Chi difende i Dirigenti Pensionati INPS????

In tempi di guerra Hamas-Israele – siamo costretti a parlare di “problemi minori” ma, fondamentali per Noi, Dirigenti pensionati Inps, di estrazione sia pubblica che privata.

I pochi ottimisti, sono stati smentiti dalla Prima Bozza della Legge di Bilancio per il 2024 (si veda allegato nella Sez. “Leggi e Decreti” di questo sito) e dalle dichiarazioni di Meloni & C. sugli aspetti pensionistici. Una cosa è certa, a fronte di sgravi ridicoli (circa 200 euro/anno) anche nel 2024 proseguiranno – PEGGIORATI ! – i tagli alla rivalutazione delle Ns. pensioni, che superano al lordo 10 volte il minimo Inps.

Altra certezza, i tagli passeranno dal 32% dell’indice inflattivo ufficiale, a meno del 20%….. ma Giorgetti e Meloni inseriranno la cifra esatta solo all’ultimo momento, e non nel testo pubblicato nella prossima Gazzetta Ufficiale. Quindi, ulteriori danni alle Ns. pensioni, già pesantemente taglieggiate.

Le tabelle redatte dal Presidente Mencarelli (pubblicate su questo sito nella Sez. “HOME”) sono estremamente “crude” e dovrebbero svegliare quei pensionati “assonnati” che non hanno quantificato le cifre del loro danno personale.

Non si tratta di destra o di sinistra, i tagli sono incominciati nel lontano 2011 (da Draghi in poi) e continuano anche sotto il governo di centro-destra (anni 2023-2024…. o per l’intero quinquennio?????).

Nei fatti, i governi (dal 2011 ad oggi) hanno bastonato i pensionati Inps (con pensioni da 4 volte il minimo Inps/al lordo in su), spostando invece denari Inps dalla previdenza all’assistenza, con l’obiettivo di utilizzare i Ns. denari per sostenere le pensioni minime di gente che non ha versato contributi, sia perché non ha lavorato oppure ha lavorato in settori che hanno favorito la loro possibilità di introiti in nero, evitando quindi contributi previdenziali.

Questi 22 anni dimostrano che, nel Ns. Paese, valgono quindi regole social-comuniste che tendono a proteggere quel 51% di Italiani che non pagano Irpef e contributi sanitari, a scapito di tutti coloro (dipendenti e dirigenti Pubblici in primis) che non possono sfuggire all’occhio della tributaria.

Per questo la Triplice e i cosiddetti “benpensanti” (a partire da Cazzola) sono profondamente contrari alla separazione tra assistenza e previdenza, nel bilancio Inps. Ci aspettiamo che l’UE ci faccia un ulteriore danno, quanto attaccherà l’Italia perché “la spesa previdenziale Italiana è troppo alta rispetto al Pil e superiore a quella media Europea”.

2 DOMANDINE FINALI….

Ma quando la maggioranza dei pensionati Inps reagirà a questo stato di cose? Aspetterà forse che l’inflazione continui a mordere e che i governi continuino a considerarci un “bancomat” ????????

Le prossime elezioni ci daranno una prima risposta