EMERGENZA COVID-19 DUBBI DI COSTITUZIONALITÀ
Nella fase 2 dell’emergenza si ventila l’ipotesi discriminatoria nei confronti degli
over65-70enni secondo cui a questi soggetti (circa 14 milioni) verrebbe irrogata la pena (è la giusta definizione) degli arresti domiciliari fino a dicembre prossimo.
In Francia è stato proposto ufficialmente da un consulente scientifico del Presidente Macron tale Jean François Delfraissy. Saranno compresi anche i giovani con patologie gravi e gli obesi, ha aggiunto un ministro.
Da parte sua la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen in una intervista al quotidiano tedesco Bild non solo ha invitato gli italiani ad “aspettare a prenotare le ferie”, scatenando l’ira di Vittorio Sgarbi che l’ha definita “una totale depensante”, ma ha proposto anche di prolungare il lockdown degli anziani alla fine dell’anno.
Francamente preferisco la Ursula Von der Leyen del 31 marzo quando ha dichiarato “l’Unione europea è fondata sui valori di libertà, di democrazia, di Stato di diritto e di rispetto dei diritti dell’uomo. Questi valori ci sono comuni. Noi dobbiamo rispettarli e difenderli anche in questi tempi difficili”.
Ma come conciliare – gentile signora Ursula – questi valori con le sue dichiarazioni di cui sopra?
Evidentemente è stata influenzata da Terenzio che a suo tempo scrisse “Senectus ipsa est morbus” (la vecchiaia stessa è una malattia).
Ma a distanza di qualche migliaio di anni può essere ancora valida una tale affermazione?
Nell’ultimo Congresso nazionale di Geriatria e Gerontologia è stato sostenuto che un 75enne di oggi ha la forma fisica e cognitiva di un 55enne del 1980 e il 65enne ha la forma fisica e cognitiva del 40-45enne del 1980… continua a leggere l’articolo Prof- Michele Poerio