PENSIONI, l’Inps aumenta gli importi per l’inflazione. Ecco quando e di quanto.

Di Simone Micocci, 30 giugno 2024 – 11:46 – da Money.it

Pensioni, nuove anticipazioni sull’aumento delle pensioni che a inizio gennaio 2025 verrà effettuato dall’Inps in favore di pensionati, invalidi civili e percettori dell’Assegno sociale.

Ogni anno l’Inps, su indicazione del ministero dell’Economia e delle finanze (che a sua volta tiene conto dei dati raccolti dall’Istat) aumenta l’importo delle pensioni. A prevederlo è la legge n. 448 del 1998, con la quale è stato introdotto il meccanismo chiamato perequazione con cui il trattamento percepito, sia se di tipo previdenziale che assistenziale, viene adeguato al costo della vita….

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RINNOVATO IL CONSIGLIO DIRETTIVO dell’APS-LEONIDA

Sabato scorso (22/06/2024), a Padova, l’Assemblea Straordinaria dell’APS-LEONIDA ha eletto, alla unanimità, il nuovo Consiglio Direttivo per il triennio 2024-2026. Eccolo:

 

A giorni, verrà pubblicato sul sito e diffuso ai Soci il VERBALE INTEGRALE dell’ASSEMBLEA, con gli obiettivi dei prossimi mesi.

Per la Segreteria Aps-Leonida
Luciana Ferraretto

Governo, ecco la stangata: pensioni, famiglie e stipendi, servono tagli per 20 miliardi

da Money.it – di Alessandro Cipolla, 21-23/06/2024 ore 07:10

Con la procedura di infrazione la legge di Bilancio sarà “lacrime e sangue”: dalle pensioni fino agli stipendi e alle famiglie, il governo è a caccia di tagli per 20 miliardi.

Riforma delle pensioni? Stipendi più alti? Flat tax? Taglio delle accise? Addio al canone Rai? Sostegno alle famiglie e alle fasce più economicamente in difficoltà? Tutte promesse elettorali del governo che devono fare i conti con una letterina proveniente da Bruxelles recante una poco lusinghiera notizia: l’Italia come altri sei Paesi comunitari – Francia, Belgio, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia – è sotto procedura di infrazione per debito eccessivo.

Basta gettare la palla in tribuna o fare il gioco delle tre carte in attesa di superare le elezioni europee, adesso l’Italia è chiamata a fare i conti con la realtà e il prezzo da pagare sarà salatissimo: almeno 20 miliardi di tagli da fare subito, poi circa 10 miliardi ogni anno fino al 2032….

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INPS, ESERCIZIO 2023 in ATTIVO per 2 MILIARDI

   di Marco Rogari – da ilSole24Ore del 01.06.2024 

L’Inps ha chiuso l’esercizio 2023 con un attivo di 2,063 miliardi. Grazie a questo risultato economico positivo e alla riduzione del debito nei confronti della tesoreria statale, il patrimonio netto dell’Istituto è passato da 23,221 miliardi di inizio esercizio a 29,784 miliardi al 31 dicembre dello scorso anno.

A indicarlo è il progetto di rendiconto generale elaborato dal Cda dell’ente, presieduto da Gabriele Fava, su proposta del direttore generale, Valeria Vittimberga, in cui si sottolinea che il 2023 si è concluso con un avanzo finanziario di 12,188 miliardi,«derivante dal risultato di parte corrente (7,668 miliardi), e dal risultato in conto capitale (4,520 miliardi)».

Il rendiconto dovrà essere valutato e approvato dal Civ dell’Istituto entro luglio.

Le entrate contributive accertate sono risultate pari a 269,152 miliardi, in crescita di 13,014 miliardi (+5,1%) rispetto al dato del consuntivo precedente (256,138 miliardi).

…continua a leggere ⇒ Sole24Ore_1.6.24_M. Rogari_INPS-esercizio 2023 in attivo di 2 miliardi

 

Convocata l’ASSEMBLEA STRAORDINARIA per SABATO 22 GIUGNO c.a.

