La “Norimberga per l’Ucraina” (e non solo) può e deve cominciare ora

di Giuseppe Pennisi, 4 marzo 2022 – formiche.net

Per accelerare la fine dell’attuale regime che comanda a Mosca e dintorni, si potrebbero estendere le “sanzioni” nei confronti degli oligarchi. Per ora riguardano il sequestro dei loro patrimoni all’estero; ma alcuni di loro hanno avuto il tempo di venderli o di convertirli in fondazioni con finalità umanitaria.

La professoressa Flavia Lattanzi ha analizzato, sulla base e della dottrina giuridica e della esperienza internazionale, le problematiche inerenti a portare a giudizio alla Corte Penale Internazionale (CPI), l’attuale Presidente della Federazione Russia Putin e il suo “cerchio magico” per i crimini di guerra e per i crimini contro l’umanità commessi in occasione dell’aggressione contro la Crimea (e di quelle contro la Georgia, la Cecenia e la Crimea).

La CPI è entrata in vigore nel 2002. Il suo statuto definisce l’invasione, l’occupazione militare e il bombardamento come crimini di aggressione e dice che “un attacco diffuso o sistematico diretto contro una popolazione civile” è un ”crimine contro l’umanità”. Alcuni casi di violenza che potrebbero soddisfare i criteri sono stati ripresi sui telefoni cellulari e visti sulle televisioni di tutto il mondo. Ci sono video di bombe a grappolo nel centro di Kharkiv e, orribilmente, un attacco a un asilo a Okhtyrka. La Russia rifiuta la giurisdizione della CPI, come ben documentato dalla prof.ssa Lattanzi. Ma non c’è serio dubbio che la Russia abbia infranto il diritto internazionale…

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