DRAGHI: Chi? Cambio di passo?

Articolo di Stefano Biasioli (già sindacalista autonomo della dirigenza)
17 marzo 2021

In poco tempo la “fama” di Draghi potrebbe svanire, rapidamente, per effetto della prassi quotidiana del Presidente del Consiglio  e dei suoi ministri.
Draghi ha blindato, con uomini suoi, gli aspetti economico-finanziari, ma ha mantenuto/inserito nel suo governo personaggi di dubbia caratura (Dadone, Di Maio) o manifestamente inadeguati al ruolo (Speranza, nomen-omen).

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INCAZZATURE da LOCKDOWN – Parte 4

di Stefano Biasioli

DRAGO con le ali o POLLO AMADORI?

Draghi è cambiato …abbiamo già detto dell’effetto “da cortisone”. Ma anche il suo governo è partito male. Draghi ha blindato il problema economico-finanziario, ma ha trascurato il primo fattore  che, da un anno, affossa la nostra economia.

IL COVID 19.

Infatti, cacciato Arcuri (minimo sindacale) si è tenuto SPERANZA e il problematico CTS (il fantomatico comitato tecnico-scientifico). Non ha neppure pensato di silenziarne le voci….

Non ha dato l’input di cercare VACCINI in ogni parte del mondo, fregandosene della UE e della Van… di turno.

Si è tenuto SPERANZA (nomen omen),uno sfigato già nell’aspetto. Un laureato in scienze politiche (ai miei tempi dicevamo: scemenze politiche), un tizio che è arrivato in parlamento con 4.000 voti e come rappresentante di un partito che – oggi – non arriverebbe al 2% dei votanti. Un tizio che nulla sa di sanità e che nulla ha imparato in questi anni, al Ministero Salute.

Nulla, a tal punto da aver pubblicato (e poi, ritirato) un libro dedicato alla vittoria sul Covid!  Si vittoria sul Covid, come i 5S hanno sconfitto la povertà…!

Nomen, omen.

Quindi, Draghi ha già fatto un errore strategico. Da Draghi a draghetto a pennuto Amadori, il passo è breve.

Soprattutto in tempi di Conte, Letta, Renzi e affini….

INCAZZATURE DA LOCKDOWN – Parte 3

di Stefano Biasioli

ARTICOLO 13 e ARTICOLO 32 della COSTITUZIONE: quale ha la priorità?

Ai più deve essere sfuggito che il Tribunale di REGGIO EMILIA (dott. De Luca, GIP, sentenza 54/2021) ha sentenziato che: “l’autocertificazione falsa in zona rossa non è reato”.

“L’autocertificazione è incompatibile con lo stato di diritto nel nostro paese…”….. “la libertà personale è inviolabile, recita l’art. 13 della nostra Costituzione… e può essere limitata solo dalla autorità giudiziaria…”.

La sentenza si riferisce ad una certificazione (falsa) prodotta da una signora ex DPCM 8/03/2020, relativo alle zone rosse al Nord.

Secondo il GIP la tutela della libertà personale (art. 13 della Costituzione) non ha un valore sociale inferiore alla tutela della salute personale e collettiva (art. 32), funzione che – anzi – la stessa Costituzione pospone alla prima (art. 32 verso art. 13) e non viceversa!

DEDUZIONE: se la pandemia produce condizioni che portino a restrizioni della libertà personale (ma come motivate e giustificate? L’Italia è diversa dalla maggioranza dei paesi occidentali, che hanno normato diversamente?), allora IL PARLAMENTO DEVE MODIFICARE la COSTITUZIONE (con doppia votazione parlamentare).

Insomma, secondo il GIP De Luca (e Noi siamo con Lui) un DPCM, un DECRETO LEGGE, una LEGGE NON POSSONO LEGITTIMAMENTE OBBLIGARE I CITTADINI ALLA CLAUSURA DOMICILIARE !

INCAZZATURE DA LOCKDOWN – Parte 1

di Stefano Biasioli

CONDANNATI ai DOMICILIARI
Già, lockdown, termine anglosassone per addolcire la realtà delle cose. Siamo condannati ai DOMICILIARI, senza essere stati condannati da un giudice civile o penale. Lo siamo per colpa di una serie di governi inetti, che non sono stati in grado di varare (dal 2006!) un piano nazionale antipandemia.

