Le pensioni d’oro (sopra i 3.100 euro), dopo anni di tagli, saranno rivalutate senza ribassi…

ItaliaOggi 24/10/24 – articolo di Andrea Cirioli

“… Le pensioni d’oro tornano a luccicare. Quelle d’importo sopra i 3.100 euro, infatti, dopo anni di tagli e ticket, riceveranno la rivalutazione senza ribassi, al 75% del tasso d’inflazione…” e inoltre  “… Tre le novità. la prima è il ritorno ai criteri ordinari di rivalutazione delle pensioni previsti dalla legge n. 388/2000, ma negli anni passati disattesi per consentire risparmi alla spesa…”

Nostro commento:

Ma questo Cirioli da quale articolo del DDL di bilancio 2025 trae la notizia che la nostra rivalutazione torna alle 3 fasce della legge del 2000?

Consiglio dei Ministri 15/10/24: Legge di Bilancio 2025 e triennio 2025-2027, Decreto collegato (DDL), (DPB). Programma per Bruxelles

Il giorno 15/10/2024, il Consiglio dei Ministri ha teoricamente definito la legge di bilancio 2025, con annessi e connessi.

Il testo integrale dei provvedimenti non è noto (perché?) e dobbiamo affidarci al verbale del CdM e a ciò che hanno scritto i vari giornali. Su tutti, il Sole 24 ore di oggi (pag.2-3), a cura di Gianni Trovati e Marco Mobili.

In generale e riassumendo:

…. continua a leggere ⇒ Consiglio dei Ministri_15.10.24_Legge di Bilancio 2025 e triennio 25-27

Tabella articoli su Manovra di Bilancio 2025

Il testo completo degli articoli viene pubblicato in questo sito nella sezione “Documenti”

Pensieri di UN PENSIONATO “TAGLIEGGIATO” – Prima puntata

Una cosa è certa, dal 2008 in poi. Che l’importante gruppo dei pensionati pubblici è stato ed è persistentemente taglieggiato dalle annuali leggi di bilancio, con qualunque governo, di qualunque estrazione e composizione.

Berlusconi, Monti, Letta, Gentiloni, Conte 1 e 2, Meloni 2023-2024-2025… tutti hanno tagliato la rivalutazione delle pensioni superiori a 4 volte il minimo INPS, tagli variabili in quantità ma costanti, persistenti e con conseguenti danni irrecuperabili.

Con la solita scusa del debito pubblico (che tutti questi governi hanno ampliato e non ridotto) i vari GOVERNI hanno COLPITO I SOLITI NOTI.

 CHI? I DIPENDENTI PUBBLICI, soprattutto quelli della fascia dirigenziale, che hanno lavorato e pagato tasse per 40 anni e più, che hanno fatto carriera, che non hanno mai evaso perché i loro stipendi venivano e vengono tassati alla fonte….

… continua a leggere ⇒ Pensieri di un pensionato taglieggiato-prima puntata_7.10.24

Taglio rivalutazione pensioni: le simulazioni per il 2025 – PMI.it

Articolo di Teresa Barone, 27/09/2024 – 08:58

Pensioni, grava la scure dei tagli anche nel 2025, con il rischio di un calo di reddito legato alla contribuzione versata: allarme e stime Cgil.

Il Governo potrebbe intervenire con pesanti tagli alle pensioni anche nel 2025, con l’obiettivo di recuperare risorse economiche: l’ambito d’azione è quello della consueta rivalutazione degli assegni pensionistici, da due anni oggetto di rimodulazione statale rispetto alle regole stabilite per legge sull’indicizzazione all’aumentato costo della vita.
Al momento non ci sono indicazioni certe di Governo rispetto ad un nuovo taglio delle pensioni, ma ci sono dichiarazioni della Premier Meloni che vanno in questo senso…. continua ⇒ PMI_27.9.24_Taglio rivalutazione pensioni-le simulazioni per il 2025

NOSTRO COMMENTO:

