SANITÀ di IERI – OGGI e DOMANI

Articolo di Stefano Biasioli – Venerdì, 10 Gennaio 2020

Nei giorni scorsi i giornali hanno pubblicato i risultati relativi alla valutazione che la Commissione Nazionale Lea ha dato alle diverse regioni, sulla base di 33 diversi indicatori di assistenza sanitaria.

UN PASSO INDIETRO: COMMISSIONE LEA?

La Commissione LEA (livelli essenziali di assistenza) nasce da lontano, ossia è il frutto di una serie di disposizioni normative che riassumiamo:

– D.Lgs. 56/2000 (art. 9); Legge 208/2015 (c. 556); DM 16/06/2016; DPCM 12/01/17…e s.m.i.

Da chi è composta la Commissione: dal Ministro della Salute e dai rappresentanti di MEF, Consiglio superiore di sanità, Istituto superiore di sanità, AIFA, Agenas, Regioni.

Non è dato di sapere (il sito del Ministero non riporta queste informazioni) i nominativi degli attuali commissari…Perché ?

Compiti della Commissione: molteplici e, tra i molti, anche quello di “valutare che l’applicazione dei LEA avvenga in tutte le Regioni con lo stesso standard di qualità e includa tutte le prestazioni”.

RISULTATI 2018

Il Veneto risulta al primo posto nella classifica 2018 delle Regioni che assicurano le migliori cure ai cittadini.

In dettaglio il Veneto ha ottenuto 222 punti su 225; seguono Emilia Romagna (221), Toscana (220), Piemonte (218), Lombardia e Liguria 211, Lazio 190, Puglia 186, Molise 180, Sicilia 171, Campania 170, Calabria 162.

Come sopra prospettato, spetta al Comitato Lea la verifica permanente dei livelli essenziali di assistenzaossia il compito di verificare come siano erogati i servizi sanitari in termini di appropriatezza e di efficienza nell’utilizzo delle risorse.

DUBBI e PERPLESSITÀ

In teoria, l’attività della Commissione dovrebbe essere fondamentale, per verificare lo stato di salute della sanità italiana, disarticolata perché affidata ad una organizzazione regionale molto variegata.

Ma le cose, forse, non sono così semplici e scontate.

….. l’Articolo continua… Articolo di Stefano Biasioli_10_01_2020

Prime notizie del 2020

È iniziato il 2020 («anno bisesto – anno funesto») ma nulla sembra cambiato.

Il governo giallorosso o rossogiallo è sempre più allo sbando e continua a ricevere discredito dalla comunità internazionale, europea ed extraeuropea.

Il suo destino appare legato non tanto alle pesanti vicende internazionali quanto al risultato delle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria.

Il fenomeno delle sardine sembra già in esaurimento mentre vanno segnalati due fatti importanti:

  • l’aumento degli immigrati attraverso le bucate frontiere ad est dell’Italia;
  • la “innocente” dichiarazione del Presidente INPS Tridico che…. “…il reddito di cittadinanza è una misura esclusivamente assistenziale che non ha prodotto lavoro perché…. il mondo del lavoro non crea nuovi posti lavorativi…“…. !!! Si tratta ovviamente di un ossimoro che testimonia ancora una volta la necessità di separare il bilancio INPS previdenziale da quello INPS assistenziale.

Noi dei Leonida lo diciamo fin dalla nascita dell’Associazione, ahimè…. invano.

 

Aggiornamenti sui ricorsi in atto

A Tutti i Leonida.

Vi aggiorniamo sullo stato attuale dei ricorsi suddivisi per regione:

VENETO – gli ultimi ricorsi sono stati depositati in data 19 e 25 novembre 2019;

FRIULI V.G. – ricorso depositato in data 12 dicembre 2019;

BOLZANO – ricorso depositato il 16 dicembre;

TRENTO – ricorso depositato il 18 dicembre;

LOMBARDIA (Brescia e dintorni) – UDIENZA FISSATA nelle date del 15 e 22 aprile 2020.

