STATISTICHE COVID: DATECI i FLUSSI dei PAZIENTI!

di Stefano Biasioli – domenica 26 aprile 2020

A proposito delle statistiche sul Covid-19

CARI TUTTI,

eccoVi altre riflessioni, basate sui numeri Veneti.

In queste settimane di clausura obbligata abbiamo speso ore del nostro tempo nel registrare minuziosamente i dati “regalatici” quotidianamente dalla protezione civile e dalla Regione Veneto.

Più passavano i giorni, più abbiamo capito che il protocollo operativo della Regione Veneto rappresentava un unicum operativo e scientifico, all’interno della pandemia italica.

Con la costanza tipica del Capricorno abbiamo compilato tabelle e grafici, partendo dai dati quotidiani ufficiali, in Veneto.

Abbiamo verificato che mancano i dati SUI FLUSSI dei MALATI , dal domicilio all’ospedale e ritorno. Per questo, abbiamo cercato di passare dai dati “bruti”, relativi a 44 giorni ,ad alcuni elementi  ulteriori.

  • INFETTATI TOTALI (valori medi) = 10.369
  • INFETTATI  ATTUALI (media)= 7.975
  • POSITIVI A DOMICILIO (media)= 6.448
  • % INFEZIONI/TAMPONI FATTI  (media)= 8,71 (valore top= 10%, valore minimo=5%)
  • PAZIENTI in TERAPIA INTENSIVA (media)= 251
  • Il numero massimo dei ricoverati si è realizzato alla fine di marzo, mentre le dimissioni hanno prevalso sui ricoveri dal 30 marzo in poi.
  • Movimento medio dei ricoveri = 21,92 pazienti/die x 41 giorni ; valore top il 21 marzo (+241) e down il 25  aprile (-65 degenti).
  • La % dei guariti è passata dal 7% iniziale al valore attuale del 36,6% (media=24,31%)
  • DECESSI: 627 morti/die per 42 gg.
  • La mortalità media è del 6,46% con valore massimo in data 24/4 (7,4%) per l’inclusione dei decessi nelle case di riposo.

Potremmo continuare, ma ci fermiamo qui.

Pensiamo che, anche in previsione di possibili recidive autunnali, sia importante avere una idea dei FLUSSI dei PAZIENTI da e per l’ospedale.  Più chiaramente,

  1. Qual’è la percentuale di pazienti che passa dal domicilio all’ospedale?
  2. Qual è la % di pazienti che passa dalle malattie infettive alla terapia intensiva?
  3. Qual è la mortalità degli infettati : a domicilio, nelle malattie infettive ,in terapia intensiva, case di riposo ?
  4. Quale è stata la terapia fatta a domicilio ?
  5. Quale è stata la terapia fatta sui ricoverati? Quanti sono stati trattati con cortisone, eparina, plasma, terapie sostitutive (ECMO, DIALISI di diverso tipo ), idrossiclorochina, “azetumab” vari…?

CONCLUSIONE

Dagli esperti, utilissimi nel “caso veneto” ma poco utili in altre regioni o a livello governativo (come asseverato dalla precarietà dei DPCM governativi e dalle dissonanze tra le varie ordinanze regionali) ci aspettiamo, a breve, una interpretazione seria sui flussi dei malati.

Non abbiamo voluto cimentarci sui dati nazionali o delle altre regioni, per non essere accusati di partigianeria. E allora, lo chiariamo.

Facciamo queste domande perché da queste risposte potrà nascere il protocollo veneto contro la possibile recidiva e la scelta della priorità terapeutica nei diversi livelli operativi: casa, ospedale, case di riposo.

Non solo, ma da queste risposte dovrà poi essere allestito il MAGAZZINO SANITARIO VENETO, da parte dell’Azienda ZERO  nonché modificato e attuato il prossimo assetto delle strutture ospedaliere e territoriali , contro la prossima virosi. 

Stefano Biasioli
Medico in pensione