Vauro, la vignetta sul Fatto quotidiano: Luigi Di Maio al cimitero scava la fossa per il defunto M5s

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Luigi Di Maio si scava la fossa da solo. Il Movimento 5 stelle è già morto. Il vicepremier grillino evidentemente ha i giorni contati. E’ la vignetta choc di Vauro Senesi pubblicata da Marco Travaglio sulla prima pagina del Fatto quotidiano.Nel disegno si legge: “Dicono che salvando Salvini avete toccato il fondo”. E Di Maio risponde: “Allora posso smettere di scavare?”. Della serie, peggio di così il M5s non poteva fare. Vauro si riferisce ovviamente alla decisione dei grillini di non dare l’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini per il caso Diciotti.

 

Ieri Consiglio Nazionale FEDER.S.eV.

Approvato all’unanimità la relazione del Presidente Michele POERIO tutta basata sui danni pensionistici passati, presenti e futuri.

Il Consiglio ha anche approvato il programma delle azioni legali proposto dal Forum pensionati d’Italia, di cui Poerio è parimenti Presidente.
Nelle prossime settimane verranno raccolte migliaia di adesioni ai ricorsi, grazie al lavoro delle 17 Associazioni presenti nel Forum. Migliaia di ricorsi contro i tagli pensionistici iniqui, ingiusti, incostituzionali…

Ora l’INPS finisce nelle mani di chi ha tagliato le pensioni: accordo per Tridico

Sarebbe chiuso l’accordo tra M5s e Lega per la nomina di Tridico alla presidenza dell’istituto: ecco chi è il tecnico grillino.

Accordo chiuso tra Lega e Movimento Cinque Stelle per il dopo-Boeri. All’Inps, secondo quanto riferiscono fonti della Lega all’Agi, dovrebbe arrivare Pasquale Tridico.

Superata dunque l’ipotesi Nori che era circolata nelle scorse settimane. Domani in Consiglio dei MInistri dovrebbe arrivare la nomina che andrà dunque ad archiviare l’era Boeri. In questo momento i rapporti tra l’istituto di previdenza sociale e il governo sono tesi.

Colloquio tra APS-Leonida e Prof. Vittorio Angiolini

Ieri pomeriggio un folto gruppo di Associati Leonida ha avuto un lungo colloquio telefonico con il Prof. Vittorio Angiolini, nostro Patrocinatore legale passato, presente e futuro.

Sono state definite le modalità dei prossimi ricorsi contro il taglio della rivalutazione e contro il contributo di solidarietà, stabiliti dalla legge 145/2018.

È stato altresì deciso che, prima di procedere con il contenzioso legale, i nostri aderenti dovranno diffidare formalmente l’amministrazione INPS ad applicare la legge, considerandola incostituzionale.

Sul punto non esiste una concordia tra i diversi studi legali interpellati dal Forum Pensionati (le Associazioni aderenti sono oggi salite a 17 !) ma ovviamente noi Leonida seguiremo il consiglio del Prof. Angiolini.

Lo Studio Legale Angiolini sta approntando tutta la modulistica necessaria che, a tempo debito, sarà inviata a Tutti i pensionati che hanno dato la loro pre-adesione. Nel corso del mese di marzo, comunque si terrà una nuova Assemblea APS-Leonida a Padova, per ulteriori informazioni organizzative.

 

Ecco CHI e COME ricorrerà contro il taglio delle pensioni d’oro

Tutti i dettagli sulle prossime mosse dei pensionati. L’intervento di Michele Poerio, segretario generale Confedir e presidente nazionale Federspev

Con la pubblicazione della legge di bilancio 2019-2021, in Gazzetta ufficiale, si è conclusa la penosa vicenda delle cosiddette “pensioni d’oro, d’argento, di bronzo e di piombo”.

Il trattamento riservato ai pensionati è uno degli aspetti più scandalosi della manovra……. continua a leggere QUI

COMUNICAZIONE IMPORTANTE

6 febbraio 2019

Nuova riunione del direttivo del Forum Pensionati d’Italia, a Roma, in  sede Federspev.

Presenti tutte le 16 componenti del Forum.

Tema unico: la strategia legale a tutela dei pensionati iscritti,  contro i tagli pensionistici prodotti dalla legge di stabilità 2019.

È stata  definita  la logistica organizzativa e la tempistica delle azioni da intraprendere, legali e non solo legali.

A Noi Leonida restano affidate le azioni nel Triveneto e in Lombardia dell’ Est.

AVRETE DETTAGLI A BREVE…!

Martedì 5/2/2019: GOVERNO PASTICCIONE, INCOMPETENTE, POPULISTA

Non è possibile stare ancora zitti. Questo malefico governo giallo-verde ne sta combinando di tutti i colori.

Ministri incompetenti e pasticcioni, che non conoscono né la lingua italiana né la geografia. Su tutti, il TONINELLI che – pur essendo nordista – nega l’utilità della TAV, e dei collegamenti tra Lione e il Nord-Italia, per le regioni del Nord, tenendosi nel cassetto il parere negativo sulla TAV, formulato dalla  “sua” commissione.

