Da Uff. Stampa della Corte Costituzionale

Comunicato del 22 Ottobre 2020

Comunicato_Corte_cost_del 22.10.20

E, VOILÀ !  La Corte Costituzionale ha esaminato oggi le questioni di LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE sollevate dal Tribunale di Milano e da parecchie Sezion i regionali della Corte dei Conti (tra le quali, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Sardegna e Toscana) in relazione ai TAGLI della SPESA PREVIDENZIALE PREVISTI dalla Legge 145/2018 (art. 1, c. da 261 a 269).

Per dirla in parole povere “i tagli relativi alla perequazione delle pensioni lorde INPS (da 1540 euro/mensili/lordi in su)” e un  “contributo obbligatorio di solidarietà” per le pensioni lorde superiori a 100.000 euro/anno.

Pochi lettori si ricorderanno che la mancata rivalutazione era prevista per 3 anni (2019-2020-2021) mentre il furto relativo al contributo di solidarietà era previsto addirittura per 5 anni (dal 2019 al 2023) ossia per un biennio eccedente la durata della legge triennale di bilancio.

Si tratta di tagli previsti per l’ennesima volta, ossia di una stangata che ha colpito ripetutamente i “pensionati ricchi” negli ultimi venti anni !

Pensionati ricchi ? Voi pensate che, oggi, una pension e lorda superiore a 5 volte il minimo INPS sia una pensione ricca ?  Voi NO, ma la C. costituzionale Si.  Nel comunicato del 22 Ottobre le ha definite tutte «di importo elevato».

Voci di corridoio ci hanno detto che la decisione della Corte è stata presa dopo una discussione prolungata e serena. Sarà stata anche serena, ma la decisione finale (si veda il Comunicato Stampa della Corte) È STATA PILATESCA.

La corte infatti ha ritenuto «LEGITTIMO il raffreddamento della perequazione, in quanto RAGIONEVOLE e PROPORZIONATO».

Capite ?  «ragionevole e proporzionato»

Articolo del Prof. Michele Poerio e Dott. Stefano Biasioli su www.startmag.it  inerente alla decisione della Corte Costituzionale