Governi che hanno sottovalutato (Conte2) il problema, per poi riempirci di DPCM illegittimi. Che ci hanno rinchiuso in casa per mesi (primavera 2020), poi liberati (estate), poi massacrati di mascherine e di divieti (autunno 2020, secondo picco della pandemia), che ci hanno negato la Pasqua e il Natale 2020. E che ora (marzo 2021), come se niente fosse, ci hanno nuovamente regalato l’ennesima zona rossa con l’unica novità: dopo l’ennesimo DPCM (il primo del Draghi 1) ora siamo passati a un decreto legge. Cambia la forma, ma non la sostanza! Un decreto legge può essere (o no) convertito in legge dal parlamento entro 60 gg., ossia – nel nostro caso – ben oltre la Pasqua, che passeremo rinchiusi. Trasformarlo rapidamente in legge (assieme ai denari per ristorare le categorie massacrate) no, vero? Troppo difficile…

Altre settimane da passare rinchiusi in casa, come CRICETI … sempre più agitati…

EUROPA MATRIGNA

Da un lato il clamoroso flop Vaccini. Ormai tutti vanno in ordine sparso. Sì comperano fialoidi dove si può e qualche volta anche dove non si dovrebbe.

Che aspetta Roberto Speranza a prendere utili iniziative?

Poi, da qualche ora, l’incresciosa vicenda della Banca Popolare di Bari. Nel lontano 2014, l’istituto barese con l’aiuto del Fondo Interbancario, si attivò per salvare l’agonizzante FER CAS, Cassa di Risparmio di Fermo e provincia.

Dall’Europa tuoni fulmini e frustate a sangue: non dovevate, è aiuto di Stato! Da quel momento, disastrose conseguenze a catena. Ricordate la vicenda di Banca Etruria e dintorni? Migliaia di risparmiatori sedotti e abbandonati con le banche rase al suolo. 

Qualche ora fa dalla Corte europea una sentenza agghiacciante: non fu aiuto di Stato. Perché i giornaloni oggi non ne parlano? Perché coprire questa mostruosa vergogna? Si può essere europeisti oltre ogni limite? Ora i danni, economici e politici, chi li pagherà?
L’opus

Ma che governo è?

articolo di Stefano Biasioli, 13 febbraio 2021

Per tutta la durata della crisi ce ne siamo stati zitti, ma adesso no. Adesso proprio no.

Siamo passati dai conti ai draghi. Da un governo giallo-verde (prima) a un governo giallo-rosso (poi) a un governo giallo-bianco (ora). Con un bianco quirinalizio che rischia di diventare grigio, abbastanza rapidamente.

         Draghi ha messo sotto controllo dei suoi tecnici i ministeri a valenza economica, come programmazione e come spesa. Gli altri ministeri li ha indicati Mattarella… ai partiti sono rimaste solo le briciole: ministeri senza portafoglio o ministeri solo teoricamente importanti.

         Chi ha vinto e chi ha perso ? Hanno perso i partiti che hanno detto si all’ennesimo governo imposto dall’alto e ha vinto il Quirinale, che ha imposto l’ennesimo governo di sinistra, anzi di centro-sinistra. In cui il centro-centro è dato dai brandelli di Forza Italia e da un lega salviniana, con Salvini che ha perso la bussola.

“L’amico Draghi”ha concesso a Berlusconi solo frattaglie: il redivivo Brunetta torna alla Pubblica Amministrazione (dove aveva già creato il caos con le sue norme premiali incasinate); la Gelmini va alle Autonomie (vedremo se darà l’autonomia al Veneto!), in chiaro contrasto con la collega Gelmini (che dovrà invece favorire il SUD!). Quindi, litigi in casa.

E la LEGA? Si è sistemato Giorgetti (l’amico di Draghi!) cui compete il ministero dello sviluppo economico, comunque condizionato dagli uomini di Draghi nei settori essenziali.

Paradossale è l’assegnazione alla veneta Stefani (avvocato!) della delega alla disabilità, di cui costei non sa nulla. A Garavaglia un ministero tutto nuovo (e da creare da zero), quello del turismo. Con o senza lo sport?

E la Lega dovrà masticare duro, perché restano ai loro posti la Lamorgese (Interno) e Speranza (Sanità)… nonostante i borborigmi leghisti…

Il PD si è tenuto 3 caselle pesanti: Difesa (Guerini), Lavoro (Orlando), Franceschini (immarcescibile, ai Beni Culturali).

Di Maio si è tenuto la Farnesina;a D’Incà (rapporti con il parlamento), Dadone (retrocessione alle politiche giovanili), Patuanelli (politiche agricole) vanno ministeri marginali, come ci ha dimostrato la prassi degli ultimi 36 mesi. Ma enorme è stata la fregatura! Infatti il fantomatico ministero della transizione economica è andato ad un fisico estraneo alla Lega, Cingolani. Veramente un bel successo per Grillo e per chi ha votato si, sulla piattaforma digitale.

