di Stefano Biasioli
DRAGO con le ali o POLLO AMADORI?
Draghi è cambiato …abbiamo già detto dell’effetto “da cortisone”. Ma anche il suo governo è partito male. Draghi ha blindato il problema economico-finanziario, ma ha trascurato il primo fattore che, da un anno, affossa la nostra economia.
IL COVID 19.
Infatti, cacciato Arcuri (minimo sindacale) si è tenuto SPERANZA e il problematico CTS (il fantomatico comitato tecnico-scientifico). Non ha neppure pensato di silenziarne le voci….
Non ha dato l’input di cercare VACCINI in ogni parte del mondo, fregandosene della UE e della Van… di turno.
Si è tenuto SPERANZA (nomen omen),uno sfigato già nell’aspetto. Un laureato in scienze politiche (ai miei tempi dicevamo: scemenze politiche), un tizio che è arrivato in parlamento con 4.000 voti e come rappresentante di un partito che – oggi – non arriverebbe al 2% dei votanti. Un tizio che nulla sa di sanità e che nulla ha imparato in questi anni, al Ministero Salute.
Nulla, a tal punto da aver pubblicato (e poi, ritirato) un libro dedicato alla vittoria sul Covid! Si vittoria sul Covid, come i 5S hanno sconfitto la povertà…!
Nomen, omen.
Quindi, Draghi ha già fatto un errore strategico. Da Draghi a draghetto a pennuto Amadori, il passo è breve.
Soprattutto in tempi di Conte, Letta, Renzi e affini….