Michaela Camilleri, 6/11/2023 – Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali
I dati ricavabili dalle dichiarazioni dei redditi ai fini IRPEF sembrano confermare l’immagine di un Paese in forte squilibrio territoriale, con un divario tra Nord, Sud e – in parte – Centro stabile nel tempo: una riprova di politiche a sostegno del Mezzogiorno scarsi e inefficaci?
Dai dati MEF e Agenzia delle Entrate rielaborati dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali all’interno della settima edizione del Rapporto “La Regionalizzazione del Bilancio Previdenziale italiano” emerge un quadro chiaro relativo al versamento della più importante imposta diretta: il totale dei redditi prodotti nel 2021 e dichiarati nel 2022 ai fini IRPEF è ammontato a 894,162 miliardi, per un gettito IRPEF generato di 175,17 miliardi (157 per l’IRPEF ordinaria; 12,83 per l’addizionale regionale e 5,35 per l’addizionale comunale), in crescita rispetto ai 164,36 miliardi dell’anno precedente. I dichiaranti sono 41,497 milioni ma i versanti, vale a dire coloro che pagano almeno 1 euro di IRPEF, sono solo 31,366 milioni: ciò significa che a ogni contribuente corrispondono 1,427 abitanti.
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