SABATO 22 GIUGNO 2024 Dalle ore 10:00 alle ore 12:30 presso Hotel FOUR POINTS  (Uscita PD-Est – C.so Argentina, 5 – PADOVA) si terrà in seconda convocazione l’ASSEMBLEA STRAORDINARIA APS-LEONIDA con il seguente ordine del giorno: 

  1. Scomparsa del Presidente Roberto Mencarelli e implicazioni conseguenti (effetti sul Runts);
  2. Rinnovo del Consiglio Direttivo per il triennio 2024-2026, presentazione delle candidature;
  3. Votazioni per il nuovo Consiglio Direttivo;
  4. Sintesi dei ricorsi legali (legge finanziaria 2023-2024) con il Prof. Paolo Piva;
  5. Discussione relativa;
  6. Varie ed eventuali.

ANCHE LA C. CONTI di BOLZANO HA BOCCIATO IL NOSTRO RICORSO !

Non c’è 4 senza 5 !

Dopo Venezia, Trieste, Trento e Milano, anche la Corte dei Conti di Bolzano ha bocciato il nostro ricorso 2024 contro i tagli alla rivalutazione pensionistica. Ce l’aspettavamo….

Nei fatti, a Bolzano, il giudice unico delle pensioni – Consigliere FRANCESCO TARGIA – dopo l’udienza del 10/5/24, ha DICHIARATO INAMMISSIBILE IL RICORSO ( i ricorrenti erano 13) per 2 fondamentali motivi:

a) assenza dei decreti individuali di pensione (!!!!) , perché – secondo LUI – pur avendo presentato le tabelle del danno economico individuale dei singoli ricorrenti,  “non si poteva sapere se la pensione del singolo ricorrente era a totale carico dello Stato o degli enti previdenziali confluiti nell’INPDAP….  (!!!!)”

b) assenza della diffida preventiva all’INPS….

Nella sostanza, questo giudice non è entrato nel merito del ricorso.  Il nostro giudizio nei suoi confronti è pesante (ma non lo scriviamo, per evitare querele…) perché:

1) è la prima volta in Italia che viene citata l’assenza dei decreti individuali di pensione, per capire l’origine della pensione stessa…. Le nostre, sono tutte PENSIONI INPS, indipendentemente dalla origine iniziale (INPDAP, INPS etc) delle stesse;

2) non è stata fatta diffida preventiva all’INPS. Come se – in precedenza – la diffida preventiva avesse portato a esiti diversi e come se, soprattutto, l’INPS POTESSE DISATTENDERE UNA LEGGE, soprattutto una LEGGE FINANZIARIA;

3) in questa serie di ricorsi, ad esempio il giudice di Trieste aveva ritenuto di non considerare il punto 2.

CARI SOCI LEONIDA,

È ORMAI INDIFFERIBILE UNA PESANTE RIFORMA della GIUSTIZIA IN ITALIA – civile o penale che sia – UNA RIFORMA CHE RENDA I GIUDICI RESPONSABILI delle DECISIONI CHE PRENDONO e della TEMPISTICA dei loro GIUDIZI!

Comunque sia, Noi dell’APS continueremo a combattere per la difesa delle nostre pensioni…..oggi e domani…

” Ci sarà pure un giudice…a Berlino…..” !!!

S.B.

A ricordo del Nostro Presidente Roberto Mencarelli

Era strapiena, lunedì mattina, 13 maggio, la Chiesa di San Francesco, a Verona. Piena di gente, di amici e conoscenti di Roberto Mencarelli, che erano li per incontrarlo per l’ultima volta.

Una marea di gente, che portava e porterà nel cuore il ricordo di un uomo “bello e buono”, di una persona che è vissuta con il sorriso e con la voglia di risolvere positivamente le difficoltà della vita, piccole o grandi che fossero.

Attorno ai famigliari, si sono stretti in tanti: i compagni del Maffei, i colleghi di lavoro, gli Angeli del Bello, i soci del Rotary, Noi dell’APS-Leonida e Noi, della “vecchia Cimo”.

