il BLOG di Giuliano Cazzola – 27.09.2018
Ho sempre ritenuto più onesta la linea di condotta di un tribunale rivoluzionario che fa eseguire le sentenze dai plotoni di esecuzione su persone responsabili soltanto di appartenere ad un’altra classe sociale, a una diversa etnia, a un’altra religione o ideologia politica. Almeno i condannati sanno perché dovranno morire.
Ancorché spietate, sono quelle le regole del gioco. Considero molto più ingiusto restare vittima di una sanzione ingiusta, nel contesto di un sedicente Stato di diritto, derivante da un’applicazione settaria e strumentale di una norma apparentemente legittima. Certo, tra i due casi c’è una differenza non da poco: il plotone di esecuzione ti fa la pelle; l’abuso della giurisdizione o di un processo decisionale deviato al massimo ti ospita nelle patrie galere o ti mette alla gogna o si limita a colpirti nel portafoglio….. CONTINUA A LEGGERE