RIFLESSIONI sul VIRUS e sul DOPO-VIRUS

Articolo di Ettore Fasciano

Ciao TUTTI !

Questo virus è arrivato per cambiare il mondo, vedi, io sono nato durante l’ultima guerra e fin da piccolo ho sempre sentito dire che la Terza Guerra Mondiale probabilmente avrebbe decimato la gran parte della specie umana.

Penso che ci siamo arrivati e non ce ne siamo nemmeno resi conto: la differenza è che io, nella mia innocenza infantile, credevo che sarebbe stata una lotta fra qualche paese ricco, contro un altro paese ricco, alla ricerca di qualche ricchezza ancora maggiore. Che questi paesi avrebbero inventato bombe terribili  e con tutta la loro forza bellica avrebbero dimostrato chi era il più forte… ho sbagliato… ho sbagliato di grosso…

Ho scoperto che il paese più forte in questa terza guerra mondiale, non è chi ha più armi da fuoco. Così come, devo dirlo, (e mi perdoni il grande Einstein), che anche lui ha sbagliato, quando ha previsto che la terza guerra mondiale sarebbe stata guerreggiata con i bastoni. Lui, ovviamente, come me bambino, pensava ad una guerra classica, con le armi, appunto, da guerra…

Il paese più forte, non è chi ha investito in forza bellica, o in armamenti nucleari. Il paese che vincerà, in questa guerra attuale, è quello che ha saputo investire nella scienza, nella salute e nella sua infrastruttura ospedaliera, perchè questo nemico non muore per un tiro di schioppo, questo nemico è invisibile.

Ma di una cosa, io avevo ragione… molti moriranno.

Questa guerra sta qui per invertire i valori. Vedi, il petrolio; se n’è abbassato immensamente il consumo; non vale quasi più niente; non è più l’oro nero, come sempre l’hanno chiamato… l’oro, oggi, è in un gel,  è trasparente… e serve solo per disinfettare.

Supermercati chiusi, negozi deserti. Perché comprare, se nessuno vedrà le nuove scarpe comprate nel negozio caro, proprio nel giorno del lancio di moda della collezione autunno-inverno? Automobili  nuove che non escono dai garages. Cancellazioni di prenotazioni di viaggi. La Disney ha perso il suo fascino, e il Donald (no, non Duck, questa volta è il Trump), adesso finalmente, chiede che gli americani restino in casa.

In tutte le lingue la parola più pronunciata è propro questa: “casa” …  la quale acquista un nuovo significato, al di là della dimora, diventa “riparo”.  

La muraglia cinese non ha impedito che il virus si espandesse. Abbiamo lasciato tutto il lavoro sul tavolo e improvvisamente, da un giorno all’altro, tutto si è femato… ho la sensazione che non mi sono salutato con nessuno…

Sto pensando che io non posso perdere nessuno, e nemmeno di andarmene via da questo mondo senza salutare. 
Sarà che ho abbracciato abbastanza?  Non so se lo si farà ancora, dopo…

Sarà che ho detto a tutti quanto li amo? Non so… 

Questa guerra mi ha lasciato senza terra sotto i piedi. Verità tanto ovvie che appaiono e rompono ogni paradigma. 

È stato necessario che il mondo si fermasse e il virus minacciasse la nostra sopravvivenza perchè i genitori percepissero che l’educazione si fa in casa. E che le scuole sono centri di socializzazione.  Che insegnare non è facile e che gli insegnanti sono molto più eroi di quelli che mostra il cinema.  
Che i nostri miti stanno negli ospedali, con le mascherine e in condizioni precarie di lavoro e non negli schermi cinematografici o negli stadi.
Se tu hai imparato dalla saggezza dei più vecchi, fortunato te!  Il mondo dopo questo tsunami sarà più giovane, con meno rughe, e meno saggio… o forse la saggezza risorge in questo tempo, affinchè serva a farci capire che i viaggi sono stati cancellati, perché il grande viaggio che deve essere fatto è da farsi dentro di noi stessi.
Quindi capisci che l’importante non sono i costi, ma i valori.
Fa che questa guerra ti serva per rivedere i tuoi concetti, per capire che ricco è il lavoratore, senza di lui non c’è ricchezza.
Senza l’uomo, la natura è più felice e il cielo più blu?
Tuttavia gli amici possono usare la tecnologia per rendersi più prossimi;  non esiste distanza per coloro che si amano. Oggi si può vincere questa guerra restando sul divano, ed è una benedizione che sta nelle tue mani.
La tua casa è la tua trincea e in questa terza guerra mondiale la granata più potente nelle tue mani  è il sapone e l’acqua.
E quando tutto questo passerà, ripensa a questa quarantena e vedrai che era solo il tempo di gestazione di cui avevi bisogno per rinascere.
Quindi, ancora un abbraccio, forte, da amico
Ettore Fasciano
(Un amico di gioventù dei Fratelli Biasioli, a Verona).