tasse. Sbagliamo ?

La nostra paura è che, questo governo giallo-rosso RIDUCA LE DETRAZIONI SANITARIE alle fasce di reddito superiori a 3 volte il minimo INPS…e che METTA le MANI sulle RICCHE CASSE PROFESSIONALI.

Tra i giallo-rossi, insomma, non ci sono ANGELI PROTETTORI  dei PENSIONATI…!

Siamo pessimisti. Vorremmo tanto sbagliarci, ma il recente passato ci ha insegnato troppe cose.

Comunque sia, SOPRAVVIVEREMO ANCHE QUESTA VOLTA, anche se a fatica. Almeno fino alle prossime elezioni. Quelle che GUALTIERI ha così definito a LA7: “Ci sono cose più importanti delle elezioni; anche Hitler le ha vinte. I cittadini sono ingannati dalla propaganda”.

DO YOU REMEMBER ?

APS-Leonida

Aggiornamento sul numero dei ricorrenti del Triveneto contro la Legge 145/2018 Art. 1 da c. 260 a c. 269

A Tutti i Leonida

Siamo lieti di informarVi che ad oggi i ricorrenti Triveneti contro la sopracitata Legge ammonta a 375 soggetti, un numero ben superiore alle nostre previsioni iniziali (puntavamo ad almeno 280 adesioni).

Analizzando la distribuzione regionale/provinciale dei ricorrenti, dobbiamo ricordare – oltre all’alta partecipazione dei Veneti (252) – la buona presenza di pensionati delle province di Bolzano (68) e di Trento (29), mentre – purtroppo – questa volta il Friuli V.G. si è fermato al solito numero (26).

Nel dettaglio siamo lieti di ricordare che ben 281 pensionati hanno fatto ricorso anche per l’osceno contributo di solidarietà…

Tutto il materiale raccolto è stato archiviato in digitale. I documenti originali (inclusi anche quelli che riceveremo fino alla fine di agosto) verranno inviati allo Studio del Prof. Avv. Angiolini di Milano, entro la prima settimana di settembre.

Ricordiamo ai ricorrenti che, se non sono stati specificamente contattati dalla Nostra Segreteria, ciò significa che la documentazione personale specifica era perfettamente in regola con quanto richiesto.

Ulteriori informazioni verranno successivamente diffuse, mano a mano che il ricorso procederà.

N.B.

Ringraziamo Tutti i 375 ricorrenti e soprattutto i Colleghi delle province di Trento e Bolzano per l’impegno posto nella diffusione del messaggio di tutela.

E’ AFFONDATO IL GOVERNO GIALLO-VERDE…

Martedì 20 agosto, in Senato, abbiamo assistito ad una sceneggiata indecente che ha dato l’idea al popolo italiano di come sia ridotta la politica parlamentare e di quanta bassezza siano capaci i nostri parlamentari.

Abbiamo visto un capo di Governo attaccare il suo Ministro degli Interni per oltre 40 minuti, senza mai dare una chiara e onesta lettura di quanto fatto – bene o male (soprattutto male) – nel corso di 14 mesi di triste convivenza tra un partito di sinistra ed un partito di destra.

Conte non ha voluto ammettere che il suo comportamento in occasione del problema TAV, del problema dei migranti e,  del problema sicurezza pubblica sia stato largamente distonico sia nei confronti della Lega che nei confronti dei 5 Stelle.

Ossia, non ha voluto prendere atto di essere il capo di un governicchio senza capo né coda.

A Salvini Noi personalmente rimproveriamo di non aver rotto l’esperienza governativa ben prima dell’8 e del 20 agosto e di non aver capito che almeno 400 parlamentari non vogliono arrivare alle elezioni perché puntano a salvare la propria“caregheta”, in ogni modo.

Altro errore di Salvini è stato quello di non aver previsto che tutto sarebbe finito nelle mani di Mattarella (spinto al Quirinale da Renzi & C) cui spetta la decisione fondamentale di mettere in piedi un governicchio che ci porti alle elezioni oppure varare un governaccio che punti a completare la legislatura, cosa praticamente impossibile in Italia.

Nella giornata del 20 agosto, Salvini ha dimostrato di non essere in grado di reggere le schermaglie parlamentari mentre è bravissimo nella gestione della propria persona al di fuori del Parlamento, nelle piazze e nelle spiagge.

Da pensionati massacrati, anche e soprattutto dal governo giallo-verde, una cosa lamentiamo: che nelle lunghe 8 ore di discussione parlamentare di ieri, nessun partito e nessun senatore abbia parlato una sola volta dei pensionati ed abbia ricordato una sola volta i pesanti tagli che questo governo, anche questo governo, ha fatto e farà nei confronti di 5.300.000 pensionati sia per la mancata rivalutazione che per l’osceno contributo di solidarietà.

Noi Leonida del Triveneto osserveremo con attenzione ciò che succederà nei prossimi giorni e non mancheremo di esprimere, ancora una volta, le nostre idee a tutela dei poveri pensionati super tartassati, nonostante abbiano lavorato una vita e abbiamo ampiamente meritato le loro pensioni attuali, che dovrebbero essere loro integralmente versate senza ulteriori tagli ingiustificati.

Firmato,

APS-Leonida, 21.08.2019

Come procedono i ricorsi legali contro la Legge 145/2018 ???!!!

AVVISO AI PENSIONATI  DEL FORUM P.A. TAGLIEGGIATI DALLA FINANZIARIA 2019

La situazione relativa alla raccolta dei ricorsi contro i tagli pensionistici è così riassumibile:

1 – TRIVENETO – La documentazione raccolta dalla Sede Operativa di San Bonifacio al (31.07.19) riguarda 353 Triveneti aderenti all’APS-Leonida. Tutta la documentazione sarà controllata nelle prossime settimane e poi inviata allo Studio Legale del Prof. Angiolini di Milano entro la prima settimana di settembre.

2 – ALTRE REGIONI D’ITALIA – (la raccolta documentale avviene a cura della Segreteria Confedir-Federspev di Roma in via Ezio, 24 – 00192 ROMA).     Dopo la raccolta relativa alle “Pre-Adesioni” dei ricorrenti che risiedono in regioni italiane diverse dal Triveneto, è ora in corso l’invio (da parte della Segreteria romana) dei moduli relativi ai ricorsi legali dei singoli pensionati INPS ex INPDAP.                                                  Detto invio riguarda – per ora – alcune grosse regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia e Sardegna e si concluderà entro il 2 agosto 2019.

Per quanto riguarda i pensionati INPS ex INPDAP delle restanti regioni italiane e tutti i pensionati INPS provenienti dal “Settore Privato”,  l’invio della documentazione ai soggetti che avevano già espresso la loro volontà di aderire al ricorso, avverrà a partire  dai primi giorni di settembre 2019.

Ne consegue che, per Tutti costoro, il processo di raccolta dei documenti firmati e sottoscritti richiederà almeno 3 o 4 mesi, prima che tutto il materiale (verificato e controllato) venga affidato allo Studio Legale Tomassetti – Prosperetti di Roma, cui compete tutta la parte dei ricorsi INPS ex INPDAP extra Triveneto e l’intero blocco dei ricorsi INPS ex Dirigenza Privata.