Di Giuseppe Pennisi da ilSussidiario.net
Nella conferenza stampa di fine anno del 22 dicembre, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha sottolineato che “la sua missione era compiuta”: a) il virus in gran misura sotto controllo a ragione della campagna vaccinale; b) il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ben avviato, dopo avere centrato tutti gli obiettivi nel 2021, e sul retto binario per continuare le marcia della sua attuazione.
Nessuno prevedeva all’epoca i danni che in pochi giorni avrebbe provocato la variante Omicron. Tuttavia, il documento inviato al Parlamento in data 23 dicembre (e disponibile qui) intitolato Relazione sullo stato d’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, a firma del presidente del Consiglio in persona, non del ministro dell’Economia e Finanze Daniele Franco (in capo al quale sono gran parte delle deleghe per l’attuazione del Pnrr), pare contraddire l’affermazione di Draghi secondo cui sono stati centrati gli obiettivi stabiliti per il 2021 e si è sulla buona per la realizzazione del Piano secondo quanto concordato con l’Unione europea. I parlamentari, presi in sedute notturne per l’approvazione della Legge di bilancio, non credo abbiano letto le cento pagine a stampa fitta arrivate nelle loro caselle postali la vigilia di Natale. Penso che non le leggeranno neanche in questi giorni poiché presi dall’elezione del presidente della Repubblica e già in campagna elettorale in vista delle politiche del 2023…
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