Sono giorni che la CGIL dirama notizie sui tagli alla rivalutazione delle pensioni, nella prossima legge di bilancio. Ha fatto previsioni sui tagli per pensioni nette di 1,732 euro e di 2.029 euro/mese. Ha diffuso notizie che nell’incontro tra Giorgetti e i Sindacati di mercoledì scorso (durato 6 ore) Giorgetti avrebbe dato per scontati questi tagli, con il ritorno a 3 fasce rivalutative:

  1. 100% fino a 4 volte il minimo INPS
  2. 90% da 4 a 6 volte il minimo INPS
  3. 75% pensioni oltre 6 volte il minimo INPS

NIENTE di PIÙ FALSO. Chi ha partecipato a quell’incontro non ha sentito una parola di Giorgetti su questi aspetti, nonostante i solleciti della Triplice. Eppure, eppure la CGIL diffonde queste voci e queste cifre.

INTENDIAMOCI !

Noi ci aspettiamo che anche questo governo prosegua con i tagli alla rivalutazione delle nostre pensioni. Nel 2024 l’inflazione è calata, ma la prossima manovra sarà in deficit.

Meloni & C. taglieggeranno ancora i pensionati? Noi pensiamo di si… ma ne avremo la certezza quando vedremo la prima bozza della legge di bilancio 2025 e, soprattutto, il testo del PSB (piano strutturale di bilancio, valido per 7 anni), che ci è chiesto dall’UE.

Siamo ai piani settennali, brutta copia di quelli quinquennali di Stalin e dei suoi epigoni… Quindi, nuovi tagli… in vista…. questa è l’unica certezza. Il resto sono ipotesi… CGIL.

DOMANDA: cosa ha fatto la CGIL contro i tagli 2024, 2023, 2022 etc. etc…? Perché si agita solo ora?

NOI. NOI SI, abbiamo agito e siamo in attesa del parere della Corte Costituzionale su questi tagli ingiusti e anticostituzionali.

Ci sarà un giudice “giusto” a Roma? A Palazzo della Consulta (edificato  nel 1737)?

APS-LEONIDA 

27/09/24

A proposito (“SPROPOSITO”) di PENSIONI

Dopo il report annuale dell’INPS (XXIII°) si è scatenata una gazzarra unica.

Il Presidente dell’INPS, FAVA, ha detto che “la tenuta dei conti è assolutamente in equilibrio nel breve- medio periodo” ma una serie di articoli (Stampa, Repubblica in primis) ha drammatizzato la situazione, fingendo di non sapere che i possibili problemi economici sono legati alla spesa assistenziale e non a quella previdenziale pura.

Per un commento più equo Vi consigliamo di leggere l’articolo che il Sole24 ore del 25/09 (pag,8) dedica al tema.

In breve, riportiamo alcuni numeri, tratti da alcuni articoli (Il Giornale, Libero, Il Sole; Repubblica, Stampa..) del 25.9.24:

continua a leggere ⇒ A proposito-Sproposito di pensioni_Biasioli_25.9.24

APS-LEONIDA RICORRE alla CORTE dei CONTI CENTRALE!

Il Consiglio Direttivo dell’APS-LEONIDA ha deciso (20/09/24) di RICORRERE alla C. CONTI di ROMA (= C. Conti Centrale)  contro le sentenze negative formulate dalle C. Conti di VE, TS, TN, BZ e MILANO, rispetto ai nostri ricorsi contro i tagli alla rivalutazione delle nostre pensioni (Finanziaria x il 2024).

Questa decisione è stata possibile, grazie al numero dei Ns. Soci, che hanno risposto  positivamente al nostro “invito a non demordere”.

Le  sentenze positive ottenute da due Presidi in pensione (C. Conti Toscana e C. Conti della Campania, con rinvio del problema alla C. Costituzionale) hanno riacceso in Tutti Noi una fiammella di speranza. Ci sarà, alla fine, un “giudice a Berlino (anzi a Roma)” ???