Per Matteo Renzi, solo le pari opportunità (Bonetti), con la Boschi rimasta a terra.

Per la Triplice, un governo “non amico” (nonostante le loro speranze): basta solo un nome, Brunetta !

È un governo maschilista (alla faccia di Zingaretti), un governo giallo-bianco. Draghi avrà la fiducia del parlamento (tutti appecorati, tranne la Meloni e frange dei 5S), ma questo governo avrà una vita difficile, a partire dalle scelte sui migranti e dalla prosecuzione della caotica gestione della pandemia.

Noi siamo sempre più convinti che Salvini abbia sbagliato strategia, per la terza volta su tre.Doveva lasciare che il Berlusca amoreggiasse con Draghi e prendere le distanze dall’ennesimo governo condizionato dalla sinistra e da chi pensa che la UE sia madre e non matrigna!

AMEN !

MATTARELLA: CHI?

3 febbraio 2021

A scanso di equivoci, non abbiamo mai avuto stima per Mattarella. Un democristiano che ha fatto carriera per merito di un fratello morto ammazzato.

Mattarella come la Bindi, che ha basato la sua carriera politica sulla morte di Bachelet.

Se M. è lì, al Colle, il demerito è di Renzi, che – per  lui – ha rotto il patto del Nazzareno con Berlusconi. Un settennato incolore e senza anima. La prova? Le registrazioni televisive dei suoi predicozzi, quasi tutti letti, con voce monocorde e senza afflato. Un signore del Colle tutto schierato dalla parte della sinistra, che non aveva vinto le elezioni del 2018. Alla Casellati, allora, un incarico frettoloso; a Fico, invece un incarico di ben 5 giorni, del tutto inutile, come era evidente da mesi.

E, ieri sera, l’ometto del Colle si è superato: per 15 minuti ci ha detto che l’Italia non poteva andare al voto, per colpa della pandemia e di noi italiani, che siamo dei superficialotti. In tutto il mondo si è votato (Usa e Portogallo compresi), in Italia no… perché (pensa Colui) il voto italiano potrebbe mutare le sorti di questo paese, spazzando via Renzi, i 5Stelle, buona parte del PD. Perciò – teoricamente per il COVID – no, non si vota. E arriva Draghi con la solita schiera di tecnici o pseudo tali: ne parleremo, quando li conosceremo e sapremo chi li appoggerà…
Per ora è certo che:

  • si voterà per le amministrative e non per le politiche (il COVID non danneggia i sindaci ma solo il parlamento);
  • arriva il semestre bianco, e Mattarella si chiama fuori;
  • arriva il semestre bianco e non voteremo – per le politiche – prima del 2023;
  • Draghi ci renderà sudditi di questa Europa pasticciona (pensate ai vaccini!)
  • ci troveremo la Cartabia presidente della Repubblica, un’ennesimo presidente di sinistra.

Già, al Colle non c’è un angelo custode ma “il governatore di GONDOR”. Un triste figuro che finisce il suo mandato in un modo squallido.

Già, chi è al Colle resta lì per 7 anni (perché negli USA, solo 4?). Chi è al Colle può essere rieletto, per questo c’è il semestre bianco. Ma, per questo, è bastata l’esperienza con Napolitano. Chi è al Colle sceglie i senatori a vita, quelli che vanno a votare solo quando c’è caos in parlamento, ma lucrano per la vita …

Mattarella, sarai ricordato per i capelli bianchi e per non essere stato mai imparziale…

Non Ti rimpiangeremo !

“Lenin”

Dopo il “Pateracchio Parlamentare” di questi giorni…

20 gennaio 2021

Siamo troppo vecchi per non aver previsto quello che è successo ieri (19/01) al Senato e, nei giorni scorsi, nei corridoi del parlamento e di palazzo Chigi.

Il Conte bis continua il suo criticabile percorso, ma con un “guidatore”sempre più incerto, perché condizionato da “amici a tempo”, che gli metteranno decine di trabocchetti nelle commissioni parlamentari e in aula.

Purtroppo per il popolo italiano, sul Colle c’è una SFINGE, che aiuterà l’avvocato fino all’inizio del semestre bianco, nonostante ciò che – la stessa SFINGE – aveva fatto nel 2018, dopo le elezioni, alla CASELLATI e a tutto il centrodestra.

Centrodestra che ha perso la Polverini (percorso record da AN a forza Italia, al PD), che ha perso anche la Rossi (la badante di Berlusconi!), e Andrea Causin (un altro con un passato-presente da transfuga).