… e non finisce qui, perché a questi, seguiranno altri ricorsi riguardanti i soggetti che hanno inviato in ritardo le indispensabili diffide all’Inps.

Per Tutti costoro il ricorso sarà depositato entro gennaio 2020.

ARMATEVI DI PAZIENZA.

 

MANOVRA – Gli effetti dannosi di una “legge senza qualità”

A Tutti gli Amici e gli aderenti all’APS-Leonida.

Abbiamo detto e ridetto che un commento alla Legge Finanziaria per il 2020 e ai Decreti collegati sarebbe stato da Noi fatto solo dopo la pubblicazione di tutto il materiale in Gazzetta Ufficiale.

Nel frattempo, per evitare inutili sollecitazioni, pubblichiamo sul sito 3 analisi sulla Legge, scritte da tre illustri economisti: Giuseppe Pennisi, Natale Forlani e Mario Baldassarri.

Cliccando sul testo evidenziato in azzurro nell’articolo di Pennisi, avrete l’accesso immediato agli altri testi.

Per ora ci limitiamo a dire che anche questa manovra aumenta il debito pubblico e carica il cittadino di tasse e “tassette”  frutto di scelte ultracriticabili, perché prive di una finalizzazione chiara.

MANOVRA-Gli effetti dannosi di una legge senza qualità

Aggiornamento deposito ricorsi per il Triveneto

Siamo in dirittura d’arrivo!

Anche per ridurre il numero delle telefonate “curiose” alla nostra Segreteria, Vi riassumiamo la situazione relativa ai nostri ricorsi Triveneti.

Lo Studio del Professore Angiolini completerà il deposito dei ricorsi presso le Corti dei Conti di Venezia, Trieste, Trento, Bolzano e Brescia-Milano entro la settimana che precede il Natale.

La grande massa dei ricorrenti era già stata inclusa nei depositi precedenti; con questi atti si concluderà invece il percorso relativo agli ultimi mandati, ossia ai mandati di quei soggetti che hanno provveduto solo in ritardo ad inviare la documentazione completa, compresa la copia della “Diffida” all’INPS.

In definitiva, siamo alla fine della prima parte del percorso Costituzionale. Quanto durerà la seconda fase? Probabilmente non meno di 2 anni. Nel frattempo cambieranno almeno tre Presidenti della Consulta e verranno sostituiti almeno sei o otto Giudici Costituzionali.

L’augurio è che i tempi possano essere più brevi del previsto, garantendo – finalmente – al 99,8% dei Nostri Ricorrenti  la “gioia” legata ad una conclusione positiva della Nostra azione legale.

Con l’occasione, Tutto il Direttivo e la Segreteria Leonida formulano i migliori AUGURI per un Buon Natale e per un Felice Anno Nuovo.

….. peggio del 2019 non poteva esserci…. ma…. l’anno prossimo è bisesto….

 

UN PROGRAMMA PLURIENNALE PER L’ITALIA

Pubblicato anche su StartMagazine al 14.12.19

Negli anni sessanta c’erano i cantanti urlatori.

Da 3 decenni  siamo invece assordati da politici e da pseudo-personaggi che vanno in TV ad urlare, a fare sceneggiate, a insultare. Chi? I comprimari dello show e i politici. Non tutti i politici, ma quelli di centro-destra.

Infatti, nel recente passato (1980-2010)  l’insulto è passato da Craxi  a Berlusconi e alla sua “corte”….

Ora, invece,  le corde vocali dei sinistrorsi sono rivolte contro Salvini e contro la Meloni, 2 soggetti colpevoli di un reato pazzesco: quello di crescere nei sondaggi, nonostante le accuse di fascismo, di razzismo, di sovranismo.

Di crescere nei sondaggi, a spese dei 5S, del PD e della sinistra.