Annotazione: alla Fine anche la FEDERSPeV Nazionale appoggerà questa iniziativa, ricorrendo in Lazio, Sicilia e Calabria.

Chi vivrà, vedrà…!

S.B.

SPES ULTIMA DEA !

Ci sono 2 Giudici a Berlino!!!

Nei giorni scorsi Vi avevamo dato notizia della ORDINANZA con cui la Dottoressa Khelena Nikifarava (C. Corti Toscana) – in qualità di Giudice unico delle pensioni – aveva dichiarato “rilevanti e non manifestamente infondate le questioni di legittimità costituzionale”, sollevate dal ricorso di un Preside senese (Marco Panti), e relative ai tagli sulla rivalutazione, causati anche dalla Finanziaria 2023 (prima finanziaria del governo Meloni), in aggiunta ai tagli prodotti dai governi precedenti.

Il giorno 15/09/24, un’altra buona notizia: una seconda ORDINANZA di RINVIO alla C. Costituzionale è stata redatta dal Giudice della C. Conti Campana, Dr. Michele Menichini. Analoghe le motivazioni che hanno portato alla immediata trasmissione degli atti alla C. Costituzionale.

…. continua a leggere ⇒ Ci sono 2 giudici a Berlino_16.09.24 art_Biasioli   

C’è ancora un Giudice che crede nella lettera e spirito della Costituzione vigente e la rispetta

Finalmente, dopo tanti “rigetti” da parte delle Corti dei Conti regionali adite dai nostri associati pensionati (Venezia, Trieste, Bolzano, Brescia, Roma, ecc.), la Corte dei Conti Sezione giurisdizionale per la Regione Toscana ha pronunciato la Ordinanza n. 33/2024 (decisione presa in Camera di Consiglio il 20/03/2024 e depositata in Segreteria il 6/09/2024), a firma Dott.ssa Khelena Nikifarava, in qualità di Giudice unico delle pensioni, in cui, a seguito del ricorso di un  Preside in pensione che lamentava i ripetuti tagli (in particolare nel 2023) alla rivalutazione delle pensioni in godimento di maggiore importo, dichiara rilevanti e non manifestamente infondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art.1, c. 309, della legge 29/12/2022, n.197 (bilancio di previsione 2023), nonché dell’art. 69, c.1,  della legge 23/12/2000, n. 388 (legge finanziaria 2001),  con riferimento principalmente agli artt. della Costituzione vigente nn. 1, 3, 23, 36, primo comma, 38, secondo comma, e ordina la immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale per le decisioni di merito e competenza.

continua a leggere ⇒ C’é ancora un Giudice_11.09.24 art_Sizia

https://www.startmag.it/economia/pensioni-ecco-le-vere-novita-dalla-corte-dei-conti-della-toscana/?ct=t(RSS_EMAIL_CAMPAIGN)

C’è un giudice a Roma?

Di Stefano Biasioli, 9 settembre 2024

Riassunto delle puntate precedenti. Le Corti dei Conti, di Venezia, Trieste, Bolzano, Brescia, Roma… e via solfeggiando, hanno nei mesi scorsi rigettato – con motivazioni spesso discutibili – i ricorsi di centinaia di pensionati aderenti a FEDERSPeV, APS-LEONIDA e CONFEDIR contro i tagli alla rivalutazione delle loro pensioni, fatti con le leggi finanziarie degli ultimi anni, 2024 incluso.

La stessa sorte hanno subito, a quanto sappiamo, i ricorsi di CIDA, Manageritalia, Federmanager.

Motivazioni discutibili, abbiamo scritto, perché tutte basate su un falso assioma: “…si tratta di pensionati ricchi… poco toccati dall’inflazione. Lo Stato (e l’INPS con Lui) ha bisogno di denaro, data la precarietà dei bilanci e la necessità di tutelare le fasce deboli della popolazione …”

… continua a leggere ⇒ Lenin_09.09.24_C’E UN GIUDICE A ROMA?