In Aula sono ricomparsi 2 senatori a vita, che non frequentano mai il Senato ma, è ovvio, non si sono sottratti al grido di dolore (di Conte o della SFINGE ?).

Non va bene per nulla, ma lo sappiamo bene: non andremo a votare fino al 2023, con la scusa di questa pandemia.

Già, si vota in tutto il mondo (Usa e Israele inclusi) ma no, in Italia è troppo pericoloso andare a votare. Il COVID è li, tra i seggi elettorali, che si annida! Ma evidentemente era lontano dall’emiciclo del Senato, ove – per ore – abbiamo visto un assembramento terrificante; era lontano dal Senato e da quelle mascherine senatoriali messe in modo imbarazzante (scoprivano naso e parte della bocca).

In tanto disastro una cosa CHIEDIAMO a CONTE e a SPERANZA: di comperare TUTTI I VACCINI ANTI-COVID POSSIBILI, in ogni parte del mondo (Vaticano incluso!), senza aspettare l’EUROPA (che ci ha preso in giro)e la PFIZER che (chissà perché)ha dirottato milioni di vaccini verso gli USA di Biden.

Ma non abbiamo speranza! Anche sul piano vaccinale il governo si sta dimostrando incapace: come con le mascherine, con gli ossigenatori, con la scuola, con un protocollo farmacologico anti-COVID «di fantasia». Già, che fine ha fatto il plasma immune? Che fine hanno fatto gli anticorpi prodotti in Italia?

Ci sarà pure una resa dei conti, democratica, tra 24 mesi !

Stefano Biasioli
Medico (25/12/1942), ancora in attività, ma che non riesce a farsi vaccinare. Esattamente come tanti Colleghi, ancora vivi.

E ADESSO POVERUOMO?

Siamo troppo scafati, per non aver previsto che Conte sarebbe sopravvissuto allo sgambetto di Renzi. Con il fiorentino che, al solito, tira bordate, minaccia sfracelli, ma poi nasconde la manina dietro al sedere.

Conte si è salvato, dopo aver fatto incetta dei soliti transfughi in cerca di ricompenso, immediato (careghetta) o futuro (posto al sole nel partito contiano).

Ancora una volta, vari personaggi hanno dimostrato di essere dei quaquaraquà!

Su tutti la Polverini, la Renata Zero (a chi scrive ben nota!) passata dal pugno aperto a Forza Italia e, ora, al PD. Subito dopo, Maria Rosaria Rossi, la badante di Berlusconi, per lunghi anni. Poi ancora un altro senatore pluri-cambiacasacca: Andrea Causin. Da ultimo, due senatori a vita, che si sono mossi da casa solo perché qualcuno glielo ha chiesto.

Chi? L’avvocato o la SFINGE del COLLE?

Comunque sia, quello che è successo ieri – 19/01 al Senato, fa molto male all’Italia. La SFINGE del COLLE ha consentito a Conte ciò che non ha consentito alla CASELLATI, dopo le elezioni del 2018.

Ne prendiamo atto e ce lo ricorderemo, democraticamente.

Tra 24 mesi torneremo a votare e, allora, i vecchietti come me si ricorderanno di questo governo, dei 5S, dei transfughi, dei due anni (2020-2021) che questi giallo-rossi ci hanno fatto passare, chiusi in casa, come se – fuori – non si potesse stare, con le precauzioni del caso.

Ci hanno distrutto la vita, hanno distrutto l’economia a forza di 24 DPCM, incostituzionali e incasinati. L’emiciclo del Senato, ieri, è stato l’emblema della qualità di chi dovrebbe rappresentarci: assembramenti, mascherine in pose ridicole… attendendo Godot!

Già? Che fine ha fatto il piano vaccinale? Che fine ha fatto il piano pandemico 2021-2023? Che fine hanno fatto le linee guida anti-COVID? Che fine ha fatto il plasma immune? Che fine hanno fatto gli anticorpi?

Se la Pfeizer ha tirato un bidone all’Europa, dirottando le preziose fiale agli USA di Biden, perché l’ITALIA NON CERCA DI RECUPERARE I VACCINI IN TUTTO IL MONDO, incluse la Russia, la Svizzera e il Vaticano?

Perché? Perché Arcuri non si è cautelato sui possibili ritardi nelle forniture? Risultato? Il piano anti-pandemia, avrà tempi molto lunghi, quelli che piacciono a Conte, fotocopia di Quinto Fabio Massimo.

Tante domande, che non avranno risposte “sensate”.

Stefano Biasioli
Medico (25/12/1942), in attività. Medico che non riesce a farsi vaccinare, come moltissimi Colleghi, tutti a rischio.