Di quella estrema sinistra che fa riferimento ai centri sociali, ai No-TAV, No-TAP, No-ILVA. Di quella “media sinistra”che ha applaudito, prima, la nascita dei 5 S e che applaude, ora, il “movimento delle sardine”, come se fossero – le sardine – espressione di interessi nuovi, di neofiti, di “coscritti” attenti al bene comune.

E invece… E invece ( Libero, 9/12/19, pag.9) i capetti delle sardine ( Stephen Ogongo; Samar Zaoui; Bernard Dika; Daniele Licheri; Fabio Cavallo; Jamal Hussein; Simona Regondi; Filippo Rossi; Jasmine Cristallo; Michele Abbaticchio) sono “compagni e pro-migranti “, non vergini e verginelle.

Ormai è chiaro a molti: le  sardine possono essere  classificate per un  50% certamente a sinistra (PD, 5stelle, dintorni)  e per l’altro 50% come cittadini “agnostici”, ovvero non votanti  e non meglio identificati, come collocazione politica e come obiettivi.

Gretini e sardine sono simili tra loro. I primi manifestano a favore dell’ambiente e del clima, insozzando le strade dove passano. I secondi non le puliscono di certo, le strade, né si impegnano in attività organizzate di volontariato, in un Paese-come il nostro che di volontariato avrebbe tanto bisogno.

 Abbiamo ben capito che Mattarella e i governanti attuali faranno di tutto per ritardare il voto nazionale  al 2023,  nonostante l’evidente incapacità di questo governo di affrontare le criticità sostanziali del nostro Paese.

Infatti anche i rosso-gialli sono incapaci di  mettere in movimento la nostra economia, varando  un enorme piano Marshall che consenta di ristrutturare scuole, ospedali,  autostrade e strade statali. Che chiuda le “poste insolute” degli infiniti “post-terremoti” e delle abitazioni precarie dei terremotati.

È  molto facile dire di no ma è ancora più difficile avere una progettualità “neutra” che consenta di affrontare sul serio i problemi nazionali che si trascinano da decenni.

Leggeremo con calma la legge di bilancio 2020 e i tanti collegati alla stessa.

Ci permettiamo di pensare, di scrivere e di dire che NON È SERIO UN PAESE che:

  1. che non ha progetti “veri” sulla SANITÀ  e sulla VECCHIAIA;
  2.  che consente alla Magistratura di supplire alle carenze politiche, legiferando con “sentenze innovative”;
  3. che non concretizza la SEPARAZIONE, in magistratura, tra GIUDICANTI e INQUIRENTI;
  4. che APRE DECINE DI FASCICOLI GIUDIZIARI, che restano poi aperti per decenni, anche per banali liti familiari;
  5. che NON RESPONSABILIZZA I MAGISTRATI, costringendoli a chiudere i fascicoli aperti entro un massimo di 2 anni;
  6. che NON COLPISCE I MAGISTRATI CHE SBAGLIANO, mentre colpisce tutti gli altri professionisti che sbagliano, a partire dai medici;
  7. che NON RISTRUTTURA LA SCUOLA DALLE FONDAMENTA, ossia dalle elementari (scuola primaria), prendendo atto di quanto dimostrano le statistiche internazionali;
  8. che NON RIDÀ UN RUOLO AGLI INSEGNANTI, valorizzando il loro impegno e dando loro nuovi strumenti per gestire classi e familiari, a partire dal divieto all’uso dei telefonini negli istituti scolastici;
  9. che NON POTENZIA IL RUOLO degli ITS e del mix tra teoria e pratica, dopo aver svilito il significato (anche economico) della laurea, con pseudo-lauree brevi e con lauree prive di sbocchi di lavoro/mercato;
  10. che NON RIFORMA il SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE, nato nel 1978, ricreando una graduazione delle strutture ospedaliere (gerarchia di competenze) e varando una rete poliambulatoriale sul territorio, vicina e accessibile (spostamenti e tempi di attesa) anche ai vecchi con mobilità ridotta e con risorse economiche limitate;
  11. che NON CREA e DIFFONDE STANDARDS SANITARI CONCRETI (tempistica delle prestazioni sui cronici; modalità di accesso ai CUP; semplificazione amministrativa; tessera sanitaria con chip…);
  12. che NON CONTROLLA le RSA (qualità/quantità delle prestazioni erogate; spazi individuali; alimentazione; motricità);
  13. che NON DETASSA I PENSIONATI, ma che invece li bastona con fasulli contributi di solidarietà, usati per fini assistenziali e non per fini previdenziali;
  14. che NON FISSA CRITERI “SERI” PER ASSUMERE CARICHE POLITICHE e CARICHE TECNICHE (quelle di nomina politica);
  15. che FAVORISCE LA IMMIGRAZIONE SELVAGGIA e INCONTROLLATA, chiudendo gli occhi e la mente sui “campi di concentramento dei nuovi immigrati, sulla loro qualità di vita e sulla scarsa integrazione” (nessun lavoro, nessuna dignità…);

