di Mara Guarino, 7/11/2023 da Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali
Solo 9 delle 20 Regioni italiane presentano entrate contributive e uscite per prestazioni vicine a quel rapporto del 75% che può dirsi rappresentativo di un sistema vicino all’equilibrio: bene il Centro trainato dal Lazio e il Nord, con la sola eccezione di Piemonte e Liguria; pesanti i disavanzi del Mezzogiorno, che richiederebbe più investimenti e meno assistenza.
In Italia si è sempre affrontato il tema del welfare (e vale lo stesso per politiche economiche o relative al mercato del lavoro) come se il nostro fosse un Paese omogeneo, con le stesse problematiche e opportunità, tanto che ogni volta che si è proceduto con riforme o interventi, ad esempio sul sistema pensionistico, lo si è fatto con un approccio identico su tutto il territorio. Uno scenario in realtà confutato dai dati e, in particolare, dal confronto tra le diverse macro aree condotto dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali; confronto che, come emerge anche dal Settimo Rapporto “La Regionalizzazione del Bilancio Previdenziali italiano” presentato il 7 novembre al CNEL, evidenzia in realtà pesanti disequilibri, soprattutto a sfavore delle Regioni meridionali…
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