Pensioni shock, il governo Meloni ci riprova e taglia gli assegni

da Money.it – articolo di Simone Micocci, 17/08/2024 – 09:31

Quota 41 per tutti, il governo la vuole a tutti i costi ma i soldi non bastano. Ecco perché possono arrivare i tagli sulla rivalutazione in programma nel 2025.

Come abbiamo avuto già modo di trattare, a gennaio le pensioni aumentano per effetto della rivalutazione, quel meccanismo con cui gli assegni vengono adeguati al costo della vita tenendo conto dell’inflazione registrata nell’ultimo anno… continua  Money.it_17.8.24

I CONTI dell’INPS – Non solo pensioni, il “peso” di bonus e Assegno unico

da il Sussidiario.net – Articolo di Giuliano Cazzola – 06 agosto 2024

A metà luglio è stato presentato il Rendiconto generale dell’INPS approvato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza.

Dal Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Inps arrivano le informazioni più recenti sullo stato di salute dell’Istituto per quanto riguarda il consuntivo 2023, presentato lo scorso 16 luglio. L’analisi dei dati evidenzia un gettito contributivo pari a 269 miliardi di euro in aumento di oltre 13 miliardi di euro rispetto al gettito di 256 miliardi di euro sul consuntivo 2022, in aumento di quattro miliardi (+5,1%) rispetto alle previsioni assestate 2022 (251 miliardi di euro)…

… continua a leggere ⇒ Sussidiario.it_6.8.24_I contiI conti dell’Inps-Non solo pensioni-ilpeso di bonus e assegno unico

Da IlSole24Ore “Sanità a rischio con il nuovo Patto Ue” di Paolo Russo e inoltre da L’Espresso “Il primo obiettivo è garantire le cure a tutti” di Gloria Riva a colloquio con Annalisa Mandorino

Corte dei Conti-  SANITÀ A RISCHIO CON IL NUOVO PATTO UE – Da Corte dei Conti allarme sanità: forte impatto dai vincoli Ue… Per i magistrati contabili la riattivazione dei vincoli può avere impatti pesanti… di Paolo Russo da ⇒ Sole24Ore_2.8.24_pag_1-3

A COLLOQUIO CON ANNALISA MANDORINO – IL PRIMO OBIETTIVO È GARANTIRE LE CURE A TUTTI… Le liste chiuse non dovrebbero esistere. Il ricorso obbligato al privato deve essere rimborsato. Le finalità del decreto legge nell’analisi della segretaria generale di Cittadinanzattiva… di Gloria Riva da ⇒ Espresso_2.8.24_pag_20

SENZA MEDICI (La Stampa, 01/08/24)

di Paolo Russo

Sono quasi 30 mila i camici bianchi che mancano in Italia. Molti si licenziano per andare all’estero o nel privato. Abruzzo, Marche, Campania e Sicilia le Regioni in affanno… continua a leggere ⇒ Stampa_01.08.24_pag_11

Commento:

“Eravamo stati facili profeti, in sede Aran, nel 2003!!!… Allora sorrisetti dai dirigenti e dai Colleghi… adesso lacrime di coccodrillo…”

Articolo su L’Osservatore Romano del 29 luglio “Il rispetto per gli anziani”

di Fabio Folgheraiter

La nostra società guarda alle persone affette da gravi disabilità o fragilità biopsichiche con un atteggiamento ambivalente. Mentre “a parole” tali persone sono spesso sostenute e incoraggiate, nel profondo essi ci evocano inconsci sentimenti di pietà e finanche di sottile disprezzo…..

continua a leggere ⇒ L-OsservatoreRomano_29.7.24_pag_7

Ultimissime APS-Leonida – aggiornamento CD nel RUNTS

Cari Tutti, questa mattina – ci siamo recati nella sede del CSV di Verona (Via Cantarane, 24) per registrare le modifiche dei nominativi del nuovo Consiglio Direttivo eletto in Assemblea Straordinaria il 22 giugno 2024.

