PENSIONATI ….. in MOVIMENTO…

Per quanto l’Italia e gli Italiani siano stati distratti dalle controversie politiche sulla costruendo legge di bilancio e dalle recenti “ballotellate”  Noi dell’APS-Leonida ricordiamo a tutti che nel testo attuale della legge di bilancio sono previsti ben 4 euro/anno per la rivalutazione delle pensioni lorde tra i 1.500 e 2.000 euro.

Nei fatti – anche questo governo – come tutti quelli precedenti dal 2008 in poi, continua a tartassare i pensionati INPS mentre continua a regalare denari ai nullafacenti e a buttare miliardi per un’azienda che dovrebbe essere già fallita , come l’Alitalia.

Invece, in questo clima da basso impero romano, Noi dell’APS-Leonida continuiamo nella tutela dei nostri iscritti pensionati e di quanti vorranno unirsi a Noi per difendere le nostre pensioni ingiustamente taglieggiate anche dal governo Conte 1 e Conte 2.

Il nostro legale, Prof. Vittorio Angiolini, sta inviando alle Corti dei Conti regionali (Venezia e Trieste e a quelle di Trento, Bolzano e Milano) la ricca documentazione da Noi raccolta contro i ben noti tagli (mancata/parziale rivalutazione e contributo di solidarietà).

In un prossimo futuro inseriremo nel sito il testo completo del ricorso del Prof. Angiolini, che contiene peculiari elementi innovativi rispetto al testo discusso a Trieste dal Prof. Luciani e da quello redatto, a nome del Forum Pensionati d’Italia, dagli Studi Legali Prosperetti  e Tomassetti.

Di tutto ciò discuteremo in modo approfondito nella prossima Assemblea dei Leonida il 23 novembre prossimo presso l’Hotel Four Points di Padova (uscita PD-est) ore 10:00 – 12:00.

Vi aspettiamo numerosi !!

Tagli delle pensioni: bocciati dalla Corte dei Conti

Finalmente una buona notizia!

La Corte dei Conti di Trieste con l’ordinanza 17 ottobre 2019, condividendo i nostri rilievi, ha trasmesso alla Consulta, sollevando la questione di illegittimità, gli atti relativi ai commi 260-269 dell’art. 1 della legge di bilancio 145/2018 in quanto non rispettano fondamentali principi costituzionali in tema di  previdenza e precisamente: ragionevolezza, adeguatezza,  affidamento.

In particolare relativamente al taglio delle pensioni over 100.000 € lordi anno (art. 1 commi 261-268 legge 145/2018) in quanto in contrasto con gli art. 3 e 53 della Costituzione perché tale prelievo “grava su alcune categorie di pensionati e non su tutti i cittadini” risultando “ingiustamente discriminatorio e non rispettoso di canoni fondamentali di uguaglianza a parità di reddito e di universalità dell’imposizione”.

Inoltre il prelievo non è giustificato da “alcuna condizione di eccezionalità e/o di specifica crisi del settore previdenziale cui si debba far fronte con il tributo de quo”.

Per quanto riguarda il blocco più o meno parziale della rivalutazione delle pensioni (art. 1 c. 260 legge 145/2018) per il giudice contabile ci troviamo di fronte ad “una sequenza ininterrotta di provvedimenti …. che hanno sistematicamente compresso (e talora del tutto escluso) la perequazione” e, prosegue il magistrato, presenta “due significativi profili di criticità: non risulta sorretto da specifiche esigenze di contenimento della spesa pubblica… ed insiste su un arco temporale difficilmente riconducibile sull’alveo della  nozione di transitorietà”. Quindi conclude “si dubita della legittimità costituzionale della norma all’esame,per violazione degli art. 3, 36 e 38 della Costituzione”.

La Federspev, la Confedir ed il Forum dei pensionati hanno da tempo presentato migliaia di ricorsi in tutta Italia contro tali tagli: uno contro il taglio delle pensioni più elevate (over 100.000 € lordi anno) ed un altro contro il blocco della perequazione.

Dopo la decisione della Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, restiamo in attesa delle decisioni delle altre sezioni regionali e dei tribunali ordinari per i dipendenti privati.

Sentenze omogenee di vari tribunali amministrativi ed ordinari testimonieranno sicuramente di fronte alla Consulta la fondatezza delle tesi da noi sostenute.

Michele Poerio
Presidente Forum dei Pensionati
Segretario Generale Confedir
Presidente Nazionale Federspev

Ci hanno pensato tutta la notte ! …. Poverini….