Per non parlare di DI MAIO che, con il classico “benaltrismo dei sanculotti” preferirebbe dare il via ad altre opere ferroviarie e stradali, peraltro mai finora realmente progettate. Gettando così al macero i denari spesi per la TAV, per il traforo del Brennero, per la Pedemontana veneta.

Già, questo “lavoratore indefesso”, ha “vinto la povertà in Italia” regalando POSTPAY DORATE  a qualche centinaio di migliaia di persone, quelle che hanno votato il suo partito solo in previsione dei denari “gratis”. Pochi, maledetti, ma subito.

Ma, lo ricordiamo, QUEI DENARI SONO DENARI RUBATI : per  il 35,5% A NOI PENSIONATI e per il 64,5% a TUTTI GLI ITALIANI CHE PAGANO LE TASSE.

DENARI RUBATI AI PENSIONATI: 2,2 miliardi di euro. DENARI RUBATI A TUTTI COLORO CHE PAGANO LE TASSE : 4 miliardi di euro, che aumenteranno il debito pubblico (con nessun effetto sul PIL) e dovranno essere messi a bilancio , negli anni a venire, assieme ai 50 miliardi necessari per sterilizzare l’aumento dell’IVA.

E, adesso, vorrebbero togliersi dai piedi il rompiscatole ministro Savona, per buttarlo alla CONSOB. Sarebbe una nomina illegittima e irregolare, per chi conosce le regole della Legge Madia.

I giallo-verdi non le conoscono o fingono di non conoscerle. Se Savona accetterà la Consob, otterrà 2 effetti perversi: perderà il Ministero delle Politiche Europee e entrerà in un “gorgo” normativo che lo trascinerà sul fondo.

Ad maiora !

I PENSIONATI “LEONIDA”

Verbale 1° Assemblea APS-Leonida del 19.01.19

PENSIONATI : E’ ORA DI PASSARE ALL’ATTACCO !

         Era strapiena, sabato 19/01/19 mattina, la sala Magellano dell’Hotel Four Points di Padova (ex Sheraton, PD Est). Li aveva chiamati a raccolta l’APS-LEONIDA, l’associazione pensionistica triveneta, sorta nel lontano Dicembre 2013.   

A raccolta, per informarli dei tagli alle loro pensioni, prodotti dalla legge di stabilità 2019, ossia dal governo giallo-verde. Nuovi tagli (triennali quelli sulla rivalutazione) e quinquennali (quelli sul contributo di solidarietà). Sala piena, gente in piedi, ma attenzione altissima. In premessa, il Segretario dei Leonida -Stefano Biasioli – ha chiarito il motivo “familiare” dell’assenza del Presidente Mencarelli e ha rapidamente fatto il riassunto dei temi dell’incontro. La parola è poi passata a Pietro Gonella, che in modo analitico e puntiglioso ha ricordato i lunghi mesi (Agosto-Dicembre 2018) di continua aggressione “scritta e verbale” contro le cosiddette “pensioni ricche” e ha quantificato con tabelle molto chiare il danno pluriennale a carico di ciascuna fascia pensionistica, nel triennio (2019-2021, parziale rivalutazione) e nel quinquennio (contributo di solidarietà, over 100.000 euro/lordi/anno) e  infine- cosa fondamentale – l’irreversibilità dello stesso danno, per il titolare della pensione e per il suo superstite…continua a leggere QUI

Pensioni, ecco perché il governo sta sbroccando

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L’intervento di Stefano Biasioli

Il blog dei 5S ha etichettato come “imbarazzante” il gilet giallo indossato dal Prof. Poerio alla trasmissione “Piazza pulita” di Formigli (giovedi 10/01/19).

In realtà di “imbarazzante” c’è stato il comportamento di Gianluigi Paragone, parlamentare dei 5S.

Paragone ha attaccato pesantemente il Prof. Poerio, all’inizio del suo intervento. Lo ha attaccato “perché portava il gilet giallo”.

In un paese libero, ciascuno indossa ciò che crede, purché non dia scandalo. E il “gilet giallo in questione” era indossato sopra un vestito di ottima fatta. Perciò, dove stava lo scandalo?

Non pretendiamo che l’ex direttore de “La Padania”, Paragone, conosca la storia pensionistica italiana. Ma, poiché si è comportato in modo strafottente, noi di Leonida gli ricordiamo alcune cose.

I primi che hanno indossato il GILET GIALLI non sono stati i francesi anti-Macron. Ma I PENSIONATI FEDERSPEV che, nel lontano 4 dicembre 2013, sono scesi in piazza – davanti a Palazzo Chigi- indossando i gilet gialli e imbracciando un bastone, in segno di protesta contro i tagli alle loro pensioni, varati dal governo di allora. ….continua a leggere QUI