Giuseppe Pennisi, 04.05.2021
I 19 miliardi previsti nel documento possono “fare la differenza” in un comparto in cui gli stanziamenti sono stati erosi gradualmente da circa vent’anni, come si tocca con mano, nonostante l’eroismo degli addetti ai lavori, da quando siamo alla prese con la pandemia. Questa cifra, però, va esaminata con attenzione. Il commento di Giuseppe Pennisi
La Sanità non è stato uno dei comparti per il quale Mario Draghi ha dovuto chiedere the quality of mercy a Ursula von der Leyen prima di inviare il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) al Parlamento ed indi a Bruxelles. Vuol dire che va tutto bene? Che non ci saranno sorprese in fase di approvazione delle proposte italiane da parte del Consiglio europeo?
Come ha commentato questa testata un paio di settimane fa, i 19 miliardi previsti nel documento possono “fare la differenza” in un comparto in cui gli stanziamenti sono stati erosi gradualmente da circa vent’anni, come si tocca con mano, nonostante l’eroismo degli addetti ai lavori, da quando siamo alla prese con la pandemia…. CONTINUA A LEGGERE ⇒ Sulla sanità nel Pnrr ci voleva più coraggio_4.5.21