Potremmo proseguire ed aggiungere altri temi.

Come il lettore può intuire, QUESTO È UN PROGETTO POLITICO PLURIENNALE, un progetto politico che manca agli attuali governanti, alle sardine, ai NO-TUTTO, a quelli che puntano alla “decrescita felice”, a quelli che NON CREDONO che la SOLUZIONE DEI PROBLEMI NAZIONALI VENGA PRIMA DEI DIKTAT UE.

Infine, una domanda retorica.

Che fine farà un PAESE (l’Italia) nel quale i VALORI (rispetto dell’altro, etica, conoscenza, aiuto reciproco) SONO STATI DILEGGIATI e PERSI, a favore del consumismo (prima della crisi) e della fake-new del  “tutto a tutti ” ?

No, pur essendo tutti persone, non siamo tutti uguali. Chi si impegna, studia e lavora non può essere uguale a chi bighellona, spaccia, ruba, aspetta un aiuto pubblico, senza darsi da fare. 

Concetti scontati, per noi vecchietti. Ma non scontati per chi non accetta che ogni persona umana sia diversa dall’altra:  per caratteri genetici, per nascita, per ambiente familiare, per volontà individuale, per impegno, per studio, per fortuna e per scelte (casuali o meditate).

Ognuno di noi ha avuto una  vita piena di bivi: la decisione se andare da una parte o dall’altra è stata frutto di scelte, ponderate o casuali. Ma di scelte…non di attese, standosene in panciolle. La povertà, individuale o collettiva, non si vince a parole (Di Maio) ma con i fatti.

È  quello che hanno fatto gli Italiani negli anni cinquanta e sessanta, è quello che la maggioranza degli italiani non fa oggi…..a partire da chi lavora in nero, non paga le tasse (il 50% !), si finge invalido, spaccia, vive attaccato al telefonino e a un mondo virtuale (il web).

Come ripartire? Con un SERVIZIO CIVILE OBBLIGATORIO, pagato, in cui insegnare alla gente LE REGOLE DEL VIVERE CIVILE, quelle regole che si sono perse. Quanti giovani cedono il posto a un anziano ?

E i soldi, per fare tutto ciò, dove si trovano ? Si trovano, se lo si vuole….!

Stefano Biasioli
25/12/1942
Medico in pensione

GOVERNO PASTICCIONE (per non usare parolacce)

Abbiamo scritto più volte che valuteremo la legge di bilancio solo dopo che sia stata approvata dal Parlamento.

Non possiamo però tacere sul MES, una specie di “oggetto misterioso” (ricordate la trasmissione di Tortora?), maneggiato incautamente da Conte in sede europea e mai votato (positivamente o negativamente) dal nostro Parlamento.

Conte 1 e Conte 2 si confermano Giani Bifronti, capaci prima di sfruttare i 5 stelle e poi il PD disorientato e mal guidato.

