Da Avvenire di Sabato 6 novembre
Secondo l’European centre for disease prevention and control (Ecdc), nove Paesi europei (Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Olanda e Slovenia) destano «estrema preoccupazione» in relazione alla pandemia di Covid-19; 12 Paesi (Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Islanda, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Romania e Slovacchia) «forte preoccupazione »; cinque Paesi (Finlandia, Francia, Liechtenstein, Portogallo e Svezia) «moderata preoccupazione»; due Paesi (Cipro e Italia) «bassa preoccupazione »; due paesi (Malta e Spagna) «preoccupazione molto bassa».
Intanto, la Germania intraprende la linea dura contro i no-vax. Il presidente della Turingia, Bodo Ramelow, ha minacciato di non curare più chi non accetterà il vaccino, se dovesse salire la pressione sulle strutture sanitarie.
Mentre da lunedì la Sassonia – dove si teme un nuovo lockdown – diventerà il primo Land a limitare l’accesso a ristoranti, bar ed eventi culturali ai soli immunizzati, escludendo la possibilità del tampone come lasciapassare. Un po’ come sta per fare l’Austria che, registrando un forte aumento di casi, da lunedì prossimo manderà in lockdown i non vaccinati. Chi non è immunizzato non potrà più accedere a ristoranti, movida, hotel, sport, eventi culturali e sarà escluso da iniziative di tempo libero.
( V. Sal.)