La procedura al RUNTS è stata inoltrata correttamente, come previsto dalle regole nazionali.

Il Presidente e il Segretario APS-Leonida
Stefano Biasioli e Antonio Campedelli

“Graffio di Leonida”

Questa settimana GIORGETTI (IPSE DIXIT !) ha affermato che, nella legge finanziaria 2025, non aumenteranno le tasse…..!!  E dove recupererà i denari per l’aumento delle spese militari e per i 20 miliardi dovuti alla sottostima del 110% sulle ristrutturazioni ?

Dove?

Di certo, dai pensionati del “quasi scomparso” CETO MEDIO. Quasi scomparso, perché o impoverito o già volato in cielo….

Pubblichiamo “il Cameo” di Riccardo Ruggeri di oggi

13 luglio 2023

Camus ha sintetizzato nell’avvocato Clemence i nostri attuali padroni

Da produttore di scenari (artigianali) quale sono, mi pare di percepire da parte di noi cittadini comuni una certa stanchezza. Sia chiaro, nulla più di alcuni segnali deboli, con però un segnale forte. I fallimenti politico economici in successione delle élite occidentali stanno ricreando le condizioni per un ritorno del mondo diviso in due: i ricchi e i poveri, Padroni (e cortigiani) versus Plebe.

Una cosa è certa, dopo il Covid non siamo più gli stessi. Dismesse le mascherine FFP2, così i gel igienizzanti, scaduti i green pass rafforzati, sostituito il gas russo con quello qatarino per riscaldarci e condizionarci, fallita la globalizzazione, rifiutate le ridicole auto elettriche ursuline, silente Greta Thunberg, ormai passata dalla CO2 ad Hamas, abbiamo concentrato la nostra stanchezza colpevolizzando i politici, poco importa se sinistri, destri, centrini. Nessuno si è salvato.

In Italia, i freni inibitori erano caduti già nel 2010. Progressivamente, c’è stato un mutamento genetico delle leadership: da “politiche” a “influencer”. Stessa cosa è avvenuta nel mondo del business e del management: da CEO manager a CEO influencer. Così in medicina, da virologi da corsia ospedaliera a virologi da talk show. Così nel giornalismo, poco importa se cartaceo o televisivo, dove l’indipendenza si piega agli interessi multi business dei vari editori, sempre più concentrati nel ridurre la libertà di stampa ai loro giornalisti e lettori.

Di qua, la mia ricerca di una figura che, almeno in termini politico giornalistici, rappresentasse una sintesi per questa miserabile “razza padrona” di inizio XXI secolo.

Finalmente l’ho trovato, non nella realtà, ma in letteratura. E’ l’antieroe di Albert Camus. E’ il personaggio chiave di “Caduta”, il suo romanzo più enigmatico: l’avvocato parigino Jean-Baptiste Clemence.

Clemence è buono, è onesto, è caritatevole, è stimato da tutti. Oggi si direbbe un perfetto esempio di cultura woke/cancel, di politically correct a tutto tondo nel mix, di moda, potere-filantropia. E’ serio, sa di non essere come vuol apparire, infatti candidamente confessa (è la frase chiave del libro): “Ho capito che la mia modestia mi avrebbe aiutato a brillare, la mia umiltà a vincere, la mia virtù a opprimere gli altri”.

In fondo, l’avvocato parigino è, come tutti i loschi finto buoni, un vanitoso mascherato: “Ero a mio agio in tutto, è vero, ma anche perennemente insoddisfatto… E così correvo, correvo, sempre appagato, mai soddisfatto, senza sapere dove fermarmi”.

Eccolo il personaggio colto, tipico del regime elitario in essere. Un “padrone” dal prisma impeccabile, rotto a tutte le sfaccettature della vita: fascista e antifascista, comunista e anticomunista, liberal e liberale nature, ebreo e palestinese, putiniano e antiputiniano, americano e antiamericano, cattolico e islamico. Senza però mai rinunciare ad essere alfa-dominante, sempre più ricco, sempre più potente, sempre più ignobile, convinto di avere sempre e comunque ragione.