In attesa di conoscere il testo definitivo del NADEF, quello con i “numerini” di entrata e di uscita, articolato per singole voci, ci limitiamo a esprimere il Nostro parere sintetico sulla manovra economica di questo governo comunista al cubo.

Si tratta di una manovra di 32 MLD circa, largamente in deficit, perché sovrastima le entrate (presuppone circa 7 MLD di recupero dall’evasione fiscale e un paio di miliardi per vendita di patrimonio pubblico) e sottostima le uscite, come se non dovessero essere rinnovati i contratti pubblici  e non dovesse essere data una scossa all’economia.

Ancora una volta si tratterà di un “furto programmato” a danno dei soliti “noti”:

  1. i pensionati, che – se nella fascia dai 1500 ai 2000 euro/lordi/mese, otterranno un “regalo” di 6 euro lordi/anno ossia 4 euro netti. Nel frattempo costoro saranno colpiti (come i lavoratori attivi) da una riduzione delle esenzioni parziali  e totali e da un aumento delle accise.
  2. I commercianti ed i professionisti con partita IVA che si vedranno caricati di nuove incombenze che aumenteranno i loro costi e li faranno diventare “attori tributari” con beneficio delle banche (carte di credito) e del fisco.
  3. Tutti gli Italiani onesti, ai quali non si vuole applicare un meccanismo di contrasto di interessi e di riduzione dell’aliquota fiscale principale:
  4. in definitiva si tratta di una manovra definibile come “esproprio proletario” a danno dei soliti noti, pensionati in primis. Nonostante ciò siamo convinti che gli Italiani si limiteranno a borbottare o fianco a fare gorgorigmi.

Noi dell’APS-Leonida e del Forum Pensionati d’Italia abbiamo già fatto una prima mossa – attivando migliaia di ricorsi contro la Legge 145/2018 (finanziaria 2019).

COSA CI ASPETTIAMO DALLE NOSTRE AZIONI ?…

…CHE ALCUNE CORTI dei CONTI e ALCUNI TRIBUNALI CIVILI …. CI DIANO RAGIONE E RINVIINO IL PROBLEMA DEGLI ESPROPRI PENSIONISTICI ALLA CORTE COSTITUZIONALE.

CI SARÀ PURE UN GIUDICE EQUO IN PIAZZA DEL QUIRINALE, 41  (RM)

….pissi pissi … bau bau… le solite “voci di corridoio” ci hanno sussurrato che la Corte dei Conti di Trieste abbia accolto il ricorso presentato dal Prof. Luciani, rimettendolo alla Corte Costituzionale…..

E UNO !

Alleghiamo articoli di oggiLaVerità_16.10.19  –   Libero_16.10.19

Tutta la manovra (in pillole) di M5s-Pd-Leu-Iv. I numeri di Conte e Gualtieri

INCONTRO con il Prof. Vittorio ANGIOLINI

Ieri (mercoledì 9 ottobre 2019) i Colleghi Dr. Giorgio Spadaro e Dr. Stefano Biasioli hanno incontrato (su mandato del Consiglio Direttivo dell’APS-LEONIDA), a Mestre, il Prof. Vittorio Angiolini.

Il Professore ha brillantemente spiegato Loro i temi fondamentali del ricorso contro la legge 145/2018, specificandone le peculiarità e la tempistica. In particolare si è soffermato sulla mancata/parziale rivalutazione, sulla “continuità” dei tagli pensionistici e sulla Sua strategia legale.

Si è trattato di un incontro cordiale, che ha confermato la fiducia della nostra Associazione nei confronti del Prof. Angiolini, un luminare del diritto.

N.B.) La documentazione dei 394 ricorrenti è già stata inviata dalla Nostra Segreteria allo studio milanese del Prof. Angiolini, che ha già completato la stesura del ricorso stesso, includendo anche la quantificazione economica dei tagli fatti alle nostre pensioni.