Una presenza silenziosa ma partecipe, in chiesa e sul sagrato. Per quanto ci riguarda abbiamo preso un impegno: “faremo quello che aveva programmato, pur in mezzo a parecchie difficoltà gestionali. Glielo dobbiamo….perché, anche così, lo ricorderemo…”.

“Ciao Roberto, dacci una mano dall’alto…… Sei il nostro nuovo Angelo Custode…”

firmato e sottoscritto da Tutti i Leonida

Money.it – Pensioni, taglio dell’importo nel 2025. L’ha voluto la Fornero

di Simone Micocci, 14 maggio 2024 – 10:14

Non ci sono buone notizie per chi ha in programma di andare in pensione il prossimo anno. Dopo un biennio in cui il calcolo della pensione è stato molto favorevole, a partire dal 2025 dovrebbe esserci un peggioramento con annesso taglio dell’assegno.

Per il momento non c’è ancora nulla di ufficiale, per quanto i segnali sembrano andare in questa direzione. Per capire le ragioni di questo nuovo taglio delle pensioni atteso per il 2025 bisogna come prima cosa comprendere come funziona il sistema di calcolo utilizzato per trasformare gli anni di lavoro in pensione, specialmente per i periodi successivi al 1996.

Per questi si applica il sistema contributivo, con il quale si prendono i contributi versati dal lavoratore, rivalutati in base all’inflazione, che vengono trasformati attraverso un apposito coefficiente tanto più vantaggioso quanto più si ritarda l’accesso alla pensione.

Ed è proprio a causa di questi coefficienti che potrebbe scattare il taglio per le nuove pensioni: secondo indiscrezioni, infatti, il prossimo anno questi saranno meno favorevoli rispetto a quelli utilizzati nel biennio 2023-2024.

… continua a leggere ⇒ Money_14.5.24_Pensioni-taglio importo nel 2025

“Noi siamo Noi e Voi non siete un c….”

La triste storia.

1) FINE del RETRIBUTIVO per TUTTI  ma NON per i PARLAMENTARI

(data 1/01/1996, Legge Dini 335/1995) perché la loro pensione è diversa: è un vitalizio! Effetto della autodichia (= facoltà di cui godono alcuni organi costituzionali di decidere autonomamente e in deroga alle regole, per il principio di separazione dei poteri… Spetta al Parlamento e alla Corte Costituzionale…).

2) PER i PARLAMENTARI, il  “VITALIZIO” viene legato al CONTRIBUTIVO a far data dal 2012…

3) Poi il SISTEMA CONTRIBUTIVO viene ESTESO anche per i PARLAMENTARI PRE-2012 (anno 2018, governo 5 Stelle…). Quindi,

4) RIVOLTA di 1000 parlamentari (650 deputati e 350 senatori) guidati da Maurizio Paniz, bellunese, ex-parlamentare, contro i tagli ai vitalizi. Ricorsi presentati, per il famoso principio di autodichia, presso i competenti organi interni di Camera e Senato.

5) Luglio 2023: la Commissione di garanzia del Senato (organo inappellabile) ha cancellato la precedente delibera del Senato che aveva introdotto i tagli.

Costo del tutto, al Senato= 40 milioni di euro/anno, in più…

La vicenda “retroattiva” riguarda infatti 851 ex Senatori e 444 familiari di senatori deceduti…

6) E i DEPUTATI? Si è in attesa della decisione della Commissione di garanzia della Camera, tra pochi mesi.  Costo ulteriore? Altri 40 milioni di euro/anno, in più….

COMMENTO di “Lenin”: “Loro pensano di essere DIVERSI da Noi, pensionati INPS della PA… Noi, che siamo stati taglieggiati (21/24 anni) da una serie infinita di leggi finanziarie. Già, ma Noi non siamo “LORO” !!!

NON SOLO DANNI ma anche BEFFE (La Verità, 01/01/24, pag. 6, articolo di Mauro Bazzocchi): IL CASO CHISSO….

…. CONTINUA A LEGGERE ⇒ Lenin_02.05.24_Noi siamo Noi e Voi non siete un…