Un giorno o l’altro conosceremo la verità. Per ora ci limitiamo a prendere atto che:

  1. La carriera universitaria di Conte è stata pesantemente condizionata dal suo “padrino” Alpa, alla faccia del conflitto di interessi e di un minimo di etica;
  2. che il PD, contrario al MES finché era all’opposizione, è diventato pesantemente favorevole allo stesso, ora che è in auge il Governo giallo-rosso;
  3. che Renzi è diventato un ottimo imbonitore di se stesso, capace di passare da una denuncia dei redditi di 30 o 40.000 euro ad una superiore ad un milione di euro, date le sue doti di conferenziere.

Il tempo dirà se queste 3 notiziole erano vere o erano false.

Nell’Italia di oggi tutto è possibile….. per questo ci tocca rimpiangere i tempi di De Gasperi e financo quelli della vecchia DC.

A QUESTO SIAMO RIDOTTI !!!!

 

I regali di Natale del governo Conte 2

di Michele Poerio

L’intervento Michele Poerio, segretario generale Confedir e presidente nazionale Federspev, sull’azione del governo Conte 2 su pensioni e non solo

“Abbiamo francamente dubbi che il “Governo degli opposti” (Conte 2, ndr) possa generare miracolosamente il bene del Paese, visto come è nato e si presenta, tuttavia non chiediamo di meglio che essere smentiti”, scrivevo nelle conclusioni di un articolo pubblicato qui su Start Magazine l’8 settembre 2019.

Ma non vedo smentite all’orizzonte perché l’inizio dell’attività legislativa non mi pare sia stato molto brillante avendo emanato, il governo giallorosso, come primo provvedimento importante, il taglio dei parlamentari senza, peraltro, il varo dei correttivi costituzionali rinviato a data da destinarsi.

Inoltre il parto della nota di aggiornamento al DEF del 30 settembre scorso, fra furiose liti, certamente non ci aiuta a credere in alcun genere di smentita. Si evince, invece, che questa manovra da oltre 30 mld (23 mld per sterilizzare l’aumento dell’IVA, 2-3 per le spese indifferibili e 5 per ridurre il cuneo fiscale) porterà all’economia solo lo 0,1- 0,2% di PIL in più mentre mancano gli investimenti, lo sblocco delle infrastrutture, la riduzione delle tasse su redditi da lavoro e da pensione e quant’altro. Infatti il Fondo Monetario Internazionale (FMI) recentemente ha previsto una crescita zero per quest’anno e solo dello 0,4-0,5 % per il prossimo anno!

Il problema è costituito dalle risorse limitate e dalla necessità di non aumentare le tasse che, comunque, aumenteranno, come sostenuto dal Centro studi di Confindustria.

Dove recuperare i fondi?

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PENSIERI IN LIBERTÀ di “Uno del 1942”

Caro Direttore,

sono un medico in pensione, un Capricorno del 1942 (25/12/1942) che non ha mai voluto tessere partitiche ma che ha  fatto politica sindacale a favore dei medici ospedalieri, sempre fuori dal coro e sempre dall’altra parte rispetto a quelli della Triplice.

Dopo tutta questa acqua ho cominciato a pensare. I giornaloni sono pieni di ILVA, di Mose, di acqua alta a Venezia, di antisemitismo (vero o presunto). Benone….ma Qualcuno è stato capace di qualche pensiero autonomo ?

1) MOSE – 78 paratie 78 contro l’acqua alta. Lavori completati per il 93%, costo (finora) superiore a 6 miliardi di euro. Idea partorita nel 1984; progettazione del 1994; lavori pluridecennali; tangenti, scandali….opera incompleta nel 2019. Ma, prima dell’acqua alta, non si potevano alzare almeno 72 paratie (78% del totale) per cercare di contenere i danni ? Perché non lo si è fatto ? Per paura di dimostrare che il Mose non funziona e non può funzionare? E chi avrebbe potuto prendere l’iniziativa ? Certamente né Zaia né Brugnaro, perché trattasi di OPERA DI INTERESSE NAZIONALE….