E così, “Destra vs. Sinistra” sta diventando una categoria obsoleta, meglio tornare al vecchio prerivoluzionario “Ricco vs. Povero”, con tutto quello che ne consegue.

I nostri ultimi sei Premier del Dieci-Venti si sono perfettamente identificati con l’avvocato Clemence. Cinque, compresi i due finti tecnici, sono caduti rovinosamente, la sesta cercherà di durare ancora un po’. Si saranno resi conto, nel momento topico in cui stavano per cadere che ciò avveniva per la loro inettitudine, accoppiata a un’infinita vanità e supponenza? Quelli poi all’intorno dell’età prescritta dal Salmo 90 sono ancora lì a vessarci con un turbinio di parole inutili.

Visti al calare della sera sembrano tutti inutili fantasmi. Lo confesso, potrei fare a meno di tutti loro, come “padrone” a me basta Jean-Baptiste Clemence. Quando sono stufo di lui chiudo il libro, e lui scompare, in una nuvola di zolfo.

link della pubblicazione:  Zafferano News del 13.7.2024

Per Zaia (e non solo) l’IA abbatterà le liste di attesa nella sanità. Siamo sicuri? – Startmag

Stefano Biasioli, 6 luglio 2024 – 07:27

Caro direttore,

TV locali e giornali (es. Il Giornale di Vicenza, pag. 1 e 6 del 3/07/24) riportano la notizia che, secondo Zaia-Annicchiarico-Lanzarin, in Veneto le liste di attesa saranno abbattute anche grazie e soprattutto all’intelligenza artificiale! Miracolo dei miracoli…
Progetto sperimentale allo Iov e all’Ulss 8: nuovo gestionale, elenco degli esami richiesti e poi la IA incastrerà date degli esami e visita di controllo.

Bellissimo, in teoria.
Ma in un altro mondo sanitario, visto quello che succede – ogni giorno – al paziente e all’operatore sanitario, medico e non medico.

Al medico specialista convenzionato non è consentito fissare la data dei controlli periodici (abbandonati quindi alla bizzarrie dei Cup che non colloquiano tra di loro, soprattutto tra provincia e provincia), a costui è impedito evitare che i diabetici debbano fare percorsi infiniti e costosi per il rinnovo della patente, è impedito formulare i piani terapeutici per le nuove classi di antidiabetici, sovraccaricando così gli specialisti dipendenti.

Su 10 pazienti visitati, 2 si lamentano dei tempi di attesa e della distanza tra il domicilio e l’ambulatorio. Spesso si tratta di vecchietti con mobilità limitata e poche risorse economiche…
Certo, mancano 3.500 medici, in veneto. Ma la soluzione non è l’IA per gli oncologici e i cardiopatici. Le liste di attesa non riguardano solo ortopedia, cardiologia, oculistica, dermatologia, oncologia… E i diabetici? E gli obesi? E i vecchiotti? E i nefropatici? E i tireopatici? E i prostatici?

Gli italiani sono invecchiati e vorrebbero essere curati, dal medico di famiglia e dagli specialisti. Come una volta, senza tirare fuori centinaia di euro, ogni volta, dalla tasca, per pagare la sanità privata (che, per fortuna, c’è e funziona…).

E allora cosa fare?
Cambiare le regole, a partire da Spid e dintorni informatici, semplici per i giovani ma terrificanti per molti anziani. Su questo occorre investire oggi: su regole semplici e chiare, sull’aiuto alle prenotazioni, sulla chiarezza nelle risposte. E sulla gentilezza degli addetti… Ritornando infine al “vecchio medico di famiglia”, che tanti problemi conosceva e risolveva…

Stefano Biasioli

N.B. 25 anni fa la Regione Veneto ha finanziato una mia ricerca che consentiva di informatizzare, semplificandola, la diagnostica sanitaria e la valutazione del rischio clinico. Sapete che fine ha fatto quella ricerca? È rimasta in qualche oscuro cassetto a Venezia…