I PENSIONATI INPS e la NADEF

Articolo di Pietro Gonella e Stefano Biasioli (su Startmag.it del 2.10.19)
Siamo abituati a ragionare solo coi i documenti governativi scritti e non sulla base delle dichiarazioni estemporanee dei Presidenti del Consiglio e dei vari Ministri in carica.
Ciò è tanto più doversoso da quando in Italia abbiamo avuto Presidenti del Consiglio identici a Giano-bifronte. Pensateci : Renzi, Gentiloni, Conte 1, Conte 2…..
Per non parlare dei ministri economici di turno. Tutta gente capace di sparare “fake news” quotidiane sia  sulle alleanze politiche che sulle misure economiche.
Per ora, sulla NADEF la pensiamo come l’economista Giuseppe Pennisi, nostro buon amico. Le proposte governative sono fantasiose e basate su presupposti falsamente populistici e certamente punitivi per la maggioranza  degli italiani e per 5.300.000 pensionati INPS.
Infatti:
a) ipotizzare un aumento del PIL 2020 pari allo 0,6%  è pura fantasia, perche’ la vera % di aumento del PIL sarà tra +0,2 a +0,4%;  Lo dimostrano i conti della Agenzia di rating Fitch (global economic outlook);
b) ipotizzare un recupero di 7 miliardi di euro dall’evasione fiscale è un pio desiderio (dati le somme recuperate a tale titolo nell’ultimo triennio);
c) sostenere che l’IVA non aumenterà su nessun prodotto di consumo è una storiella sentita da mesi (quella che ha giustificato il voto di Renzi a questo governo giallo-rosso);
d) ci sarà un aumento dei tickets sanitari . Roberto Speranza dixit e scrixit : (” pag.101 del NADEF). Riportiamo integralmente il testo:” La sostenibilità è la sfida che il SSN dovrà affrontare nei prossimi anni, ossia la capacità di assicurare il mantenimento del principio di universalità del sistema, nel rispetto dei LEA (livelli essenziali di assistenza) coniugando al tempo stesso equità, appropriatezza, qualità, ed efficienza delle cure, governo dell’innovazione , salvaguardando gli equilibri economico-finanziari”.
Paroloni, sentiti da decenni….Paroloni che significano una cosa sola: LA TUTELA della SALUTE, in Italia, DIPENDE INNANZITUTTO DAI LIVELLI (sottofinanziati) di SPESA., ossia dal PARAMETRO della RAGION di STATO ECONOMICA. 
Esattamente come è avvenuto per le recenti sentenze  della Consulta sulle Pensioni.
e) Ci sarà un taglio sulle agevolazioni di vario tipo (di certo,  sulle spese sanitarie ) ;
Una cosa è certa, aumenterà il debito pubblico italiano e la riduzione del rapporto DEBITO/PIL resterà una chimera !.
INFINE DUE PENSIERI
1) NOI PENSIONATI INPS ABBIAMO CAPITO A COSA SONO SERVITI, SERVONO e SERVIRANNO i TAGLI PENSIONISTICI dei governi Letta,Renzi, Gentiloni, Conte 1, Conte 2:
A PAGARE REDDITO di INCLUSIONE e REDDITO di CITTADINANZA a BRIGATISTI ROSSI (Saraceni, Etro etc), a gente condannata penalmente,  financo a mafiosi ( Binnu Provenzano, da La Verità, 2/10719, pag.2-3).
2) Le dichiarazioni trionfanti di Speranza “Ticket in relazione al reddito (pagano di più chi percepisce redditi alti”  se troveranno conferma in Legge ci costringeranno  a protestare e, se ritenuto possibile, a ricorrere contro una norma ultra-incostituzionale per il fatto che:
a) l’articolo 53, secondo comma, della Cost. afferma che ” Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.I Padri Costituenti (di cui si è persa ogni approfondita conoscenza: penso a La Pira, ex Sindaco di Firenze e prossimo alla Santità) hanno giustamente affermato che chi dispone di più risorse concorre alle spese pubbliche scontando aliquote di prelievo più elevate;
b) orbene i c.d. pensionati d’oro, dopo che lo hanno fatto per l’intera stagione di esercizio dell’attività professionale, continuano a pagare il 43% sui loro trattamenti quale aliquota marginale massima, unica realtà in ambito europeo in quanto tali soggetti godono di prelievi fiscali inferiori, in Portogallo addirittura scontano il 7%!!!;
c) quindi assolto l’obbligo costituzionale di partecipazione consistente alle spese pubbliche, è davvero inconsulto ed inverecondo che, dopo i tre periodi triennali di prelievo forzosi e le ripetute mancate o parziali rivalutazioni, si aggravi ulteriormente la tassazione complessiva con un altro balzello oneroso. È questa la situazione di “POTENZIAMENTO” incostituzionale del criterio della progressività;
d) condividiamo con Cazzola ed altri che fosse preferibile rimodulare l’IVA anzichè sterilizzarla, in modo da reperire 8/10 miliardi da utilizzare per la riduzione significativa del cuneo fiscale in favore dei lavoratori e delle imprese così da rilanciare concretamente i consumi.
È purtroppo, anche questa, un’occasione persa.
_____________________________________________________________