2) I DANNI PRODOTTI DALL’ACQUA ALTA…. – L’acqua alta non ha solo danneggiato la bellezza di San Marco e delle Procuratie, ma ha fatto danni incalcolabili da Venezia fino alla Sacca di Scardovari. Negozi e attività commerciali in ginocchio, danni incalcolabili. E Conte e C. hanno promesso di far arrivare solo 20 milioni di euro.

Un pensiero per i pescatori della Sacca di Scardovari che hanno visto distruggere dall’acqua più di cento CASETTE da PESCA, con un danno complessivo di circa 5 milioni di euro, cui vanno aggiunti i mesi di inattività pescatoria.

3) ZAIA CHE FA ? – MI chiedo perché la Regione Veneto non abbia attivato un FONDO di RACCOLTAper tamponare questa catastrofe. Sono convinto che i veneti risponderebbero con generosità, ben prima dell’arrivo dei fantomatici denari governativi.

4) ILVA – Ma Qualcuno mi spiegherà perché la Procura di Milano abbia aperto un fascicolo sull’ILVA di Taranto ? Forse che Taranto fa parte della Lombardia ? Una azione di questo tipo quanto costerà alla collettività italiana, se ingiustificata nella sostanza ?

5) MAGISTRATI e MEDICI – Un medico che sbaglia per “imperizia, dolo o colpa grave” viene additato al pubblico ludibrio e paga. Solo i magistrati sono esenti da colpe, anche se sbagliano. E (sono esseri umani) sbagliano spesso. Ma i magistrati che sbagliano sono come gli arbitri che sbagliano : i loro errori sono coperti dalla consorteria, Mai sentito un magistrato che ammetta di “essersi sbagliato”. Mai.

6) SINISTRE e ISRAELE/israeliani/Shoa –  Da quando sono maggiorenne, ho ricordi vivissimi di una sinistra filo-palestinese e anti-israeliana. Di una sinistra che considerava “razzista” il popolo israeliano, l’invasore illegittimo della Palestina. Adesso cosa devo vedere ? Che gli amici di Arafat e C. considerano i sovranisti dei soggetti razzisti ed anti-israeliani?

Sono abbastanza vecchio da aver visto come la sinistra abbia trattato i poveri profughi istriani, come per decenni abbia nascosto la triste verità delle FOIBE; ho ancora abbastanza memoria da aver visto manifesti contro gli istriani nella “civile Torino della Appendino”. Manifesti passati ” in cavalleria”…

7) AUTONOMIA VENETA – Due anni dopo il plebiscito veneto a favore dell’autonomia veneta, non si è fatto un solo passo in  avanti. La musica non è cambiata, passando dal Conte 1 al Conte 2.

E invece. Invece se ci fosse stata l’autonomia, NOI VENETI AVREMMO AFFRONTATO DA SOLO LA RICOSTRUZIONE DOPO IL DILUVIO di questi giorni. Senza dover aspettare la “mano pelosa” di questo governicchio. Governicchio perché peggiore di quello Tambroni.

8) TAGLI AI PENSIONATI – La Triplice ha portato in piazza 60.000 pensionati, in “difesa” delle loro pensioni. Li ha portati in piazza tardi, perché la legge 145/2018 (Finanziaria del 2019) è stata varata dal governo Conte 1 ben 11 mesi fa e ha fatto danni dall’1/1/19. Protesta inutile.

Noi, del FORUM PENSIONATI d’ITALIA e dell’APS-LEONIDA siamo stati più concreti. Abbiamo raccolto migliaia di firme/documenti contro i tagli e abbiamo attivato decine di Corti dei Conti regionali e molti Tribunali civili, chiedendo ai giudici di rimettere le cose a posto, perché  si trattava e si tratta  di “tagli incostituzionali”. Ci sarà pure un giudice equo, a Roma o a Strasburgo !

E mi fermo qua.

Stefano Biasioli

medico in pensione

segretario APS-LEONIDA.